Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1501 du 20 octobre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1501/XIV - Interpellanza: "Risultanze delle nuove disposizioni per la fruizione del servizio di trasporto per disabili".

Président - Pour l'illustration, la parole au Conseiller Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

A fine settembre di quest'anno è stata approvata una nuova delibera che va a modificare in parte il servizio di trasporto disabili, nello specifico essenzialmente o principalmente per quanto riguarda l'aspetto degli oneri a carico degli utilizzatori del servizio; una delibera che riprende quella del 2009 modificandola appunto essenzialmente e principalmente per questo aspetto qui. Quello del trasporto disabili è un servizio importante che da anni viene dato e che svolge una funzione certamente significativa. Volevamo pertanto conoscere in generale il quadro di questo servizio che viene fornito, i numeri degli ultimi anni, quali erano soprattutto gli obiettivi di questa delibera e anche del gruppo di lavoro che è stato istituito per rivedere o, come si dice adesso, "razionalizzare" - che spesso è sinonimo di "tagliare i costi" - questo servizio, e capire appunto quali erano in generale, al di là di questa delibera, le intenzioni del Governo regionale su questo importante settore. Grazie.

Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

"Il numero complessivo dei trasporti effettuato annualmente negli ultimi cinque anni": abbiamo i dati in modo puntuale da quando c'è il nuovo sistema di rilevazione, che è dal mese di ottobre 2011, quindi non saranno esattamente cinque anni, ma diciamo che abbiamo parzialmente i dati degli ultimi cinque anni. È una tabella particolarmente complessa che rilascerò a coloro che hanno fatto l'interpellanza, ma sostanzialmente, prendendo l'anno 2014 come ultimo anno completo, si aggirano quasi a 100 mila viaggi l'anno, e direi che vi è una ripartizione abbastanza importante e abbastanza distribuita. I CEA (arrotondo) hanno 22 mila passaggi, per i centri sono 24 mila passaggi, 8.800 per i cicli di cura, per lavoro 13.200, per i viaggi personali 6 mila, per la scuola 15.500 e per le visite mediche 4 mila; la somma di tutto questo porta a 95 mila viaggi, quindi un servizio importantissimo. Come sapete, abbiamo un numero di utenti che cresce, il numero di utenti è quasi 800 persone e quindi vi è un utilizzo importante.

L'obiettivo che si era proposto il gruppo di lavoro che era composto dai servizi dell'Assessorato ai trasporti, ma soprattutto dell'Assessorato della sanità e di quello dell'istruzione, che sono i due Assessorati di riferimento che svolgono tutta una serie di attività, è semplicemente quello di poter continuare a dare questo servizio. L'obiettivo è quindi quello di continuare a dare un servizio che non esiste in nessun'altra Regione d'Italia. È un'attività che è quasi un'attività di taxi che prende le persone con disabilità dal proprio domicilio, le porta a scuola, le porta al lavoro, le porta nei luoghi dove bisogna fare un certo tipo di attività. Ed è un servizio di cui - fatemi dire - come Valle d'Aosta credo che dobbiamo essere orgogliosi. Il problema era la contribuzione: ora, dobbiamo sempre fare delle proporzioni, per cui anche in questi giorni ci sono state una serie di considerazioni e di valutazioni che sono tutte degne e che valuteremo con grande attenzione, ma per coloro che hanno delle fasce ISEE le più elevate si parla di una contribuzione annua di poco più di 600 euro, quindi vuol dire che è un abbonamento di 50 euro mensili. Per coloro che hanno delle fasce ISEE basse - ricordo che per questo tipo di servizio le fasce ISEE vengono calcolate con l'ISEE sociale, quindi è un ISEE particolare che si utilizza per questo tipo di prestazione - abbiamo delle contribuzioni che sono di 70 euro all'anno, cioè delle contribuzioni di 6-7 euro mensili. Ora, per questo tipo di provvedimento è stato fatto un primo incontro con le Associazioni di categoria e le Organizzazioni sindacali il 4 giugno 2015; le Associazioni e le Organizzazioni hanno fatto pervenire delle richieste, che in parte sono state accolte, e abbiamo fatto successivamente degli incontri: il 18 agosto e il 22 settembre. Quindi in continuazione c'è stato un incontro con le Organizzazioni sindacali e le Associazioni che rappresentano i disabili. Dappertutto e in tutte le riunioni abbiamo detto che avremmo formulato delle modifiche per andare a verificare una contribuzione rispetto a questo servizio, e che questa delibera doveva poi essere particolarmente monitorata. Posso anticipare che una delle osservazioni che è stata fatta ultimamente, ovvero per gli utenti che hanno un utilizzo e una frequenza sporadica, probabilmente si andrà a rivedere la contribuzione mettendo dei correttivi, nel senso che coloro che utilizzano sporadicamente questo servizio, potranno avere una correzione, ma era già nei fatti, così come coloro che ci hanno segnalato la possibilità di dilazionare il pagamento, per gli importi superiori ai 200 euro è verosimile che vi siano delle possibilità di rateizzare a quadrimestre questo tipo di prestazione.

Ora, per sintetizzare: gli intendimenti di questo gruppo di lavoro formato dai tre Assessorati era quello di creare le condizioni per mantenere il servizio, un servizio che, ricordo a tutti, è un servizio che cuba per più di 2 milioni di euro, c'è una sensibilità, c'è una necessità, però da questo punto di vista, anche in base alle indicazioni che sono state date a livello nazionale e a livello europeo, la contribuzione alla prestazione pubblica è rapportata all'ISEE. Pertanto sulla disabilità non si discute, ma sulla disabilità ci sono delle gradualità di contribuzione che ovviamente saranno differenziate e distinte a seconda del reddito e dei proventi.

Président - Pour la réplique, la parole au Conseiller Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Bisogna ricordarsi che questo servizio di trasporto riservato ai disabili è stato istituito in ragione del fatto dell'impossibilità di rendere accessibili i servizi pubblici di trasporto a tutti, e di garantire pertanto a tutti, disabili compresi, il diritto alla mobilità (questa era l'idea). Si trattava di una fase transitoria che permettesse l'adeguamento dei trasporti pubblici alle esigenze di tutti; questo in teoria, perché poi in pratica non è mai stato così, né si è mai investito nulla nell'adeguamento del trasporto pubblico in generale in questa direzione, e in pratica questo servizio è l'unico a disposizione delle persone disabili.

Ora non vorrei che, dopo non aver percorso quella strada di rendere a tutti il trasporto pubblico accessibile, per mancanza di fondi si riducesse in modo drastico e notevole il servizio di trasporto ad hoc; questo sarebbe grave, molto grave e inaccettabile. Questo Consiglio regionale in diverse occasioni ha affrontato queste tematiche...ricordo nel 2010, quando addirittura abbiamo aderito ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sulla disabilità, Convenzione delle Nazioni Unite che dà molta importanza alla mobilità, che è una questione fondamentale per la qualità della vita delle persone disabili in primis. È una questione di libertà di potersi muovere, l'alternativa è la segregazione; è una questione di civiltà, su certi principi non si può tornare indietro, e poi è inutile aderire alle varie Carte se non teniamo fermi questi principi. Più volte, in tempi non sospetti, avevamo affrontato questa questione, anche proprio nell'andare nella direzione di rendere i servizi di trasporto pubblici accessibili a tutti, che è comunque una risposta a questa questione del trasporto disabili. Purtroppo non si è fatto mai niente in questo campo, anche su proposte che non avevano dei costi, a costo zero, non si è mai avuta la volontà di affrontare questa questione. Resta pertanto fondamentale il servizio di trasporto disabili ad hoc e quando si interviene in questo settore devo dire che, visti anche i precedenti, uno si preoccupa.

Veniamo alla delibera in questione. In questi giorni abbiamo visto molte prese di posizione e molte lettere ai giornali, eccetera. Quello che ci interessava era affrontare la questione in modo preciso. Con questa delibera di fatto si triplicano i costi di adesione a questo servizio e soprattutto la cosa un po' paradossale - come sottolineava anche lei - è il fatto che è scollegato da ogni utilizzo dello stesso servizio. Un aumento di costi che rischierebbe, questo scollegamento dell'effettivo utilizzo, anche di creare...come dire? un utilizzo non corretto del servizio stesso. È pertanto necessario riflettere su questo aspetto e rivedere questa questione. In generale, se si vuole andare in questa direzione, è necessario che si prenda in considerazione l'utilizzo e poi anche lo stesso tipo di disabilità della persona, che comunque cambia anche le ragioni e gli effetti di questo utilizzo. Staremo attenti e seguiremo l'evoluzione di questo dossier, che comunque dev'essere affrontato in modo serio, tenendo conto che stiamo parlando di un problema di civiltà che dev'essere affrontato nella sua complessità. Grazie.

Presidente - Punto 18 all'ordine del giorno.