Objet du Conseil n. 1763 du 2 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1763/XIV - Interrogazione: "Interventi per ridurre i tempi di attesa per l'effettuazione di esami di risonanza magnetica".
Viérin M. (Presidente) - Punto 13 dell'ordine del giorno. La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Grazie. Anche questo è sicuramente un tema già trattato, ma di grande importanza perché è l'indicatore di una funzionalità di tutto il servizio sanitario.
"Come viene gestita la collaborazione con la società Technos Medica" di Saint-Christophe, che è un privato accreditato valdostano? Con la delibera n. 20 del 2015 l'azienda ha approvato un rinnovo, che era già previsto dall'accordo quadriennale contrattuale con la società Technos di Saint-Christophe limitatamente alle risonanze articolari. L'articolo 3 del detto accordo contrattuale disciplina l'accesso alle prestazioni, nello specifico le modalità di gestione delle agende di prenotazione della società, che devono essere puntualmente concordate con il Direttore del Dipartimento di diagnostica per immagini tramite il CUP. Le strutture dell'azienda addette alle prenotazioni degli utenti devono utilizzare anche le agende della Technos, proprio per abbassare i tempi di attesa, dando una priorità di erogazione alle strutture aziendali. Si pensi quanto abbiamo speso nel tempo passato per la sostituzione di apparecchi di risonanza. Gli utenti vengono inviati alla Technos limitatamente a queste prestazioni in convenzione quando i tempi di attesa per l'accesso alla struttura pubblica sono superiori a 30 giorni. È interessante quanto lei ha evidenziato, perché al privato accreditato della Valle d'Aosta noi mettiamo dei tempi. I criteri di accesso valgono per le strutture accreditate sul territorio regionale, intendendo dare priorità chiaramente alla nostra offerta pubblica.
A questo punto lei mi chiede come mai certe strutture private accreditate del Piemonte hanno dei tempi inferiori: perché il Piemonte gioca un po'. Se lei va sui tempi di attesa del pubblico piemontese, vedrà che ci sono delle medie molto più alte, e non è così per il privato accreditato in Piemonte. Ma attenzione, il privato accreditato in Piemonte ha avuto dei tagli molto imponenti per quanto riguarda l'utente piemontese, mentre non ha avuto tetti di prestazione per l'utente valdostano. È già un discorso che era stato segnalato dalla Consigliera Morelli in passato; quindi sulle offerte del Servizio Sanitario piemontese bisogna distinguere il privato dal pubblico. Sul privato hanno dei tetti per gli utenti piemontesi e non li hanno viceversa per i nostri e questo rientra nel discorso dell'accordo con il Piemonte, che cerchiamo di fare da tanto tempo e non riusciamo a fare.
Il cittadino può scegliere quello che vuole, stante la situazione ma ho anche verificato che i nostri tempi di attesa per una risonanza sono pari a 14 giorni mentre l'urgenza viene espletata in 7 giorni. Alla luce di questo paradosso - e il Consiglio ha votato - noi abbiamo introdotto in finanziaria, all'articolo 15, un'autorizzazione alla mobilità passiva, cioè esami che noi paghiamo al Piemonte; è una legge che per il momento non è stata impugnata, e su cui abbiamo l'idea di preparare una delibera che verifichi tutto questo per potenziare sempre più il nostro servizio pubblico con risorse che noi risparmiamo sulla mobilità passiva verso il Piemonte. Noi abbiamo cercato di risolvere quindi un paradosso con questa norma, che penalizza il convenzionato privato valdostano - che non poteva mettere delle regole, perché non dipendono da noi - rispetto al privato accreditato del Piemonte. Ritengo che con questa norma, che penso sia stata recepita positivamente anche dall'opposizione, andremo ad evitare questo paradosso.
Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Assessore, in effetti si è creato un paradosso, perché mi è stato segnalato proprio questo e mi ha lasciato abbastanza perplesso, perché noi abbiamo un certo tipo di struttura, abbiamo certi tipi di risposte, dopodiché si scopre che se si va a Torino si hanno risposte più veloci. Lei ha detto che sono circa 14 giorni i tempi di attesa. È vero, ma è anche vero che spesso e volentieri si telefona e si danno gli appuntamenti a 29-30 giorni, quindi succede che banalmente, se si superano i 30 giorni, se uno vuole passa al privato e ci va subito. Questo sconcerta l'utente, perché se io chiamo e ho 29 giorni, poi si riempie la casella del 30° giorno, poi si riempie quella del 31°, alla fine succede che guarda caso qualcuno, riuscendo a passare al privato - chiaramente autorizzato - scala tutta quanta la classifica e arriva primo dall'altra parte, cioè nel privato, oppure succede che se io faccio una richiesta e mi viene detto 29 giorni, poi chiamo Torino e Torino mi dice passa pure domani. A questo punto tutto quello che noi cerchiamo di fare diventa inutile. Siccome ho dei casi precisi in cui sono successe queste cose, mi chiedevo come fosse possibile che alla fine questa convenzione noi riusciamo in qualche modo a gestirla in maniera non dico arbitraria, ma meno corretta da un punto di vista dell'utente. È per questo che ho fatto queste domande.
Lei mi dice che ci stiamo predisponendo per superare questo problema, e sono contento anch'io che lo superiamo. Tenga presente che, visti gli investimenti (come ha detto lei), anche il servizio dovrebbe migliorare, perché al di là del pubblico-privato, quando noi abbiamo un privato che in 2, 3 o 4 giorni ti fa la risonanza e noi dobbiamo aspettarne 30, probabilmente c'è qualcuno che (come dice lei) ha un certo ritardo di reazione. Però non possiamo più permettercelo, perché noi siamo una regione talmente piccola e subiamo anche la concorrenza talmente ravvicinata di una città come Torino che effettivamente poi i nostri investimenti fatti sulle attrezzature decadono.
Io spero che lei riesca a risolvere questo problema in tempi brevi. Monitoreremo anche la situazione, perché sfortunatamente la risonanza articolare viene sfruttata abbastanza spesso, poiché la caduta e altri problemi che ci sono sugli sci fanno intervenire spesso questo tipo di esame. Soprattutto vorremmo che la nostra sanità pubblica fosse migliore di quella privata, se ci riusciamo, visti gli investimenti giganteschi che ci facciamo sopra.