Objet du Conseil n. 1761 du 2 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1761/XIV - Interrogazioni: "Tempistica per la presentazione del Piano strategico per lo sviluppo della mobilità elettrica nella Regione".
Viérin M. (Presidente) - Passiamo ora alla discussione congiunta di due punti dell'ordine del giorno, il n. 7 e il n. 11. La parola all'Assessore Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Premesso che la questione della mobilità elettrica si inserisce in un quadro più ampio, come richiamato dalle interrogazioni, al di là delle battute e delle provocazioni del collega Cognetta, che fa riferimento ovviamente ad altre situazioni su cui non interverrò in merito a come ci si muove all'interno delle partecipate e con quali mezzi (è già stata occasione di ampio dibattito), per entrare nel merito della questione la mobilità elettrica fa parte ovviamente di una più ampia mobilità e rientra a pieno titolo in un piano strategico di più ampio respiro.
Per quanto riguarda specificamente la mobilità elettrica fu fatta una riunione presso l'Assessorato dell'ambiente che è coinvolto in questa materia, perché anche il Piano aria tiene conto con grande attenzione della questione della mobilità dei trasporti, quindi la complessità - che non sarò io a spiegare, perché qui c'è il collega Marguerettaz che segue appunto la complessità della politica dei trasporti - merita ovviamente una complessa analisi. Dentro questo Piano strategico generale, un ruolo importante lo svolge la mobilità elettrica e presso l'Assessorato dell'ambiente si è riunito il gruppo di lavoro il 28 maggio 2015. Questo gruppo di lavoro era così composto: Dipartimento trasporti: Antonio Pollano (membro effettivo) e Elena Landi (membro supplente); Dipartimento territorio e ambiente: Chantal Trèves (membro effettivo) e Sabrina Réan (membro supplente), Paolo Bagnod (membro effettivo) e Davide Volpe (membro supplente); Dipartimento industria, artigianato e energia: Mario Sorsoloni (membro effettivo) e Rosalia Guglielminotti (membro supplente). Era presente il rappresentante del Consiglio permanente degli enti locali, il Sindaco Pierre Bonel, ed era coinvolto anche un rappresentante di CVA nella persona del dottor Alberto Sartori. Nell'esaminare la situazione già emersa in quell'incontro, in un certo modo per quanto riguarda la mobilità elettrica si era già più avanti rispetto al Piano strategico (di cui poi vi dirò) inserito all'interno del POR-FESR, quindi in qualche modo con una certa soddisfazione possiamo dire che siamo in una fase un po' più avanzata del piano. Siamo in una fase ampiamente realizzativa che anticipa addirittura quanto previsto nel POR-FESR, perché con la delibera che abbiamo approvato solo a dicembre, la n. 1797 del 2015, è stato approvato lo schema di convenzione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Struttura risparmio energetico e sviluppo fonti rinnovabili per l'attuazione del progetto medesimo. Attualmente si è in attesa della firma della convenzione da parte del medesimo dicastero. È un mese che vado tutti i giorni dai miei dirigenti a chiedere di telefonare a Roma, e tutte le volte il funzionario mi risponde di sì, che firmerà l'indomani, ma domani diventa regolarmente dopodomani o dopo dopodomani. Questo per dirvi che c'è attenzione su questo tema.
Noi abbiamo fatto tutta la parte che potevamo fare come Valle d'Aosta, e poi lo spiegherò andando a illustrare da dove siamo partiti, perché se non recuperavamo questi fondi nazionali, per quanto in questo momento il funzionario romano ci faccia un po' tribolare con la firma ma speriamo che arrivi a breve, era l'unico modo per finanziare un piano di sviluppo della mobilità elettrica quel progetto. Con la delibera della Giunta regionale successiva, la n. 1879 del 2015, è stata formalmente approvata l'autorizzazione a contrarre, ai fini dell'indizione della gara d'appalto mediante procedura aperta ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006, per l'affidamento della fornitura della relativa rete di ricarica a servizio dei veicoli elettrici. L'appalto includerà, oltre alla fornitura, anche la gestione delle infrastrutture di ricarica per tre anni. La stessa deliberazione ha contestualmente approvato il progetto di realizzazione delle colonnine distribuite su tutto il territorio regionale. Non vi ripeto che questo è un progetto pilota, sarà la Valle d'Aosta l'unica regione ad avere totale copertura del territorio con colonnine elettriche. Relativamente a quest'ultimo punto, si è in attesa delle eventuali osservazioni da parte del Ministero, considerato che il sistema di gestione inizialmente presentato per accedere al finanziamento è stato radicalmente modificato a seguito delle novità introdotte dalla normativa UE, che ha complicato non poco questo passaggio e che ci obbliga anche a rivedere l'attività promozionale che avevamo in mente di fare, perché chi gestisce la colonnina non può essere il produttore-fornitore di energia. Questo ci complica un pochino la vita per quel discorso che immagino tutti voi che avete presentato questa interrogazione vi stiate chiedendo: come promuovere lo sviluppo delle auto elettriche. Una delle prime cose sarebbe mettere una tariffazione bassa, favorire l'accesso alle colonnine, e questo lo dovremo studiare alla luce della normativa UE che impone un certo grado di concorrenzialità.
Noi siamo quindi già in una fase esecutiva spinta. Rispetto ad alcuni che ci chiedevano che cosa fanno le società partecipate della Valle d'Aosta e il pubblico come si muove, intanto in primis l'Assessorato dei trasporti si doterà di un veicolo elettrico, in sostituzione ovviamente di un veicolo che, in questo momento, è in pessime condizioni d'uso, e quindi daremo assolutamente il segno come amministrazione pubblica. Immagino che, una volta che avremo le colonnine, mi sarà possibile dire al Governo regionale di attivare attraverso le procedure - che adesso mi pare siano in leasing - il ricambio graduale dei veicoli seguendo questo percorso. È ovvio che in questo momento i miei colleghi mi dicono di mettere prima le colonnine e poi partiamo. C'è già un impegno delle società partecipate (così rispondo un po' alla sua battuta), nel senso che CVA ci ha formalmente fornito l'indicazione che acquisirà un veicolo elettrico, così VdA Structure, così Finaosta e, molto importante, è il primo caso di una partecipata pubblica regionale, la SITRASB (la società del Gran San Bernardo), ha in mente una procedura che sostituirà tutti i veicoli attualmente in uso con auto elettriche. Quindi il segnale è chiaro, è forte, siamo già nella fase di tipo esecutivo, non siamo nella fase di elaborazione. Naturalmente questa situazione attuale, la fotografia attuale dovrà essere riportata nel Piano aria, di cui mi pare esista già una bozza molto avanzata che dovrebbe arrivare a breve in commissione, e sia questa fase più esecutiva che il Piano aria dovranno poi essere inseriti nel Piano strategico di mobilità dei trasporti che, per la sua complessità, prenderà dei tempi ulteriori. Ci sarà modo di confrontarsi su questo con l'Assessore ai trasporti per integrare ovviamente quello che è in atto.
Da dove eravamo partiti per arrivare a questo piano delle colonnine? Il COA Energia coinvolto dall'Assessorato delle attività produttive, nella predisposizione della scheda di mobilità sostenibile nell'ambito della nuova programmazione POR-FESR 2014/2020, aveva avuto l'indicazione di predisporre un piano di mobilità, tant'è che a tal fine il COA aveva affidato nel luglio 2014 un incarico al raggruppamento temporaneo composto da TRT Trasporti e territorio S.r.l. di Milano, CEI-CIVES Comitato elettrotecnico italiano e la ditta individuale Marcello Dondeynaz che aveva per oggetto "Supporto tecnico per lo sviluppo della mobilità elettrica nel territorio regionale". Questa scheda però è incappata, nonostante il tentativo di un confronto trilaterale tra Regione, Stato e Unione europea, nella Commissione europea, la quale ha deciso di non finanziare questo tipo di attività perché sostanzialmente riteneva che questo fosse un ambito di potenziale business per gli operatori economici privati, motivo per cui siamo ricorsi al finanziamento nazionale. Quindi noi avevamo un piano strategico sulla mobilità elettrica costruito per il POR-FESR, la Comunità europea ci ha detto di no, noi siamo andati avanti lo stesso grazie al finanziamento nazionale, e ci muoviamo in attesa del Piano aria, in attesa del Piano strategico dei trasporti all'interno delle indicazioni che questo lavoro di supporto tecnico per lo sviluppo della mobilità aveva fornito. Devo dire che, qualora noi realizzassimo - e io spero che sarà realizzato entro la fine dell'anno, se da Roma si sbrigano entro la fine dell'anno ce la facciamo - noi sicuramente riusciremo a raggiungere l'obiettivo tendenziale 2020/2021 che avevamo indicato nella scheda tecnica per l'Unione europea, quindi nonostante gli intoppi, nonostante i problemi, ci siamo mossi in quella direzione. Poi è chiaro che, una volta che vedremo partire i primi lavori e l'installazione delle colonnine...peraltro vi segnalo che per accelerare i tempi in attesa della firma che arriva, al fine di contenere il più possibile i tempi di realizzazione della rete di ricarica a seguito dell'aggiudicazione dell'appalto, si stanno già predisponendo le SCIA necessarie per l'avvio dei lavori da trasmettere ai Comuni. In tale ottica è stato inoltre chiesto il preventivo per l'allaccio delle colonnine della rete elettrica alla società Deval, quindi stiamo anche operando un po' anticipatamente rispetto ai tempi di realizzazione dell'opera.
Per concludere, ovviamente tutto questo lavoro dovrà essere ulteriormente rafforzato, perché la vera sfida sarà poi andare anche a promuovere tra i cittadini e tra gli operatori, su questo abbiamo delle idee che non è un segreto anticipare. È ovvio che se immagino alcuni importanti centri commerciali, una volta che noi saremo pronti ad installare le colonnine li contatteremo, abbiamo in mente di contattarli, di far capire loro che questa cosa è importante, e se loro installano delle ricariche magari gratuite per promuovere il loro centro commerciale, immagino che quel parcheggio che ha qualche problema nel comune di Aosta che fatica un po' ad avere delle macchine che vanno a sostare lì, se si mettono delle ricariche elettriche favoriamo l'interesse. Devo dire che il Comune di Aosta su questo sta collaborando, perché ha dato la disponibilità per quelle che saranno le aree di ricarica delle auto, quindi questo è sicuramente importante. Quante più opportunità di ricarica ci saranno, quanto più culturalmente crescerà questa situazione e, naturalmente, se in alcune zone della città o di paesi potranno transitare unicamente le auto elettriche, voi capite che la cosa può diventare veramente appetibile per molti cittadini. Ricordo che comunque alcuni segnali importanti sono stati mandati: la ditta Quendoz utilizza mezzi elettrici all'interno della città di Aosta per la raccolta dei rifiuti, così come un segnale altrettanto importante proviene da una società come la Cogne che comunque ha sostituito tutto il parco macchine, quindi in qualche modo dei messaggi forti li stiamo dando.
Io penso che l'obiettivo che ci siamo dati per il 2020/2021, sarà raggiunto molto prima. Naturalmente è bene richiamare l'attenzione su questo Piano strategico di mobilità elettrica, perché è fondamentale per la costituzione; ovviamente costituisce un frammento del Piano dell'aria, però è importante che sia raccordato con tale piano, ed è importante l'accordo poi con la mobilità del Piano strategico dei trasporti regionali. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente, e grazie Assessore per la risposta.
Perché le ho fatto queste domande e poi ho coinvolto una delle nostre più grosse, direi la più grossa controllata? Perché, come lei ha detto giustamente, dobbiamo dare un segnale e dobbiamo cercare di espandere il più possibile la possibilità di utilizzare auto elettriche, io dico anche ibride tipo quelle plug-in, le ultime che stanno uscendo che hanno entrambe le possibilità. Quindi quando ho visto all'interno della nostra CVA, la nostra società di punta dell'energia, che ancora una volta un dirigente acquista un macchina diesel sono rimasto un po' perplesso. Alla luce di quanto ha detto lei resto ancora più perplesso, perché se SITRASB sostituirà man mano tutti i veicoli che ha in veicoli elettrici, allora mi chiedo perché CVA non abbia già cominciato a farlo! Si è impegnato a prendere un'auto e ringraziamo il Signore, perché un'auto per CVA sarebbe almeno il minimo, ne abbiamo data noi una all'USL! Siccome è talmente importante questa cosa secondo noi, cioè quella di promuovere da un lato l'energia pulita, dall'altro sfruttare meglio le nostre risorse e, terza cosa molto importante, permettere di accrescere un mercato che è quello dell'elettricità, ci chiediamo come mai CVA a questo punto non sia l'attore principale di questa iniziativa. Ho capito che c'era anche un esponente di CVA, ben venga, però secondo noi dovrebbe essere il motore principale di questa iniziativa. Ben venga che lo faccia qualcun altro, vuol dire che almeno uno c'è che si pone in quest'ottica.
Per quanto riguarda il fatto che stiamo aspettando che ci siano le colonnine per poi partire, mi consenta, Assessore, mi sembra una cosa che possiamo anche anticipare in qualche modo. Infatti qui noi anticiperemo una risoluzione, perché le ripeto, man mano che uno sostituisce le auto può tranquillamente o prenderle elettriche o prenderle ibride. Ce ne sono di tutti i tipi, se vuole le do un elenco, dall'utilitaria all'auto di lusso, fuoristrada, non fuori strada, qualunque tipo di auto. Se si dà un'indicazione precisa e corretta a tutte le partecipate e controllate di fare una maggiore attenzione per esempio alle emissioni - e quindi poniamo per esempio un tetto alle emissioni delle auto che si possono acquistare - automaticamente nelle sostituzioni possiamo scegliere di andare in quella direzione, non dico di forzare, ma di indirizzare verso ciò che ci serve, e questo noi possiamo farlo come Consiglio regionale. Per questo io chiedevo a che punto è il gruppo di lavoro, che ho capito si è riunito una volta, ma a noi come Consiglio non è stato detto nulla, quindi al di là del progetto che già c'era, che conoscevo e sul quale avete fatto i ragionamenti e le implementazioni, penso che anche il Consiglio dovesse essere coinvolto rispetto a queste scelte, perché era un impegno che c'era all'interno della mozione approvata all'unanimità. Questo è il motivo per cui è stata fatta questa interrogazione; fermo restando che l'auto acquistata da CVA ha anche gli interni in pelle e tutto il resto, può essere tranquillamente elettrica o ibrida. Adesso non entriamo neanche più a discutere del perché si cambia l'auto, se la deve cambiare, se la cambia. Però mi scusi, poteva tranquillamente prendere in leasing o a noleggio un'auto ibrida o elettrica con le medesime caratteristiche. Se non sa qual è, gliela spiego io. Non lei, se non sa qual è il dottor Giachino che ha preso l'auto, glielo spieghiamo noi, anche se lui che presiede il gruppo energia dovrebbe saperlo molto meglio di me.
Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Grazie Assessore della risposta. Credo si sia caricato anche di un pezzo di lavoro, che immagino l'Assessore Bianchi ha fatto, perché la risposta di allora era arrivata dall'Assessorato dell'ambiente.
Se da un lato c'è soddisfazione per vedere che le cose si muovono, dall'altro è chiaro che il progetto che noi avevamo in mente quando abbiamo presentato la risoluzione il 25 febbraio è di ben altra portata e di ben altra natura. Qui stiamo parlando di un piano nazionale che si riferisce a 18 colonnine e ad un investimento che, se non vado errato, è intorno ai 500 mila euro o qualcosa del genere. Quando parliamo di questa cosa, facciamo dei ragionamenti guardando la vicina Svizzera, pensando che quel modello di sviluppo sia riferito nel trasporto pubblico e nel trasporto privato che sta arrivando oggi sempre più a questa visione, che è una visione culturale dell'ambiente, ma anche dei costi delle famiglie. Quindi trovo la sua risposta sufficiente per quello che ha potuto fare lei, essendo entrato in corsa su un progetto. Spero che l'Assessorato delle attività produttive, come quello dell'ambiente, veda nella mobilità elettrica una possibile forma di sviluppo oltre che di trasporto anche di tipo economico. Le grandi società di auto...qui abbiamo avuto la possibilità di vedere poco tempo fa l'investimento fatto dalla Tesla, un investimento importante fatto con proprie risorse di un punto tappa per la ricarica di una vettura che costa intorno ai 70-80 mila euro come prezzo base, quindi vetture che si portano dietro anche un certo tipo di qualità, anche di persone che sfruttano questo tipo di servizi.
Ci sono oggi auto utilitarie che utilizzano la tecnologia ibrida, ci sono auto differenti, ma soprattutto le case automobilistiche possono essere coinvolte se c'è una strategia forte in questo senso. Fa un po' sorridere, ma sottolineo con piacere, che ci sia arrivata prima la Cogne della CVA, ma veramente tanto di cappello alla Cogne! La CVA io spero che lo veda come uno sviluppo, anche di immagine. La SEL in Alto Adige lo fa da tempo, e sviluppa al riguardo anche una politica rispetto alla comunità. Della notizia di questa mattina la ringrazio, perché non conoscevo la questione della distribuzione e della gestione, quindi sicuramente su questo bisognerà fare dei ragionamenti. Nella risoluzione di allora noi vedevamo CVA come il motore principale, immagino che siamo sulla stessa lunghezza d'onda, primo perché ha delle risorse, e poi perché rappresenta la Regione attraverso il suo capitale sociale e ci può dare un grosso aiuto in questo senso. Speriamo che l'Assessorato dei trasporti non attenda il referendum; rispetto a questo, si deve riferire. Ci sono comunità dove gli autobus elettrici - sono realtà differenti dalle nostre - già funzionano, ci sono comunità che hanno fatto esperimenti sull'idrogeno. C'è bisogno di vedere nel settore dello sviluppo elettrico, e in generale delle nuove tecnologie, uno sviluppo economico che vada con la progettualità che si sta cercando di mettere in campo con tutta l'innovazione.
Ringrazio per la risposta e sono anche contento che qualcosa si stia facendo, però il progetto che abbiamo in mente e che vi abbiamo chiesto è un progetto di una dimensione e di una portata ben più grandi, che deve vedere coinvolte le società partecipate, ma non solo, le imprese economiche valdostane, un po' tutti, perché non dobbiamo obbligarle a comprarsi l'auto elettrica, non è tanto quello di metterle in quelle condizioni. È un bel segnale, politicamente avete fatto bene a cercare dei partner, però se per noi, se per il Consiglio regionale è un progetto strategico deve diventare normale riferirsi a questo settore. Ed era per questo che, durante la fase di bilancio, vi chiedevo ad un certo punto che risorse erano destinate alla mobilità elettrica; purtroppo sono ancora poche e capisco che è difficile. Speriamo che per esempio nel progetto EUSALP si possano trovare risorse rispetto a questo, uno dei tre pilastri è riferito ai trasporti, alla mobilità all'interno delle vallate.
Se da un lato vi ringraziamo per la risposta, dall'altra vi invitiamo - come ha anticipato il collega Cognetta - con una risoluzione a venire a presentare questo primo piano, vi invitiamo a rilanciarlo con forza, a prendere in mano questo argomento che può essere innovativo e che ci può qualificare anche nei confronti della Comunità europea.