Objet du Conseil n. 798 du 22 octobre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 798/XIV - Interpellanza: "Individuazione di nuove strategie per incrementare la capacità produttiva delle società del gruppo CVA".
Presidente - Chiede la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Un mese fa avevamo presentato un'iniziativa per conoscere l'andamento, le criticità e le soluzioni che il gruppo ha messo in campo e soprattutto sta mettendo in campo per il prossimo futuro. Abbiamo analizzato nel dettaglio attentamente le risposte che il Presidente della Regione ci ha fornito la volta scorsa.
Partirei da un concetto importante. Tutto il gruppo CVA e le società del gruppo hanno versato parecchio in questi ultimi anni nelle casse regionali: complessivamente oltre 120 milioni nel 2011, 130 nel 2012, e dal 2001 al 2013 l'ammontare delle imposte versate dalle società del gruppo ammonta a circa 1,5 miliardi di euro. Quindi partirei da un concetto chiaro: che tante sono le risorse che sono state versate dalle diverse società facenti parte del gruppo in questi ultimi 14 anni. Dicevo che abbiamo analizzato nel dettaglio le risposte del Presidente e oggi vorremmo portare all'attenzione di quest'aula proprio tre quesiti puntuali, perché vorremmo conoscere nel dettaglio soprattutto la strategia e le scelte che il gruppo intende mettere in campo, ma non solo, poiché vorremmo conoscere la posizione del Governo regionale e di questa maggioranza. Perché diciamo questo? Diciamo questo perché alla scorsa richiesta, fatta circa un mese fa, il Presidente della Regione ci rispose in questa maniera...per quanto riguarda quali sono le strategie che si intendono sviluppare per mantenere la solidità patrimoniale da una parte, che però permette di affrontare le sfide dei prossimi anni, da una parte un'accorta politica del contenimento dei costi...Non abbiamo sicuramente tempo per entrare nel dettaglio sul contenimento dei costi, ma è invece sul secondo punto che noi vorremmo avere più delucidazioni, e soprattutto più prese di posizione da parte del Governo regionale, e soprattutto sapere quali sono i suoi intendimenti...perché ci rispose in questa maniera: "Una politica di crescita, di capacità produttiva non attuabile sul territorio regionale, stante il quasi totale sfruttamento della risorsa idrica residua, attraverso una diversificazione sia di carattere geografico, Italia ma anche Europa, e sia di fonti rinnovabili che consenta di ricercare un maggior rendimento delle risorse aziendali, spostandosi da investimenti di natura finanziaria ad investimenti di natura industriale. Si segnala che questa politica, peraltro già posta in essere dal gruppo, comporta la consapevolezza di interiorizzare i rischi d'impresa e di evoluzione dello scenario normativo non sempre prevedibile in Italia... - quindi una parte di risposta andava in questa direzione: in Valle il gruppo sta cercando delle soluzioni all'interno del comparto italiano, e non solo, che possano dare delle risposte alla società e soprattutto creare, da come capiamo, indotto e investimenti - ...Al riguardo CVA ricorda che, per quanto concerne la strategia di crescita esterna per il tramite di acquisizione, questa dipende dalla capacità del gruppo di individuare e cogliere le opportunità presenti sul mercato... - ci diceva il Presidente la volta scorsa - ...siano esse autorizzazioni, impianti o quote di società... - quindi, da come leggiamo, una vera diversificazione - ...L'eventuale non efficace integrazione delle attività acquisite, l'insorgere di maggiori costi o perdite non previste, derivanti anche dall'instabilità del quadro normativo di riferimento, possono compromettere il raggiungimento degli obiettivi attesi". E mi soffermerei su questa riflessione che il Presidente della Regione la volta scorsa ci fece avere come risposta.
Perché diciamo questo? Vorremmo capire quale strada si intende imboccare, vorremmo capire cosa si vuole fare anche politicamente, non solo dal punto di vista societario, ma l'indirizzo che questo Governo intende dare alla governance, al management e soprattutto alla società per il prossimo...io dico triennio o quinquennio. Quindi le richieste che noi facciamo al Presidente della Regione sono queste: se condivide le analisi del management, innanzitutto, dove nero su bianco fanno il quadro della situazione, ma mettendo in campo anche delle proposte, e segnatamente sulla necessità di incrementare la capacità produttiva con nuovi investimenti industriali esterni al territorio regionale, per migliorare la redditività aziendale, quindi se siamo d'accordo o siete d'accordo a investire su nuovi siti, nuove redditività aziendali, fuori dalla Valle d'Aosta e magari fuori dai confini italiani. E - è questa la preoccupazione che abbiamo - gradiremmo avere delle risposte nel merito dal Presidente Rollandin...sappiamo perfettamente, sennò altrimenti sarebbe troppo semplice, la faccio breve...saranno sicuramente investimenti che comportano chiaramente un elevato o medio rischio (questo è il quesito principale). Il secondo, nello scorso dibattito, in aula, il Presidente Rollandin ci disse che comunque la società tutta, i dirigenti, stanno comunque studiando se mettere sul mercato la società, a che condizioni, perché, le criticità, le debolezze, quindi il secondo quesito va in questa direzione: se questi investimenti industriali richiedono la necessità di mettere sul mercato la società, con quali forme e a quale quota, sapendo perfettamente che anche qui stiamo parlando di enormi rischi...gradiremmo avere delle risposte. Terzo quesito, sempre al Governo: atteso che questa ipotesi comunque comporterebbe la cessione di una parte più o meno rilevante diciamo di sovranità. Cosa vuol dire questo? Ho fatto la premessa principale, ho letto le dichiarazioni del Presidente Rollandin della volta scorsa...società che in questi 14 anni ha versato centinaia di milioni di euro nelle casse regionali. Conosciamo le criticità, che sono state già annunciate dal Presidente lo scorso mese, conosciamo le difficoltà del settore, ma diciamo che la nostra iniziativa va proprio nel merito, nel cuore, a richiedere al Governo regionale quali sono le intenzioni, e soprattutto quale strada intende imboccare la società su mandato o del Governo o del Presidente stesso. Grazie.
Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola il Presidente della Regione, Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Merci Président.
Le collègue Chatrian a repris de façon correcte le débat qui avait été porté sur la précédente interpellation discutée dans cette Assemblée. Et bien, je viens aux réponses ponctuelles aux trois questions qui m'ont été posées compte tenu du fait qu'en partie on avait déjà ébauché...donc les prémisses qui sont à la base de ces requêtes.
Pour ce qui est de la première question: "se condivida le analisi...", et cetera, lors du Conseil du 24 septembre dernier, nous avons rappelé qu'en 2013 la quantité d'énergie commercialisée par CVA avait augmentée de 27 pour cent par rapport à 2012, mais qu'à cause de la baisse des prix, qui sont redescendus au niveau de 2006, cette production supplémentaire avait été vendue à un prix inférieur que les années précédentes, dégageant par conséquence un moindre bénéfice. Du fait que de cette tendance en matière de recettes, le bénéfice net consolidé de l'entreprise est ainsi passé de 73,9 millions de 2012 à 66 comme l'a rappelé le collègue.
Face à cette conjoncture résultant de la crise économique qui touche toute l'Europe et, par conséquent, aussi CVA, nous avons donc, d'une part, entrepris différentes mesures, des mesures qu'on partage - je le dis toute de suite, on partage comme Gouvernement - compte tenu que nous avons heureusement à la tête de ce groupe, et donc de la CVA, des personnes compétentes, voire le Président Trisoldi et les autres membres, qui ont une attention particulière surtout pour le développement des différentes sociétés, soit de la société mère, c'est-à-dire de production, soit de la société CVA Trading et les autres sociétés qui sont liées au groupe. Dans ce sens, d'une part, comme mesure, justement la CVA a entrepris des actions ponctuelles pour augmenter ses recettes et contrôler ses coûts et, d'autre part, nous avons évidemment la possibilité de voir que ce système a donné des résultats et nous l'avons vu dans la précédente... Elle s'est demandé, d'autre part, comment augmenter sa capacité de production, compte tenu que les ressources hydriques en Vallée d'Aoste sont connues et sont à échéance, dans le sens qu'il n'y a plus de possibilité...compte tenu qu'il y a aussi eu au niveau régional la concurrence, il y a eu toute une série...et c'est normal...il y a eu des entrepreneurs privés, des sociétés qui viennent hors de la Vallée d'Aoste et qui ont présenté des requêtes d'utilisation des eaux de notre région.
À ce propos, on a donc entrepris cette nouvelle voie et cette démarche ne peut pas avoir pour cadre le territoire régional dans la mesure où justement ces ressources sont presque terminées. Il faut donc que CVA se diversifie, soit sur le plan géographique - en si intéressant pas seulement à l'Italie, mais aussi à l'Europe (on a des contacts aussi en Suisse et en France) -, soit en s'ouvrant à d'autre sources d'énergie renouvelables, qui permettent de mieux rentabiliser les ressources de l'entreprise, grâce à des investissements de type industriel plutôt que financier. À l'évidence, cette politique comporte des risques d'entreprise, mais si les investissements industriels en dehors du territoire régional - tels que l'achat d'éoliennes ou d'autres installations de production d'énergie électrique à partir des sources renouvelables - présentent des risques, ceux-ci sont justement liés au secteur industriel dont CVA fait partie et sont analogues aux risques d'investissement relatifs à l'activité des sociétés sur le territoire régional.
Il faut dire que les investissements qui ont été faits dernièrement soit à Latina, qu'ici, à Alessandria, sont rentables, ils ont été des investissements importants qui donnent des résultats extraordinaires, donc je crois que, pour l'éolique, nous avons que les trois pôles qui sont présents à Saint-Denis, quand même c'est un investissement qui là aussi est rentable, donc on n'a pas d'autres possibilités au niveau régional pour les contraintes du point de vue géographique.
Dans l'ensemble et pour limiter ces risques, le groupe a créé un bureau de développement qui est chargé d'analyser et de gérer les procédures d'évaluation des projets d'acquisition, la due diligence, en s'appuyant aussi sur des sociétés expérimentées de consultance. Celui-ci est organisé sur la base d'une série de processus qui prévoient des analyses aussi que des contrats exclusifs comportant des critères de performance, des analyses de projet précises et un contrôle de mise en œuvre. Celle-ci est donc la stratégie qui est partagée de la part du Gouvernement et dans son ensemble, lorsqu'on a discuté, je crois que tout le monde était plutôt d'accord d'aller dans cette direction.
Deuxième question: "se questi investimenti industriali richiedano la necessità di mettere sul mercato la società, con quali forme e per quale quota". À ce propos je dois dire que, comme toutes les autres sociétés qui opèrent sur le marché, CVA utilise pour ces investissements les liquidités de l'entreprise et, si nécessaire, des emprunts dans des proportions jugées cohérentes avec le but visé, tant au moment de l'opération que successivement, en fonction des conditions du marché. Évidemment il faut voir s'il est convenable d'avoir les emprunts ou utiliser les ressources qui sont déjà engagées, qui donnent une rentabilité majeure, donc c'est évident. Les investissements qui visent la croissance externe, tout comme ceux qui ont été réalisés en vue de la croissance interne, ne comportent en aucune façon la nécessité de mettre sur le marché des parts de capital d'entreprise...aucune possibilité de faire cela. Peut-être qu'il y a eu un malentendu ou peut-être que je me suis mal expliqué la dernière fois lorsque j'ai dit qu'il y avait l'essai de voir si on va se mettre en Bourse, ce qui ne signifie pas qu'on va vendre des quotas, mais le fait d'être en Bourse signifie avoir une société qui, comme ENEL et EDF, a évidemment des visibilités différentes par rapport à celle que maintenant a CVA. Là c'est une question d'offre, donc de marché, et de dire qu'on est quand même une société qui a du sérieux, car, pour être en Bourse, il faut respecter toute une série de paramètres. Pour ce qui est donc...on n'imagine pas d'aller vendre des quotas de la société. Su questo quindi credo che siamo chiari e non si parla di mettere in vendita o di portare quote della CVA sul mercato.
"Quali siano, nel caso sopra ricordato...", bon, étant donné qu'il n'y a pas la possibilité, je crois qu'en même temps il n'y a pas des problèmes pour les sociétés, car on n'est pas de l'avis de mettre des quotas en Bourse.
Je voudrais encore ajouter juste un petit mot sur le problème délicat du fait qu'on est en train de voir le système pour aller en Bourse, car il y a de l'autre côté la question qu'on connaît depuis toujours, la limite de tous les investissements: le fait des concessioni. Le problème des concessions est un problème qui est vu au niveau national et aussi au niveau européen et, à ce propos, je viens de recevoir juste la lettre de Barroso - donc au niveau européen - qui souligne aux Régions et aux États qu'il fera une directive justement sur les entreprises, sur les appels d'offre des entreprises et sur les concessioni. Ici on est en train de voir les concessioni autoroutières. La stessa cosa si farà per le concessioni di altra natura. Questo è un tema delicatissimo, perché il discorso delle concessioni, se non dà la possibilità di valorizzare le società che hanno fatto gli investimenti rischia di essere un bagno di sangue o di essere un massacro, perché arrivano da tutte le parti per fare le offerte, che chiaramente devono essere diversificate. Il discorso delle concessioni è uno dei problemi più delicati che abbiamo. Per carità, per fortuna, non è domani, le concessioni vanno al 2026, però questo è il tema che deve essere risolto, perché questa è la vera difficoltà che abbiamo, poiché se noi potessimo avere degli atout da giocare nel momento in cui dovrà esserci questa partecipazione alla gara, è chiaro che ci darebbe la garanzia anche per fare gli investimenti adesso, perché da adesso in avanti alcune centrali dovranno essere in qualche modo oggetto di investimenti...termino subito Presidente...questo però deve essere fatto sapendo che abbiamo la certezza che questi investimenti vengano poi riconosciuti. L'ho detto perché so che il collega sa di queste problematiche ed è una delle situazioni più difficili da gestire. Grazie.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il collega Chatrian; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Come avete potuto capire, noi volevamo avere dal Governo delle risposte puntuali su quali sono gli intendimenti. La sintesi che ha fatto il Presidente, per quanto riguarda più energia prodotta, prezzi più bassi, quindi utili inferiori, è un po' la sintesi che facevamo già un mese fa. La richiesta di oggi andava nell'altra direzione: il Presidente è stato molto chiaro, nel senso che in Valle il gruppo ha investito, sta ristrutturando, e comunque l'Ufficio sviluppo messo in campo dalla società sta guardando all'esterno, fuori dalla Valle, quindi in Italia, in Francia e in Svizzera. Questa è la nostra richiesta.
Perché abbiamo chiesto queste informazioni al Presidente della Regione? Perché facciamo attenzione a non andare magari su mercati molto rischiosi per poi tornare in Valle e avere le ossa rotte. La sintetizzo brutalmente: il Presidente ci ha detto che gli investimenti che sono stati fatti in Piemonte...mi sembra ad Alessandria, il primo, e l'altro a Viterbo, sono extraordinaires. Dal consolidato del gruppo non mi sembrano extraordinaires, mi sembrano buoni, mi sembrano buoni, però è positivo, quindi vuol dire che l'investimento è fatto.
La preoccupazione che noi abbiamo e che probabilmente andremo a discutere nel momento in cui porteremo la modifica alla legge per le partecipate è: facciamo attenzione a non mettere magari in discussione tutto quello che è stato fatto in questi 14 anni - lei l'ha detto e noi di quello siamo consci - che le risorse sono state versate dalla collettività tutta, e a non buttar via - scusatemi il passaggio - il lavoro che è stato fatto in questi 15 anni. Quindi abbiamo capito perfettamente che stiamo parlando di grandi investimenti, la partita è alta, ma anche molto ardita e delicata, quindi se si deciderà, se la società e il Governo decideranno di procedere in questa direzione gradiremmo - questo è il passaggio che noi vorremmo affrontare nel merito - che sia questo Consiglio a decidere gli investimenti in Italia, in Francia, in Svizzera o in altri Paesi europei, e non, invece, che la decisione avvenga su proposta della società, com'è successo nel passato quinquennio o nel passato decennio.
Al di là di questo, seconda riflessione che vorrei fare: il Presidente è entrato nel merito per quanto riguarda la quotazione in borsa e le vendite di quote, quindi è stato molto chiaro e diretto, nessuna vendita di quota della società, ed eventualmente la valutazione ancora per quanto riguarda...anche su questo l'obiettivo nostro era di conoscere nel merito se conviene, se ha senso, se è rischioso, se è troppo rischioso...il non far nulla sicuramente non ci vede d'accordo, quindi capiamo che ci vada una preparazione e gradiremmo essere aggiornati, puntualmente, su queste scelte. Ho visto che non ha apprezzato, Presidente Rollandin, quando io prima ho parlato dei grandi investimenti all'esterno. Noi siamo un po' preoccupati, vorremmo essere portati a conoscenza se il gruppo CVA decide di investire centinaia di milioni di euro fuori dalla Valle, in Italia, in Francia o in Svizzera. Noi gradiremmo avere le carte scoperte e, perché no? portare il nostro umile e semplice contributo, perché riteniamo che "la gallina dalle uova d'oro", che fino a oggi ha versato 1.500 milioni di euro negli ultimi 14 anni, non è più tanto gallina dalle uova d'oro; quindi gradiremmo, insieme a voi Governo, insieme a voi maggioranza, decidere il futuro di tale società, con tutto l'interesse di portare sul tavolo - ripeto - il nostro contributo, facendo sempre attenzione che comunque è l'unica delle società che in questo momento continua a distribuire e a fare utili importanti di un certo peso per quanto riguarda il nostro comparto societario.
Termino dicendo, Presidente, che nonostante i suoi numerosi impegni gradirei, se fosse possibile...se gentilmente può darci una risposta a seguito della mozione che avevamo ritirato ormai un mese fa...lei si era preso l'impegno di verificare e di interpretare il malessere che c'è stato...in qualche modo gradiremmo avere una risposta...io, noi del gruppo ALPE avevamo ritirato la mozione, e gradiremmo avere una risposta in merito, se possibile. Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 15 all'ordine del giorno.