Objet du Conseil n. 1504 du 20 octobre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1504/XIV - Interpellanza: "Mancanza della figura professionale dell'infermiera pediatrica nelle sedi del Poliambulatorio di Donnas e Verrès".
Presidente - Punto 20 all'ordine del giorno. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.
L'interpellanza è per sollevare e segnalare un problema che da qualche mese ci troviamo ad affrontare nelle sedi della Bassa Valle e che è stato segnalato da numerose famiglie, genitori che hanno avuto la possibilità negli anni di fruire dei servizi dati dall'infermiera pediatrica, ma soprattutto dall'organizzazione che era stata costruita sul territorio. Da qualche mese è andata in pensione, à la retraite, l'infermiera che era presente in servizio ed è stato per ora organizzato un servizio che riteniamo provvisorio, o quanto meno, Assessore, vogliamo capire da lei quale sarà la soluzione finale, che però ha evidentemente tutti i limiti di una situazione provvisoria. Sentendo i pediatri, organizzando un po' gli incontri sul territorio, la situazione precedente era una situazione che permetteva di avere un'osservazione importante in termini sia sanitari, ma anche in termini sociali sulle famiglie, sui bambini, su tutto quello che gravitava intorno ai nuovi nati fino all'età di 16 anni. Volevamo quindi capire se la situazione di oggi è una situazione che ha carattere temporaneo e quali sono i suoi progetti per il futuro.
Presidente - La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.
Quando parliamo di infermiera pediatrica si devono fare alcune riflessioni in merito alla nuova legislazione nazionale sulle professioni infermieristiche che ha rivisto diverse figure, alcune di esse particolari che sono in via di revisione, la cui materia non rientra nelle competenze regionali. La figura infermieristica di riferimento era laureata in Scienze infermieristiche, di cui noi abbiamo mantenuto anche quest'anno la nostra prestigiosa scuola, soprattutto per il fatto che molti di questi nostri giovani trovano anche lavoro all'estero, per cui poi esistono nell'ambito delle Scienze infermieristiche diverse specializzazioni, come ad esempio strumentista, oncologia o psichiatria. Sull'infermiera pediatrica mi permetto di fare una precisazione, perché proprio la legislazione nazionale in questo momento non ci aiuta; l'infermiera pediatrica è una figura speciale, cioè al di fuori delle infermiere laureate in Scienze infermieristiche, perché, a fronte delle altre figure di specializzazione che fanno il corso di infermiera professionale e poi si specializzano, l'infermiera pediatrica ha un suo percorso completamente diverso con un suo specifico corso nella previsione di assunzione nei grandi ospedali pediatrici: Gaslini, Bambin Gesù. L'infermiera pediatrica purtroppo non può partecipare ai concorsi di infermiera laureata in Scienze infermieristiche e non solo, ma se c'è un posto di infermiera libero sul territorio, bisogna accedere alla figura delle laureate in Scienze infermieristiche, perché nel nostro organico non è prevista la figura dell'infermiera pediatrica, così come l'ho definita.
Chi è andata in pensione e svolgeva questo lavoro era una vigilatrice d'infanzia, che aveva un profilo particolare diverso, abilitata a fare i prelievi, che svolgeva una funzione analoga. In particolare nel 2010 ci fu anche una diatriba tra vigilatrice di infanzia e assistenti sanitari e il Direttore generale dell'epoca privilegiò in questa funzione quella dell'assistente sanitario, che ha compiti completamente diversi d'istruzione sanitaria e di pratica dei vaccini. In Valle d'Aosta c'è un caso di infermiera pediatrica, che ha fatto l'Università a Torino che non può partecipare ai corsi e ai concorsi da infermiera professionale rimanendo penalizzata anche se vi sono posti liberi sul territorio. Per far fronte all'unica figura di infermiera pediatrica, bisognerà pensare ad un concorso specifico per questa figura, differenziato dalla figura dell'infermiera professionale.
Per quello che dice sull'assistenza sanitaria sul territorio, io ho mandato una bozza di piano, ma non ho avuto risposte, per la quale chiedevo un contributo; in essa c'è un grande capitolo sull'assistenza sul territorio, nel senso che, come ho sempre detto, la nostra specialità e la nostra sanità può migliorare attraverso una riorganizzazione di quanto avviene sul territorio e questo, purtroppo, in assenza ancora di una legislazione precisa che dica come deve essere organizzata, come previsto nell'articolo 5 del Patto della salute. In particolare noi pensiamo per l'area di Verrès e Donnas proprio di attivare un servizio di h12, finalizzato a una maggior accessibilità per l'utente al servizio dei medici di famiglia prevedendo altresì anche il pediatra. L'altro giorno, per esempio, a Challand-Saint-Victor, messa a disposizione dal Comune, è stata organizzata una sede in cui saranno più presenti il pediatra e il medico di famiglia, con l'infermiera di territorio: questa è l'organizzazione che noi pensiamo di mettere in piedi al più presto possibile. L'infermiera di territorio, come le dico, è un'infermiera che ha una specialità o comunque si specializzerà anche sui bambini, come sono le infermiere professionali presenti nella pediatria, nella neonatologia. Io quindi avrò un incontro nei primi giorni di novembre proprio con tutti i medici e i pediatri del territorio del fondovalle, come già avvenuto a Morgex nei giorni precedenti. Il nostro discorso è riorganizzare il territorio in questo senso, cioè con delle aggregazioni di medici pediatri e infermiere proprio per dare una accessibilità più ampia, dai bambini agli adulti.
Presidente- La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Assessore, sicuramente, la sua conoscenza rispetto alle figure professionali è superiore alla mia, ma si è addentrato in una questione che va un po' al di fuori di quello che era l'oggetto dell'interpellanza, nel senso che l'interpellanza diceva che fino ad ieri funzionava così, poi io non so se avevamo ereditato l'unico esemplare di infermiera pediatrica che era conosciuto sul territorio nazionale...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...però poi era diventata come figura professionale infermiera pediatrica e non vigilatrice dell'infanzia.
Al di là di questo, che proprio non era il merito della questione per carità...e, per fortuna, che era transitata in Bassa Valle, perché erano tutti contenti in Bassa Valle per questa situazione, soprattutto le famiglie, i pediatri e soprattutto quelli che si rivolgevano a questo servizio per i prelievi, per esempio, che da qualche tempo bisogna venire a fare ad Aosta, prendere la macchinina, perdere del tempo, passare del tempo con dei bambini in spazi probabilmente meno semplici di quelli precedenti e soprattutto si è perso quel contatto sul territorio. Lei oggi ha in mente un modello, che ci mancherebbe, non stiamo neanche a contestare, perché l'organizzazione non riviene a noi. Io quello che segnalo che prima le cose andavano bene e in questo momento ci sono delle difficoltà, lei ha in mente un piano per farle ritornare ad andare bene: questo è l'obiettivo di tutti. Per farle ritornare ad andare bene, mi raccomando si ricordi che venire ad Aosta è un costo, è una perdita di tempo. Ritorniamo quindi a dare quei servizi sul territorio, non solo i vaccini, perché i vaccini vengono oggi fatti, scendono le due infermiere e si fanno i vaccini, parlo di prelievi e parlo di quella presenza fisica che ha permesso, appunto, di costruire quella rete di servizio sanitario e sociale che ha dato delle risposte fino ad ora.
Non mi addentro quindi nei concorsi, per noi le politiche non hanno nomi e cognomi, ma hanno origine di progettazione, di programmazione, di organizzazione, non ho parlato di fare concorsi, io le ho segnalato solamente che c'è una carenza e quello che mi ha illustrato dovrebbe andare a ricoprire questa carenza, poi lo verificheremo meglio, sono contento che c'è un piano di sviluppo.
Rispetto alla proposta, alla bozza di piano socio-sanitario di aggiornamento, faremo molto presto arrivare delle osservazioni. Abbiamo letto, abbiamo anche noi degli argomenti, diciamo che in V Commissione ci ha occupato soprattutto con il sociale in questo periodo, quindi ci siamo presi qualche tempo in più, però sicuramente saremo presenti con una fase propositiva. La ringraziamo per averci inviato questo materiale.
Concludo quindi dicendo che spero che quest'attuale lacuna, che soprattutto si rivolge di nuovo a famiglie e all'infanzia, venga colmata al più presto con un servizio della qualità di quello precedente.
Presidente - Punto 21 all'ordine del giorno.