Objet du Conseil n. 1814 du 24 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1814/XIV - Interrogazione: "Azioni intraprese per conformarsi agli obiettivi previsti dal nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti".
Follien (Presidente) - Punto 19 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Bianchi.
Bianchi (UV) - Grazie Presidente.
In via preliminare occorre premettere che, come evidenziato nelle premesse dell'interrogazione, a partire dal 1 giugno scorso l'Assessorato ha disposto l'avvio della revisione dei flussi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anticipando quindi le azioni poi individuate nel Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con legge il 22 dicembre 2015, al fine di fornire le necessarie istruzioni agli utenti per il corretto conferimento dei rifiuti urbani secondo le nuove modalità. In collaborazione con i subATO abbiamo avviato una campagna informativa già a partire dal mese di febbraio 2015 che si è svolta sia attraverso incontri sul territorio in tutti i subATO, quindi in tutta la Valle d'Aosta, sia attraverso l'invio a tutte le famiglie di un opuscolo informativo puntuale. Inoltre è stato pubblicato sul sito Internet della Regione tutto il materiale informativo predisposto. L'azione informativa preventiva volta a fornire indicazioni puntuali agli utenti è stata importante e capillare, e in alcuni subATO è stata integrata anche con campagne specifiche aggiuntive. Anche con l'avvio dei nuovi flussi di raccolta la Valeco ha continuato l'attività di ispezione che viene eseguita su tutti i mezzi di trasporto che raccolgono i rifiuti, a seguito della quale vengono rilevati i conferimenti anomali. Ho fatto questa premessa di ordine generale, utile ad inquadrare l'impegno della Regione e delle autorità di subATO proprio sul piano dell'informazione nei confronti dei cittadini.
Venendo ora ai singoli punti dell'interrogazione, e quindi "quanto il fenomeno di mancato adeguamento sia diffuso livello di sottoambito" - stiamo parlando del sottoambito della Monte Emilius, e principalmente nella Conca di Pila -, fermo restando le competenze delle autorità di subATO in merito ai controlli da eseguire sul territorio di competenza e le azioni anche sanzionatorie da porre in atto, a livello regionale ogni conferimento di rifiuto urbano effettuato presso il Centro regionale di trattamento di Brissogne è sottoposto, a cura del personale di Valeco, ad ispezione per la verifica di eventuali conferimenti anomali. Tutte le anomalie sono segnalate nella stessa giornata al subATO di corrispondenza e alla Regione, ai fini dell'assunzione delle azioni conseguenti da porre in atto. Nel periodo giugno-dicembre 2015 sono pervenute all'Assessorato le segnalazioni che leggo, inviate anche direttamente al subATO Monte Emilius relativamente ai trasporti di rifiuti urbani, in cui sono state rilevate delle anomalie con riferimento alle specifiche tipologie di rifiuti che dovevano essere presenti nei CA: per gli ingombranti due segnalazioni di difformità, per l'indifferenziato una segnalazione, per la plastica due segnalazioni e per il vetro due segnalazioni. In merito a quanto osservato sul comprensorio sciistico di Pila, vi è stata una sola segnalazione ricevuta il 28 dicembre 2015, relativa alla frazione del vetro, alla quale è seguito il richiamo al Comune di Gressan. Si osserva comunque come in tale località, come su tutto il territorio della Unité, tutti i contenitori sono previsti di adeguati adesivi che indicano la corretta modalità di conferimento dei rifiuti. Qui abbiamo anche una documentazione fotografica che fa vedere che questo è stato fatto, chiaramente stiamo parlando dei raccoglitori a carico dei subATO, non dei singoli mastelli dei singoli utenti, che hanno nelle loro attività o nelle loro abitazioni. Inoltre, già nel 2008 è stato finanziato con un FOSPI un progetto per la realizzazione di tre postazioni di raccolta differenziata nella zona di Pila. Chiaramente la sensibilità della cittadinanza non sempre corrisponde a tutto quello che la pubblica amministrazione, Regione ed enti locali, fanno. In ogni caso, l'Amministrazione di Gressan in questo momento sta facendo tutti i controlli e le eventuali sanzioni.
Relativamente al punto n. 2: "se sono state individuate responsabilità del danno economico cagionato alla collettività", la Regione, sulla base delle segnalazioni che le pervengono, trasmette immediatamente al subATO di pertinenza il richiamo scritto con l'indicazione dell'addebito, eseguito da Valeco, dei maggiori oneri per la separazione dei rifiuti eventualmente valorizzabili, laddove possibile, o di smaltimento o tributo speciale a carico del subATO. Quindi è compito del subATO individuare, qualora possibile, il responsabile che ha effettuato il conferimento anomalo e addebitargli gli oneri che applica Valeco; viceversa, tali oneri andranno a gravare sulla tariffa di tutto il subATO. È opportuno segnalare peraltro che ormai quasi tutti i subATO hanno avviato azioni di puntuale controllo sul territorio sui conferimenti eseguiti dagli utenti, e a seguito degli controlli sono state evidenziate importanti variazioni positive nella riduzione delle anomalie nei conferimenti; di conseguenza, quindi, aumentano le percentuali di raccolta differenziata.
Relativamente al punto n. 3: "quali iniziative, azioni o atti sono stati intrapresi per dare corso compiutamente agli obiettivi contenuti nel nuovo Piano regionale dei rifiuti", in data 12 febbraio è stato convocato un primo incontro con i subATO - ne erano già stati fatti altri prima per l'approvazione del Piano rifiuti, ma questo è il primo ufficiale dopo l'approvazione - in cui sono state individuate tutte le attività di competenza dei diversi soggetti da avviare, al fine di dare attuazione al nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti. Particolare attenzione è stata posta ai seguenti argomenti: predisposizione e sottoscrizione delle convenzioni fra Unité des Communes per la costituzione del nuovo subATO secondo l'articolazione del nuovo piano; verifica della situazione pianificatoria di ciascuna Unité e dell'attuazione della stessa ai fini della predisposizione della nuova pianificazione conseguente all'unificazione dei subATO; predisposizione della nuova pianificazione dei subATO; approvazione da parte della Regione, ai sensi della legge regionale n. 31, dei nuovi piani di subATO; predisposizione degli atti per l'appalto dei nuovi servizi da parte dei subATO, laddove sono in scadenza; predisposizione dei nuovi regolamenti di organizzazione e gestione di servizio a livello di subATO; attivazione del tavolo di lavoro proprio per l'individuazione di un metodo di determinazione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani, in applicazione della tariffa puntuale per gli utenti. Questo anche in funzione della mozione che avevamo votato con l'approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente. Grazie Assessore per la risposta; ho cercato di segnarmi le numerose informazioni che ci ha fornito.
Una cosa che va sottolineata, è questa. Il Piano regionale approvato dal Consiglio è diventato uno strumento importante per dare attuazione a un percorso che dovrebbe far evolvere - noi speriamo velocemente - la Valle d'Aosta verso una gestione migliore dei rifiuti, e questo, a quanto ci dice, sembra che in generale stia succedendo. Quello che succede però nella Comunità montana, ora Unité o subATO Monte Emilius che dir si voglia, sembra un qualcosa che va in controtendenza, e la parte del comprensorio di Pila è una parte non trascurabile ma comunque abbastanza particolare. Come ha detto nella sua risposta, si tratta di utenze particolari che in questo periodo, visto il gran numero di sciatori, vedono grandi flussi anche di rifiuti. È vero che se a livello locale non vengono adeguati i flussi, diventa poi quasi impossibile riuscire a fare il percorso a ritroso, per cui quei flussi che non sono neanche rifiuti domestici ma entrano in quella zona grigia che sono gli assimilati, alla fine ricadono sulla collettività generando un danno economico, perché se io raccolgo male i rifiuti, e questi per qualunque motivo vanno o nel flusso sbagliato o addirittura a smaltimento, io ho due volte il danno che va alla collettività, perché ho lo smaltimento e non prendo dei soldi dai consorzi che mi valorizzano il materiale, quindi il problema sussiste. È vero che sono state fatte delle iniziative di sensibilizzazione, ci sono state delle conferenze, gli opuscoli, i siti Internet, ma evidentemente qualche ingranaggio per cui qualcosa non ha funzionato c'è stato. Per cui forse bisognerà intensificare da un lato queste azioni di informazione e di sensibilizzazione, ma dall'altro - forse ancora più importante - bisognerebbe cercare di dare attuazione velocemente al Piano regionale, introducendo finalmente la raccolta della frazione organica al più presto e anche dei sistemi di tariffa, perché alla fine va bene la sensibilizzazione, ma nel momento in cui il cittadino paga in maniera equa in base al rifiuto che produce e che non si può riciclare, probabilmente farà anche più attenzione a conferire correttamente quello che invece si può recuperare.
Giusto un piccolo cenno. Il problema degli assimilati e degli assimilabili è un problema che andrebbe preso in considerazione in maniera un po' più ampia, dando finalmente attuazione a quello che a livello europeo ormai è una cosa assodata, cioè la responsabilità estesa del produttore. Chi produce il rifiuto è responsabile di tutta la sua vita e anche del suo recupero finale. Questa è una cosa che sugli assimilati si è cercato di fare con il decreto Ronchi, con il CONAI, che ormai però manifesta alcune pecche. La legge ormai è di vent'anni fa, quindi qualcosa forse andrebbe ripensato anche a livello locale, non solo a livello nazionale, perché gli assimilati obiettivamente sono una frazione che non proviene dalla frazione domestica, ma se come in questo caso poi va a finire nella raccolta domestica chi paga sono poi i cittadini e non il produttore che, invece, è quello che dovrebbe rispondere di tutta la vita del rifiuto.
Noi sollecitiamo l'Assessore in questi due sensi: per le azioni di sensibilizzazione e di informazione, soprattutto nella Monte Emilius, visto che sembra sia quella che vada in controtendenza con dei dati peggiorativi rispetto al resto della regione, ma anche per una veloce attuazione di quanto viene previsto dal Piano regionale, perché veramente abbiamo un ritardo enorme che va recuperato.