Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1173 du 22 avril 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1173/XIV - Interpellanza: "Iniziative per rilanciare il contrassegno di qualità "Saveurs du Val d'Aoste".

Presidente - Per l'illustrazione chiede la parola il Consigliere Grosjean; ne ha facoltà.

Grosjean (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Bene, sono passati ormai più di 10 anni da quando è stato istituito il marchio Saveurs du Val d'Aoste...il marchio, il logo o il contrassegno, non so bene come definirlo. Siamo partiti con grande entusiasmo e credo che adesso sia il momento di tirare le conclusioni. Lo spunto nasce dal fatto che un delibera rinvia di un anno la conclusione di un ciclo, quindi era mia intenzione portare a conoscenza e chiedere all'Assessore competente qual è la situazione.

Noi saremmo curiosi di capire un attimino qual è la situazione del marchio, a che punto è la famosa associazione che doveva nascere. Lei si ricorderà, Assessore, le riunioni proposte dal Comitato Route des Vins, sette-otto anni fa, quando si è iniziato a parlare di Saveurs, proposte un po' cadute nel vuoto: si chiedeva semplicemente di unificare le due iniziative che andavano praticamente nella stessa direzione, anche perché esisteva già un'associazione, con un percorso definito e operativo, ma venivamo un po' tacciati di non essere sufficientemente seri. La nostra associazione non pretendeva corsi di formazione, non pretendeva controlli, non pretendeva nessun parametro a livello di edilizia o di tipo di strutture in legno piuttosto che in pietra, noi parlavamo semplicemente al cuore degli operatori. Parecchi dei nostri associati non poterono rientrare nei parametri dei Saveurs, malgrado carta dei vini e menù impostati sulle produzioni locali e, adesso, a che punto siamo? L'utilizzo del contrassegno da parte di chi aderisce al progetto a che punto è? Qual è l'effetto?

L'interpellanza nasce anche un po' da questa delibera, la n. 555; la seconda parte della domanda nasce poi anche dall'ultima delibera...in un mese due delibere che parlano di Saveurs du Val d'Aoste! Quindi la prima domanda è per sapere qual è la situazione; con la seconda ci si stupisce che questo marchio venga utilizzato in un modo un po' così, senza troppi problemi, è stato deciso di concederlo a chi aderisce al programma per l'EXPO 2015, di presentazione di questo sistema di controllo, e quindi a questo punto si autorizza chiunque ad aderire al marchio Saveurs. È vero che è per un periodo sperimentale, però mi sembra di veder banalizzare un po' questo marchio. Da una parte bisognerebbe fare dei corsi, bisogna avere dei parametri; adesso, perché serve, chiunque può aderire momentaneamente. Mi sembra una cosa un po' buttata lì, cioè utilizziamo questo marchio senza avere un progetto ben definito. Credo che sia veramente il momento di mettere mani a tutte queste piccole organizzazioni che si occupano alla fine dello stesso problema, di portare avanti il discorso enogastronomico e di rilanciare in modo concreto questo settore.

Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz; ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente. Ringrazio il collega Grosjean per aver posto all'attenzione del Consiglio questo argomento che ci consente di spiegare la situazione. Cercherò di dare delle risposte sia alle questioni e alle domande contenute nell'interpellanza, sia a quelle che sono state poste nella presentazione, perché sicuramente quando è stata stilata l'interpellanza non c'era la seconda delibera, però non c'è alcun problema.

Le "motivazioni di questa proroga" stanno esattamente nel solco del ragionamento che ha fatto l'interpellante, ovvero noi abbiamo avviato, ormai dall'inizio di questa legislatura, un approfondimento sul settore dei marchi e sul settore enogastronomico. Ora, il collega Grosjean parla della Route des Vins, ma insieme alla Route des Vins abbiamo una miriade di marchi: oltre a Saveurs, Route des Vins, abbiamo Chemin des Vignobles, Chilometri Zero, Les Goûts du Paradis, les Goûts du Mont Blanc, Les Goûts de Doues, abbiamo un'infinità di marchi, marchietti, siti. Senza voler svilire e senza voler mortificare le giuste aspirazioni, credo che sia arrivato il momento di ricondurre i marchi ad una norma unica; tutte le cose, se andiamo a vedere, hanno delle ragioni. Già solo i due marchi più importanti che abbiamo citato, Saveurs e Routes des Vins, sono due marchi che hanno due leggi regionali, dove, se andiamo a vedere, ci sono degli argomenti che sono molto simili, ed effettivamente come dice l'interpellante noi abbiamo dei momenti dove, da un lato, per avere il marchio Saveurs devi sottoporti a un corso di formazione, a delle valutazioni di tipo urbanistico e, dall'altra parte, avevi un percorso dove il soggetto, la promozione era il prodotto, e tutta un'altra serie di elementi che non erano perlomeno contemplati dal punto di vista formale. Ecco perché credo che sia arrivato il momento per fare chiarezza su questo: da una parte è stato avviato un progetto insieme all'Università della Valle d'Aosta, che ringrazio, che ha avviato una ricerca specifica su tutti i marchi che abbiamo in circolazione; dall'altra parte un lavoro assieme all'Assessorato all'agricoltura (peraltro ringrazio i colleghi, il collega Testolin, così come le strutture) con l'Institut agricole, con la Scuola alberghiera, con gli albergatori, con i commercianti per fare un'analisi compiuta e per cercare di mettere insieme una serie di elementi.

Anche dal punto di vista sostanziale (poi andremo a vederlo) noi abbiamo tante aziende, ma sul contrassegno probabilmente dobbiamo fare un passo avanti, perché l'approccio fino ad oggi che abbiamo avuto ha valorizzato un lavoro, da un lato, ma dall'altra parte non ha valorizzato la qualità, abbiamo fatto delle verifiche di ordine amministrativo, cioè coloro che hanno controllato - poi lei mi chiede quanti sono i controlli - hanno controllato la presenza di fatture, se il commerciante aveva acquistato dei prodotti DOC, DOP, dei prodotti tipici. Quindi, rispetto a questo tema, e sarò ben lieto anche di affrontarlo insieme in commissione, bisogna creare una piattaforma unica per andare nella direzione dove ci dovrà essere un marchio madre e padre e poi una declinazione eventualmente in subordine di quelle che possono essere le specifiche, evitando una confusione che, alla fine, crea imbarazzo e non permette un'efficace comunicazione.

Qual è "la situazione reale del sistema Saveurs": oggi abbiamo 94 operatori, 51 sono i ristoranti, 19 gli esercizi commerciali, 15 le aziende alberghiere, 5 agriturismi e 4 rifugi alpini; quindi, per parlare di Valle d'Aosta, il dato di quasi 100 iscritti che si sono sottoposti al corso non è trascurabile, abbiamo la diffusione sostanzialmente in tutta la Valle, e questa è già una base interessante e importante. I controlli che sono stati fatti: abbiamo fatto dei controlli sulla base di reclami che sono pervenuti dalla clientela, ne abbiamo fatti due, e ne sono stati fatti altri tre dalla struttura competente a campione. Riguardo ai due casi di reclamo, nel primo è stato formalmente chiesto da parte della struttura competente all'esercente di rappresentare le controdeduzioni e alla fine è stato deciso di invitare formalmente il titolare del marchio ad una maggiore attenzione e, nel secondo, c'è stato un contraddittorio con il dirigente responsabile e l'operatore; in entrambi i casi la conclusione, è stata di un invito ad una maggiore attenzione. Negli altri tre casi due non hanno fatto emergere alcuna irregolarità, mentre per il terzo operatore è emersa la non-conformità ai requisiti previsti per la sola area dell'approvvigionamento, quindi anche in questo caso è stato fatto un invito a una maggior scrupolosità per l'aggiornamento.

Per quel che attiene alla tracciabilità, la domanda non è posta nell'interpellanza, ma mi sento di dare una risposta: proprio per evitare una proliferazione di marchi è stato pensato di utilizzare un marchio esistente, il Saveurs, che non vuol dire che viene rilasciato il marchio Saveurs a un esercente, ma vuol dire che viene utilizzato questo marchio all'interno di una procedura che serve per la tracciabilità dei prodotti alimentari. Quindi questo progetto, che ha il patrocinio del Ministero e ha una certa visibilità anche a livello nazionale, sarà un progetto che, in virtù di nuove tecniche, si inserisce nella tracciabilità dei prodotti. Il fatto di dover contrassegnare i prodotti presupponeva l'elaborazione di un marchio; anziché inventarci l'ennesimo marchio si è concesso a questo progetto di tracciabilità di utilizzare il marchio Saveurs, che è altra cosa dell'esporre e nell'evidenziare il marchio Saveurs nel proprio esercizio.

Per concludere (e ritorno all'interpellanza), l'idea è proprio di dare gambe con tutta una serie di approfondimenti a quegli intendimenti che in parte erano già stati stimolati allora, ma che adesso...diciamo che i tempi siano maturi per arrivare a una conclusione.

Presidente - Grazie Assessore. Per la replica chiede la parola il Consigliere Grosjean; ne ha facoltà.

Grosjean (UVP) - Bene, la ringrazio Assessore, finalmente i tempi sono maturi! Abbiamo messo un po' di tempo, però credo che sia più che mai opportuno andare a fare un po' di chiarezza sull'offerta enogastronomica e turistica, perché adesso se uno va sui vari siti rischia di fare molta confusione, da una parte, e dall'altra, anche il produttore alla fine non sa più qual è il logo, qual è il contrassegno da apporre sul prodotto, perché si rischia solo di creare tanta confusione. Abbiamo i loghi delle varie associazioni, abbiamo i loghi dei vari metodi di coltura, abbiamo i loghi delle varie tipologie di controllo, quindi alla fine uno non sa più da che parte focalizzare la presentazione del suo prodotto. È quindi importante e gradirei veramente poter fare il punto della situazione in commissione...adesso non so se sarà la III Commissione o quale altra, lo decideremo insieme magari con la Commissione agricoltura...così, per avere anche noi la situazione di come sta evolvendo questa materia.

Presidente -Grazie. Passiamo al punto 23 dell'ordine del giorno.