Objet du Conseil n. 809 du 22 octobre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 809/XIV - Interpellanza: "Operazioni di compravendita di beni immobili tra società controllate e coordinate da Finaosta S.p.A.".
Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Torniamo a parlare di NUV e COUP, due società a totale partecipazione pubblica che dovrebbero occuparsi della realizzazione della Nuova Università Valdostana e della ristrutturazione e ampliamento dell'Ospedale "Umberto Parini", ma non per ribadire - qualora non si fosse ancora capito - che noi del PD-Sinistra VdA le riteniamo del tutto superflue, inutilmente costose e, diciamolo pure, totalmente inutili, bensì per un necessario approfondimento delle modalità di acquisto dei locali adibiti ad ufficio delle due società.
L'altra volta, il Presidente Rollandin, rispondendo ad una nostra interpellanza con la quale chiedevamo il motivo per cui COUP e NUV avevano acquistato le loro sedi invece di locarle, anche in considerazione del fatto che si tratta di società di scopo, cioè a termine, diceva queste parole precise che mi sono trascritto da video: "Le sedi delle due società sono state reperite proprio nell'ambito del patrimonio già di società collegate all'Amministrazione regionale; i locali occupati dalle due società in regione Borgnalle, infatti, erano fino a dicembre 2009 sede della Pila S.p.A., l'acquisto da parte di NUV e COUP è avvenuto nel maggio 2010 sulla base di un contratto di compravendita, in quanto non si applica il Codice degli appalti - lei ha detto il Codice dei contratti, ma presumo che fosse il Codice degli appalti - come previsto dall'articolo 19, 1° comma, dello stesso Codice". La risposta, come ho già avuto modo di dire nella replica della precedente interpellanza dello scorso Consiglio, non ci ha soddisfatti per il semplice motivo che a noi del PD-Sinistra VdA non interessa e non interessava sapere se una società controllata debba o meno fare un appalto per l'acquisizione di un immobile (la sua risposta è andata in quella direzione); era nostro interesse invece sollecitare un dibattito sull'opportunità di acquistare dei beni immobili, considerato che le due società di cui stiamo parlando hanno una prospettiva di vita di pochi anni. L'acquisto fatto, peraltro, ha un costo esorbitante, parliamo di 800 mila euro, non sono quattro soldi, quasi un milione di euro. Il Presidente, ovviamente, non ha risposto alla domanda sul perché non avessero affittato o reperito nel patrimonio immobiliare della Regione tali locali, mentre ci ha raccontato che di fatto si è trattato di una transazione tutta interna alle società collegate all'Amministrazione regionale. Il problema, però, a nostro parere sta proprio in questo strano meccanismo di compravendita tra società e, come giustamente ha rilevato lei, Signor Presidente, di fatto rispondono allo stesso proprietario, cioè all'Amministrazione regionale, anche se attraverso Finaosta.
Le dico, Presidente Rollandin, che non mi sarebbe venuto in mente di presentare un'interpellanza di questo tipo se a mettere i soldi per l'acquisto degli uffici, cioè 407 mila per la COUP e 393 per la NUV, non fosse stata proprio l'Amministrazione regionale. Già, perché questo denaro è stato trasferito dalla Regione a Finaosta in virtù proprio dell'impegno assunto dalla Regione in fase di costituzione di NUV e COUP, di sostenere totalmente ogni costo in capo alle due società. La cosa che non riusciamo quindi a capire e che ci piacerebbe ci fosse spiegata è: ma, allora, se i locali oggetto dell'interpellanza nel 2010 facevano parte del "calderone" delle società collegate a Finaosta...all'atto dell'acquisizione, mi pare tra l'altro che Finaosta tra gestione ordinaria e speciale detenesse la totalità delle quote di Pila S.p.A. o il 73 percento, adesso non ricordo esattamente se nel 2009 o nel 2010, ma comunque era una quota predominante...dicevo: ma, allora, se i locali oggetto dell'interpellanza erano parte del patrimonio delle società collegate a Finaosta, per quale motivo la Regione ha sborsato, in conto capitale, quindi a fondo perduto, 800 mila euro a Finaosta per ricomprarsi, a nome di due sue controllate, una cosa che già era sua, che già le apparteneva di fatto?
Siccome evito, per quanto possibile, di fare affermazioni senza prima documentarmi, ho chiesto a gente più esperta di me, e ho pure fatto un approfondimento attraverso le banche dati, le nostre banche dati, se questa operazione è praticabile, se ha un nome tecnico, se si conoscono dei casi analoghi, se esiste cioè una casistica ben definita rispetto a queste tipologie di compravendita. Beh, tutte le persone a cui mi sono rivolto hanno confermato che questa operazione è un'operazione quantomeno strana, non particolarmente chiara. Ora, se per una qualche ragione si è trattato di una ricapitalizzazione "mascherata" o comunque chiamiamola anche con un altro nome o qualcosa di simile, basta dirlo, noi ce ne faremo una ragione, abbiamo imparato qualcosa di nuovo, ma se invece è un'operazione che presenta delle ombre, delle criticità, che non si può fare al 100 percento...beh, io credo che i dirigenti che allora diedero parere favorevole alle delibere di stanziamento di quel denaro oggi dovrebbero essere chiamati a rispondere, anzi, dovrebbero essere chiamati a risponderne personalmente!
Se vi ricordate, nel corso del dibattito in aula feci notare che le due delibere relative all'acquisizione erano sostanzialmente diverse: in una, quella relativa a COUP, erano indicate le informazioni relative ai locali, e non so se tecnicamente si chiamano "identificativi catastali", c'era il foglio, la particella subalterna, era riconoscibile esattamente il locale con l'indirizzo; nell'altra, invece, quella relativa alla NUV, nell'altra delibera, vi era un generico riferimento a una proposta di acquisto considerata pertinente, senza alcuna ulteriore indicazione sull'ubicazione, sulla tipologia e su chi fosse il proprietario dello stabile, tant'è che non lo sapevo neanch'io all'atto dell'interpellanza. La cosa singolare a rileggere la delibera relativa alla NUV è che in un capoverso viene detto: "Preso atto che la società NUV ha comunicato alla Regione di aver individuato una sede idonea all'insediamento della propria attività e che tale immobile è disponibile, sia per la locazione, sia per l'acquisto" e, nel capoverso successivo, quindi preso atto della disponibilità di un immobile disponibile anche alla locazione, nella stessa delibera, capoverso successivo, si scrive: "Si è ritenuto necessario autorizzare uno stanziamento di euro 393 mila a valere sul fondo della gestione speciale di Finaosta S.p.A. per l'acquisto della propria sede operativa", quindi inizialmente si diceva disponibile anche per la locazione, ma, immediatamente dopo, la decisione fu quella di acquistarlo. Significa quindi che fu fatta una valutazione ben ponderata sull'opportunità di acquistare invece di affittare, ed evidentemente questa valutazione fu fatta anche sulla congruità del prezzo.
Per venire all'interpellanza, che cosa chiediamo nello specifico? Intanto, se chi ha deliberato era a conoscenza che la proprietà dei beni in questione fosse in capo a una società controllata da Finaosta (quindi se chi ha deliberato sapeva che la proprietà era di Pila S.p.A.); due, se è prassi che avvengano compravendite di beni immobili tra società facenti riferimento a un medesimo soggetto, e soprattutto se è normale che i soldi li metta l'Amministrazione regionale (ovviamente qua sintetizzo, le domande sono scritte un po' meglio); tre, se la cifra trasferita a Finaosta è stata interamene utilizzata per la compravendita o se è stata iscritta a bilancio per qualche altra sopravvenienza o chissà che cosa; quattro, se vi è intenzione, in caso di irregolarità, di adottare gli opportuni provvedimenti nei confronti dei responsabili (che siano dirigenti o funzionari) che hanno fatto questo tipo di valutazioni. Non prendo altro tempo perché mi interessa avere delle risposte, poi magari mi riservo di replicare successivamente alla sua risposta. Grazie.
Presidente - Per la risposta, la parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Signor Presidente.
Per quanto riguarda le domande presentate, la prima e la seconda: "se all'atto della proposta di acquisto da parte delle due società...", eccetera, eccetera, e "se è prassi...", per quanto riguarda questo, che l'immobile fosse di proprietà della "Pila" era ovviamente un fatto noto, ma non vi è nessuna prassi in tal senso, si è semplicemente trattato di un'opportunità del momento tra una società che vendeva e due società che cercavano una sede. Chiaramente il discorso che lei ha fatto, se scegliere l'affitto o l'acquisto, ha avuto come risposta quella che si poteva acquistare, tenendo conto della situazione di questi stabili. "Se la cifra trasferita dalla Regione per l'acquisto è stata interamente utilizzata": l'intera somma, 800 mila, è stata utilizzata per l'acquisto degli immobili. "Se è intenzione...": si è trattato operativamente di un versamento soci in conto capitale, cioè di una posta di patrimonio netto, destinato ad uno specifico investimento, l'acquisto della sede operativa delle due società e quindi non di una ricapitalizzazione. Poi se vuole le do la copia...
Presidente - La parola al Consigliere Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Bene, grazie per la risposta, molto succinta.
Io continuo a pensare...no, no, ha fatto bene, poi ovviamente è inutile che perdiamo tempo in discussioni rispetto a questa tematica...continuo ad essere convinto che le sedi potessero essere non acquistate, che non ci fosse nessun tipo di urgenza di acquistarle, tanto più che c'era anche la disponibilità da parte della Pila S.p.A. di affittarle, considerato che quelle società (la NUV e la COUP) sono società a termine e il termine corrispondeva...sì, poi passerà in proprietà, tutto quello che vogliamo, però qua la Regione, di fatto, ha fatto un'operazione di inserimento di capitali dall'esterno all'interno di Finaosta. Siccome era già di proprietà di Finaosta quel bene, è quello che io voglio cercare di far capire, era proprietà della Pila S.p.A., che è...sì, lo so, ma voglio dire, se la Finaosta controlla e partecipa al 100 percento, all'epoca non ricordo qual era...cioè detiene il 100 percento del capitale di Pila S.p.A., nel momento in cui la Finaosta costituisce due società che fanno riferimento e quindi che appartengono al 100 percento a Finaosta, io, che sono persona semplice, che probabilmente non ho delle grandi nozioni in materia di contabilità di bilancio, mi stupisco che la Regione riversi di nuovo 800 mila euro per comprare un bene che, di fatto, era già in disponibilità alla Finaosta! Poi lo so che, tecnicamente, se parliamo di bilancio abbiamo il bilancio della Pila S.p.A., il bilancio della COUP, il bilancio della NUV e il bilancio della Finaosta, ma in questo caso specifico la Regione ha riversato 800 mila euro all'interno...no, è la Regione, perché nella delibera c'è scritto che trasferisce in Finaosta, in dotazione speciale, 400 mila euro più 400 mila euro, quindi vuol dire che sono stati inseriti 800 mila euro dalla Regione, siccome la Regione, all'atto della convenzione per la costituzione di NUV e COUP, ha sottoscritto che avrebbe sostenuto completamente i costi per la costituzione ed il funzionamento di queste due società. Questo ho rilevato, poi ovviamente l'opportunità di acquistare piuttosto che di affittare, eccetera, lì rimaniamo su posizionamenti diversi.
Io le dico che, nel momento in cui esiste un patrimonio immobiliare, accertato, ampio, e che comunque non è tra l'altro pienamente impiegato, acquistare e fare operazioni di acquisto con i soldi pubblici, con i soldi della Regione di ulteriori beni...beh, sinceramente a me non sembra proprio un'operazione che va nella direzione né della razionalizzazione, né tanto meno della valorizzazione del patrimonio della Regione. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 17,37 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.
Rosset (Presidente) - Grazie. Proseguiamo i lavori. Punto 26 all'ordine del giorno.