Objet du Conseil n. 1802 du 24 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1802/XIV - Interrogazione: "Emanazione di direttive per la ripresa dei lavori di manutenzione straordinaria sul viadotto della SS 26 nel tratto compreso tra Bard e Donnas".
Viérin M. (Presidente) - Punto 7 dell'ordine del giorno. La parola all'Assessore Baccega.
Baccega (SA) - Grazie Presidente.
Avevamo parlato di questo argomento già a dicembre. Credo che la motivazione che ha determinato la stesura di questa interrogazione sia quella del "meglio anticipare che curare dopo", meglio prevenire. Però, come ho affermato a seguito dei recenti incontri avuti con ANAS, le lavorazioni sul viadotto della Statale 26, proprio nel tratto compreso tra Bard e Donnas, sono attualmente ancora sospese, perché c'è il naturale fermo invernale e per consentire, qualora necessario, il servizio di sgombero neve; ovviamente la stagione è avanzata e quindi riprenderanno regolarmente quando la stagione lo consentirà.
Volevo però sottolineare che il Codice della strada, agli articoli 5, 6 e 7, prevede le modalità per regolamentare la circolazione sulle strade in generale, e in particolare fuori e dentro i centri abitati; negli stessi articoli si prevedono quali autorità possono emanare un'ordinanza con decreto di sospensione, gli obblighi, i divieti e le limitazioni alla circolazione. In questo caso, il previsto senso unico alternato pilotato da impianto semaforico, è istituito con ordinanza dell'ente proprietario, quindi dall'ANAS, che è competente per territorio. L'Amministrazione regionale ha competenza in materia di circolazione stradale solo sulle strade classificate regionali in quanto proprietaria delle stesse, e ho la delega per l'emanazione delle relative ordinanze. Il Prefetto, per motivi di sicurezza pubblica o per motivazioni proprio inerenti alla sicurezza della circolazione, della tutela della salute o per altre esigenze, può sospendere temporaneamente la circolazione. È per questo che dico che mi sembra piuttosto evidente che sarebbe prevaricante e anche un po' antipatico impartire direttive ad ANAS non avendone la possibilità, ma cerchiamo di operare sempre con una sorta di azioni di sensibilizzazione, mantenendo forte il continuo rapporto di collaborazione che si è instaurato con il nuovo Capo compartimento, che ci permette di cercare di risolvere al meglio i problemi. In quest'ottica io ho già provveduto ad inviare una lettera ad ANAS chiedendo di valutare, proprio per l'oggetto di questa interrogazione, alla ripresa dei lavori, l'eventuale sostituzione dell'impianto semaforico con pilotaggio del traffico con movieri nelle ore di punta e, se possibile, la sospensione del senso unico nei giorni festivi o in caso di particolari manifestazioni che prevedono importanti flussi di traffico. Chiederò alla ripresa dei lavori un cronoprogramma precisando che era già in previsione per fine giugno il completamento di questo intervento, ma lo valuteremo sulla base dell'inizio dei lavori.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Assessore per la risposta. L'Assessore ha capito bene lo spirito dell'iniziativa, è meglio prevenire che curare dopo. Il caso puntuale di questo cantiere vale per tutti i cantieri che si vogliono aprire. Ne abbiamo parlato in alcune occasioni di questi lavori che ANAS fa in Valle d'Aosta, sottolineando comunque con piacere il fatto che si investa sulla sicurezza e sulle infrastrutture, perché quello è il compito, e speriamo che siano sempre maggiori le risorse verso questa che è diventata l'unica via percorribile per i valdostani.
L'intenzione dell'interrogazione andava un po' oltre, aveva una prospettiva - visto che siamo a inizio anno - per i prossimi cantieri. Il Codice della strada - come ha correttamente sottolineato lei - indica aspetti di tipo normativo. La nostra intenzione andava in una direzione un po' diversa. L'implicazione di un cantiere sul territorio ha poi ricadute che esulano dal Codice della strada, nel senso che poi quando un semaforo è mal gestito un cantiere si allunga, e per esempio i Sindaci di un territorio non sanno neanche di che tipo di lavorazione si tratta, diventa anche difficile avere comunque una circolazione di informazioni e la possibilità di essere utili al sistema. Per noi potrebbe essere utile capire, visto che ci sono dei buoni rapporti con ANAS in questo momento, se fosse possibile d'ora in avanti avere almeno una riunione introduttiva di un cantiere in un territorio in cui si spiega cosa si fa, quanto tempo durerà un cantiere, quali tipi di difficoltà si creeranno in certe situazioni, di modo che un po' tutti siano informati e anche allertati. La seconda direttiva è: va bene che l'impresa decida il lavoro, che si definisca il cantiere, però poi il cantiere deve sempre avere un controllo. Nella prima parte di lavorazione per esempio di questo cantiere si è completamente squarciata la strada sul viadotto, e si è cominciato poi a lavorare con tempi che l'impresa ha ritenuto opportuni. Per esempio sarebbe più utile, a nostro avviso, soprattutto in queste zone dove la circolazione è legata a quest'unica strada, aprire porzioni più ridotte di cantiere, riuscire il sabato e la domenica a restituirlo libero e fare in modo che man mano che il lavoro va avanti venga finito e si proceda, perché nella prima parte di cantiere invece si è completamente sradicato l'asfalto su tutto il viadotto e poi pian piano si sono cominciate a fare le lavorazioni, così invece che avere una coda semaforica di 10, 20 o 30 metri si è avuta una coda semaforica di 200-300 metri, e più il cantiere è lungo, più il semaforo si allunga, più si allunga la coda! Le posso assicurare che alle otto del mattino e alle cinque di sera, quando la gente rientra dagli uffici e dalle aziende, diventa veramente difficile per le persone ritornare a casa in tempo utile.
Benissimo, la sua risposta è assolutamente soddisfacente, ma le chiederemmo un impegno più politico e anche far capire ad ANAS che purtroppo la Valle d'Aosta è fatta così, quando lavorano in Valle d'Aosta devono sapere che abbiamo una sola strada. Più ce la tengono bene e più facciamo loro gli applausi, però che ci rispettino di più nel fare questi cantieri, per non rendere la vita difficile alle persone, soprattutto a quelle che lavorano nelle imprese e nel commercio. Sono un po' queste due le cose. Poi sicuramente nel lavoro che si fa avremo la possibilità di portare altri contributi, però che ci sia una riunione sul territorio che spieghi cosa succede, di modo che anche i Sindaci possano presentare eventualmente le problematiche, le difficoltà, le manifestazioni che ci possono essere. E poi dall'altra parte avere indicazioni chiare, perché questi cantieri non siano cantieri eterni, lunghissimi, con code semaforiche di tanti metri. Certo che per un'impresa è più semplice avere un cantiere aperto e lavorarci quando e come vuole, però un'impresa che lavora su una strada con il traffico della nostra Statale deve rendersi conto, quando vince l'appalto, che deve anche rispettare questo tipo di condizioni. Grazie Assessore.