Objet du Conseil n. 1806 du 24 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1806/XIV - Interrogazione: "Assunzioni di eventuali azioni legali nei confronti di Trenitalia per violazione dell'accordo commerciale per il trasporto pubblico locale ferroviario".
Viérin M. (Presidente) - Punto 11 dell'ordine del giorno. La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Sulla prima domanda: "se siano mutate le condizioni di contrato sopra descritte e in quale occasione", l'accordo commerciale con la società Trenitalia è stato siglato per il periodo gennaio 2006-dicembre 2007, e quindi è formalmente scaduto. Trenitalia dal 2007 in poi ha sempre garantito la continuità dei servizi previsti, come indicato dall'articolo 3, applicando il regime della prorogatio dello stesso, come ha detto il collega Cognetta. Nel corso degli anni, l'accordo commerciale ha subito modifiche e integrazioni, infatti il corrispettivo viene erogato alla società Trenitalia in base agli effettivi servizi prestati (basti pensare alla sua riduzione a seguito della biglietteria di Pré-Saint-Didier). In secondo luogo, la percentuale di compartecipazione da parte della Regione al costo degli abbonamenti venduti agli utenti valdostani, di cui al comma 2 dell'articolo 8, è passata dal 40 al 30 percento. In terzo luogo, si evidenzia che l'agevolazione tariffaria - sempre prevista dall'articolo 8 - è divenuta inapplicabile in conseguenza della modifica dell'articolo 24, comma 1, lettera b) della legge regionale 1 settembre 1997 (Norma in materia di servizi di trasporto pubblico) che disciplina la libera circolazione dei mezzi di trasporto pubblico per gli appartenenti alle diverse Forze dell'ordine. La Regione autonoma della Valle d'Aosta ha stipulato con la stessa società, sulla spinta del mutate condizioni rispetto al 2006, una prima appendice nel 2008 e una seconda nel 2011, al fine di revisionare e aggiornare alcune clausole del succitato accordo commerciale. L'appendice del 2008 ha consentito di approvare per il 2007 un primo aggiornamento del massimale erogato alla società Trenitalia relativo agli abbonamenti venduti ai residenti valdostani, di cui al comma 2 dell'articolo 8, ulteriormente incrementato a partire dal 2011 con l'approvazione della seconda appendice. Entrambe le modifiche hanno disciplinato ulteriori aspetti. La prima modificando il comma 1, lettera a) dell'articolo 9, ha previsto l'introduzione di sistemi tecnologici affinché le biglietterie potessero offrire un servizio informativo al pubblico più efficiente ed efficace. La seconda, invece, ha innalzato a partire dal 2012 il massimale previsto al comma 5 dell'articolo 8 mediante un'integrazione forfettaria a favore della società Trenitalia S.p.A., affinché quest'ultima si impegni ad attuare il diritto alla gratuità per gli utenti ultrasessantacinquenni e disciplinando al contempo ulteriori aspetti relativi alla tracciabilità dei relativi flussi finanziari. Infine, nel 2015 le agevolazioni per gli utenti residenti possessori della carta VdA Transport vengono disciplinate da un contratto stipulato ad hoc con la società Trenitalia, per le quali non si applica più l'accordo commerciale, ma sono modifiche che vengono fatte sulla base di modifiche che facciamo noi dal punto di vista legislativo.
Sulla seconda domanda le condizioni sono mutate, ma in realtà i pagamenti previsti dall'accordo commerciale sono determinati in base ai servizi effettivamente svolti e documentati dalla società; si immagini quindi che gli sconti agli utenti e ai residenti siano ovviamente calcolati in modo puntuale. A tal proposito, la struttura competente dell'Assessorato effettua, prima dell'effettivo pagamento, periodici e puntuali controlli al fine di verificare la reale entità del corrispettivo dovuto a Trenitalia ed eventualmente comminare alla stessa le sanzioni previste. Nello specifico, sono previste riduzioni del corrispettivo per i servizi commerciali non erogati da questa società pari a 120 euro al giorno di chiusura delle biglietterie, come disciplinato dall'articolo 16, e dell'intera quota spettante alla stessa, qualora vengano definitivamente chiuse - com'è avvenuto per esempio per la Pré-Saint-Didier - le biglietterie. In questo caso il corrispettivo dovuto a Trenitalia per i servizi commerciali è stato ridotto a 30 mila euro; i servizi per ogni biglietteria sono 30 mila euro, salvo per Aosta, che è 60/65 mila euro.
Sulla terza domanda: "se i servizi di monitoraggio e i meccanismi di compensazione previsti dall'articolo 3 siano attivi", per quanto riguarda esplicitamente la parte terza (articolo 14), continua ad essere applicato e la società Trenitalia periodicamente fornisce a questa Regione le rilevazioni interne sugli standard minimi di qualità come indicati nell'allegato 2 dell'accordo. Tali rilevazioni vengono analizzate dalla struttura competente dell'Assessorato, e solo alla fine si procede alla loro approvazione in sede di Comitato tecnico paritetico, organo previsto dall'articolo 10 con funzioni ispettive e consultive, costituito da due membri di questa Regione e due di Trenitalia. In base all'esito di tali verifiche vengono comminate le sanzioni previste dall'articolo 17 ed eventuali riduzioni corrispettive dovute a Trenitalia, come indicato dall'articolo 16. Per quanto riguarda l'articolo 15, non viene più applicato un bonus agli utenti abbonati in caso di mancato raggiungimento degli standard minimi di puntualità garantiti da Trenitalia, ma un'equivalente trattenuta al corrispettivo spettante.
Sulla quarta domanda: "se, oltre alle eventuali sanzioni, sono state o saranno intraprese azioni legali contro Trenitalia", rispetto a questo quesito è bene sottolineare che ad oggi vengono comminate alla società Trenitalia tutte le penali a riduzione del corrispettivo previste dall'accordo commerciale, quindi le fattispecie verificatesi sono sanzionate ai sensi del contratto, ma verosimilmente non configurano comportamenti tali da giustificare ulteriori azioni legali, se è disciplinata la sanzione, tu gli applichi la sanzione. In ogni caso, come è previsto dall'articolo 20 dell'accordo, in caso di controversie tra le parti, vi è l'obbligo di definire la decisione ad un collegio arbitrale; quindi se non trovi un accomodamento con le sanzioni c'è un collegio arbitrale di cui lascio immaginare al collega i tempi e i modi. Non risulterebbe quindi così facile intraprendere un'azione legale vera e propria, senza dimenticare che i tempi di un eventuale contenzioso sarebbero lunghi e con esiti incerti, soprattutto con elevati costi per la Regione. L'Assessorato, già in occasione della chiusura della biglietteria di Pré-Saint-Didier, aveva stigmatizzato duramente con uno scambio di lettere il fatto. Inoltre, in caso di mancato rispetto della funzionalità dei treni relativamente all'obiettivo dei cinque e dei quindici minuti rilevata mensilmente, si procede a calcolare un importo che viene detratto dal corrispettivo totale dovuto alla società Trenitalia. La Regione vigila costantemente sul comportamento della società Trenitalia e, in caso di comprovata violazione, applica le penali previste dal suddetto contratto, ai sensi dell'articolo 17. Le faccio semplicemente rilevare che, in virtù del trasferimento delle competenze, dove ci sono le penali, sa che oggi - così faccio un aggiornamento per tutti - noi abbiamo pagato a Trenitalia il 2011, il 2012 e il 2013 sulla base di quello che noi riteniamo sia il contratto in essere, quindi quello che è scritto lei ha avuto modo di vederlo. In quel pagamento sono state applicate le sanzioni, quindi su quei corrispettivi che sono stati calcolati sulla base del corrispettivo treno/chilometro abbiamo già applicato - per gli anni dove in teoria la vigilanza doveva essere del Ministero - le sanzioni calcolate sulla base dei parametri dei ritardi e di quant'altro. Posso assicurare, avrà modo di vederlo, che sono anche sanzioni importanti che assommano a centinaia di migliaia di euro. Poi vedremo le contestazioni e le cose.
Mi è stata anche già segnalata la Carta dei servizi, così completo la risposta, perché il contratto e l'accordo commerciale sono una cosa, ma c'è la Carta dei servizi che tuttavia è un documento da cui la suddetta società assume annualmente alcuni impegni programmatici e fissa principi generali e obiettivi specifici per il servizio erogato. Il contenuto della Carta dei servizi è costituito dall'offerta per la Valle d'Aosta fotografata al momento della sua pubblicazione, di conseguenza ogni accadimento successivo non può essere inserito se non nella versione dell'anno successivo. Quello è un documento unilaterale che viene pubblicato e che non ha effettivamente una natura contrattuale, è uno standard di servizi. Noi cerchiamo di far valere tutte le attività che sono contrattuali, la Carta dei servizi sicuramente è un impegno da parte loro, ma dal punto di vista proprio strettamente giuridico, se è uno strumento per fare un'azione legale, i nostri sono molto prudenti. Per cui, in questo momento dove mi pare che il contenzioso non manchi, bisogna cercare di andare sul sicuro.
Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Devo ammettere che sta diventando uno specialista del contenzioso, Assessore! Però c'è da dire una cosa: in questo caso chi ci sta rimettendo sono i pendolari e chi usufruisce del servizio, perché le biglietterie chiuse sono un enorme disservizio che Trenitalia paga con quattro spiccioli rispetto a quanto le viene dato. Sono contento che le applichiamo le penali, almeno quello! Il problema è che nel contratto, come lei avrà avuto modo di notare e come ha anche detto, i 120 euro al giorno di penale per la chiusura della biglietteria sono una cifra risibile rispetto a quanto prende Trenitalia per fornirci questo pessimo servizio, perché possiamo dire tranquillamente che è un servizio del tutto insufficiente e inefficace. Poi probabilmente anche noi abbiamo le nostre colpe, perché non ci siamo impegnati a fare un contratto con penali superiori, perché la chiusura di una biglietteria costa 30 mila euro, è praticamente il costo di un dipendente, ma neanche completo, quindi sicuramente conviene a Trenitalia chiudere. Il problema è che invece si riflette su tutto quello che è il nostro servizio, il nostro turismo, tutto quello che dovrebbe essere il trasporto ferroviario e, di fatto, alla fine chi ci rimette siamo noi. In cambio Trenitalia ci rimette 30 mila euro, le farà quasi ridere probabilmente.
Assessore, io la sollecitavo con questa interrogazione, al di là delle risposte tecniche, nell'eventualità che si faccia un nuovo accordo - io spero che dal 2006 ad oggi prima o poi si negozi un nuovo accordo - a tener conto in maniera molto specifica e importante di questi disservizi che Trenitalia ci sta creando, perché poi questi disservizi si ripercuotono su un intero sistema, e non soltanto su chi prende il treno. Io non le ho fatto la domanda e lei nella risposta neanche l'ha accennato, ma la invito quanto prima a mettere mano a questa cosa e a negoziare con Trenitalia. Poi, qualora Trenitalia decidesse che le biglietterie costano 15 mila euro anziché 30 mila euro, andrebbe fatto un ragionamento complessivo su Trenitalia credo io, perché non è che possiamo andare avanti in questa maniera! Con questo non voglio dire chiudiamo pure l'Aosta/Torino (già che ci siamo!) o l'Aosta/Ivrea, però se la strada sta diventando questa, a questo punto mettiamoci pure una pietra sopra, così la risolviamo e quei soldi lì magari li usiamo per fare altre cose più importanti, tipo i musicanti a La Thuile, o cose di questo tipo, che sicuramente danno maggior prestigio alla Valle d'Aosta.