Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1776 du 2 février 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1776/XIV - Interpellanza: "Verifica della sussistenza di un eventuale conflitto di interesse tra l'ingegnere Ziviani e l'Amministrazione regionale in relazione all'incarico per l'adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti".

Rosset (Presidente) - Punto n. 26 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

Di questa vicenda di questo presunto conflitto di interessi se n'era già parlato in quest'aula, se n'era parlato in III Commissione consiliare durante un'audizione. Vorrei tornare su quest'aspetto per avere alcune risposte che spero siano delle risposte conclusive su quest'iter, che ha lasciato un po' di perplessità sui metodi, sull'opportunità e sull'eventuale conflitto di interesse che nasce alla base di questo.

Per farla molto breve, esaminando gli atti del ricorso al TAR del gennaio 2015 in merito al ricorso promosso da Noy Ambiente S.p.A. contro la Regione Valle d'Aosta, è emerso un possibile conflitto di interesse da parte dell'ingegner Ziviani, un professionista incaricato dalla Regione Valle d'Aosta nell'ambito del raggruppamento temporaneo di professionisti incaricati alla nuova proposta di adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, ai sensi della legge regionale n. 18/1998, perché all'interno di questo ricorso c'era una parte di perizia per la controparte. Di questo se n'era parlato e sono state sollevate alcune perplessità in merito a questo presunto conflitto di interessi.

Assessore, le domande sono molto precise, le chiederei particolare attenzione sulle date con cui lei mi risponderà per capire. La domanda che facciamo è: a seguito di quanto emerso in Consiglio, quali siano stati gli approfondimenti e se vi siano state delle comunicazioni tra Regione e ingegner Ziviani in merito a questo presunto conflitto di interessi.

La seconda domanda è anch'essa molto precisa, perché noi chiediamo "se l'Amministrazione regionale fosse a conoscenza, e quando, di eventuali collaborazioni e consulenze tra l'ingegner Ziviani e la Valeco". Le chiedo proprio attenzione sulle date, perché ci sono stati dei passaggi per noi un po' poco chiari all'interno anche delle commissioni consiliari e soprattutto noi vorremmo avere chiaro se chi poi ha avviato, o comunque intercorso queste comunicazioni effettivamente non ne fosse a conoscenza.

La terza domanda è: "se nel periodo in cui l'ingegner Ziviani ha redatto la memoria del ricorso per Noy Ambiente vi fosse ancora in corso un rapporto di incarico o consulenza con la Regione". Anche su questo, Assessore, a noi risulta che ci siano delle proroghe e le chiederemmo anche qui le date, quando sono state fatte e se c'erano degli atti a monte per queste cose. Soprattutto quali azioni l'Amministrazione regionale intenda perseguire in merito, perché se c'è un conflitto di interessi, pare ovvio che si debba andare a richiedere al professionista i danni. In caso contrario probabilmente bisognerà porgere le scuse a questo professionista, per cui voglio capire un attimo qual è l'atteggiamento e soprattutto cosa risponderà per approfondire questo tema. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Bianchi.

Bianchi (UV) - Grazie Presidente.

Come ha ricordato lei, collega Gerandin, ne avevamo già parlato all'interno sia del Consiglio regionale che in commissione, quindi tutta una serie di date erano già state indicate. In ogni caso, il professionista ha partecipato in associazioni temporanee con altri professionisti all'avviso pubblico per il conferimento di un incarico professionale di collaborazione tecnica di alta qualificazione per la predisposizione della nuova proposta di adeguamento del piano regionale dei rifiuti. All'atto della partecipazione all'avviso pubblico il professionista ha, tra l'altro, citato fra le referenze...(lei sa che, quando uno partecipa a qualsiasi gara, deve evidenziare se ha delle partecipazioni)...ha evidenziato che aveva attività di consulenza continuativa per gli aspetti ambientali inerenti alla gestione della discarica annessa al centro regionale dei rifiuti di Brissogne e di gestione della discarica regionale di Pontey, a favore della società Valeco S.p.A. con decorrenza dal febbraio 2012.

Il raggruppamento temporaneo di professionisti è poi risultato aggiudicatario di collaborazione tecnica affidato con provvedimento dirigenziale il 7 novembre 2014, stipulato in data 12 novembre 2014 con decorrenza dalla data stessa e con termine finale 30 giugno 2015. Il raggruppamento temporaneo ha quindi provveduto a fornire alla Regione nei tempi previsti (febbraio 2015) un'analisi e uno studio circa le caratteristiche funzionali dei primi impianti strettamente necessari per adempiere alle scadenze fissate dall'Unione europea e dallo Stato relativamente alla raccolta differenziata, alla sua componente organica, nonché all'uso residuale della discarica dei rifiuti urbani. I professionisti hanno poi provveduto a fornire alla Regione nei mesi successivi gli elementi tecnici, tecnologici, economico-finanziari e tariffari per la predisposizione dell'adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti corredata della documentazione prevista ai fini del procedimento di valutazione ambientale strategica.

A seguito dell'avvio della procedura di VAS da parte della struttura regionale competente in data 7 luglio 2015 e del conseguente slittamento dei termini per la conclusione dell'incarico, consistenti nella valutazione dell'eventuale recepimento del parere di VAS espresso dall'Autorità ambientale, il termine dell'incarico originario previsto al 30 giugno 2015 è stato prorogato al 31 dicembre 2015, previo assenso del legale rappresentante del raggruppamento temporaneo dei professionisti. L'incarico si è concluso prima della scadenza del 31 dicembre 2015 con la conclusione dei procedimenti amministrativi della valutazione ambientale strategica e dell'approvazione del piano regionale di gestione dei rifiuti, avvenuto, come si ricorda, in data 22 dicembre 2015.

In ordine al primo quesito: "quali approfondimenti siano stati fatti e se vi siano comunicazioni tra Regione e professionista in merito al presunto conflitto di interessi", la Regione, per il tramite degli uffici competenti dell'Avvocatura regionale, è venuta a conoscenza del deposito delle consulenze tecniche alla fine del mese di luglio. Il responsabile del procedimento ha provveduto a richiedere alla società in questione chiarimenti circa la condotta del professionista in data 16 novembre 2015, in data 25 novembre 2015 il professionista ha riscontrato con propria nota al responsabile del procedimento. In data 15 dicembre 2015, a seguito degli approfondimenti istruttori eseguiti in accordo con il Dipartimento legislativo e legale, il professionista è stato convocato per un incontro illustrativo delle conclusioni istruttorie cui si è giunti. L'incontro si è tenuto presso gli uffici del Dipartimento legislativo e legale in data 18 dicembre 2015 e in successiva data del 22 dicembre 2015 il responsabile del procedimento ha concluso la procedura con la dichiarazione di assenza di una posizione di conflitto di interessi tra l'incarico di consulente tecnico di parte svolto nell'ambito del ricorso promosso da Noy Ambiente S.p.A. contro la Regione autonoma Valle d'Aosta, e l'incarico professionale di cui trattasi, in ragione dell'assenza della corrispondenza oggettiva tra il contenuto della prima con l'ambito del secondo relativamente alle attività svolte dal professionista per conto della Regione. In sostanza, le motivazioni dell'assenza di una posizione in conflitto di interesse consistono nell'assenza di una corrispondenza oggettiva tra la consulenza tecnica di parte, che verteva sulle caratteristiche funzionali di un impianto di trattamento a caldo per rifiuti solidi urbani, con la parte di incarico professionale direttamente svolta dal professionista nell'ambito del nuovo piano di gestione dei rifiuti vertente sul recupero ed analisi dei dati esistenti, come rinvenibile nell'atto costitutivo del raggruppamento temporaneo di professionisti e nelle tempistiche in cui tali attività si sono svolte.

In ordine al secondo quesito: "se l'Amministrazione regionale fosse a conoscenza, e quando, di eventuali collaborazioni e consulenze tra il professionista e Valeco", la Regione era ed è a conoscenza dell'esistenza di un rapporto di consulenza tra la società partecipata Valeco S.p.A. e il professionista, poiché il medesimo aveva segnalato la circostanza nell'ambito del proprio curriculum professionale all'atto della partecipazione dell'avviso pubblico per il conferimento dell'incarico di collaborazione tecnica di cui trattasi. Vi è da notare tuttavia che tale consulenza riguarda testualmente attività di consulenza continuativa per gli aspetti ambientali inerenti la gestione della discarica annessa al centro regionale per il trattamento dei rifiuti di Brissogne e la gestione della discarica regionale di Pontey, quindi che non afferisce né alla materia della consulenza tecnica di parte, né alla porzione dell'incarico di collaborazione professionale svolta per l'elaborazione della proposta del nuovo piano regionale.

In ordine al terzo e al quarto quesito: "se nel periodo in cui il professionista ha redatto la memoria del ricorso per conto di Noy Ambiente vi fosse ancora in corso un rapporto di incarico o consulenza con la Regione" e "quali azioni l'Amministrazione regionale intenda perseguire in merito", come detto, il responsabile del procedimento ha ritenuto che l'incarico professionale fosse vigente all'atto dello svolgimento della consulenza tecnica di parte, ma appunto che vertesse su altro oggetto rispetto alla stessa.

In conclusione la procedura si è conclusa senza alcun provvedimento nei confronti del professionista poiché giuridicamente non vi erano i presupposti per una formale contestazione degli obblighi di segnalazione di una sopravvenuta posizione in conflitto di interessi con l'Amministrazione regionale in forza dell'incarico professionale in atto. Come detto, affinché il conflitto di interessi si realizzi, vi deve essere una simmetrica convergenza di due interessi contrapposti sul medesimo oggetto, altrimenti lo stesso non può essere contestato. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

La ringrazio, Assessore, per la risposta. Cercheremo anche noi di ricostruire la faccenda. Prima di tutto è stato interessante capire perché durante l'altra discussione in quest'aula non è emersa questa conoscenza da parte dell'Amministrazione sul fatto che il professionista incaricato avesse elencato all'atto della partecipazione alla gara di avere una collaborazione con la Valeco...

(interruzione dell'Assessore Bianchi, fuori microfono)

...l'ha detto adesso, Assessore, certo.

Detto questo, è interessante capire quest'attività di consulenza che era stata comunque segnalata da parte del professionista come mai ha fatto scattare una comunicazione formale tra il responsabile del procedimento e il tecnico, e se ne erano a conoscenza, secondo me, il caso era già palese. Se la giustificazione che lei dà, Assessore, nel senso di dire che al punto 3 il responsabile del procedimento ritiene che sia ancora vigente la collaborazione con l'Amministrazione regionale all'atto della consulenza di parte, io voglio solo chiederle se le risultano i dati che ho io - ma ci ritorno, non è un problema -, nel senso che, di fatto, questa collaborazione si è conclusa il 15 maggio 2015, se poi guardiamo un po' quella che può essere una data limite, quella della pubblicazione del piano, è il 7 luglio 2015 e tenuto conto che la data era stata indicata improrogabilmente entro il 30 giugno 2015, se le risulta che la proroga sia avvenuta con provvedimento in sanatoria in data 14 agosto 2015, vale a dire 15 giorni dopo che era stata depositata la memoria da parte del professionista che collaborava. Sembra magari una disquisizione di lana caprina, ma non si va a chiedere a qualcuno se ritiene di aver prestato la collaborazione in conflitto di interessi quando l'incarico è ormai scaduto. Io le chiedo espressamente se è vero questo...

(nuova interruzione dell'Assessore Bianchi, fuori microfono)

...lei si è dimenticato di dire la data di questo provvedimento a sanatoria e questo è importante, perché se viene fatto un provvedimento a sanatoria, è chiaro che il professionista non poteva sapere di essere ancora legato contrattualmente. Sarebbe interessante, Assessore, che lei ci spiegasse anche come mai ad un professionista che dichiara in sede di presentazione di una gara d'appalto di avere una collaborazione con in questo caso la Valeco gli venga comunque affidato l'incarico. Soprattutto, Assessore, ci spieghi come mai all'interno di quest'incarico magari non fosse prevista una piccola norma che prevedesse la cessazione della collaborazione per un anno. È troppo facile, Assessore, venire a dire di chiudere questa storia, ci siamo sbagliati. Qua ci sono stati degli errori a monte quando è stata fatta l'aggiudicazione, perché comunque una collaborazione presupponeva che ci fosse comunque la possibilità di un conflitto in futuro. È stata fatta una proroga dell'incarico 15 giorni dopo che è stata depositata la memoria e soprattutto è stata fatta con un provvedimento in sanatoria in data 14 agosto 2015: questo è quello che risulta a noi. Le chiederei proprio di farmi avere questa documentazione per capire se è corretta e giusta. Grazie.