Objet du Conseil n. 810 du 22 octobre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 810/XIV - Interpellanza: "Interventi per la verifica dei valori di inquinamento dei treni "Minuetto" utilizzati sulla tratta Aosta-Torino".
Presidente - Per l'illustrazione ha chiesto la parola la Consigliera Certan; ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Sì, grazie Presidente. Sono un po' sorpresa dai titoli che ogni tanto vengono dati, perché in effetti nella nostra interpellanza non c'è solo questa richiesta, però va bene lo stesso.
La situazione della ferrovia valdostana è uno degli argomenti, credo, Assessore, à la une in ogni Consiglio. L'abbiamo affrontato anche in IV Commissione ultimamente, dove lei ci ha illustrato tutto il percorso, tutto l'iter che questa problematica ha avuto negli anni. Sta di fatto che, in questo slalom tra difficoltà di dialogo, ingarbugliamenti burocratici e norme di attuazione che ancora non vedono...diciamo una risoluzione o un'attuazione tra Regione, Stato, Trenitalia e RFI, insomma, la Valle d'Aosta e noi valdostani, per ora e per l'immediato futuro, non abbiamo ancora nulla di certo, di chiaro e di definito. Il servizio quotidiano di trasporto con cui affrontano le giornate i lavoratori e gli utenti che tutti i giorni - e credo che su questo condividiamo - utilizzano questo servizio, è scarso e, direi, poco affidabile. Lo conosce, lo sa pure lei, Assessore, che ormai sia gli albergatori, sia i commercianti, persino i vertici della Casino, nell'audizione, i responsabili di EXPO 2015 di Milano, questi responsabili nazionali che erano intervenuti nel convegno di Courmayeur (se lo ricorderà anche lei), hanno ormai tutti denunciato e palesemente sottolineato che lo scadente servizio ferroviario è uno dei nodi problematici da tenere in conto anche per lo sviluppo economico e turistico della nostra regione e, direi, la criticità della nostra regione. Se quindi a lungo termine, cioè nel lungo periodo pare che (come lei ci ha assicurato) si stia lavorando, e quindi arriveremo forse ad una prospettiva di soluzione, non abbiamo...diciamo che per ora non è che abbiamo delle certezze, non abbiamo delle rassicurazioni da parte sua...a parte che abbiamo certezze solo riguardo all'acquisto dei cinque treni bimodali che, forse, inizieranno a funzionare (per essere ottimisti) tra...tre anni, quattro anni? Quindi, nell'immediato, pensare di raggiungere la Valle d'Aosta o muoversi con dei mezzi pubblici è quasi angosciante, direi, e, presi per sfinimento, sta prevalendo spesso tra gli utenti il sentimento di arrendevolezza, che però, mi permetto di dire, non fa certo onore alla nostra regione.
Ora, noi finora abbiamo posto sempre più l'accento su questioni di programmazione, come ricordavo adesso nelle premesse, programmazione del futuro della nostra linea, ma con questa interpellanza vogliamo invece sollevare questioni...diciamo più a breve termine, o comunque più immediate, per vedere se si riesce almeno a dare sollievo e un po' di ottimismo a chi utilizza questo servizio.
La prima domanda che le abbiamo posto riguarda la questione dei bimodali; è al vaglio, e credo che stiate chiudendo l'appalto dei cinque treni bimodali a trattativa privata con una procedura negoziata. Ora, lei sa che noi non abbiamo mai sostenuto questa via, però pare certo che questi treni (a detta di qualcuno) non potranno viaggiare sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, poiché le caratteristiche che avete messo nel bando, caratteristiche tecniche, hanno un asse di curvatura (poi lascerò a lei spiegare meglio, che è sicuramente più preciso di me) che non è compatibile con quello dei binari dell'Aosta/Pré-Saint-Didier. Come gruppo ALPE pensiamo, se dovremo passare attraverso treni bimodali, che almeno dovrebbero essere fruibili su tutta la tratta valdostana, tanto per non iniziare poi un percorso che sarà già vecchio appena lo utilizzeremo.
Nel punto due poniamo l'accento sul passaggio nei pressi della stazione di Porta Susa. Sappiamo che sono stati fatti dei controlli e, anche se non abbiamo chiesto appositamente tutta la documentazione, chiederemmo a lei, adesso, qui, in Consiglio, se non può essere opportuno farsi promotori come Amministrazione regionale presso le Autorità piemontesi competenti di una nuova verifica, più approfondita, dei valori di inquinamento dei Minuetto, poiché (come ci ricordava lei stesso, nello scorso Consiglio) non è il treno che ha creato i problemi a Porta Susa, in quanto quello era un modello di treno molto più vecchio, anche meno prestante da un punto di vista di risparmio energetico, e aveva meno filtri contro l'inquinamento. Chiediamo quindi, proprio perché il Minuetto risponde già a dei parametri europei più competitivi, se non è possibile far fare delle verifiche, perché se si potesse (almeno con alcuni viaggi, nelle ore di punta) evitare ai lavoratori e agli utenti della linea ferroviaria la rottura di carico a Ivrea, il bypass a Porta Susa, sarebbe, come le dicevo prima, un piccolo sollievo, non risolutivo, ma sicuramente apprezzabile.
Infine ci è stato segnalato che sui tabelloni di destinazione di arrivo, a Torino e a Chivasso, Aosta non risulta più essere indicata, poiché pare che RFI indichi nel tabellone il capolinea, e quindi è evidente che il luogo di arrivo, se persisterà la rottura di carico e di cambio ad Ivrea, il capolinea è Ivrea e non è Aosta...mi dicono che in alcune corse forse c'è scritto che per arrivare ad Aosta bisogna prendere quel tipo di treno, c'è una piccola indicazione, ma è quasi illeggibile. Credo quindi che come capoluogo di regione Aosta meriti almeno di non sparire dai tabelloni, proprio perché è capoluogo, ripeto, di una regione. Le chiediamo pertanto di intervenire presso le stazioni piemontesi affinché ci sia il ripristino dell'arrivo e della destinazione "Aosta", non tanto per i viaggiatori e i pendolari, che chiaramente sanno quale treno devono prendere, ma anche proprio per quei pochi turisti che si cimentano nel viaggio ferroviario, credo sia importante avere almeno questa indicazione. La ascoltiamo attentamente. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola all'Assessore Marguerettaz; ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente. Le domande sono abbastanza puntuali, quindi credo che ci siano tutte le condizioni per dare delle risposte molto precise.
Intanto, sulla prima domanda: "se è intenzione dell'Amministrazione regionale procedere nell'iter di acquisto dei treni bimodali", ovviamente l'Esecutivo, anche proprio per definizione, esegue delle indicazioni e dei deliberati che sono stati, a monte, legittimati dal Consiglio. Sono diverse le risoluzioni approvate da questo Consiglio, a partire dal 2011 in avanti, in cui c'è un impegno dato al Governo regionale a proseguire le attività al fine di utilizzare i fondi statali della legge finanziaria del PARFAS per l'acquisto dei treni bimodali. Quindi il Consiglio, ovviamente a maggioranza, ha dato questa indicazione: gli atti, sono il 1914 della XIII legislatura, 14 luglio 2011, e, ancora, il 2753 del 19 dicembre 2012. È prevista dal PARFAS, che è stato approvato in Consiglio regionale l'8 ottobre 2013, quindi va da sé che le indicazioni date dal Consiglio e gli atti deliberativi del Consiglio vanno in questa direzione. Sulla domanda puntuale, l'utilizzo sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier: le caratteristiche dei treni bimodali, così come quelli diesel normali, perché la componente più pesante è quella dei diesel, supera il peso assiale delle 18 tonnellate che non è compatibile con l'Aosta/Pré-Saint-Didier, che ha una limitazione di 16 tonnellate per asse. Quindi, dal punto di vista tecnico, quel tipo di mezzo, torno a dire sia esso bimodale, sia esso semplicemente diesel, non è compatibile. Peraltro, sulla base delle analisi tecniche effettuate, risulta estremamente resistivo, se non addirittura proibitivo, imporre un valore di 16 tonnellate per asse per un treno di impostazione moderna, e non è un caso che sull'Aosta/Pré-Saint-Didier viaggino dei treni che hanno una certa anzianità, anzianità elevata. Non le ricordo anche il problema del Minuetto: i Minuetti, pur essendo dei treni che in teoria potrebbero essere compatibili, questo ci era stato assicurato, tant'è che ricorderete ancora nella XI legislatura noi abbiamo contribuito per acquistare nove treni Minuetto pagando il 30 percento a Trenitalia, che si è tenuta i treni, il 30 percento è un contributo che l'Amministrazione regionale ha dato a Trenitalia che si è comprata i treni. Ebbene, due treni erano destinati sull'Aosta/Pré-Saint-Didier, e l'Aosta/Pré-Saint-Didier non ha potuto mettere in esercizio questi treni perché lì non era una questione di peso, ma quello che lei ha accennato prima sui raggi di curvatura, cioè l'utilizzo di quei treni consumava in modo esagerato sia i binari, sia l'infrastruttura, perché sono treni che generalmente sono utilizzati in pianura e su delle tratte con raggi di curvatura molto ridotti. Questo problema non l'abbiamo avuto solo noi, ma Trenitalia l'ha avuto con diverse linee e, tra l'altro, Trenitalia ha avuto un contenzioso con Alstom, che è la società che ha prodotto questi treni; quindi anche lì non siamo stati neanche nella condizione di poter chiedere dei danni perché Trenitalia, a sua volta, ha chiesto i danni alla Alstom.
Sulla seconda domanda, quella specifica invece sui Minuetto e l'inquinamento, la Regione, già a suo tempo di concerto con la Regione Piemonte, aveva promosso una verifica rispetto alla circolazione dei soli Minuetto, spingendo RFI a sperimentare un orario in cui solo tali treni transitavano nel passante, tra l'altro congiuntamente a un potenziamento della ventilazione, per poter effettuare specifici test rispetto alla qualità dell'aria nella stazione di Porta Susa. Ciò risulta evidente, ma le posso poi dare i dati, glieli fornisco molto volentieri, dalle note del 3 dicembre 2010 e del 17 dicembre, sempre del 2010. Tale modello fu esercito con l'orario in vigore dal 12 dicembre 2010 al 5 marzo 2011, ma già dopo le prime settimane, le Ferrovie dello Stato comunicavano, prima informalmente e poi con una lettera del mese di gennaio, che era impossibile fare questo tipo di operazione. Quindi, in buona sostanza, tutti i treni termici a Porta Susa non possono transitare, anche quelli di nuova generazione.
L'ultima domanda: è una vicenda che ci ha coinvolto diciamo per tutto il periodo in cui purtroppo abbiamo dovuto subire la rottura di carico. E quindi la Regione si era attivata nel 2011 quando furono introdotte le rotture di carico per ottenere l'evidenziazione della destinazione "Aosta" sui tabelloni di stazione a Torino e viceversa. Tale informazione, inizialmente prodotta solo sui tabelloni cartacei e sull'orario pubblicato, risultava riportata anche sui tabelloni luminosi a partire dal 2012; quindi questo problema è antico e ad un certo punto è stato risolto, nel 2012. Nel mese di giugno 2014, quello a cui lei si riferisce, abbiamo appreso che tale informazione non compariva più sui tabelloni luminosi sui quali, secondo quanto è emerso da contatti informali con Trenitalia, era stato implementato un nuovo sistema informatico. La Regione, in occasione del Comitato paritetico di gestione dell'accordo commerciale, in data 8 luglio 2014, aveva quindi nuovamente manifestato la necessità di evidenziare la destinazione "Aosta" e "Torino" dei treni con rottura di carico ad Ivrea e Trenitalia si era impegnata di inoltrare la richiesta a RFI, il gestore dei relativi impianti e sistemi, per ottenere il ripristino di tale fondamentale informazione. Successivamente, in occasione del Comitato paritetico del 21 agosto 2014, la Regione si era nuovamente interessata e Trenitalia aveva confermato di aver inoltrato la richiesta a RFI. La comunicazione di lunedì 20, quindi, ci informa che Trenitalia ha comunicato tramite mail che sulle stazioni di Porta Nuova sono state riabilitate le informazioni sulla destinazione e quindi a Porta Nuova oggi compare di nuovo la destinazione "Aosta". Quindi rispetto a questa domanda le ho raccontato quello che è accaduto ad agosto 2014 e quello che lunedì ci hanno comunicato, lei non mi dirà che ha fatto un assist, ma così è, lunedì ci hanno comunicato che hanno ripristinato la cosa.
Presidente - Per la replica chiede la parola la Consigliera Certan; ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Vede, Assessore, si può sempre vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, si può vederlo da una parte o dall'altra...potrebbe anche essere che, vista la nostra interpellanza in Consiglio, hanno ripristinato...sì, però è stata ripristinata il 20, vede? La ringrazio per le risposte. Su quella del Minuetto credo di averle già detto io nell'esposizione che avevo dei dubbi, non avevo verificato tutta la documentazione, però credo che uno dei problemi che i Pendolari Stanchi o meno stanchi hanno sia veramente la rottura principale, proprio la rottura di Ivrea. Non vedendo delle soluzioni immediate che possono profilarsi, credo che bisognerà in qualche modo intervenire affinché questo si risolva al più presto.
Le altre due domande erano chiaramente non marginali. Le avevamo chiesto questo riguardante Aosta perché è evidente che, con un sistema completamente informatizzato, quando un qualsiasi utente richiede una destinazione (sa benissimo come avvengono adesso le richieste e come confermare i biglietti del treno), è importantissimo poter digitare il luogo di arrivo o la destinazione a cui si vuole accedere. È chiaro che se Aosta non risulta né a Porta Susa, né a Porta Nuova, né a Chivasso perché è stata proprio tolta tenendo conto del capolinea, è chiaro che Aosta non risulterà mai raggiungibile, e quindi anche a livello turistico credo che questo fatto fosse veramente un danno. Sono e siamo ben felici che sia stato risolto lunedì.
Infine, per quanto riguarda i treni bimodali...certo, capisco che l'Esecutivo porti avanti le istanze del Consiglio regionale. In effetti, in premessa le ho detto che se bisogna passare attraverso i treni bimodali, che almeno risolvano alcuni problemi, perché, comunque sia, on vieillit en attendant et en attendant on vieillit. Sono passati 7 anni e continuiamo ogni tanto a dire: "sono problemi infrastrutturali quelli più importanti che dobbiamo risolvere", però poi ci sono tutta una serie di altri problemi e problemini che interferiscono e quindi credo che non possa più essere veramente rimandata questa concertazione. Oggi lei non ci ha dato comunicazione di nuovi passaggi, di nuovi incontri, però sarebbe importante che il lavoro iniziato in commissione continuasse. Io mi auguro, proprio per tutti gli utenti della ferrovia, che al più presto lei riesca a definire con le Autorità piemontesi, statali, Trenitalia, RFI, tutte le varie procedure e che poi si proceda a velocità sostenuta alla risoluzione dei problemi dell'infrastruttura. Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 27 all'ordine del giorno.