Objet du Conseil n. 1515 du 20 octobre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1515/XIV - Interpellanza: "Problematiche connesse ai finanziamenti erogati ai consorzi di miglioramento fondiario".
Président - La parole au Conseiller Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Per poter presentare quest'iniziativa, siamo stati impegnati per diverso tempo, perché, per poter reperire la quasi totalità delle delibere e dei provvedimenti dirigenziali, abbiamo preso gli anni proprio di partenza di questi riordini: dal 1989 fino al 2012, e, dopo aver sentito anche diversi presidenti di consorzio e anche professionisti che hanno lavorato intorno a questi piani, abbiamo calcolato - devo dire che man mano che spulciavo le varie delibere rimanevo sempre più stupito - che la cifra approssimativa per i lavori progettuali di riordino fondiario supera sicuramente i tre milioni di euro e da questi bisogna aggiungere le parcelle presentate e non liquidate. Qui volevo fare una parentesi: badate bene che questi non sono trasferimenti a società partecipate, ma sono cifre date a professionisti. Di queste cifre così elevate sono anche un po' stupito e attendiamo la risposta dell'Assessore per capire se i nostri calcoli sono giusti, anche perché, nonostante questi impegni finanziari importanti, ci risulta che di pratico non si è fatto ancora nulla. A questo punto i lavori fatti con questa bella cifra - e mi riferisco ai lavori progettuali per riordini fondiari - noi ci chiediamo a cosa sono serviti.
Inoltre, cercando anche tutte queste cifre, mi sono imbattuto poi sui prezziari e ho scoperto una cosa: prima del 2008 i prezziari erano...ecco, forse li posso definire una giungla, non esisteva un tariffario e ogni studio applicava quello che voleva. Ho poi diviso un po' i periodi: li ho divisi con il periodo dell'ex Assessore Isabellon e poi con il periodo...secondo me, l'ultimo prezziario del Presidente Rollandin...perché nell'ultimo prezziario è stato dato giù un colpo d'accetta non indifferente. Volevo dirle che noi siamo d'accordo su questo taglio che è stato dato, perché, guardando tutto quello che abbiamo trovato nelle varie delibere e nei vari PD, ci sono sembrate delle cifre assurde per quello che si è fatto...anzi per quello che non si è fatto.
Allora, noi ci chiediamo però un'altra cosa: siamo sicuri adesso, in questo momento, che lo stesso studio tecnico chiuda il riordino? Perché lo stesso studio tecnico ha preso una cifra...io dico con il prezziario Isabellon, ma non perché...per il periodo...e adesso si trova ad avere un'altra cifra con il prezziario Rollandin. Allora, vorremmo capire perché questi fanno lo stesso lavoro e dicono: "ma scusate...", poi soprattutto sono passati un sacco di anni, io qui ho preso in considerazione il primo che ho trovato nel 1989 e siamo al 2012, questa è una domanda che le faccio, Assessore. Nel caso che la ricomposizione fondiaria non sarà ultimata, perché ci sono dei consorzi che non hanno...i soldi che sono stati spesi e che non hanno portato a nulla verranno chiesti? Verranno restituiti? Queste sono tutte le domande che mi sono posto facendo questa consultazione di tutta questa documentazione e le dico che io non mi aspettavo una cosa del genere, perché la trovo una cosa veramente importante e, da un certo punto di vista, grave.
Mi aspetto però da lei, Assessore, in questo momento delle risposte precise per capire come si potrà proseguire, perché qui in questi mesi, soprattutto per merito del gruppo di ALPE che ha portato sempre in evidenza il problema appunto di questi riordini fondiari, si è capito che tutti questi soldi spesi prima non sono serviti a niente e non servono a niente e si devono mettere di nuovo un sacco di soldi per poter chiudere i riordini. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Cercherò di dare delle risposte le più puntuali possibili a quelle che sono le domande poste dal Consigliere Nogara. Relativamente a "a quanto ammontano le spese tecniche sostenute dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta sino ad ora esclusivamente per la ricomposizione fondiaria catastale", possiamo segnalare che dal 1989, così come citato fino al 2011, le spese tecniche sostenute dalla Regione per questo tipo di attività, chiaramente convertite in euro, perché qualcuna era anche ante 2000, sono circa 3.158.000 euro.
Per quanto invece concerne il secondo quesito: "quanti consorzi di miglioramento fondiario hanno attivato studi preliminari e quanti ad oggi non hanno presentato la domanda di riattivazione in base alla legge regionale 20 del 2012", segnaliamo che i consorzi che hanno attivato gli studi preliminari sono complessivamente 36 per 52 riordini, perché qualcuno aveva presentato più di un riordino e fra essi i consorzi che ad oggi non hanno presentato la domanda di riattivazione, ai sensi della legge n. 20, sono 10 per 12 pratiche di riordino.
"Quanti avvisi di parcella o fattura sono già stati depositati presso l'Assessorato e non ancora pagati e il loro importo complessivo, riguardanti incarichi a professionisti per riordini fondiari e non solo, assegnati da consorzi di miglioramento fondiario e quali sono gli intendimenti del Governo regionale": siamo a segnalare che gli avvisi di parcella formalmente trasmessi all'Assessorato relativamente ai riordini riattivati ai sensi dell'articolo 19 della legge regionale n. 20 del 2012 assommano attualmente a 16. Altri quattro avvisi di parcella non sono invece riconducibili ad attività tecniche relative ai riordini fondiari, tenendo conto anche di questi ultimi, il totale richiesto è di circa...654.700 euro.
Per quanto riguarda gli avvisi relativi ai riordini, occorre ricordare che, con l'approvazione della nuova legge in materia di riordini fondiari, la n. 20 del 2012 appunto, viene stabilito nelle disposizioni transitorie di cui all'articolo 19 che l'importo delle prestazioni professionali riconosciute come ammissibili al contributo debba essere determinato in applicazione di un tariffario - quello che è già stato citato, così definito "tariffario Rollandin", che ha ridotto notevolmente quelli che erano gli importi previsti per questo tipo di attività -, da approvare con deliberazione della Giunta regionale, che prevede il rimborso dei costi riferiti alle sole attività documentabili nel rispetto del principio di economicità e sulla base di criteri oggettivi riferiti in particolare alla superficie, al numero di particelle del comprensorio e al numero di proprietari coinvolti e che trova applicazione anche alle prestazioni eventualmente già svolte purché funzionali alla conclusione del riordino fondiario e ferma restando la ripetibilità delle somme erogate.
Con questo provvedimento dunque si sono stabiliti dei criteri chiari ed efficaci per il calcolo di quella che era la quota da attribuire da lì in avanti alle varie fasi di riordino ancora da effettuare. La DGR attuativa è la n. 715 dell'aprile 2013, che all'articolo 23 prevede che il tariffario ivi definito per la determinazione delle spese tecniche, cioè delle attività progettuali relative ai riordini, si applichi a tutte le liquidazioni ancora da effettuare, quindi anche alle prestazioni relative ai succitati avvisi di parcella. Il combinato disposto della legge e della delibera di Giunta regionale applicativa pertanto fa sì che gli importi richiesti negli avvisi di parcella non possano essere riconosciuti in quanto tali, ma che vadano ricalcolati alla luce del nuovo tariffario e sempre che, ai sensi della medesima normativa, ne sia stata preventivamente riconosciuta la funzionalità rispetto alla conclusione del riordino stesso...nei casi in esame va detto che tale funzionalità è stata a vario titolo riconosciuta per le prestazioni relative agli avvisi in questione...potranno essere oggetto di rimborso in favore dei consorzi di miglioramento fondiario compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, anche se, come detto, non per gli importi esposti nelle relative fatture, ma per quelli derivanti dall'applicazione del nuovo tariffario.
Per quanto riguarda gli altri quattro avvisi di parcella non riconducibili, come già anticipato, ad attività tecniche relative ai riordini fondiari, sottolineiamo che essi sono riferiti ad opere di miglioramento fondiario il cui finanziamento è disciplinato dalla legge regionale n. 32, quindi da una normativa diversa...non è ancora stato approvato. Occorre al riguardo precisare che, ai sensi dell'articolo 70 della stessa legge n. 32, le iniziative finanziabili, fatta eccezione soltanto per gli interventi d'urgenza, non possono essere avviate ai fini del riconoscimento del finanziamento stesso prima dell'adozione del relativo provvedimento di concessione, con connesso impegno di spesa. Nei casi in questione le parcelle sono invece relative a spese di progettazione, di interventi mai ammessi a finanziamento e per i quali non vi è alcun impegno di spesa. È da escludersi pertanto che possa procedersi alla liquidazione delle spese esposte nei relativi avvisi di fattura.
Ciò precisato, si rammenta che l'articolo 19 della legge regionale n. 20 del 2012 ed i relativi criteri applicativi della citata delibera della Giunta regionale prevedono che dei riordini riattivati venga predisposta una graduatoria delle pratiche finanziabili da sottoporre all'approvazione della Giunta. Attualmente le risorse economiche utilizzabili per il finanziamento delle pratiche di cui sopra sono definite e previste dall'articolo 26 della legge finanziaria regionale per il triennio 2015-2017: la n. 13 del dicembre scorso, così come già evidenziato nella scorsa risposta all'interpellanza dell'ultimo Consiglio regionale. Sulla base di tale graduatoria approvata dalla Giunta, il dirigente della struttura competente a sua volta impegnerà con propri provvedimenti la spesa ammissibile a contributo per ogni singolo riordino da finanziare.
Presidente - La parola al Consigliere Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Assessore, mi ha spiegato benissimo come funziona il tariffario, ho capito, l'avevo capito anche leggendomi le varie delibere. Una cosa che ho capito anche bene è che alla fine la cifra precisa è di circa 3.800.000 euro, che sono stati spesi...beh, io metto anche i soldi...quelli delle fatture che hanno presentato e che dovrebbero essere accolte, perché lei mi ha detto che 16 sono state presentate...sono quei quattro che probabilmente non prendono niente, vorrei capire anche poi come va a finire, perché, quando abbiamo avuto anche dei contatti con i presidenti dei consorzi...e penso che lei lo sappia benissimo, come lo sapete benissimo voi della Giunta, sono tutti preoccupatissimi perché ci sono stati dei lavori dove c'è stato il progetto esecutivo e poi, arrivati lì, sono mancati di colpo i soldi e si è detto: "il lavoro non si fa", però a questo punto i progettisti vanno dal presidente del consorzio a chiedere i soldi per il progetto. Questa è un'altra cosa, però succede anche questo. Allora poi vedremo come andranno a finire anche tutte queste cose, non è poi neanche giusto magari poi rispondere ai presidenti del consorzio, e non so se sia vero che gli abbiate risposto in questo modo, ma che siano poi i consorzisti con i vari ruoli a dover poi pagare queste cose...perché, come sapete benissimo, i lavori dei consorzi sono sempre stati gestiti dall'Amministrazione regionale e mollare in questo modo adesso i presidenti dei consorzi non è poi così giusto e così regolare.
Io mi aspettavo...io mi sono riletto il suo intervento, la risposta che aveva fatto all'interpellanza che aveva fatto il Consigliere Chatrian. Lei aveva detto che nella prima Giunta sarebbe stata approvata la graduatoria, appunto di questi lavori, mi aspettavo di trovarla già in questa Giunta. Io mi sono permesso, glielo dico, di fare un "116" anche proprio per capire come viene costruita questa graduatoria per i consorzi.
Vorrei però chiudere qui questa discussione dicendo che, secondo noi, le cifre che sono state spese e che si dovranno spendere ancora per chiudere questi riordini sono cifre troppo importanti, secondo me, per arrivare a nulla, perché, adesso come adesso, noi, sotto l'aspetto dei riordini fondiari, abbiamo zero.
L'ultima domanda che le avevo fatto: "quali sono gli intendimenti del Governo regionale" era proprio riferita a questo, che cosa si pensa...cioè non ho neanche io la risposta...non lo so, però io questo lavoro qua, quando ho incominciato a tirarmelo giù diverso tempo fa, quando vedevo le cifre e poi capivo che erano per il CIP o per fare la delimitazione del prato e tutto...e poi noi in questo momento non abbiamo niente e abbiamo speso quasi 4 milioni di euro...ecco, mi sembra una cosa un po' esagerata. Comunque, volevo terminare con questo: come le ho detto prima, non vorrei che l'Amministrazione regionale, che ha sempre gestito tutti i lavori dei consorzi di miglioramento fondiario, non lasciasse adesso a bagno i presidenti attuali perché si trovano a dover affrontare con i professionisti che hanno fatto le varie parcelle, i vari progetti e tutto una situazione veramente difficile. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Punto 32 all'ordine del giorno.