Objet du Conseil n. 1773 du 2 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1773/XIV - Interpellanza: "Interventi per una rapida riqualificazione funzionale del fabbricato "ex Fera" nel comune di Saint-Vincent".
Viérin M. (Presidente) - Punto n. 23 dell'ordine del giorno. La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Solo poche settimane fa abbiamo affrontato in quest'aula e discusso della situazione che sta vivendo Vallée d'Aoste Structure, la società che gestisce tutti i beni immobili a destinazione artigianale e industriale. Nel contempo abbiamo fatto anche un'analisi puntuale di cosa la società sta cercando di mettere in campo, quali azioni, con che risorse e soprattutto con che prospettive, in collaborazione con l'Assessorato, con Finaosta e con chi si occupa di imprese. Per la prima volta, anche se in ritardo, è stato spiegato da parte dell'Assessore che la società, anche a seguito di modifiche legislative nazionali, ci ha presentato, oltre alla classica relazione che più volte ogni anno si affrontava in quest'aula, un programma esecutivo annuale. Un programma che è abbastanza dettagliato, che va ad individuare principalmente quali sono le macro aree, gli interventi principali che si pensa di mettere in campo, le idee, le azioni e soprattutto con che risorse. Parallelamente, oltre al programma annuale (PEA), ci è stato presentato un mesetto fa all'incirca anche il programma operativo strategico triennale, che va ad individuare gli indirizzi principali della società per il triennio 2016-2018. Ci siamo confrontati anche sulle azioni che la società intende mettere in campo per poter "riempire" i numerosi stabili di proprietà pubblica a destinazione artigianale e commerciale che ad oggi sono sfitti, cioè che non hanno dei locatari, che sono dei costi per l'azienda, che sono dei problemi, ma sono soprattutto dei debiti e questo per quanto riguarda il conto economico. Per quanto riguarda invece l'indotto, la società tutta, la macchina pubblica su tutto il territorio...indubbiamente, dato che sono fermi, non locati e costano, non creano volano, si potrebbero invece dare nuovi posti di lavoro o mantenere dei posti di lavoro e dare la possibilità a degli imprenditori, a chi decide di investire di utilizzare questi beni pubblici non utilizzati. Sapendo che il momento è delicato, sapendo che non è più come una volta, perché un'azienda dovrebbe venire in Valle d'Aosta ad investire piuttosto che in altre regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria)? Teoricamente dovremmo avere un appeal diverso, dei trasporti più efficaci ed efficienti, meno costosi, più rapidi, tutte cose che più volte in questo Consiglio ci siamo detti...e sovente si cercano delle soluzioni e si cerca di dare comunque delle soluzioni a lungo termine.
La scorsa volta insieme al collega Gerandin abbiamo presentato due iniziative sull'ex area Tecdis (sita a Châtillon, nella Media Valle) di proprietà pubblica, grandi investimenti sono stati fatti 20 anni fa all'incirca e la risposta del Governo, dell'Assessore competente è stata: "stiamo comunque cercando di mettere in campo delle azioni, il momento non è semplice", probabilmente si potrebbe eventualmente spacchettare, suddividere in lotti, ma ad oggi non c'è un vero e proprio cronoprogramma per quanto riguarda l'area Tecdis di riutilizzo di nuovo investimento. Mi corregga poi l'Assessore se non ho colto la risposta che la scorsa settimana ci ha dato in quest'aula.
L'obiettivo di quest'iniziativa è sempre relativamente ad una zona dove il pubblico ha delle proprietà importanti, per quanto riguarda il triennio 2016-2018, è stato deciso a livello di società Vallée d'Aoste Structure di attivare una programmazione strategica per il 2018 sull'ex Fera, siamo nel comune di Saint-Vincent, proprietà pubblica e c'è l'inserimento praticamente nel programma operativo strategico triennale di un'attività mirata all'investimento della società per il 2018, l'ampliamento delle superfici da proporre in locazione di fabbricati esistenti posti nella Media Valle, dove in questo momento siamo carenti. "Al fine di incrementare l'offerta immobiliare, anche a seguito di interessamenti pervenuti da operatori economici operanti nella Media Valle, si ipotizza, visto il trend positivo delle richieste pervenute dal mercato immobiliare di riferimento in considerazione al carattere strategico del sito, di inserire nella programmazione degli interventi per l'anno 2018 un intervento di riqualificazione funzionale nel comune di Saint-Vincent. La filosofia dell'intervento è pensata e finalizzata al recupero dell'intero fabbricato - stiamo parlando di un fabbricato comunque importante -, prevedendo la lottizzazione delle superfici oggi esistenti di circa 3600 metri quadri al pianterreno e di circa 1500 al piano seminterrato - stiamo quindi parlando di 5000 metri quadri - l'intervento, che dovrebbe trovare idonea copertura finanziaria, prevede in linea generale la costruzione di otto-nove lotti di circa 600 metri quadri, quindi 5000 metri quadri a destinazione imprenditoriale per le imprese, il rifacimento completo degli impianti idrotermosanitari ed elettrici, nonché il rifacimento dell'attuale copertura in fibrocemento, oltre i lavori edili necessari a suddividere le diverse aree. La stima sommaria preliminare dell'intervento ammonta a circa 2,6 milioni di euro", questo è quanto la società ci ha fatto pervenire sulla nuova programmazione triennale 2016-2018.
Noi ci siamo posti questa domanda, che riassume quello che la società ha inserito nella nuova programmazione. Siamo nella Media Valle, abbiamo due grosse proprietà pubbliche ad oggi sfitte (ex Tecdis, ex Fera), c'è scritto su questo piano triennale che ci sono degli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti che hanno chiesto di utilizzare questi fabbricati - e sono molto interessati - e noi inseriamo fra tre anni un investimento di natura pubblica. La domanda quindi che facciamo al Governo regionale nella persona dell'Assessore è se non ritiene di intervenire subito, senza aspettare il 2018, anticipando gli interventi utili alla creazione di circa otto-nove lotti di 600 metri quadrati ciascuno, "al fine di implementare l'offerta immobiliare produttiva nella Media Valle, anche a seguito degli interessamenti pervenuti da operatori economici locali".
Abbiamo posto questo quesito perché se ci sono degli imprenditori locali ad oggi, nel 2015, perché il documento è stato redatto ad ottobre, dobbiamo aspettare quattro anni per eventualmente mettere in programma, in elaborazione gli investimenti di natura pubblica? O forse se dove c'è trippa, c'è interesse...gli artigiani sono interessati ad utilizzare le proprietà pubbliche, sono disposti magari - poi mi correggerà l'Assessore competente - persino ad acquisire eventualmente lotti separati e armonizzati. Se invece c'è l'intenzione di anticipare, noi diciamo nel 2016, il prima possibile, di lottizzare subito considerando l'eventuale presenza di imprese strutturate anche per acquisire la proprietà e, di conseguenza, per investire, ben venga, diamo gambe e corso alle intenzioni, all'utilizzo per sostenere, per mantenere posti di lavoro e far girare l'economia tutta. Io penso che il regista in questo caso possa farlo il pubblico e ben venga se ridisegna, com'è stato fatto in altri momenti, se n'è discusso ampiamente in quest'aula dieci e più anni fa, quando si è deciso che se c'erano degli imprenditori interessati ad acquisire dei beni immobili a destinazione industriale e commerciale o artigianale...il pubblico ha deciso di alienare indubbiamente mantenendo quella destinazione. Queste le premesse che volevo condividere con voi a seguito dell'inserimento dell'investimento nell'ex Fera a Saint-Vincent nel 2018. Aspettiamo e ascoltiamo attentamente le riflessioni o le risposte del Governo regionale. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 15.37 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.
Follien (Presidente) - La parola all'Assessore Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Gentile collega, riconosco che ha ricostruito correttamente quanto avevamo anticipato con l'ampio dibattito sulla questione degli immobili di VdA Structure.
La prima considerazione che devo fare è che in questo momento, nel 2016 sono in fase di avvio lavori per oltre 6 milioni di euro. Non c'è una situazione di immobilismo, anzi si sono sbloccate tutta una serie di situazioni che insistono su tutta l'area produttiva della Valle d'Aosta, con considerazioni che ci permettono di dire che nessun pezzo di territorio è trascurato, perché interveniamo a Pont-Saint-Martin, ad Arnad, a Verrayes, ad Aosta.
La seconda considerazione va fatta in merito alle risorse disponibili. Vi sono delle risorse disponibili in questo momento che possono essere usate, quelle del POR, esclusivamente, ad esempio, dentro le aree ex industrializzate come l'Espace Aosta e l'ex ILSSA Viola e possono essere spesi solo lì e lì vanno spesi, ci sono delle risorse aggiuntive, come in questo caso potrebbero essere a disposizione, che devono trovare la migliore collocazione possibile. Per il 2016 c'è un piano di investimenti, quindi nulla è fermo, tutto si sta muovendo.
Da dove nasce invece l'impostazione che riguarda la questione della Fera? Nasce dal lavoro sul territorio, nasce dall'aver risposto alla chiamata di alcuni imprenditori della zona di Châtillon e dall'essere andati con loro a vedere l'area Tecdis per cercare di capire se avevano degli interessamenti, se c'erano delle potenzialità rispetto a quella realtà. Avendo visto che le esigenze che nascevano da questi imprenditori rispetto a quell'area, diciamo, non riuscivano a saturarla e richiedevano interventi enormi dal punto di vista economico, magari per locare un piccolo spazio insufficiente, dover rifare interamente l'ex Tecdis per poi venderne una fettina ad un imprenditore è economicamente una follia, non è giustificabile, siamo andati a vedere una situazione che è ancora più delicata, perché anche questo bisogna dirlo, questi locali sono sfitti, la Fera di Saint-Vincent è sfitta perché inagibile, perché non ha le condizioni per essere affittata, così com'è non si può fare. Ci sono delle attività industriali che hanno un carattere legato all'alimentare, non possiamo certo metterle in uno stabilimento che ha la copertura del tetto in eternit. Si tratta quindi di stabilimenti che ormai sono datati e che, per esempio, a livello di impiantistica, di sicurezza necessitano comunque di interventi, nessuno li può utilizzare così come sono se non come sterili depositi che non producono nulla. Il ragionamento che è stato fatto quindi incontrando alcuni operatori locali è che, qualora si fossero create delle condizioni, cioè reperiti dei fondi, sarebbe stato interessante ragionare con loro di quest'opportunità. Prima di fare questo passaggio, però sono state sentite anche le realtà amministrative locali, quindi siamo andati lì a vedere questi locali insieme alle Amministrazioni di Châtillon e Saint-Vincent, devo dire che, grazie all'interessamento della IV Commissione, io spero che riusciremo ad andarci anche come Consiglio regionale. Adesso è stata programmata con il Presidente della IV Commissione, che credo abbia già informato o informerà a breve i Consiglieri della IV Commissione, è stata decisa una visita intanto nell'area ex ILSSA Viola, un incontro se riusciremo direttamente con le imprese, visitando alcune realtà. Questo per dire che l'approccio che stiamo avendo è di questo tipo. Quello che abbiamo chiesto a questi imprenditori è: "ma riuscite magari a consorziarvi? A fare arrivare una domanda collettiva?", perché è chiaro che se ci arriva una richiesta formale di necessità di insediamento, questo può accelerare molto i tempi. Se qualcuno dice: "sono vagamente interessato o forse ho bisogno di spazi", diventa più difficile portare un progetto in Consiglio regionale, dove si dice: "dateci delle risorse, interveniamo urgentemente". Ci sono arrivate delle segnalazioni, per adesso si tratta di un caso, di due o tre possibili interessamenti, da una parte, stiamo cercando di perfezionare...e io la ringrazio perché la so interessato da sempre su quell'area, conosce la zona, conosce l'ambiente. Quanto più ci arrivano delle richieste formali della necessità di insediamento, anche con indicazioni specifiche rispetto alla necessità di spazi...perché questo può consentire - lei, fra l'altro, è architetto - nella costituzione di questi lotti anche delle aperture, di renderli comunicabili, flessibili e quindi renderli in qualche modo adattabili alle realtà imprenditoriali, perché ogni realtà imprenditoriale ha una sua esigenza: da una parte, li vogliono i più piccoli possibile per evitare di pagare l'affitto anche su un metro quadrato che non utilizzano; dall'altra parte, però alle volte c'è il loro potenziale di sviluppo, dopodiché non è che possiamo tutti i momenti intervenire. L'idea quindi è quella di andare verso delle realtà sempre più flessibili, come quella che visiteremo insieme a Pont-Saint-Martin, e riuscire a creare una realtà di questo tipo. Se ci fossero le condizioni di richieste formali, noi saremmo in grado di anticipare l'intervento nella parte superiore dell'edificio, che è costituito da due parti: una superiore e una inferiore.
Per quanto riguarda la parte superiore, siamo molto interessati a quello che dovrebbe essere un intervento che arriva adesso dall'Assessorato dell'ambiente rispetto alle coperture in amianto, perché questo ci darebbe un po' il "la" all'intervento, cioè una giustificazione ulteriore ad intervenire subito su quell'edificio. Andando a predisporre già l'impiantistica, l'assetto base dell'impiantistica anche nella parte sottostante, si potrebbe intervenire nella parte alta e dare subito magari una risposta rispetto a tre o quattro lotti nella parte alta dell'edificio. Le condizioni per anticipare questo al 2017, anche se parziali, quindi potrebbero esserci a fronte di un interessamento esplicito e chiaro da parte dei soggetti in essere, perché le posso garantire che siamo sollecitati non dico tutte le settimane, ma sicuramente tutti i mesi da imprenditori che vorrebbero aprire delle attività, però in questo momento spesso la richiesta è soprattutto ancora il finanziamento a fondo perso. Gli imprenditori fuori dalla Valle d'Aosta ci vedono ancora come quel luogo dove magari ti danno dei soldi per aprire un'attività. Non è questa la nostra attività, non è questa la nostra realtà, è una realtà di tipo diverso. Si tratta quindi di interloquire con loro e capire cosa poter offrire. Al convegno promosso dal Politecnico e dall'Università di Compiègne su ricerca e innovazione è stato giudicato molto interessante addirittura dal Presidente dell'UTC, Monsieur Storck, il progetto che noi abbiamo di realizzare dei centri di ricerca all'interno delle imprese e di una collaborazione rispetto al sostenere, per esempio, le imprese che assumono direttamente in azienda i dottorati e pagano il dottorando. Abbiamo quindi delle idee per attrarre le imprese, non sono certamente quelle tradizionali dei finanziamenti a fondo perduto.
Per quanto riguarda quindi lo specifico, lei giustamente ha tracciato un quadro più ampio, la risposta rispetto alla sua sollecitazione è che non escludiamo, come in qualche modo lei ci chiede di poter accelerare i tempi, ma per poter intervenire con denaro pubblico, è chiaro che ci vogliono delle formalizzazioni più chiare ed esplicite da parte di alcuni imprenditori. Rispetto anche alle esigenze che lei accennava: "se ci fosse qualche imprenditore disposto ad acquisire degli edifici...", perché no? è quello che stiamo trattando in questo periodo, naturalmente trattando informalmente, ma lo presenteremo naturalmente, prima di farlo in Consiglio regionale, su alcune realtà di Arnad, dove ci sono degli interessi in quella direzione. Se c'è la possibilità, prima l'attenzione agli imprenditori locali che creano il vero futuro della Valle d'Aosta.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Abbiamo cercato di mirare quest'iniziativa nuovamente nella zona di Châtillon e Saint-Vincent per un motivo. Lei da qualche mese conduce questo nuovo dicastero e sa che ci sono migliaia di metri quadri disponibili nella zona di Aosta con degli interventi pubblici, ci sono migliaia di metri quadri disponibili nella zona di Verrès/Pont-Saint-Martin, nella zona cul-de-sac della Media Valle, dove abbiamo delle proprietà pubbliche, ad oggi ci manca quella disponibilità: ecco perché abbiamo provato a porre in questi ultimi mesi l'accento e cercare di evidenziare cosa si potrebbe fare, un po' come per altri temi dove dobbiamo cercare quanto meno, se non le pari condizioni, di trovare delle soluzioni, sapendo che non è semplice.
Perché noi abbiamo fatto quest'iniziativa? Nelle premesse non abbiamo parlato di immobilismo, non abbiamo detto che per il 2016 non ci sono investimenti. Nulla c'entra. Lei sa meglio di me che, quando uno fa una programmazione, poi succede nelle migliori famiglie che magari ci sono dei gruppi, dei piccoli artigiani che sono interessati, che non erano interessati fino a pochi mesi fa, come ha detto lei, abbiamo avuto degli interessamenti e allora l'obiettivo dell'iniziativa qual era? Se ci sono degli interessamenti, magari ribaltiamo anche la programmazione della società. C'è bisogno di mettere, di inserire, di allocare 2,6 milioni per ristrutturare l'ex Fera? O magari abbiamo, come diceva lei, diversi imprenditori che si aggregano, artigiani che si aggregano e dicono: "no, il valore commerciale oggi di quest'immobile è 10, faccio io l'investimento, Donzel, tu però mi metti i tassi zero sugli investimenti anche importanti, tu pubblico non ti occupi più di finanziare certe operazioni, faccio io l'investimento - provo a fare un ragionamento senza nulla togliere alla risposta che ci ha dato - ma tu mi vendi l'immobile, perché lei sa che in quella zona c'è fame di superfici mediamente grandi e mediamente interessanti. "Mediamente" vuol dire 500-800-1000 metri quadri e questo fabbricato potrebbe dare delle risposte a quelle esigenze. Quindi oltre che l'anticipo - l'obiettivo dell'iniziativa era anticipiamo gli investimenti che avete messo nel triennale 2016-2018 -, valutiamo anche insieme se invece abbiamo degli imprenditori, degli artigiani mediamente strutturati che dicono: "noi abbiamo bisogno di superfici importanti, però a questo punto tu pubblico se gentilmente ci fai magari solo un preliminare, dove poi andremo noi ad investire e ad acquisire il bene così com'è", indubbiamente il valore di mercato è nettamente più basso, perché, come diceva giustamente lei, tutta una serie di servizi e di impianti devono essere completamente rifatti, anzi c'è perfino la parte di fibrocemento che deve essere modificata e sradicata. Torneremo su questi beni di nostra proprietà. Al di là di anticipare l'investimento pubblico, magari giriamo, se è possibile, la proposta e chiediamoci se abbia senso che il pubblico metta in campo magari quasi 3 milioni di euro per poi lottizzarlo e averne un eventuale potenziale affitto e non invece magari metterlo subito sul mercato e - perché no? - dare subito delle risposte vuol dire, come dicevo prima, mantenere dei posti di lavoro, magari persino aumentarli. Le assicuro che nella zona di Saint-Vincent e Châtillon diversi artigiani sono interessati...
(interruzione dell'Assessore Donzel, fuori microfono)
Si dà atto che dalle ore 15.55 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.
Rosset (Presidente) - Assessore, chiederei gentilmente di non attivare il dibattito e lasciar finire il Consigliere, dopodiché lei potrà eventualmente richiedere la parola.
Chatrian (ALPE) - ...grazie Presidente.
Termino. Penso che l'iniziativa voleva andare in questa direzione. Noi torneremo su queste importanti proprietà di natura pubblica. Ripeto: se c'è la possibilità di essere più rapidi, senza andare ad investire del denaro pubblico e trovando delle agevolazioni di natura fiscale, dei tassi zero per dei grandi investimenti di superfici medie e medio grandi, magari c'è la possibilità di aggregazione e - perché no? - avere già un risultato in anticipo rispetto alla programmazione della società. Questo era un po' lo stimolo che abbiamo cercato di portare a voi tutti colleghi, soprattutto al Governo regionale. Comunque serenamente torneremo su questi dossier con l'unico obiettivo che è quello di portare il nostro piccolo e semplice contributo. Grazie.