Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1818 du 24 février 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1818/XIV - Interpellanza: "Stato di attuazione degli impegni assunti per risolvere le criticità riguardanti il servizio pubblico del trasporto disabili".

Follien (Presidente) - Punto 23 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Sarò rapido ad illustrare questa interpellanza, che riguarda tre aspetti della mobilità delle persone disabili. Il primo aspetto riguarda una vecchia questione - l'avevamo già affrontata in Consiglio - relativamente alle modifiche apportate da una delibera del Governo regionale del settembre scorso, nella quale per quanto riguarda il trasporto ad hoc dei disabili, la parte principale di questa delibera era la modifica della quota parte del trasporto a carico dell'utente. L'Assessore, già in occasione dell'interpellanza che avevo presentato nel mese di ottobre, sia per le problematiche emerse rispetto a queste modifiche che andavano a triplicare in certi casi quanto previsto in precedenza, sia per certi aspetti un po' paradossali che venivano a crearsi con queste nuove tariffe, aveva preso una sorta di impegno per andare a verificare ed eventualmente modificare questi elementi che, direi, erano risultati piuttosto inefficienti, e anche con un aumento troppo elevato in certi casi. Nel mese di dicembre poi, la stessa maggioranza regionale - non so se non si fidava dell'Assessore - ha presentato una risoluzione andando proprio in questa direzione: nell'impegnare l'Assessore - che poi ha assunto questo impegno - ad andare a rivedere in tempi relativamente brevi questa delibera e gli effetti da essa provocati. La prima questione riguarda questo aspetto qui, per capire a che punto siamo, i tempi di intervento previsti per queste modifiche che risalgono al settembre scorso.

Un altro aspetto emerso più di recente è un danno collaterale collegato alla chiusura del tratto ferroviario Aosta/Pré-Saint-Didier. Nel caso specifico vi era un servizio di accompagnamento per le persone non vedenti nel cambio del treno. L'Unione italiana ciechi ha segnalato il fatto che con la cancellazione di questo collegamento Aosta/Pré-Saint-Didier anche questo servizio è stato soppresso, non accompagnando le persone non vedenti al mezzo sostitutivo della tratta, vale a dire il pullman. In pratica si tratterebbe di cambiare il servizio che veniva offerto in precedenza non con l'accompagnamento da un treno all'altro, ma con l'accompagnamento dal treno al pullman che si trova a poche decine di metri dalla stazione. Questo era stato segnalato qualche tempo fa dall'Unione italiana ciechi e volevamo sapere se questo piccolo disguido, secondo me facilmente risolvibile, è stato risolto.

Poi c'è un altro aspetto che era emerso in questi giorni, una situazione un po' più complessa e poiché credo verrà affrontata in un'altra interpellanza non sto a dilungarmi più di tanto: riguarda l'accessibilità delle stazioni in termini generali, ma nel caso specifico aveva comportato l'impossibilità da parte di una ragazza disabile di partecipare ad una gita scolastica proprio per l'impossibilità di accedere al treno dalla stazione di Verrès. Evidentemente questo è un problema un po' più complesso di quello precedente, ma che va affrontato e risolto. Vorremmo sapere se si è almeno iniziato a cercare delle soluzioni. Queste sono sostanzialmente le tre domande di questa interpellanza. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie.

"Quale sia lo stato di attuazione dell'impegno preso con l'approvazione dell'ordine del giorno riportato in premessa": in aderenza a quello che è stato approvato, la Commissione mista prevista dall'articolo 4 si è riunita il 17 dicembre - poi, volendo, ci sarà modo di guardare nel verbale - e tra le altre cose nella discussione sono emersi sostanzialmente questi punti rilevanti; da un lato la constatazione dell'aumento dei viaggi effettuati che, per poter garantire la continuità del servizio del trasporto disabili, deve essere compresso dal punto di vista della spesa di un 15 percento. Hanno rinnovato la partecipazione al servizio per l'anno 2016 - quindi abbiamo già dei dati che posso condividere - 395 utenti su 778, più 12 nuove ammissioni, con un introito per la Regione di 117 mila euro a fronte dei 60 mila euro incassati nel 2015. Hanno rinunciato al servizio 135 utenti sui 200 che nel 2015 erano domiciliati presso le microcomunità per anziani che, in base al precedente regolamento, erano esentati dalla contribuzione, e 88 utenti sui 144 che nel 2015 erano esenti dal pagamento della quota di accesso al servizio, in quanto i redditi rientravano nelle fasce di esenzione previste dal precedente regolamento; 9 utenti sono deceduti e 15 hanno espresso la rinuncia volontaria al servizio, in quanto non più interessati; circa 150 utenti di diversa età e fascia ISEE hanno valutato economicamente non conveniente il rinnovo in rapporto al basso numero dei viaggi che avrebbero effettuato.

La rappresentante delle associazioni dei disabili ha illustrato alcune richieste di modifica al regolamento pervenuta alle associazioni da parte degli utenti: ridurre sensibilmente la quota di accesso per le famiglie in cui vi è la presenza di due disabili; ridurre la quota di accesso per i ragazzi disabili orfani; eliminare gli interessi sulle rate per coloro che hanno optato per la rateizzazione del pagamento della quota del rinnovo; introdurre quote di accesso ridotte per l'utenza che utilizza saltuariamente il servizio attraverso un meccanismo che preveda l'acquisto di pacchetti di corse o di chilometri. La commissione ha infine concordato che alla data in cui si è svolto l'incontro mancava un importante elemento di valutazione, cioè l'andamento dei servizi per il primo mese del 2016, in modo da poterlo confrontare con il gennaio 2015 e capire se e in che misura i servizi si erano ridotti. La discussione quindi è stata rimandata a febbraio, inizi di marzo, in modo da avere i primi dati sull'andamento delle corse del 2016. Di questo ho informato anche i Presidenti delle commissioni, in modo tale da poter fare l'incontro con le commissioni così come è scritto nell'ordine del giorno, con una valutazione definitiva della Commissione mista che si riunirà tra poco, onde poter avere tutti gli elementi per poter intervenire. Avevamo già detto in aula che questi risultati avrebbero permesso di individuare soprattutto un argomento che era stato oggetto già di interrogazione, ovvero una riduzione, qualche agevolazione per coloro che hanno un servizio sporadico, quindi evitare di avere un pagamento importante. Solo per dare dei dati, alla Regione un trasferimento da Aosta a Genova costa quasi 1800 euro, per dare le indicazioni, perché sono mezzi attrezzati.

"Se siano state risolte le problematiche evidenziate dall'Unione italiana ciechi": in riferimento alle problematiche evidenziate dall'Unione italiana ciechi con nota che ci è stata trasmessa il 22 gennaio, la struttura competente dell'Assessorato ha fornito un'ampia ed esaustiva risposta trasmessa il 28 gennaio, sei giorni dopo, e il Presidente dell'Unione italiana ciechi ha ricevuto e ha ringraziato subito. Tanto per dare l'informazione a tal proposito si informa che, per quanto riguarda i trasporti, oltre al servizio che abbiamo visto, quello su richiesta, abbiamo ripristinato dal 1 luglio 2015 il dispositivo sonoro di annuncio vocale per i passeggeri non vedenti o ipovedenti, finalizzato al superamento delle barriere architettoniche sensopercettive. Era un discorso che avevamo fatto con il collega Guichardaz, avevamo fatto un gruppo di lavoro, e con la SVAP questo ragionamento è stato reintrodotto cercando, da una parte, di dare un servizio all'ipovedente e, dall'altra, di evitare che gli abitanti della città di Aosta si lamentassero del disturbo soprattutto nelle ore di prima mattina.

Sempre legata ai problemi specifici dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, c'era il problema legato al trasporto ferroviario, che ovviamente è molto più complesso, perché le stazioni e i treni che ovviamente non sono di proprietà della Regione sono caratterizzate dal persistere di rilevanti barriere architettoniche che limitano la mobilità dei passeggeri diversamente abili. Per attenuare tali disagi, RFI fornisce presso la stazione di Aosta un servizio di assistenza gestito dalle sale blu, che consiste - non solo quindi per gli ipovedenti, ma per tutti i disabili - in una serie di attività, ad esempio la guida in stazione ed accompagnamento al treno. È quello a cui si riferisce lei, cioè quando si scendeva ad Aosta e si prendeva il treno a Pré-Saint-Didier: l'accoglienza in treno, l'arrivo in stazione, la guida fino all'uscita della stazione o altro treno corrispondente; la salita e la discesa con carrelli elevatori per i viaggiatori su sedia a rotelle; sostegno a persone di ridotta mobilità al fine di rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze di coloro cui sono rivolte, previa richiesta che deve pervenire con 12 o 24 ore di anticipo a seconda del canale a cui è effettuata. Questo servizio copre tuttavia la sola stazione di Aosta, e da quanto emerge da una nota di RFI dell'11 maggio 2015 - era solo per dire che seguiamo questa attività - non si registrano significative richieste ad Aosta, sicché viene erogato attraverso lo spostamento del relativo personale da Torino; quindi questo tipo di servizio viene affidato da personale di RFI che, allertato 12 o 24 ore prima, si reca nella stazione e fa questo servizio. Ovviamente la sospensione del servizio dell'Aosta/Pré-Saint-Didier ha creato una discontinuità che è stata oggetto di un incontro con i concessionari del TPL da un lato e Trenitalia dall'altro, perché anche sul trasporto ci sono dei servizi; il problema è la terra di mezzo che è rappresentata da questo collegamento (avremo modo di parlarne successivamente con un'interpellanza specifica sulle ferrovie). Dal punto di vista strutturale, la soluzione per questo collegamento, perché non è che ci sono solo persone che vanno a Pré-Saint-Didier, ci sono delle persone che vanno nelle valli laterali, quindi da questo punto di vista bisogna immaginare un servizio che dia continuità tra treno e gomma e quindi l'infrastrutturazione, la soluzione dei problemi della stazione di Aosta è indispensabile creando quel sottopasso che collega la stazione con l'autostazione.

Per arrivare all'ultima domanda: "quali siano gli intendimenti per risolvere le criticità che interessano il servizio pubblico del trasporto disabili", da un lato la Commissione mista avrà modo di definire quali sono e poi andiamo in commissione e andiamo a stabilire le modifiche che faremo al regolamento; dall'altra parte, ci sarà un accordo tra concessionari TPL e Trenitalia per far sì che quel servizio di collegamento venga ripristinato con le modalità che andremo a definire.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente. Se non altro abbiamo avuto conoscenza dei rapporti epistolari dell'Assessorato, adesso conosciamo tutte le lettere in merito che avete inviato, date comprese.

Iniziamo da quella che era una domanda semplice: il servizio di accompagnamento in base alla chiusura del tratto ferroviario Aosta/Pré-Saint-Didier è stato risolto o no? Lei non mi ha risposto, nel senso che non è stato risolto per quella specifica richiesta dell'Unione italiana ciechi di accompagnamento dalla stazione al pullman, non è stata risolta da quanto mi ha detto lei, anche se mi pareva una cosa piuttosto semplice. Capisco le complessità per un altro tipo di servizio, ma nel caso specifico si trattava semplicemente di attivare questo accompagnamento che non necessita di particolari modifiche al tracciato, soltanto dalla stazione ferroviaria a quella dei pullman. Da questo punto di vista mi pare che non sia stato risolto questo problema piuttosto semplice.

Poi, certo, vanno affrontate anche le altre questioni sulle quali i tempi sono evidentemente più lunghi, ma mi pare che al momento anche qui siamo piuttosto fermi, siamo proprio all'inizio. Certo, c'è questo servizio soltanto ad Aosta per caricamento e scaricamento delle persone disabili su carrozzina, però mi pare che da questo punto di vista le sue intenzioni siano generiche e vaghe, siamo ancora proprio in una fase iniziale. Non pretendo che si risolvano facilmente questi aspetti, ma almeno iniziamo e, al di là delle lettere nelle quali oggi è stato molto puntuale, vorrei che fosse più puntuale nell'iniziare questo percorso per risolvere le questioni, perché una delle problematiche è proprio quella di permettere a tutti di muoversi con i servizi pubblici, senza necessariamente avere un servizio ad hoc come il servizio disabili, del quale per il momento, al di là del verbale che ci ha letto sulla riunione specifica e dei dati che ci ha fornito riferiti al 2016, di cui la ringraziamo - se poi eventualmente mi fornisce anche il cartaceo li analizzo meglio - la questione è ancora da risolvere e da affrontare soprattutto per quel che riguarda la compartecipazione da parte degli utenti al costo del servizio. È una questione che va affrontata il prima possibile. Tutte e tre devono essere accelerate, ma mi auguravo che almeno la questione più semplice riguardante l'accompagnamento delle persone non vedenti si fosse risolta, anche perché sembrava veramente poco. Sulle altre capisco che i tempi siano più lunghi, ma se non si inizia non si finirà mai. Mi pare che fino adesso non ci si è posti il problema e, se i tempi sono questi, credo che la risoluzione dei problemi sarà molto lontana.