Objet du Conseil n. 1505 du 20 octobre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1505/XIV - Interpellanza: "Strategie di marketing per la promozione delle località e dei prodotti artigianali e tipici della regione".
Presidente - La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente. Buon pomeriggio.
La legge n. 44 del 1991, riguardante l'incentivazione di produzioni artigianali tipiche e in particolare le finalità di tale legge ci paiono particolarmente importanti in questo momento storico e sociale, anche economico. L'articolo 1, in particolare, prevede degli interventi diretti a promuovere delle attività artigianali tipiche tradizionali della regione con due scopi essenziali: il primo è conservare ed incrementare le produzioni in forma cooperativistica e soprattutto in zone di media e di alta montagna, quindi riconosciamo un ruolo sociale anche da un punto di vista occupazionale: il secondo, la conservazione delle caratteristiche culturali della regione, valorizzando lavorazioni artigianali che rischiano di scomparire, quindi riconosciamo a questo un valore più culturale, storico, sicuramente anche artistico.
Abbiamo anche preso visione un po' delle varie delibere di Giunta che sono state fatte, degli allegati alle delibere che determinano i criteri e siamo interessati a conoscere quali sono le intenzioni del nuovo Assessore Donzel riguardo a questo settore. A questo settore noi riconosciamo in questo momento un ruolo molto importante: quello di mantenere anche le persone, i cittadini, i valdostani e le loro famiglie sul territorio. Ricordiamo che tutte le cooperative artigianali hanno sede su territori...direi in comuni di media e alta montagna, sono in particolare: Les Dentellières di Cogne, Les Tisserands di Valgrisenche, Lou Dzeut di Champorcher, Li Tsacolé d'Ayas (les sabotiers d'Ayas), d'Socka di Gressoney-Saint-Jean. Credo quindi che siano tutti dei Comuni che rivestono un ruolo importante, ma che nello stesso tempo, essendo comuni di media montagna, stanno attraversando - media o alta montagna - sicuramente in questo periodo ancora di più lo spopolamento e credo che queste cooperative, questo incentivare anche il lavoro nel proprio comune sia importante. In questi tempi di bilancio, Assessore, è un po' questa la nostra preoccupazione...e di razionalizzazione, prendo l'espressione del collega Bertin, che questa mattina ha detto che spesso la razionalizzazione è un modo più elegante per dire: "tagli", e comunque anche tagli drastici un po' su tutti i settori. Siamo un po' preoccupati che arrivino tagli anche a questo settore produttivo, che crediamo anche che sia un settore di vanto, un fiore all'occhiello per la promozione artistica artigianale valdostana. Direi anche un bel esempio di lavoro cooperativistico, dove le pari opportunità esistono davvero, perché comunque sono anche cooperative con un'importante rappresentanza di genere, dove ci sono molti giovani che hanno anche in qualche modo intrapreso questo lavoro e crediamo che quindi sia importante sostenerli. Abbiamo visto che dal 2013 c'è stata già una riduzione abbastanza drastica del contributo che veniva loro in qualche modo erogato: dal 66,90 percento al 42,5 percento. Eventualmente entro nei dettagli dopo. La ascoltiamo, Assessore, per capire quali sono le intenzioni riguardo al futuro di questo settore. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Donzel.
Donzel (PD - SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Ringrazio la collega per avere richiamato l'attenzione sulla legge n. 44 del 1991. Ci sono delle leggi che sono buone leggi e quindi durano nel tempo ed è importante che siano apprezzate. Anch'io con lei convengo che il punto delle finalità messo in secondo piano nella legge, ma, sicuramente, dal mio punto di vista, il primo punto è quello della valenza culturale che ha per noi il mantenimento di queste attività insediate in modo particolare in villaggi, cioè in paesi e quindi il collegamento stretto tra l'attività di produzione artigianale e il paese, il comune in cui viene svolta quest'attività. Lei le ha richiamate tutte all'attenzione, perché sono sostanzialmente cinque cooperative che da anni svolgono con davvero pregio l'attività, lo dimostra il fatto che spesso queste attività hanno dei riscontri anche molto favorevoli nelle mostre concorso e sono molto apprezzate nelle grandi manifestazioni fieristiche della Valle d'Aosta, prima fra tutte la Fiera di Sant'Orso. In questi anni di grande difficoltà economica non è venuto meno il sostegno a queste cooperative, in primis, come diceva lei, per il valore culturale che queste rappresentano, per la possibilità che è anche negli impegni, il contributo viene erogato anche a fronte di un'attività che loro svolgono di formazione sul territorio, che favorisce il coinvolgimento anche delle nuove generazioni ed è un piacere notare che in alcune di queste cooperative ci sono soprattutto dei giovani, molto giovani che stanno portando avanti quest'attività, quindi c'è un equilibrio tra l'esperienza e i nuovi che entrano a svolgere il lavoro. È evidente che le difficoltà oggettive di operare in contesti non facili, perché è vero che alcune operano in importanti località turistiche, dove ovviamente c'è la possibilità anche di avere un rapporto con l'attività promozionale dell'intera comunità, altre invece operano in contesti di piccoli paesi di montagna, che, nonostante l'attività turistica che vi viene svolta, ovviamente hanno qualche difficoltà in più ad incontrare il grande pubblico. Queste quindi le ragioni dell'importanza che non venga meno questo sostegno, che va anche a premiare in qualche modo delle forme di lavoro; questo non deve far venir meno però l'obiettivo che è comunque compreso nelle finalità: quello anche di mantenere questo stile di attività in forma cooperativistica e quindi di rendere operative queste attività.
Per quanto riguarda questi anni di difficoltà e di crisi, non sono venuti meno i sostegni, anzi, per esempio, nel 2012 sono stati erogati addirittura più fondi rispetto agli anni precedenti, invece, per affrontare la crisi di bilancio, come lei ha ricordato, nel 2013 i fondi sono stati sensibilmente ridotti e si è passati dai 300 mila euro a 200 mila euro. In questo momento ovviamente non le posso anticipare con assoluta fermezza quello che sarà l'esito di un dibattito che vedrà coinvolta tutta la maggioranza e anche i gruppi di minoranza nella discussione del bilancio, però l'orientamento dell'Assessorato è quello di conservare e mantenere quella cifra che era stata erogata negli anni 2013, 2014 e 2015.
Va però precisato che, per quanto riguarda il 2014 e il 2015, è emerso che le nuove formulazioni della delibera prevedevano tutta una serie di elementi burocratici di controllo molto pesanti, che in qualche modo finivano per penalizzare le cooperative e, a fronte di una disponibilità di bilancio, non si era in grado di erogare l'intero importo a disposizione. Tanto per capirci, l'anno scorso, nel 2014, a fronte dei 200 mila euro comunque messi a bilancio, ne sono stati erogati, nel rispetto delle norme, dei controlli da verificare, 172 mila. È per questo che ci siamo chiesti, incontrando queste associazioni, se era possibile intervenire con una formulazione diversa nell'erogazione per poter in qualche modo erogare tutti i fondi a disposizione: tutti i 200 mila euro, trovando una formula equilibrata, che rispondesse alle esigenze di queste cooperative. Una delle ipotesi di lavoro che è stata fatta con loro, perché, prima ancora di immaginare una vera e propria riforma della norma, bisogna in qualche modo che ci sia un confronto con i diretti interessati, dopo naturalmente ci sarà, quando ci saranno le condizioni per trovare un'intesa, un più ampio confronto per accogliere le istanze di tutti...è stata quella di trovare una formulazione che consentisse...non come adesso che si fanno due erogazioni: c'è prima un'erogazione del 70 percento e una successiva erogazione al 30 percento, che di solito va a cadere nell'anno successivo, ma un'unica erogazione durante l'anno e questo sostanzialmente a fronte della presentazione dei bilanci che le singole cooperative tengono. Li tengono in maniera ordinata, precisa e puntuale, quindi sono dei bilanci pubblici, trasparenti, anche questo è un tema che giustamente interessa tutti, bisogna capire con che criteri vengono erogati questi fondi...ebbene, il bilancio delle cooperative è un bilancio pubblico, trasparente, a disposizione, sulla base delle voci individuate dai bilanci, è possibile ipotizzare un'erogazione del fondo.
Naturalmente stiamo soltanto predisponendo un'ipotesi di lavoro, ma l'idea è quella: uno, di continuare a mantenere il sostegno a queste società cooperative, che valorizzano il nostro artigianato e difendono il lavoro in luoghi difficili di montagna e, dall'altra parte, quella di poter erogare in maniera più puntuale, garantendo anche dal punto di vista della trasparenza la certificazione di questo contributo, in modo che tutti i controlli che spesso vengono evocati in quest'aula, Corte dei Conti e tutti quelli che hanno da vedere possano controllare che tutto è trasparente, che non si fanno regali a nessuno, ma che si opera in una logica che è appunto quella della legge, che voleva sin dal 1991 dare un chiaro sostegno a queste attività. Noi siamo dell'avviso che questo non debba venir meno, perché proprio queste attività possono essere motore di uno sviluppo locale, ma anche collaborando strettamente con le attività turistiche e commerciali dei siti possono davvero contribuire a quello sviluppo economico di cui in questo momento abbiamo particolare necessità per rilanciare l'attività economica della nostra Regione, in stretto rapporto con quelli che sono i nostri valori, la nostra identità culturale.
Presidente - La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Sì, grazie Assessore per la risposta.
Mi vede in parte d'accordo su alcuni passaggi che lei ha voluto risottolineare di quanto avevamo detto. Mi vede, mi lascia un po' perplessa invece la sua risposta riguardo al fatto che non sia venuto mai meno in questi anni l'aiuto, l'erogazione...sì, ha ragione, non ne ha sicuramente colpa lei o il Governo in questo momento, perché in effetti il cambiamento c'è stato dal 2013, però dal 2012 al 2013 c'è stata comunque una riduzione quasi del 30 percento e quindi non ne ha colpa lei, mi stupisce che non mi dica che c'è sempre stato...è stato mantenuto ai minimi termini.
Vengo un po' al punto di riflessione sul quale noi ci siamo un po' confrontati. Riconosciamo il livello di grande competenza e di grande anche qualità dei lavori che vengono fatti da queste cooperative, quindi anche il ruolo importante che possono avere anche all'interno della nostra Foire de Saint-Ours. Benissimo, noi crediamo che potrebbero avere un ruolo ancora più importante anche in un'altra...diciamo che, a nostro avviso, potrebbe essere ancora ampliato questo loro ruolo se ci fosse un'azione di marketing ancora più incisiva, anche con l'Assessorato del turismo, eccetera. Anche perché ripetiamo che il loro ruolo non sia secondario, anzi forse è tranquillo, perché non si vede tanto perché non sono forse cooperative che fanno tanto clamore, ma credo che il loro ruolo sia importantissimo sul territorio, quindi noi riconosciamo...ad esempio, fanno un'attività di formazione piccolina che però è costante, che andrebbe premiata. So che è uno dei punti, dei criteri per l'erogazione. Crediamo anche che però questo contributo che è calato del 30 percento nel giro di un anno alla fine tenga vive queste cooperative, ma di fatto vada a coprire soprattutto le spese, le spese vive, anche grandi spese...e riescano molto meno a far fronte alle spese di investimento, che invece sarebbero quelle che permettono a queste cooperative di rinnovarsi, di essere anche magari più competitive anche in questo settore e anche su altri mercati. A mio avviso, quindi sarebbe forse un po' in qualche modo da incentivare di più quelle forme di investimento che alcune cooperative, come diceva lei, forse dettate anche da persone più giovani che comunque hanno anche stimoli diversi, ma che comunque quelle cooperative che hanno voglia anche di rinnovarsi...ecco, andrebbe, a mio avviso, rivisto, comunque incentivato questo passaggio.
Sulla trasparenza e sulla sburocratizzazione ci vede d'accordo, certo, se voi avete fatto un'ipotesi di lavoro e vi siete confrontati e se c'è stata concertazione, sarebbe gradito anche un passaggio magari con la commissione affinché possa poi magari esserci un confronto anche con i nostri gruppi. Se si può agevolare il lavoro e creare meno lavoro burocratico alle cooperative - che sicuramente sono interessate più a portare avanti il loro lavoro che non a riempire moduli per poter portare il loro bilancio e avere un contributo -, sicuramente ci vede d'accordo. Sulla trasparenza...noi non abbiamo messo in discussione quest'aspetto, che sicuramente gli uffici hanno sempre controllato e non mettiamo certo in discussione che questo sia stato fatto secondo i criteri, chiediamo se è intenzione dell'Assessorato rivedere su questa legge alcuni aspetti, di rivederli magari insieme in commissione. Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 22 all'ordine del giorno.