Objet du Conseil n. 1497 du 20 octobre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1497/XIV - Interrogazione: "Rapporti intercorrenti tra lo Stato e la Regione in merito all'applicazione dell'articolo 9 del decreto legislativo 12/2011 sull'autonomia fiscale della Regione".
Président - La parole à l'Assesseur Perron.
Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.
Sulla domanda che viene posta in questa interrogazione, vorrei innanzitutto provare a chiarire la portata della norma contenuta nell'articolo 9 del decreto citato, che è una norma di attuazione. La potestà impositiva, che con questo articolo viene riconosciuta alla Regione, si sostanzia nella possibilità di istituire dei tributi locali nelle materie che rientrano nella potestà legislativa statutaria regionale con riguardo a presupposti non altrimenti assoggettati a imposizione. La Regione, pertanto, ad oggi non ha - e lo sottolineo - la possibilità di intervenire su tributi locali istituiti con legge statale, a titolo esemplificativo, come l'IMU che, a tutti gli effetti, anche alla luce di una sentenza della Corte Costituzionale, ha in modo molto chiaro natura di tributo erariale.
Cosa succede per le Province? A Trento e Bolzano, a differenza nostra, è l'articolo 73 dello Statuto Speciale del Trentino Alto Adige a prevedere che le Province, oltre a istituire tributi locali nuovi nelle materie di competenza, possano disciplinare i tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale anche in deroga alla medesima legge, definendo al loro interno le modalità di riscossione. Questo consente alle Province, a differenza di quello che avviene nella nostra Regione, di rimodulare la disciplina dei tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale, fino ad arrivare anche all'introduzione di esenzioni, di detrazioni o di deduzioni rispetto a quello che è impostato.
Cosa succede al Friuli? Qui sono riconosciute, per effetto di quanto previsto dal decreto n. 129 del 2014 - anche qui, a differenza nostra, in attuazione dell'articolo 51 dello Statuto speciale - la manovrabilità delle aliquote, le esenzioni di pagamento, le detrazioni di imposta o le deduzioni dalla base imponibile, soltanto con riferimento ai tributi erariali istituiti con legge dello Stato il cui gettito sia interamente devoluto alla Regione e, in ogni caso, soltanto quando sia la stessa legge statale a permettere queste manovre. Quindi, a scanso di equivoci, voglio mettere in evidenza che l'istituzione dell'IMI, cioè l'Imposta Municipale Immobiliare da parte della Provincia - in questo caso di Bolzano - non significa che i Comuni della Provincia non debbano restituire il maggior gettito IMU, ma soltanto che questo, a differenza di ciò che succede qui, avviene con un meccanismo diverso. Il comma 4 dell'articolo 1 della legge dell'IMI prevede che la Provincia può rimborsare ai Comuni soltanto le minori entrate che derivano dalla nuova imposta per effetto, come dicevo prima, delle detrazioni o di esenzioni che non sono previste dalla normativa statale. Questo rimborso non è correlato all'accantonamento del maggior gettito IMU a favore dello Stato che è trattenuto anche alla Provincia di Bolzano sulle quote di compartecipazione provinciali o regionali e tributi erariali ai sensi del decreto legge n. 201 del 2011; questo si applica a tutte le Autonomie speciali dotate di competenza in materia di finanza locale, escluse quindi Sicilia e Sardegna.
Ricordato quindi che ai sensi del comma 2 dell'art. 12 della legge istitutiva dell'IMI è comunque assicurata la neutralità per il bilancio dello Stato, vi è un successivo comma, il terzo, che prevede che la Provincia recuperi tali accantonamenti dai Comuni mediante una riduzione della dotazione complessiva finanziaria annuale che spetta agli stessi, ai sensi della legge provinciale in materia di finanza locale, come la nostra; però qui, diversamente da quanto accade in Valle d'Aosta, il recupero è invece disposto ex post con un meccanismo che permette di tener conto del maggior gettito rilevato dall'Erario che è effettivamente introitato da ciascun Comune. Grazie.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Assessore per la risposta, risposta molto articolata e molto tecnica, ma la nostra interrogazione aveva un valore soprattutto di natura politica, Assessore. Abbiamo studiato questo argomento nello spirito che anima un po' il gruppo; siamo dell'idea che bisogna essere propositivi e, nello stesso tempo, ricordarsi da dove veniamo e dove vogliamo arrivare. La grande differenza che c'è con le Province di Trento e Bolzano e con il Friuli è il fatto che loro disciplinano in maniera autonoma la gestione dei propri tributi e la riscossione dei loro tributi. Allora è questo il principio politico che noi dobbiamo inseguire, Assessore, al di là dei meccanismi poi che si innescano al suo interno ed è questo che noi, come gruppo UVP, cercheremo di fare in senso propositivo.
Abbiamo uno studio che metteremo a disposizione del Governo e dei Capigruppo, in modo che sia elemento di discussione e soprattutto di lavoro per i nostri Parlamentari, perché il Governo credo sia impegnato qua a gestire l'emergenza, abbiamo chi ci rappresenta a Roma. A Roma nel 2013 c'è chi ha fatto passi avanti rispetto alla nostra norma di attuazione 2011, norma di attuazione che possiamo giudicare come vogliamo, ma che ha aperto un principio corretto di autonomia del governo delle finanze del nostro territorio che è mancante rispetto a quello che sono riusciti poi ad ottenere Trento, Bolzano e lo stesso Friuli, che non ha, all'interno dello Statuto, principi così forti come le altre due Province. Allora è un po' questo che vorremmo far arrivare oggi con questa iniziativa.
L'interrogazione serviva per completare un ragionamento in Consiglio: noi dobbiamo assolutamente cercare - e magari farlo già attraverso la finanziaria, se è possibile - di provare a fare un passo in avanti, perché l'articolo 12 del nostro Statuto non impedisce completamente la possibilità che si vada ad intervenire sull'articolo 9 della norma di attuazione. Perché dice bene quando dice che noi oggi possiamo intervenire con tributi che non siano legiferati dallo Stato, ma noi possiamo intervenire con altre cose, e noi vogliamo intervenire su quei tributi lì. Oggi Renzi fa campagna elettorale togliendo la TASI e...benissimo, l'ha già fatto Berlusconi in passato, l'ha già fatto, poi l'abbiamo rimessa, poi non sappiamo bene come andrà a finire...ma una volta che gestiamo noi il nostro tributo, il nostro sistema di tributi, la nostra riscossione, saremo indipendenti da queste campagne politiche che avvengono a livello nazionale e saremmo anche capaci di disciplinare la norma nella correttezza per il rispetto degli investimenti che fanno i valdostani.
Oggi si parla di prima casa...ma perché non riuscire anche ad andare ad intervenire sull'abitazione principale per i figli, perché non intervenire su chi ristruttura, magari, e avere un periodo prolungato di oneri da non pagare? Perché comunque si può, una volta che il tributo sarà nostro e avremo ottenuto la nostra prerogativa fino in fondo, disciplinare e fare governo della nostra Autonomia con gli Enti locali nostri, Enti locali che - ricordiamolo - hanno dovuto ricorrere per il maggiore gettito IMU che viene loro richiesto, una somma importante, poiché giustamente la Regione è stata garante; però, mentre qui le tasse ormai le pagano tutti e negli Enti locali è ben argomentato tutto il sistema della contribuzione, probabilmente in altri territori non siamo così avanti, quindi l'IMU non diventa così importante, e qualsiasi resa che lo Stato farà a certe Regioni sarà sempre molto di più di quello che introitano, sarà sempre di più...allora cerchiamo di completare questo percorso.
Ripeto, abbiamo uno studio che mettiamo a disposizione, che abbiamo pagato con i soldi del gruppo, e speriamo sia utile per dare ai nostri Parlamentari l'energia necessaria per andare a migliorare l'articolo 9 e far sì che la Valle d'Aosta possa istituire proprie imposte e sovraimposte osservando i principi dell'ordinamento tributario vigente. Assessore, nei prossimi giorni daremo disposizione a questo studio e vorremmo in I Commissione anche essere propositivi e poter costituire un tavolo di lavoro che ci porti alla conclusione di questo percorso. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Punto 14 all'ordine del giorno.