Objet du Conseil n. 1172 du 22 avril 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1172/XIV - Interpellanza: "Erogazione di contributi pubblici per l'organizzazione della manifestazione "Aosta Sound Festival".
Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Anche questa iniziativa ripropone un argomento già trattato dal nostro gruppo con una specifica interpellanza. Il tema è quello del finanziamento pubblico a sostegno dell'evento musicale chiamato Aosta Sound Festival. Discutemmo l'interpellanza il 16 luglio del 2014, ormai a cose fatte, cioè quando l'appuntamento musicale era già terminato e metabolizzato. Qualcuno si ricorderà il dibattito che ci fu in aula, il nostro intervento e la risposta dell'appena insediato Assessore Rini.
Con la nostra iniziativa volevamo rappresentare l'esigenza di un più attento e oculato controllo della spesa per eventi come questo per definizione "estemporanei", tant'è che ogni anno con delibera di Giunta vengono individuate le manifestazioni che si ritiene di sostenere ai sensi della legge regionale specifica sulle manifestazioni. Il finanziamento di questo, come di altri eventi, è rimesso alla libera valutazione delle istituzioni, dei tecnici, in questo caso del Comune di Aosta, della Presidenza del Consiglio regionale e dell'Assessorato istruzione e cultura. I tre soggetti in questione l'anno scorso erogarono per questo specifico evento qualcosa come 160 mila euro a titolo di sostegno costi, quindi 13 mila l'Assessorato dell'istruzione, 46 mila la Presidenza del Consiglio e 100 mila euro il Comune di Aosta; dicevo 160 mila euro a titolo di sostegno costi, senza considerare tutto il supporto logistico che fu offerto agli organizzatori gratuitamente: lo stadio Puchoz, il gazebo, il palco, 500 sedie (mi pare di ricordare), transenne, servizio d'ordine e stradale, e via dicendo. Dicevo che noi rappresentammo l'esigenza (oltre che di una maggiore trasparenza nell'uso delle risorse pubbliche) anche di una migliore pianificazione di questi finanziamenti. In quell'occasione scoprimmo tra l'altro che non esiste un piano annuale per quanto riguarda la Presidenza del Consiglio per l'utilizzo e la destinazione di questi contributi, tant'è che i colleghi Rosset e Roscio votarono contro alla proposta dell'allora Presidente Rini di corrispondere un aiuto di 46 mila euro, proposta che fu fatta una ventina di giorni prima dell'evento. Ci chiedevamo tra l'altro per quale motivo, a fronte di un sostegno pubblico che copre la quasi totalità dei costi dichiarati, non ci fosse stata da parte di chi materialmente eroga le risorse la necessità di verificare come questi soldi venivano spesi, quanti ne entravano nelle tasche della 3Bite, la società organizzatrice dell'evento, quale ritorno artistico, culturale, turistico avesse avuto l'evento e quindi quali ricadute positive sulla città di Aosta e sulla regione. Facemmo cioè rilevare che nulla era dovuto da parte della 3Bite in termini di rendicontazione a consuntivo, Assessore, perché voi vi facevate dare un preventivo con un elenco di spese...io parlo di consuntivo, cioè se questi erano bravi a risparmiare rispetto a quanto erogato come contributo, nessuno avrebbe chiesto loro indietro l'avanzo, la rimanenza. Certo, facemmo anche notare che l'Aosta Sound Festival non è proprio un evento di richiamo mondiale così come viene invece declamato dai titolari del marchio, da questi signori della 3Bite; altrimenti, Assessore, che bisogno avrebbe la 3Bite di un contributo che copre praticamente la totalità dei costi, visto che il concerto chiave di questo evento era pure a pagamento, cioè chiedevano un biglietto di 15 euro, oltre agli introiti che questo evento aveva in termini di gadget, di cibo, di bevande, eccetera, che erano introitati direttamente da questa organizzazione, cioè dagli organizzatori?
La cosa che non ci andava giù, Assessore, oltre a questa munificenza istituzionale (stiamo parlando di 160 mila euro) che, guarda caso, favorisce di più alcuni soggetti rispetto ad altri, era il fatto che gli uffici non pretendessero in alcun modo che il patrocinio della Regione, della Presidenza del Consiglio e del Comune fosse segnalato, se "patrocinio" si può definire peraltro la partecipazione pressoché totale ai costi da parte dei sovventori istituzionali. Quindi sul sito e sui manifesti che pubblicizzavano l'evento nessuno richiedeva che fosse indicato (come da appalto, o comunque da convenzione) il patrocinio, tant'è che alcuni manifesti che si vedevano per Aosta e che si sono visti fino ad un paio di mesi fa non riportavano neanche il logo, né del Comune di Aosta, né del Consiglio, né della Regione. Chi vuole può scaricarsi il resoconto del dibattito che fu piuttosto articolato, ma la sintesi comunque fa: basta contributi a fondo perduto per eventi e manifestazioni estemporanee, e soprattutto basta contributi a fondo perduto senza chiedere in cambio uno straccio di rendicontazione, di quietanze di pagamento, senza chiedere un bilancio finale dell'evento, delle entrate e delle uscite. L'altra volta lei ci aveva detto che non c'era, poi mi fa piacere che ci sia, e aggiungemmo: basta finanziamenti a fondo perduto sempre agli stessi e sempre per gli stessi eventi.
Se il pubblico vuole aiutare delle manifestazioni, colleghi e Assessore, lo può fare per uno, due o al massimo tre anni (l'edizione del 2014 era la sesta edizione dell'Aosta Sound Festival!), dopodiché i soldi vengono direzionati altrove, lo dicemmo allora e lo ribadiamo oggi che si deve ragionare in termini di start up. Questa organizzazione riceve soldi prima dal Comune, è poi integrata dalla Regione e questo è il sesto anno! L'aiuto è per l'avvio, dopodiché questi signori devono essere in grado di andare avanti con la loro energia e comunque non possono pensare di potersi pagare le spese con i soldi pubblici, non possono! Parliamo di 160 mila euro, Assessore...lei continua a guardarmi con gli occhi spalancati, sono 160 mila euro più tutto il supporto logistico per quattro giorni di manifestazione! Non è educativo, non è neppure etico, e non credo che sia neppure ammessa dalle regole sulla contabilità pubblica un'erogazione senza particolare rendicontazione, anche senza definire...diciamo la ratio e l'obiettivo, perché lì ci si può inventare la qualunque, cioè si può dire che serve per l'elevazione spirituale e culturale dei valdostani, ma quanto meno va definita una scadenza, cioè ti aiuto un anno, ti aiuto due anni e vedo quanti soldi ti hanno dato magari anche gli Enti locali, dopodiché passiamo ad aiutare altri!
Abbiamo voluto mettere le mani avanti prima che il contributo venisse nuovamente erogato (non so se è già stato chiesto, è una delle domande) anche dopo esserci interessati l'altra volta di legge sulle compagnie teatrali; apparentemente appaiono due cose diverse, ma, Assessore, vi sono delle similitudini che portano a ragionare su piani paralleli. Intanto il finanziamento pubblico: l'evento Aosta Sound Festival costa al pubblico quanto costano, sempre al pubblico, i contributi per tutte le compagnie teatrali professionali e amatoriali valdostane in un anno! Parliamo praticamente della stessa cifra: 160 mila euro per l'Aosta Sound Festival contro i 170 mila euro che voi erogate alle compagnie teatrali...a fronte di che cosa? A fronte di decine e decine di rappresentazioni, di obbligo di replica e del coinvolgimento di centinaia di lavoratori per un intero anno. Poi, nel ragionare in parallelo, viene alla mente il fatto che le compagnie teatrali sono tenute per legge a scrivere sui manifesti e sulle locandine (e non mi dica di no, perché è scritto sulla legge) che vi è il patrocinio della Regione. E parliamo di cifre, per ogni compagnia, Assessore, che sono mediamente dieci volte inferiori rispetto alla cifra che voi avete stanziato per l'Aosta Sound Festival, a fronte di una quantità di repliche e di nuovi allestimenti considerevoli. Non voglio poi entrare nei tecnicismi della legge, ma nel caso dei contributi alle compagnie teatrali e anche ai cori, alle bande e alle associazioni culturali, è prevista una rigorosa rendicontazione dei costi, una dimostrata ricaduta sull'occupazione locale, è previsto un giudizio da parte di una commissione composta da esperti su cui abbiamo discusso abbondantemente l'altra volta. Nel caso di questa erogazione, invece, non vi è nulla di tutto questo, è la Giunta che decide, è l'Ufficio di Presidenza e la Giunta insieme eventualmente ai tecnici e, tra l'altro, l'Ufficio di Presidenza a maggioranza, tant'è che l'altra volta i due colleghi avevano votato contro e ve lo eravate votato voi tre, e il Comune di Aosta.
Per concludere, quindi, con la nostra interpellanza riproponiamo il dibattito sull'Aosta Sound Festival suggerendo allo stesso tempo che i soldi eventualmente pensati per finanziare questo evento (già finanziato nell'anno passato) vengano destinati quest'anno al lancio di altri eventi, di altre iniziative, così da creare ulteriori opportunità di lavoro per chi vuole fare delle cose, per chi vuole lanciarsi nel campo dell'offerta culturale. Naturalmente tutto ciò, e concludo, nella piena trasparenza, perché non si può pensare di dare dei soldi senza avere in cambio un bilancio anche delle ricadute in termini culturali sul tessuto cittadino e regionale. Grazie.
Presidente - Per la risposta da parte del Governo, la parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Grazie Presidente, e grazie anche al collega Guichardaz, perché mi dà l'opportunità in questa sede di fare un po' di chiarezza anche su questo tema e sugli altri che lei ha marginalmente toccato.
Vengo innanzitutto nel dettaglio a risponderle ai vari quesiti. Mi chiede se vi sia in previsione l'erogazione di contributi pubblici relativi a questa singola manifestazione. Per l'anno in corso i programmi sono ancora in via di elaborazione e, come sempre, saranno sviluppati considerando tutte le varie proposte di cooperazione con i principali soggetti che attuano politiche in tale settore, quindi anche con la Presidenza del Consiglio, con gli altri Assessorati regionali, con il Comune di Aosta e con i partner culturali. Quindi, ad oggi, non è ancora arrivata alcuna richiesta, non c'è ancora una previsione; qualora arrivasse, ovviamente verrà valutata come sempre.
Per quanto riguarda il punto 2, nell'ambito quindi di quello che ho appena annunciato, certamente verranno valutate le proposte e considerati i possibili interventi in funzione innanzitutto delle disponibilità finanziarie effettivamente disponibili, ma anche della pertinenza e della ricaduta che i singoli eventi (quello che lei cita, come tutti gli altri eventi che ci vengono proposti) hanno per il nostro territorio.
Poi chiede ancora se è stato nel frattempo elaborato un regolamento per l'uso dei contributi pubblici. Le iniziative quali ad esempio quella che lei cita, l'Aosta Sound Festival, non sono sostenute da contributi pubblici, bensì vengono realizzate in modalità di partenariato, cioè non ci sono in realtà dei soggetti beneficiati che non sia il pubblico spettatore in cui l'Amministrazione si assume alcuni costi diretti, e quindi certificati, derivanti dall'organizzazione. Gli aspetti di partecipazione possono essere estremamente variabili per numero e per tipo di partner, per tipologia dell'intervento e ancora per altre variabili e vengono dunque definiti nell'ambito di una convenzione tra i vari soggetti coinvolti. Per tale motivo appare particolarmente difficile realizzare una schematizzazione degli interventi da cui possa derivare alcun regolamento che non rischi di vincolare eccessivamente le opportunità di aderire e dare sostegno alle iniziative da parte dell'Amministrazione. Stante anche tale premessa, vengono comunque sempre rispettati (e questo tengo a sottolinearlo) i criteri di trasparenza della rendicontazione, di valutazione delle congruità delle spese che vengono sostenute. Anche l'obbligo di indicazione del patrocinio e della partecipazione degli organi istituzionali nell'ambito di materiali di stampa è sempre richiesto, e sarà nostra premura controllare che ciò avvenga in maniera puntuale per questa come per altre iniziative.
Mi conceda qualche piccola osservazione, però. Mi fa particolarmente specie che ci dobbiamo trovare in quest'aula a discutere in maniera preventiva, ad hoc, di un singolo evento che, come tanti altri eventi (tengo a sottolinearlo), da anni vengono sostenuti dall'Amministrazione regionale. A titolo anche esemplificativo le cito Aosta Classica, per esempio, che è sempre proposta da un ente privato che collabora con l'Amministrazione pubblica e che porta degli ottimi risultati sul territorio, magari, nel caso in esempio di Aosta Classica, non per numeri eccessivamente elevati, ma per la qualità di un certo tipo, così come l'Aosta Sound che, ricordo, è un evento particolarmente apprezzato dalla popolazione. I numeri parlano da soli: abbiamo avuto un'affluenza l'anno scorso con numeri assolutamente considerevoli, e quindi avevamo ritenuto all'epoca...ripeto: quest'anno non c'è neanche una richiesta di intervento, quindi è anche per questo il mio stupore nel veder fare questo tipo di richieste.
Quello che noi cerchiamo sempre di valutare, quindi, è, da un lato, di cercare di offrire alla nostra popolazione, ai valdostani, alle valdostane, ma anche ai turisti, visto il periodo in cui si svolgono per esempio queste due iniziative (una che ha ricordato lei, una che le ho portato ad esempio io), degli eventi di qualità, degli eventi che cerchino di ravvivare la città anche in un periodo estivo...credo che l'anno scorso (non lo dico io, ma lo dicono i risultati, lo dicono i dati) l'Aosta Sound su questo abbia centrato appieno l'obiettivo; e, dall'altro, cercare anche il ritorno artistico (ricordo che è stato comunque un evento che ha ospitato dei grandi nomi nazionali, e non solo).
Ha poi anche citato, per correttezza e onestà del vero, l'esempio delle compagnie teatrali, delle bande e dei cori. Lei sa quanto noi teniamo a questo settore, perché è parte fondamentale del patrimonio culturale della nostra regione e quanto davvero stiamo cercando con serietà di fare per garantire, a chi opera con professionalità e con serietà sul nostro territorio in questi ambiti, di continuare la propria attività. Lei ha citato una cifra, corretta, che corrisponde però al contributo annuale, quello basilare che viene erogato. Poi, al di là di questo, vi sono i contributi per le singole iniziative, esattamente come quella che lei oggi porta ad esempio qua, che ogni singola compagnia teatrale ci propone; peraltro cerchiamo, anche con un criterio di rotazione, di coinvolgere tutte le principali compagnie teatrali. Di volta in volta viene deliberato ogni singolo evento, con cifre anche considerevoli per ogni singolo appuntamento: penso agli interventi per le compagnie teatrali all'interno della programmazione della Saison Culturelle, penso anche allo spazio per le bande e per i cori, penso a tutte le attività che cerchiamo di inserire per esempio all'interno dell'EMO (a compagnie teatrali, bande e cori) che quindi vengono deliberate di volta in volta. Paragonare quella cifra ad un evento singolo, che è un'altra cosa, non credo sia corretto e penso che non dia la giusta percezione di quello che accade nella realtà.
Quello che le posso garantire, quindi, piuttosto che ragionare per reparti stagni rischiando anche di cadere in una personalizzazione della questione che sinceramente io cercherei di rifiutare, è che forse dobbiamo ragionare in un'ottica più generale (questo lo condivido con lei): cosa vogliamo per la nostra città, per la città di Aosta, ma non solo, per il nostro territorio, per la nostra regione, cercando di sostenere quegli eventi che abbiano queste caratteristiche.
Concludo. Lei parlava di start up, di sostenere le iniziative. Io non so personalmente se questo è un criterio condivisibile, perché, come le ho fatto l'esempio di Aosta Classica, che ormai sono anni che viene giustamente sostenuta dall'Amministrazione regionale, ci sono tantissime altre iniziative che da anni vengono sostenute dall'Amministrazione, quindi credo che forse sia anche limitativo in un momento come questo. È forse più corretto un discorso più ampio, senza cadere nella personalizzazione delle questioni, e pensare se ci possa essere da parte nostra anche uno stimolo...penso nei confronti dei privati, nei confronti degli altri Enti e delle organizzazioni...per trovare una forma di collaborazione nuova che possa garantire comunque una programmazione forte ed organica al fine di rendere il tutto vivo e accattivante, nonché offrire possibilità ai momenti di svago, ma anche di cultura. Credo che quando si creano eventi del genere...l'Aosta Sound Festival, ci tengo a sottolinearlo, è stato un momento di cultura musicale importante, quindi credo che questa sia una strada, un ragionamento, che possa e debba essere percorribile. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 16,48 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.
Rosset (Presidente) - Per la replica chiede la parola il Consigliere Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore. Mi fa piacere che lei su questo argomento si sia particolarmente scaldata, mi spiace di averle fatto specie...diciamo nel concentrarmi. La prossima volta le prometto che le farò un'interpellanza sulla Saison e poi entreremo all'interno della Saison, nella parte teatrale, a vedere quanti contributi vengono assegnati alle compagnie teatrali, quanti alla 3Bite, e via dicendo, così non personalizzeremo. Diciamo che faremo un quadro molto generale, dopodiché vedrà che però un po' di personalizzazione rischia di venire fuori anche lì, perché poi alla fine della fiera è strano che in questa Regione ci siano delle società, diciamo dei gestori, degli organizzatori che siano più capaci di altri di proporsi, evidentemente che hanno una maggior capacità di proporre delle offerte che vengono sistematicamente accettate e che rientrano poi nei circuiti cosiddetti "dell'offerta culturale".
Lei cita Aosta Classica...all'Aosta Classica, lei lo sa benissimo, avete dato 40 mila euro, 40 mila le sono stati dati dalla Fondazione CRT, cioè per un evento importante come l'Aosta Classica, si sono trovati...hanno fatto il bando della CRT...voglio dire, le cifre sono un filo più contenute rispetto ai 160 mila euro di quest'evento di cui, ripeto, a me piacerebbe vedere il bilancio consuntivo. Mi piacerebbe vedere le entrate che hanno determinato, sia per quanto riguarda le attività accessorie che l'indotto...e poi una valutazione, perché non è che si fa solo una valutazione sulla congruità di un evento dicendo che culturalmente eleva, eccetera! I 15 mila...i numeri che lei cita sono i numeri che ha scritto l'Aosta Sound Festival sul suo sito istituzionale, non vi siete messi lì a contare quanta gente c'era, non avete fatto una valutazione sui biglietti staccati! Come potevate farli? Avete preso atto di un'informazione che ho letto anch'io: 15 mila persone per questo evento, per questo Aosta Sound Festival! Benissimo, allora siccome c'è questo grosso indotto, questo grosso richiamo dell'Aosta Sound Festival, secondo me abbiamo favorito sicuramente un evento importante da un punto di vista culturale; dopodiché l'azione del pubblico non è quella di continuare a "stampellare" questi eventi, sennò ne portiamo anche 150 mila, basta dare un milione e mezzo di euro e non più 160 mila, la prossima volta ci allarghiamo e andiamo in tutti i comuni della Valle d'Aosta!
Il pubblico ha l'obbligo di selezionare. Tra l'altro voi fate riferimento a una legge che nella sua essenza parla di favorire certi tipi di manifestazioni culturali, è una legge che cita più di una volta il bilinguismo, visto che voi avete tanto caro questo tema. Qua parliamo di Electro dance, parliamo di un certo tipo di musica che, in linea di principio, può rientrare...a me non piace, però, voglio dire, ad altri potrebbe non dispiacere questo tipo di musica, io preferisco la musica classica, tanto per dire, ma non per questo ci faccio un'accusa per il tipo di finanziamento. Parliamo di 160 mila euro complessivamente erogati da tre Enti! Poi voi dite: 100 mila arrivano dal Comune...già, ma al Comune chi trasferisce parte del denaro? Quando poi parliamo di finanziamento degli Enti locali noi siamo lì a fare...diciamo dei trasferimenti di risorse agli Enti locali sotto forma di erogazione a bilancio, quindi di fatto creiamo una rete. Questo è un problema! E secondo me il problema è che bisogna fare delle valutazioni quando si erogano dei contributi, cioè dei soldi di tutti, che siano delle valutazioni di pertinenza, oltre che di ricaduta, oltre che di allargamento e di possibilità che si possano fare.
Poi lei dice che...vabbè sulle compagnie teatrali io ho fatto quel raffronto perché mi interessava anche dire che voi, nella legge, perché lì c'è una legge regionale che avete fatto negli anni '90, avete stabilito come principio che il patrocinio della Regione per esempio debba essere segnalato! Voi non l'avete chiesto! L'anno scorso ho fatto un'interpellanza dove ho segnalato che questi signori, a fronte di un contributo di 160 mila euro e tutta la logistica gratuita, non si erano neanche presi la briga di mettere sui manifesti il patrocinio del Comune, del Consiglio e della Regione! Questo perché? Perché probabilmente hanno ritenuto che fosse loro dovuto, però hanno evidenziato il grande contributo della Henninger, che probabilmente ha fornito loro la birra (importante anche quel contributo), il contributo della "Leone Rosso", che credo abbia curato tutta la parte relativa alla ristorazione e alla distribuzione, e noi, che abbiamo dato 160 mila euro come tre Enti, come tre istituzioni...quella roba lì non è stata segnalata! Motivo per cui evidentemente anche i colleghi hanno ritenuto che non fosse opportuno finanziare in quella maniera.
Assessore, le garantisco comunque che faremo poi una serie di interpellanze dove le farò vedere che io non personalizzo, che qualcun altro evidentemente e probabilmente ha la tendenza a personalizzare, a preferire qualcuno a discapito di altri! Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 22 all'ordine del giorno.