Objet du Conseil n. 1809 du 24 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1809/XIV - Interrogazione: "Situazione dei tempi di attesa dei pazienti con codice bianco presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale regionale nel corso dell'anno 2015".
Follien (Presidente) - Punto 14 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Grazie. Lei riferisce di una lamentela di una paziente che è entrata classificata con codice bianco e poi è stata ricoverata. È una lamentela unica, sicuramente significativa, come ho già detto altre volte anche a Cittadinanzattiva che registra meno lamentele rispetto all'oggetto dell'interrogazione, ma che va presa certamente in considerazione. Definire in fase di Triage un codice bianco a cui fa seguito un ricovero, può anche significare che tra la valutazione del Triage, che è una valutazione d'emergenza, e gli esami emersi dopo, possono esserci delle differenze. Poi mi permetta, questo è stato proprio un caso difficile, perché è una signora che era stata ricoverata diverse volte, quindi con un quadro già accertato, e quando è stata ricoverata lo è stata poi per quattro giorni. Questo episodio rientra comunque nei casi più difficili.
Per rispondere alle sue domande, nel 2015 i pazienti classificati come codici bianchi in entrata sono stati 8485 e 984 sono stati ricoverati in conseguenza del percorso di visite, quindi la percentuale di valutazioni non corrispondenti è stata dell'11,6 percento. Mi permetto anche di dire - ma sono dati che sicuramente ha anche lei - che tra i pazienti in entrata e quelli ricoverati noi abbiamo la più alta percentuale, e questo è dovuto anche alla nostra particolare geografia. Questa donna è arrivata di notte, quindi come si può rimandare a casa una persona in queste situazioni? Pertanto noi ne ricoveriamo molti di più che negli altri presìdi.
"Quanti hanno atteso più 58,7 minuti", che è la nostra media sui codici bianchi. Parliamo di media e non vengo a dire a lei che cosa vuol dire "media", perché una media significa anche che uno mangia niente e l'altro mangia 10 chili di cibo. Dei 984 pazienti, 472 hanno atteso più di 58 minuti.
Quanti si sono trovati al di sopra del fatidico limite dei 120 minuti indicato dal progetto "Mattoni SSN" (ma non è quello che si verifica nei Pronto Soccorso italiani): sono 254. Qui stiamo lavorando molto sul Pronto Soccorso per renderlo più efficiente e più efficace in questa fase di organizzazione, e devo dire che adesso il tavolo tecnico ha assunto un'altra dimensione, perché dobbiamo capire se la riorganizzazione ha tolto più di quanto si doveva. Però il Pronto Soccorso è proprio il Dipartimento in cui la flessibilità deve essere la parte più importante dell'organizzazione, nel senso che ci sono dei giorni in cui si ricoverano 200 pazienti, indipendentemente dal periodo; ecco perché la flessibilità tra gli altri reparti e il meccanismo di reperibilità deve supplire a questo.
Alla fine lei mi chiede quanti si sono allontanati dal Pronto Soccorso: sono 643 pazienti, anche perché la nota dice che sono stati informati dell'addebito di un ticket di 25 euro.
In conclusione, la segnalazione è sicuramente da prendere in considerazione, il funzionamento del Pronto Soccorso va migliorato e c'è proprio un obiettivo del Direttore generale di diminuire queste incompatibilità. Dei codici bianchi ne abbiamo parlato tante volte, è un accesso non giustificato al Pronto Soccorso e quanto stiamo cercando di fare con i medici di famiglia, di potenziare la ricettività, deve proprio andare a diminuire quella che è la realtà dei codici bianchi.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente e grazie Assessore.
Ho fatto questa interrogazione per parlare non tanto del caso specifico, quello l'ho preso ad esempio, e capisco che possano accadere degli errori, questo è normale quando si lavora. Il punto del discorso che vorrei fare con lei è che se da una parte non abbiamo ancora sistemato la questione dei medici territoriali, che è in via di definizione, dall'altra abbiamo però già smantellato una parte del servizio Pronto Soccorso, e quindi la dilatazione dei tempi sta aumentando. Abbiamo quindi creato di fatto un ulteriore disservizio, perché non abbiamo né la risposta sul territorio che doveva essere compensativa rispetto a quello che veniva tolto al Pronto Soccorso, né il Pronto Soccorso che funziona come prima, è questo il problema! Ci sono dei numeri che sono aumentati da un anno all'altro - qui ho tutti quanti i dati che ha sicuramente anche lei - e che ci dicono che le attese adesso in certi momenti sono diventate davvero molto lunghe sui codici bianchi. Perché accadono i codici bianchi lo sa meglio di me, il dottore è sul territorio e dice: se hai questo problema ti conviene andare all'ospedale. Ovviamente il cittadino va al Pronto Soccorso, e normalmente nella maggior parte dei casi entra con il codice bianco. E da lì poi si scatena tutto quello che succede, perché poi è sempre lo stesso scorso, abbiamo smantellato i servizi all'interno, quindi non ci sono abbastanza persone pronte a fornire una risposta e accade questo. Quello che è accaduto nello specifico, in questo caso, è anche che chi si è presentato aveva già una storia medica pregressa di un certo tipo, non era una persona che sta male una tantum e quindi può capitare l'errore, è una persona che si presenta e dice: io ho una cartella con dentro tutti questi problemi e sto male. E lì mi sembra strano che si sbagli perché, come ha detto giustamente lei, può capitare un errore, ma d'altro canto è una persona che aveva già una serie di problemi. Questa cosa succede abbastanza spesso, d'altronde lei ha citato dei dati: circa il 50 percento poi viene ricoverato, sono 472 quelli che hanno un tempo di attesa e che poi passano dall'altra parte. La pregherei pertanto di ripristinare l'organico precedente al Pronto Soccorso, così da dare tempi di risposta migliori e in linea con quanto accadeva nel 2014 - perché allora i tempi erano decisamente migliori - e, di conseguenza, potremmo probabilmente evitare problemi di questa natura.
Questo non è l'unico problema che ho, anche questo vorrei aggiungere. Il fatto che il Tribunale del malato non riceva segnalazioni non è di per sé un indicatore, perché non tutti sanno cos'è, se c'è e come funziona. Poi magari scrivono a me, o magari ad altri Consiglieri, che si informano come ho fatto io, e che poi valutano che i dati effettivamente dimostrano ciò che accade, nel senso che non si tratta di un caso isolato, ma che succede in maniera piuttosto frequente. La inviterei quindi veramente a sistemare questa cosa, perlomeno finché non si sistema la questione dei medici territoriali. Nel momento in cui poi sul territorio verranno date le risposte in maniera adeguata e coerente, cambiando il famoso rapporto che c'è tra la USL e i medici di base, allora poi potremo dire che al Pronto Soccorso diminuiscono gli ingressi e riusciamo finalmente a fare un minimo di riorganizzazione anche lì.