Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 788 du 22 octobre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 788/XIV - Interrogazione: "Problematiche relative alla soppressione delle corse feriali della linea di autoservizio pubblico Champorcher/Pont-Saint-Martin".

Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente. Questo argomento abbiamo già avuto modo di trattarlo, in modo diverso e con un taglio diverso, nel precedente Consiglio. Qua ci sono domande più puntuali.

Rispetto alla prima: "a quanto ammonta il risparmio annuo con la cancellazione delle suddette corse", solo una premessa, che credo sia doverosa. Con le modifiche apportate alla linea della vallata di Champorcher non sono state soppresse delle corse, ma è stato invertito il trasbordo degli utenti alla fermata di Hône, nel senso che si scendeva da Champorcher e si proseguiva verso Pont-Saint-Martin, in questo caso si prosegue verso Verrès. Con lo spostamento di alcune classi dell'ISITIP di Pont-Saint-Martin a Verrès è notevolmente aumentato il flusso di viaggiatori in quella direzione. Vi erano a questo punto due alternative: aggiungere un ulteriore bus sulla tratta, con un maggior costo di circa 15 mila euro, oppure attestare la linea proveniente da Champorcher a Verrès (invece che a Pont-Saint-Martin), in modo da servire il flusso prevalente con un maggior costo di circa 6 mila euro. Peraltro, già in precedenza gli studenti che scendevano dalla vallata di Champorcher con il bus delle ore 7 si dividevano a Hône in due gruppi: quello che frequentava il polo di Verrès trasbordava sulla circolare Carema-Montjovet e quello che frequentava il polo di Pont-Saint-Martin rimaneva sull'autobus. In sostanza, più che di risparmio è più corretto parlare di un contenimento della maggior spesa necessaria per trasportare tutti gli studenti a Verrès, dell'ordine di 9 mila euro, quindi è la differenza algebrica tra 15 mila e 6 mila; non abbiamo un risparmio, ma abbiamo evitato un aumento di 9 mila euro, quindi tutto questo avrebbe comportato un incremento di costo di 9 mila euro.

La seconda domanda: "quali sono i presupposti legislativi/amministrativi". I programmi di esercizio dei servizi minimi e dei servizi integrativi per l'anno 2014 sono stati approvati con sei distinte deliberazioni della Giunta regionale, due per sub-bacino, nella seduta del 20 dicembre 2013. Ai sensi dell'articolo 8 del contratto di servizio, comma 8, aggiustamenti ai programmi di esercizio nel corso dell'anno possono essere apportati con disposizione del dirigente, in conseguenza delle necessità di adeguamento a situazioni contingenti e di emergenza. Come già riferito, con l'apertura dell'anno scolastico lo spostamento di alcune classi dell'ISITIP dalla sede di Pont-Saint-Martin a quella di Verrès ha modificato i flussi di spostamento degli utenti. In un primo tempo, l'emergenza è stata affrontata con l'aggiunta di corse supplementari e, in un secondo tempo, con la scelta di deviare la linea di Champorcher al fine di ottimizzare i servizi già esistenti e contenere le maggiori spese. È chiaro che i primi giorni non si ha idea di quali siano i flussi, anche perché con delle modifiche di questo genere potrebbero esserci delle incognite che non sono valutabili a priori. La riorganizzazione dei plessi scolastici ha ovviamente delle conseguenze che non sono solo di organizzazione del servizio scolastico, ma anche del servizio trasporti.

La terza domanda: "se sono state esaminate eventuali alternative", sicuramente sono state fatte tutte le valutazioni possibili, quindi la scelta di modificare l'attestamento della linea di Champorcher deriva da un processo più generale di razionalizzazione dei poli scolastici della Bassa Valle, piuttosto che da problemi di orari. Per affrontare questo nuovo assetto, in data 29 agosto era stata indetta una riunione presso l'Assessorato del turismo, coinvolgendo tutti i Comuni della vallata di Gressoney, la Comunità montana, l'azienda concessionaria e la Sovrintendenza degli studi. Trattandosi di un considerevole numero di studenti che si deve spostare a orari fissi e predeterminati, il sistema più efficiente è sicuramente sfruttare la rete già esistente in combinazione con servizi dedicati a questo tipo di esigenza. Atteso che sarebbe stato impossibile prevedere a priori in che modo gli studenti, coinvolti nello spostamento, avrebbero modificato le loro abitudini, per i primi giorni di scuola sono stati analizzati i flussi e si è atteso che si stabilizzassero e infine si è scelto di ottimizzare i servizi già esistenti piuttosto che attivarne di nuovi, cosa che avrebbe sicuramente generato costi complessivamente superiori. La settimana prossima, tra l'altro, avrò un incontro con le Amministrazioni comunali e con gli utenti della vallata di Champorcher per un confronto e anche per sentire eventualmente quello che avranno da dire le famiglie e le Amministrazioni comunali.

Presidente - Grazie. La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Avevo già avuto modo di richiedere alcuni dati all'Assessore, che me li aveva cortesemente forniti, quindi non si trattava di fare la solita interrogazione in senso polemico, ma si trattava di cercare di trovare una soluzione a un problema che, secondo noi, si riprodurrà anche per altre realtà prima o poi, perché c'è l'esigenza di tagliare i costi. Ci troviamo anche di fronte a delle questioni che sono legate a un grandissimo tasso di abbandono scolastico in Valle d'Aosta e non si può dire che la difficoltà a raggiungere effettivamente le scuole non rappresenti, anche questa, una problematica che richiede di essere affrontata. Nella situazione particolare di Champorcher, poi, ovviamente non è stato interrotto il servizio, c'è stata una deviazione, una deviazione che comporta però...è vero, è un numero che può sembrare esiguo, sono 5 o 6 ragazzini che scendono dalla vallata di Champorcher, si devono fermare ad Hône, devono rimanere lì, e alcuni sono veramente in giovane età, quindi ci può essere, anche se sono solo pochi minuti di attesa, una preoccupazione da parte dei genitori a farli rimanere sostanzialmente in mezzo alla strada, al freddo, e questo può rappresentare un problema. Con una situazione di trasporti che è già critica e compromessa, ecco, andare a toccare effettivamente anche queste cose, anche se riguardano piccole realtà, secondo noi è una cosa veramente delicata e dovremmo iniziare a fare dei nuovi ragionamenti.

Questi nuovi ragionamenti...perché poi alla fine parliamo di 9 mila euro....questi nuovi ragionamenti devono secondo noi coinvolgere attivamente sicuramente le famiglie che, da quello che abbiamo sentito, sono disponibili eventualmente anche ad intervenire, entro certi limiti, a livello di contributo nelle spese; devono coinvolgere i Comuni, non solo la Regione, perché i Comuni, da quello che abbiamo sentito, si sono dichiarati subito non disponibili, in quanto non hanno soldi da mettere nei trasporti. Però anche ai Comuni una tiratina d'orecchie, ecco, magari qualche sagra in meno...finanziato qualche contributo, destinarlo ai trasporti dei ragazzini e sottrarlo magari a qualche festa, ecco, potrebbe essere anche un suggerimento che dovrebbe essere accolto. Ci sono poi tutta una serie di questioni che sono legate a sistemi alternativi di trasporto: mettendo famiglie, Comuni e Regioni assieme si può verificare magari di non ricorrere al classico autobus o pullman, ma di coinvolgere il noleggio con conducente, dato che si tratta di 4-5-6 persone, che semplicemente con un pulmino, ma neanche un pulmino, con un sette posti potrebbero essere trasportati. Questo è un sistema che viene utilizzato, io l'ho visto in alcune vallate svizzere, quindi sono cose che vengono fatte quasi su misura, ma che consentono dei risparmi.

C'è poi una problematica, la problematica del raccordo tra gli orari dei mezzi pubblici e gli orari delle scuole e gli orari, aggiungiamo anche in questo caso, degli uffici regionali, perché facciamo tanto i "fighi" a parlare francese, ma poi andiamo a vedere magari quello che succede in Francia! In Francia, in alcune Regioni, hanno variato di una mezz'ora l'orario di certi uffici amministrativi dei Dipartimenti e hanno risolto il problema del traffico sulle strade e il problema della fruizione dei mezzi di trasporto in maniera adeguata. Questo si potrebbe fare anche con le scuole, evitando veramente dei momenti di affollamento...questo succede sul treno, alle volte è pressoché inutilizzabile. Noi abbiamo la competenza, e da questo punto di vista possiamo decidere, c'è anche l'Assessorato dell'istruzione e cultura...perché non trovarsi un momento, perché non mettersi ad un tavolo e decidere che i trasporti vanno utilizzati in maniera razionale, così evitiamo di avere gli autobus vuoti in alcune ore e quelli sovraffollati o i treni sovraffollati in altri? Sono questioni di mezz'oretta che può essere gestita e risolvere dei grossi problemi. Ecco, questo secondo noi sarebbe qualcosa che si può fare subito, perché se aspettiamo ferrovie e altri discorsi, lo sappiamo che sono a lunghissima scadenza, però questo potremmo farlo subito, è una questione di buonsenso.

Presidente - Punto 5 all'ordine del giorno.