Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1774 du 2 février 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1774/XIV - Interpellanza: "Interventi per accelerare la gestione dei procedimenti amministrativi di competenza dello sportello unico".

Rosset (Presidente) - Punto n. 24 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Noi pensiamo che il Governo regionale abbia avuto modo soprattutto in quest'ultimo periodo di avere a che fare, o comunque di confrontarsi con le imprese che operano sul territorio regionale, con le attività commerciali che necessitano di avere un'autorizzazione avvalendosi dello sportello unico della Valle d'Aosta. Dico questo perché, almeno da quello che risulta a noi, e come peraltro si è più volte anche ribadito in quest'aula, questo sportello viene visto da tutti come uno spauracchio. Si dice che fosse nato per semplificare, poi alla fine, invece di semplificare, pare che di semplificazione ci sia poco, tutti dicono che i tempi di risposta non sono diminuiti, anzi sono aumentati e soprattutto che quella fantomatica sburocratizzazione, delegificazione, semplificazione, coordinamento alla base di quell'ordine del giorno che il collega Bertschy ha ricordato approvato in quest'aula all'unanimità continua ad essere lettera morta. Parlo di uno sportello unico che è nato con legge regionale del 2003 - per cui ha superato più di 10 anni - che è stata poi modificata con legge regionale n. 12 del 2011, con la quale c'è stato un adeguamento della normativa in materia di sportello unico per le attività produttive. All'atto pratico lo sportello unico costituisce l'unico soggetto pubblico di riferimento territoriale in relazione a tutti i procedimenti di competenza dell'Amministrazione riguardanti le attività produttive. Da tutte le parti si dice di abolire, di chiudere questo sportello. Si sa che lo sportello non si può chiudere, nel senso che se non ci fosse l'attuale sistema di gestione che ne ha fatto due poli: quello dell'Alta Valle e della Bassa Valle, in questo momento se esso non fosse stato costruito con legge regionale...lo Stato prevede che sia la Chambre ad occuparsi di queste autorizzazioni. In questi giorni, peraltro, vediamo che a livello nazionale si vogliono chiudere le piccole Chambre per fare delle aggregazioni in maxi comprensori.

Noi pensiamo che veramente chiudere uno sportello unico in questo momento sia andare verso un suicidio per questi poveri imprenditori che devono avvalersi di queste autorizzazioni, per cui noi volevamo con quest'interpellanza fare il punto della situazione per capire quale sia il numero dei procedimenti unici richiesti, quanti siano quelli autorizzati nel 2015, quali siano i tempi medi per quest'autorizzazione e il numero delle volte in cui è stata convocata la fantomatica conferenza dei servizi, che dovrebbe essere l'organo che semplifica e accelera queste autorizzazioni, perché noi abbiamo avuto proprio con gli imprenditori locali delle dichiarazioni formali in cui ci hanno detto che hanno perso milionate di investimenti sul territorio regionale perché non eravamo in grado di rispettare dei tempi decenti per il resto di quello che è il sistema di risposta come avviene nel resto d'Europa. Vorremmo anche capire qual è l'intenzione del Governo per ovviare a questi ritardi. Questo era il senso con cui è nata quest'interpellanza proprio perché a noi pare che sia giunto il termine di passare dai proclami ai fatti. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Ringrazio il collega perché anche nella redazione dell'interpellanza è stato preciso e puntuale nelle domande, così che in qualche modo è anche agevole dare delle risposte e confrontarsi in aula. Una precisazione riguarda il fatto che l'Assessorato delle attività produttive si occupa direttamente degli insediamenti di grandi attività imprenditoriali, mentre invece qui ci riferiamo a realtà più piccole, per cui lo stesso SUAP è stato attribuito al SUEL, che in questo momento è sotto la competenza diretta degli Enti locali, con i quali bisogna riconoscere c'è una positiva collaborazione. In un certo senso i numeri che le andrò ad esplicitare permetteranno di capire come sia possibile passare dal cosiddetto "percepito", che naturalmente va tenuto in conto, a quella che invece è una considerazione su base numerica. Certamente il percepito delle imprese è che se non ci fosse nessuna domanda da fare, sarebbe meglio, però le domande di autorizzazione per aprire un dehors, le domande di autorizzazione per aprire un'attività sono delle domande che sono previste da normative che sono inevitabili, quindi quello su cui si può lavorare è cercare naturalmente, come diceva lei, di ottimizzare le procedure per avere delle risposte puntuali.

Stando ai numeri di provvedimenti unici richiesti e autorizzati nel corso del 2015 dalle tre strutture del SUEL, che ricordo ce n'è una su Aosta, lo sportello amico del cittadino, poi c'è a Gignod e a Pont-Saint-Martin, ma si tratta di sportelli telematici, perché le domande hanno carattere telematico, i procedimenti unici avviati sono stati 6966, suddivisi in procedimenti necessitanti autorizzazione espressa 1647 - poi, se vuole, le lascio il dato cartaceo -, procedimenti aventi efficacia immediata, la SCIA, sottoposti al controllo a posteriori 5319 e endoprocedimenti gestiti dallo sportello connessi ai procedimenti unici 5765, per un totale di 12.731. I procedimenti avviati nelle varie strutture sono 5100 per quello che riguarda la cosiddetta "Alta Valle", che poi non è proprio un'Alta Valle, ma riguarda anche la plaine intorno al comune di Aosta che arriva fino a Nus, ce ne sono 3379 ad Aosta e 4200 per quel che riguarda la Bassa Valle.

Un altro dato che può essere interessante è quello che si riferisce a quello che chiedeva lei: i tempi di espletamento dei procedimenti ad autorizzazione espressa nel corso del 2015, comprensivi dei tempi di acquisizione dei pareri di competenza. Una delle grosse problematiche che sta emergendo è che alcune autorizzazioni sono rilasciate direttamente e immediatamente dallo sportello unico, altre autorizzazioni richiedono il parere di altri enti. L'esempio più tipico è quello di un soggetto che si insedia su una strada che fa riferimento all'ANAS e allora magari per mettere un'insegna è indispensabile che arrivi il parere dell'ANAS. Su questo mi sono scontrato personalmente, è diventato quasi un caso di Stato, perché veramente un imprenditore che aveva avviato un difficile contratto di locazione, che doveva aprire al più presto l'attività non poteva avere l'autorizzazione all'insegna perché mancava il parere dell'ANAS. È necessario che tutti i cittadini capiscano che questa non è una procedura che può essere semplificata dalla Valle d'Aosta, perché la Valle d'Aosta può chiedere all'ANAS il parere, ma i tempi dell'ANAS non li detta l'Assessorato delle attività produttive. Questo quindi, purtroppo, è uno dei limiti più grossi che si incorrono in questo tipo di procedure e per questo serve una collaborazione maggiore tra gli enti, oltre all'effetto di snellimento. Il tempo medio di chiusura, comprensivo dei tempi di acquisizione dei pareri di competenza, quindi compresi i tempi di risposta dell'ANAS e di altri soggetti, al netto delle interruzioni per carenze documentali, perché ci può essere anche il problema che qualcuno presenta incomplete o mancanti di parti alcune richieste, è stato di 50 giorni, quindi la media è assolutamente dentro le norme. Andando a vedere il dato disaggregato dei procedimenti unici conclusi con esito positivo o negativo, su 1375 procedimenti 1000 (il 73 percento) si sono conclusi entro 30 giorni, al lordo anche delle interruzioni per carenze documentali; un altro 13 percento si è concluso nei 60 giorni, quindi entro i termini di legge - dunque entro i termini di legge siamo all'86 percento -; un 5 percento si è concluso oltre i 90 giorni - e qui però ci stiamo riferendo anche ad errori che potrebbero essere non del SUEL, ma a mancanze documentali - e per un 9 percento sono andati oltre i 90 giorni, è quello che le stavo spiegando prima. Certamente noi dovremmo riuscire un giorno ad arrivare ad averli tutti: il 100 percento sotto i 60 giorni, su questo convengo con lei, però da lì a dire che qui c'è il disastro...la realtà che rappresentiamo è unica in Italia: è l'unico caso in cui esiste un coordinamento tra questi uffici e ci sono stati dei riscontri e degli apprezzamenti anche sul tipo di organizzazione. Ribadisco poi che non siamo soddisfatti, che bisogna fare meglio, ma il dato rispetto al percepito...come hanno telefonato a lei, anche ai nostri uffici telefonano che ci sono delle cose che non vanno, ma...come dire? è più facile che si lamenti chi ha dei problemi che ti telefoni uno che ha avuto la risposta in 30 giorni.

Rispetto invece alla richiesta del terzo punto: se si è proceduto a richiedere delle conferenze dei servizi, nel corso del 2015, diversamente da quanto avvenuto in anni precedenti, non si è proceduto alla loro convocazione: da un lato, in considerazione della casistica dei procedimenti gestiti; dall'altro, per concentrare l'attenzione sull'uso della procedura telematica di condivisione della documentazione in formato digitale, attivata nell'ambito dei sistemi informativi in uso allo sportello, in attuazione delle disposizioni della citata legge n. 12/2011 e del DPR n. 160/2010. Si evidenzia comunque che non si sono concretizzate situazioni tali da determinare l'obbligo o specifiche richieste dell'utenza in tal senso. È in previsione l'attivazione di una specifica unità organizzativa all'interno del SUEL operativo per l'intero ambito territoriale regionale, dedicato in particolare alla gestione strutturata di conferenze di servizi con cadenza temporale sistematica onde utilizzare al massimo delle sue potenzialità tale istituto procedimentale. Quando lei accennava che si è fatto questo nel 2015, diceva che questo potrebbe snellire e accelerare, questo è quanto si intende fare nel corso dell'anno.

Per quanto riguarda gli interventi del Governo regionale per ovviare ai ritardi dovuti al fatto che i procedimenti di competenza del SUEL siano ancora gestiti dai Comuni singolarmente, nella premessa abbiamo detto che c'è una buona collaborazione con questa realtà, la riorganizzazione prevista nella nuova convenzione determinerà le condizioni per poter assorbire sistematicamente nell'ambito delle attività del SUEL quei procedimenti che ancora residuano alla gestione diretta in capo ad altri uffici comunali. L'auspicio è che la gente capisca l'importanza di dare delle risposte aggregate e quindi ci sia un percorso di condivisione verso e non tanto l'imposizione di andare lì, quindi, da una parte, bisogna migliorare e continuare a lavorare per migliorare le procedure; dall'altra, costruire dei percorsi che aggreghino, che facciano capire l'importanza di fare squadra in questa fase piuttosto che agire in una logica impositiva dall'altra. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

Ho ascoltato attentamente, Assessore. Parto dalla considerazione che lei ha fatto, noi non abbiamo detto che qui è un disastro: abbiamo detto esattamente quello che gli imprenditori hanno detto al Governo e hanno riferito anche a noi. Noi abbiamo avuto incontri con le categorie imprenditoriali e sembrava che in effetti un grosso problema fosse riferito al discorso del rapporto per quello che riguarda lo sportello unico.

Sullo sportello unico, Assessore, lei troverà in noi, in me sicuramente uno che difende questo sportello perché è nato proprio nel senso di voler semplificare le cose. È nato con questo spirito, però poi ci sono stati una serie di meccanismi che l'hanno inceppato. Parto dal fondo, quando noi chiedevamo della collaborazione con i Comuni, è chiaro che non può essere un'imposizione, però io penso che lei, Assessore, sappia che più di tre anni fa è partita una sorta di sondaggio nei Comuni chiedendo la disponibilità del personale a transitare nello sportello e vi sono state decine di domande. Le uniche mobilità che si sono fatte sono per lo sportello della Bassa Valle, perché in quelli di Aosta e dell'Alta Valle tutto si è inceppato, perché in questa graduatoria c'era personale della Chambre e personale dell'ARPA che hanno fatto richiesta e improvvisamente tutto si è stoppato, perché i Dirigenti della Chambre e dell'ARPA hanno detto che di questo personale ne avevano estremamente bisogno. Allora o si comincia a ragionare in un contesto diverso, o la Valle d'Aosta non farà mai risparmio nella pubblica amministrazione! Le dico questo perché - Assessore, penso che lei lo sappia molto bene - dov'è che si inceppa tutto questo meccanismo? Si inceppa perché una parte di autorizzazioni, che sono le autorizzazioni in merito all'urbanistica...una persona va allo sportello, fa la domanda allo sportello e quella pratica dallo sportello ritorna ai Comuni. È mai possibile che in un sistema dove, come lei ha detto giustamente, si collabora in via telematica, non si possa avere del personale distaccato dai Comuni, visto che adesso stiamo parlando di servizi associati, all'interno di queste tre strutture che dia il parere di competenza del Comune? Non possiamo continuare a fare andare avanti e indietro le pratiche. Allora si riuscirà veramente a risparmiare e ad avere delle tempistiche certe e soprattutto magari evitiamo che ci sia il singolo tecnico del Comune che magari interpreta come meglio crede le regole dei piani regolatori. Noi ne usciremo mai se non riusciamo a dare un input di questo genere.

Il fatto che nel 2015 non ci siano state convocazioni della conferenza dei servizi lo sapevo già, per cui volevo solo che ci fosse una conferma su una regola che prevede che sia facoltà del responsabile dello sportello di convocarle. Le annuncio - e sono contento che lei abbia detto che andate verso un discorso di scadenza sistematica - che il gruppo UVP la settimana prossima presenterà un articolo solo di modifica della legge, dove dirà che la conferenza dei servizi è convocata ogni 15 giorni, per cui andiamo nella stessa direzione. È un esempio pratico di come si può ovviare e migliorare questo sistema, perché quando poi quelli che devono esprimere i pareri...io mi riferisco soprattutto al discorso della Sovrintendenza, urbanistica e quant'altro, è ovvio che l'ANAS non la possiamo precettare, ma rimarrebbero casi isolati dove abbiamo enti di competenza statale, obiettivamente lì non possiamo minacciarli, ma in tutti gli altri casi noi veramente potremmo accelerare e arrivare a dei tempi di risposta che, anche se non sono magari così male nel contesto nazionale, potrebbero essere un'eccellenza e soprattutto daremmo veramente gambe e fiato a quel processo di gestione associata che abbiamo condiviso nel sistema di erogazione degli Enti locali. Non come imposizione, ma come convinzione e come una prova di responsabilità dove all'interno di questo modello riorganizzativo debbono esserci anche le strutture regionali, perché se Chambre e ARPA si tirano fuori, il sistema, almeno, a nostro parere, è difficile poi da mettere insieme ed è difficile portare a casa dei risultati concreti. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Gerandin.