Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1762 du 2 février 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1762/XIV - Interrogazione: "Verifica della qualità del servizio di ristorazione ospedaliera fornito dall'azienda appaltatrice Vivenda Spa".

Viérin M. (Presidente) - Punto 12 dell'ordine del giorno. La parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Grazie Presidente. Buongiorno a tutti.

Quello della ristorazione alberghiera è un problema che abbiamo già affrontato in passato, con visite in ospedale improvvise, che hanno visto il sottoscritto e il il Presidente della V Commissione, verificare direttamente la qualità dei pasti e anche messo a punto dei meccanismi di controllo abbastanza precisi. Devo dire che ora, dopo i cambiamenti al vertice di Vivenda, non avevo più ricevuto osservazioni negative - in ospedale ci si va spesso e si incontra molta gente - così come anche gli uffici preposti dell'USL non avevano più ricevuto in questi ultimi tempi delle lamentele.

È stato fatto, come previsto, un monitoraggio sulla qualità, in quanto la qualità del cibo viene regolarmente controllata dalla Struttura complessa Dietologia e nutrizione clinica, la quale redige spesso in contraddittorio con i gestori del servizio un verbale che viene inviato contestualmente alla Direzione medica (se vuole glielo allego). Nel mese di novembre 2015 l'Azienda ha gestito due indagini sugli utenti e sulla qualità del servizio di ristorazione: una per i dipendenti e una - percepita dai ricoverati - sulla qualità dei cibi e le porzioni. In questo mese di dicembre 2015 il gradimento espresso tra ottimo, buono e sufficiente è stato del 93 percento, le porzioni sono state considerate adeguate o eccessive, solo un paziente le giudica scarse. Riguardo invece i dipendenti che mangiano nelle quattro mense, questi sono più esigenti, però è diviso tra qualità dei primi e qualità dei contorni, e devo dire che il gradimento tra sufficiente, buono e ottimo rimane sempre sull'80 percento.

C'è stata solo una segnalazione durante questi controlli, con richiamo inviato alla ditta Vivenda in data 17 dicembre 2015 con nota n. 111778, in cui si chiedeva una maggiore attenzione alla preparazione e alla cottura di un pasto dietetico. I successivi sopralluoghi non hanno più evidenziato queste difficoltà. Aggiungo ancora che sicuramente le minori risorse non influiscono su questo, poiché è un appalto già stabilito da tempo e non ha avuto riduzioni. Rispetto a questa sua segnalazione ci attiveremo di nuovo; ultimamente non avevo ricevuto segnalazioni negative in merito, però possiamo di nuovo muoverci, anche se lo stato dei controlli è quello che le ho riferito.

Presidente - La parola alla Consigliera Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Président.

Come ha detto lei, Assessore, il tema della ristorazione ospedaliera ritorna ciclicamente. Noi invece abbiamo ricevuto delle sollecitazioni in tal senso, perché il cibo fornito ai degenti da più persone non è considerato adeguato, non è considerato appetibile, in particolare da chi è lungo degente, perché forse chi sta in ospedale per pochi giorni non presta così attenzione, ma per persone che hanno delle degenze più lunghe il cibo viene considerato importante. È la qualità, l'appetibilità del cibo, non tanto la salubrità o le condizioni igieniche, che è evidente che sono monitorate, controllate e garantite, su questo non abbiamo dubbi, però è proprio l'appetibilità, che molto spesso è possibile correggere con piccoli accorgimenti anche dell'ultimo momento, su cui forse è il caso di fare qualche riflessione e di tornare a poter dare il filo d'olio in reparto, piuttosto che direttamente dove viene confezionato il pasto o il parmigiano, quelle piccole cose che fanno però un pochino la differenza.

Riguardo all'audit che è stato svolto tra i degenti, se possiamo acquisire i dati, perché comunque ci sembra che tra ottimo, buono e sufficiente questi tre gradi di giudizio insieme possano costituire una grande percentuale, ci sta, però vorremmo anche capire come vengono graduati i giudizi, perché se nel 90 percento che lei ha citato ce n'è metà che sono sufficienti, allora forse è il caso di ragionarci.

Riguardo alla spesa, lei dice che la spesa rimane la stessa, perché è un appalto su più anni. Dalle delibere dell'USL - mi corregga se sbaglio, io mi sono cercata le delibere - ho visto però che se nel 2014 l'appalto prevedeva 3,2 milioni di euro all'anno per la ristorazione, la spesa per il 2014 è stata di 2,73 milioni, e nel 2015 la spesa è stata di 2,596 milioni. Ciò che lascia intendere è che ci sia stata una rinegoziazione, una ricontrattazione, però dà adito ugualmente a pensare che riducendo forse troppo la soglia anche la qualità del cibo possa poi scadere.

L'invito è quindi a prestare molta attenzione a questo tema, perché il servizio di ristorazione ospedaliera è sicuramente uno di quei temi, di quegli argomenti su cui poi si gioca anche la credibilità della qualità ospedaliera; sembra paradossale, ma è così. Grazie Assessore.

Presidente - Grazie Consigliera Morelli. Voglio solo ricordare che i Consiglieri Isabellon e Farcoz, relatori rispettivamente del DL n. 67 e del DL n. 68, hanno depositato le proprie relazioni. I documenti saranno distribuiti in questi minuti ai Consiglieri.