Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 779 du 10 octobre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 779/XIV - Ritiro di risoluzione: "Verifica della sussistenza delle condizioni per l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dell'Amministratore unico della Casino de la Vallée S.p.a.".

Presidente - Qualcuno intende prendere la parola per illustrare? Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Président.

Questa risoluzione nasce dalla gravissima situazione in cui versa la Casa da gioco di Saint-Vincent, non è una novità, parrebbe forse uno slogan trito e ritrito di cui abbiamo parlato tante volte anche in questa legislatura in quest'aula, ma i fatti del recente passato, degli ultimi giorni ci impongono oggi, Assessore Perron, di portare all'attenzione di questo Consiglio una discussione che ha un'evoluzione rispetto a ciò di cui abbiamo parlato in questi mesi. Al di là del bilancio e dei dati, che in parte sono stati anche discussi in quest'aula, perché, al di là della trasmissione ufficiale, che avverrà nel prossimo...e della discussione nel prossimo Consiglio, abbiamo già avuto modo e crediamo che le discussioni fini a sé stesse, che continuano semplicemente a dire che le cose vanno male non siano più sufficienti a dare delle soluzioni politiche a questo dossier.

Il bilancio del Casinò chiude con 21 milioni di euro di perdita, che si aggiunge alle perdite degli esercizi degli anni scorsi. Al di là della preoccupazione, al di là di tutte le enunciazioni che in quest'aula sono arrivate sulla diagnosi e sulle diagnosi che possiamo fare nei confronti della Casa da gioco e della crisi, che pare irreversibile, che sta toccando la Casa da gioco di Saint-Vincent, noi crediamo che in quest'aula si siano spese tante parole e non tanto da parte della politica, ma che sia mancato un po' a volte un interlocutore. Abbiamo vissuto qui scene anche a porte chiuse con l'amministratore, cercando di aprire un dibattito, in commissione abbiamo cercato veramente tutti assieme...cercare delle soluzioni che noi non vedevamo, che non abbiamo visto, che qualcuno forse sperava di vedere, ma che oggi ci mettono davanti ad una realtà che è preoccupante. In commissione e anche in quest'aula spesso...poi, da un punto di vista politico, spesso chiaramente le risposte che arrivavano erano dettate anche da chi tecnicamente, da un punto di vista gestionale, aveva la conduzione e noi qui, come politici, come Amministratori, ci siamo veramente spesi e confrontati su questo dossier sapendo che nessuno di noi, soprattutto gli Amministratori, in quest'aula ha la bacchetta magica.

Chi invece è deputato ad un ruolo tecnico gestionale dovrebbe almeno dare delle risposte a chi è in quest'aula, che sia poi di maggioranza o di opposizione, per poi dare gli strumenti anche, soprattutto, fuori da quest'aula, per eventualmente difendere quelle che sono delle scelte, magari anche che si possono migliorare, per poi eventualmente difendere anche quella che è una realtà, che soprattutto in un momento di difficoltà economica è oggetto di grandi critiche. Chi è oggetto di critiche? I lavoratori di questa Casa da gioco, e sono emerse anche in quest'aula; è oggetto di critica la conduzione, cioè fa discutere questo Casinò e soprattutto in questi mesi è stato oggetto di grande dibattito. Allora, quali erano le colpe che si traducevano in giustificazioni? Qualcuno...e noi spesso li abbiamo chiamati anche alibi, quali sono state le colpe che si addossavano diciamo ai mancati risultati, a questa grave crisi? Beh, la crisi del gioco, si è spesso detto: "eh, c'è la crisi del gioco, le fette di mercato", i soliti grafici che si fanno scorrere in commissione, la questione dei grandi investimenti e dei lavori, che impedivano sia un rilancio del gioco da un punto di vista appunto di logistica, ma anche con investimenti ingenti, che avevano impedito, da un punto di vista contabile, di avere una crescita, la questione che si stava lavorando al mercato cinese - e questi cinesi li stiamo ancora aspettando -, c'era la questione del personale, perché ad un certo punto la crisi del Casinò..."eh, il personale costa troppo, tagliamo il personale, i costi...", e si taglia il personale, a volte in certe interviste: "eh, la Regione ci ha dato queste indicazioni e io...noi portiamo avanti questo piano di sviluppo approvato dal Consiglio", ma certe cose sono state approvate da questo Consiglio e poi non è che si è realizzato proprio quello che c'era scritto in questo piano di sviluppo!

Noi, assieme ai colleghi che erano presenti in quest'aula, abbiamo sostenuto il piano di sviluppo del Casinò, perché in certe parti era costruito con una certa logica e ci faceva sperare in un rilancio che sapevamo sicuramente essere arduo come sfida, ma che nessuno si aspettava in termini di risultati così negativi. Le colpe quindi sono sempre state distribuite a tutti e a tutto, anche e soprattutto a chi era seduto in quest'aula, dall'esterno...quindi noi compresi, i Consiglieri anche di opposizione, perché ad un certo punto è stato confermato in audizione: "la colpa è di questi Consiglieri di opposizione che vanno nei bar a parlare degli stipendi dei dirigenti", noi abbiamo semplicemente detto che per noi gli stipendi dei dirigenti sarebbero da pubblicare sui siti come quelli dei politici, che problema c'è? Pubblichiamoli sui siti questi stipendi, perché bisogna tenerli nascosti? Solo gli amministratori pubblici devono avere la trasparenza dei redditi davanti all'intera comunità? Allora, a parte quelli che si trovano effettivamente sui siti, che sono quelli degli amministratori di alto livello, noi crediamo che la trasparenza debba prevedere senza problema almeno quei livelli alti che abbiamo visto circolare in quest'aula...di modo che la comunità ne sia informata. Dico questo perché le patenti di responsabile del fallimento, comunque della crisi del Casinò sono state distribuite a tanti, anche e soprattutto in quest'aula.

Peccato che la Dirigenza, in particolare l'Amministratore unico, abbia dimenticato in questi mesi soprattutto di fare un'autocritica sulla propria gestione, come la politica, invece, in certi momenti ha saputo fare, perché veramente, quando si adottano magari certe scelte che possono anche essere migliorate e/o sbagliate, non c'è nessun problema nel dire: "benissimo, noi credevamo che questo avrebbe portato un incremento, invece la strategia la vogliamo modificare perché non ha dato i frutti". No, non c'è mai stata in questi mesi un'assunzione di responsabilità da parte della Dirigenza, in particolare dell'Amministratore unico, nel dire: "benissimo, abbiamo sottovalutato", "abbiamo sopravvalutato", "non abbiamo valutato bene", e questo a noi dispiace, perché, quando si parla...e soprattutto in questo periodo in cui si parla di condivisione dei dossier...se vogliamo difendere tutti assieme un dossier dall'oggi in avanti, bisogna che la politica sia il più possibile unita, ma deve avere anche gli strumenti per poter difendere certe scelte, altrimenti fuori diventa incomprensibile e prima di tutto, prima che fuori, potremmo anche non essere d'accordo noi o, meglio, non essere convinti noi di certe scelte. Quando non si è convinti, quando non c'è coinvolgimento dei Consiglieri di maggioranza o anche di opposizione, è chiaro che poi diventa più difficile all'esterno difendere le scelte che non sono di tutti, anche se si potrebbero avere posizioni sfumate, ma diventano di una parte o, meglio, in questo caso diventano della Giunta o, meglio, magari solo di un Assessore, perché dico questo? Perché l'elemento di novità che ci ha mossi nel presentare quest'iniziativa, al di là dell'audizione l'altro giorno in commissione su cui tornerò, la commissione è spesso il luogo dove ci si può confrontare in modo un po' più diretto e quindi lontano dai riflettori...ma è la notizia dei 60 milioni di euro di rifinanziamento...ricapitalizzazione, chiamiamola come vogliamo, al Casinò. Allora, noi come Consiglieri, almeno noi del gruppo UVP abbiamo saputo e appreso dai giornali di questa ricapitalizzazione.

Noi allora le diciamo, Assessore Perron, che sarebbe stato molto semplice la settimana scorsa...o quando avete avuto quest'urgenza, che abbiamo capito essere un'urgenza...che lei avesse convocato la commissione d'urgenza o i Capigruppo, o i Consiglieri in qualche modo per informare, perché noi non sappiamo se i colleghi di maggioranza hanno avuto queste informazioni nelle riunioni di maggioranza o di gruppo, ma noi, quando è uscita la notizia venerdì, e soprattutto il sabato, quando questa è stata espansa sui giornali, abbiamo avuto forte difficoltà sul territorio a spiegare certe cose. Già che non sapevamo se condividevamo, perché era una notizia che chiaramente, soprattutto in un momento di difficoltà, come ricordavo questa mattina, rischia di mettere un settore contro l'altro, perché, quando si legge che ci sono 60 milioni per il Casinò, beh, la prima domanda che uno si pone, dice: "ma allora i soldi non sono finiti, allora ci sono". Potrebbero essere messi per l'agricoltura, per il turismo, per la cultura, per l'edilizia scolastica, faccio degli esempi. E così in questo modo la comunità ha difficoltà a capire le scelte amministrative, perché spesso non c'è condivisione. Allora, l'invito sui grandi dossier, soprattutto, Assessore Perron, in un momento in cui si parla appunto di una maggioranza che è in difficoltà...chiedo il secondo intervento...ci si appella al buon senso delle opposizioni e poi cosa si fa? In modo bipolare si approva una delibera senza informare nessuno. Beh, queste noi non crediamo che siano le premesse giuste per dare gambe a quella che può essere una condivisione sui dossier, cioè sui problemi che toccano la comunità valdostana.

Non dimentichiamoci che i primi 90 milioni erano già stati concessi, è vero, sono prestiti, è una cosa diversa rispetto a questa...30 milioni divisi, rispetto agli altri, tutto quello che vogliamo. Da un punto di vista comunicativo, da un punto di vista dell'impatto sulla comunità, ne abbiamo anche discusso con l'Assessore Fosson in commissione quando è venuto a parlarci del J.B. Festaz...io le ho chiesto: "ma scusi, lei, Assessore, è lo stesso Assessore che ha votato questo delibera e poi viene a dirci che i soldi in sanità sono meno, che ha subito dei tagli". Noi quindi riteniamo essere scelte...allora spiegare una certa scelta, senza una condivisione a monte, diventa difficile, lasciamo stare chi poi cerca di scaricarla dicendo: "ma noi non c'entriamo", in modo magari anche...diciamo politicamente che può fare gioco a chi è all'opposizione come noi. Al di là di questo, noi crediamo che, se effettivamente si vuole affrontare il dossier Casinò con una certa serietà e in una situazione che ci preoccupa fortemente, non sia questo il modo di procedere. Allora, nel merito noi ne parleremo quando quest'atto poi arriverà. Noi, da un lato, non possiamo essere contro ad un'operazione che probabilmente eviterà la chiusura del Casinò, ma, d'altro canto, per essere a favore, dobbiamo capire questi 60 milioni come vengono utilizzati e, soprattutto, se parallelamente c'è un piano di rilancio, ma non il famoso "piano di rilancio", di sviluppo de longue haleine, quello immediato, perché qui si parla di un piano di rilancio che possa nel breve e medio periodo dare quello scatto che faccia uscire dalla crisi questa Casa da gioco.

Allora, arrivo all'audizione. Sommata...la notizia, non condivisa, che ha allarmato e allertato la comunità e noi stessi...su una spiegazione difficile da far percepire alla comunità, quando stiamo dicendo a tutti che sono finiti i soldi e noi prendiamo 60 milioni e li mettiamo in un certo settore...e la gente si trova smarrita, dice che allora si sono raccontate frottole, che chissà quanta ce n'è di polvere sotto il tappeto... Accanto a questo in commissione abbiamo assistito all'audizione dell'Amministratore unico, che ha rispolverato le solite slide che ogni tanto ci presenta, partendo dalla Gestione straordinaria, l'acquisto, la legge del 2001, e tutti, da Marguerettaz in avanti, tutte le scelte che sono state fatte...a noi va tutto bene, ma noi dobbiamo occuparci del Casinò da oggi in avanti, perché se siamo solo chiamati per fare l'autopsia, se questi 60 milioni servono solo per l'autopsia e il giorno dopo assistere ad un funerale, a noi sinceramente la cosa preoccupa ancora di più, noi vorremmo capire da oggi in avanti, dopo l'innesto di questi 60 milioni, sui quali ci sarà la discussione, che cosa avverrà. E risposte non ne abbiamo avute, abbiamo ascoltato nell'audizione i soliti alibi per giustificare: "rispetto al passato, quando sono arrivato, le cose sono migliorate", i picchi, i grafici, le slide, ma alla fine non abbiamo concretamente ricevuto alcuna assicurazione per il futuro delle persone che lavorano lì, dell'indotto che il Casinò rappresenta e di tutto ciò che oggi la Casa da gioco può ancora rappresentare...niente di niente!

Noi allora crediamo che adesso si debba dire: "basta", si debba ammettere - noi lo crediamo - che ci sono state alcune strategie sbagliate, probabilmente, che però bisogna correggere, perché non basta dire: "beh, sono state sbagliate, ma come le correggiamo...", noi politicamente possiamo anche dare degli avvalli, ma tecnicamente chi è pagato per fare quello deve dirci...chi è esperto, come si definisce negli articoli di giornale: "un esperto di gioco", e giustamente è stato anche scelto per questo, è un manager...deve dirci, deve dare alla politica le soluzioni per uscire dall'impasse e su quello poi essere giudicato. Chi è pagato lautamente ha questo dovere nei confronti della politica e di noi Amministratori che rappresentiamo il Casinò in termini di proprietà. Si sono tagliati i dipendenti, si è celata in parte la situazione, magari sperando che questa sarebbe un po'...così, si sarebbe ripresa, magari è anche giustificabile, però adesso, per usare l'espressione del Presidente sui media, gli alibi sono finiti, noi chiaramente crediamo che gli alibi debbano finire, proprio perché altrimenti non troviamo delle soluzioni.

Crediamo di essere in una nuova fase, quindi noi non crediamo più oggi di rispolverare la questione delle dimissioni, quella è una questione che è chiusa. L'Amministratore ha fatto le sue valutazioni, noi diciamo che politicamente non ha seguito le indicazioni di questo Consiglio e per noi è grave. Oggi, al di là delle dimissioni che non sono arrivate, noi crediamo che si debba capire se ci sono delle responsabilità, ma questo per sollevare in parte chi è amministratore nel momento in cui si sceglierà questo finanziamento di 60 milioni, perché anche da un punto di vista delle responsabilità, che siano politiche o contabili, di noi Consiglieri che...già voi in Giunta, lei, Assessore, in particolare, che è il proponente della delibera, ma anche noi Consiglieri, quando saremo chiamati qui a ricapitalizzare il Casinò, se parallelamente noi appuriamo se ci sono o meno delle responsabilità ed eventuali azioni nei confronti di chi può aver avuto una gestione non consona...e noi abbiamo usato le parole che ritenevamo giuste...di sussistenza delle condizioni per un'azione nei confronti della società e i danni arrecati a causa di ciò che si è fatto...noi intendiamo tutelare anche e soprattutto noi Amministratori e voi in primis, nel senso che non si vada poi a scaricare esclusivamente sulla politica la questione di un Casinò che oggi, con questi numeri, sinceramente ha avuto, secondo noi, una gestione, da un punto di vista operativo, fallimentare. Ecco perché noi crediamo che oggi si debba capire se l'assenza di idee che abbiamo, di cui abbiamo preso atto in commissione, è parametrata, è corrispondente ad un'assenza anche di azioni, perché, se si brancola nel buio, se si continua dopo questi 60 milioni su questa linea, fra sei mesi probabilmente saremo di nuovo qui a dire: "benissimo, adesso non sono 60, sono 30, perché sono passati solo sei mesi", ma non è così che si salva un'azienda! Non è così che si salva un'azienda sapendo tutte le difficoltà e sapendo tutto ciò che c'è stato appunto enunciato come giustificazione.

Allora, oggi noi non vogliamo capri espiatori, ma non vogliamo neanche trovarci qui a dover appunto discutere di cose di cui non siamo responsabili, mentre qualcuno laggiù beve champagne. Noi allora non crediamo che politicamente, com'è apparso sulle interviste delle ultime ore...con quest'iniziativa si dice che vogliamo colpire l'Amministratore per colpire il Presidente e ci fa già capire questa dichiarazione come la parte gestionale in questo momento cerchi di aggrapparsi alla politica per dire: "attenzione, eh no, qui la questione è politica, non è gestionale". Noi allora crediamo che ci siano delle responsabilità politiche sicuramente, ma che quelle gestionali oggi siano evidenti e pensiamo che il dare mandato a tutela dell'Amministrazione per verificare se ci sono eventuali responsabilità, e l'invito a dire: "basta" a questi manager, che alla fine non hanno mai responsabilità...in un'azienda privata io non so che cosa sarebbe successo, io non so alla FIAT cosa sarebbe successo, ma in un'azienda pubblica noi abbiamo una responsabilità nei confronti della comunità e continuare a pagare un Amministratore centinaia di migliaia di euro per farlo fallire, scusate, ma anche questo la gente non ce lo perdonerà. Noi quindi crediamo che sia giunto il momento di dire: "basta", di togliere gli ostacoli tra la politica e la gestione, evitando appunto che alla fine ci sia collimazione tra settori che dovrebbero essere leggermente separati, anche se siamo gli azionisti di riferimento, diamo linee di indirizzo, autorizzazioni sulle grandi scelte e le percentuali, il disciplinare...certo che la politica dà...ma il piano di sviluppo che è stato approvato qui aveva certi indirizzi, ma i risultati...che poi non si dia la colpa a quel piano di sviluppo, perché significa che la colpa è di tutti noi, e di chi l'ha votato di più, certamente, ma del Consiglio regionale tutto...ecco la ratio e il cuore della nostra iniziativa Assessore Perron. Noi crediamo che lei probabilmente, anzi sicuramente è l'ultimo arrivato su questo dossier in termini temporali, potrebbe anche essere quello che sta con il cerino in mano, come si suol dire, ma quello che noi non vorremmo è che la politica rimanesse con il cerino in mano, ma soprattutto che fossero i lavoratori a rimanere con il cerino in mano, perché in questo momento chi ha subito all'interno della Casa da gioco i tagli sul personale sono i dipendenti, i dirigenti in parte. L'Assessore ci ha rassicurato che qualcosa è stato fatto, lo abbiamo anche letto, altri presentano dei problemi, quindi sarà difficile intervenire, ma noi non crediamo di ridurre tutto a queste questioni. Noi crediamo che oggi ci sia preoccupazione a Saint-Vincent, in chi lavora nella politica, in chi opera sul territorio per l'indotto che non arriva, per tutte le questioni di concorrenza sleale che il Casinò sta facendo, e noi inviteremmo anche - lei si faccia un po' interprete di questa cosa - ad usare un po' di prudenza nelle interviste dei giornali, dei media...

Presidente - Consigliere Viérin, la invito a terminare.

Viérin L. (UVP) - ...e concludo...al di là delle considerazioni politiche, nel fare certe affermazioni, che in quest'ultimo periodo non hanno fatto bene né a Saint-Vincent, né alla Casa da gioco, ma soprattutto anche a voi che siete, così, i diretti interlocutori rispetto all'Amministratore unico. Noi quindi invitiamo lei, Assessore Perron, il Governo e la maggioranza in generale a riflettere su questa cosa, perché crediamo che sia giunto il momento di appurare le reali responsabilità di chi ha portato la Casa da gioco al disastro. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 18.05 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.

Follien (Presidente) - Grazie Consigliere Viérin per l'illustrazione della risoluzione. Dichiaro aperta la discussione generale. Colleghi, se ci sono interventi, vi invito a prenotarvi. Colleghi, se non ci sono interventi, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola al Capogruppo Farcoz.

Farcoz (UV) - Sì, grazie Presidente. Chiedo una sospensione per una riunione di maggioranza. Grazie.

Presidente - Okay, una sospensione per dieci minuti.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,25 alle ore 19,07.

Follien (Presidente) - Colleghi riprendiamo i lavori dopo la sospensione. Eravamo in chiusura di discussione generale...la discussione generale era già chiusa. Qualcuno per la replica? La parola all'Assessore Perron.

Perron (UV) - Grazie Presidente.

Sì, questa risoluzione, per certi aspetti, anticipa in qualche modo una discussione più approfondita e più contestualizzata che credo immagineremo di fare durante il prossimo Consiglio regionale quando tratteremo del bilancio del Casinò e, se la commissione vorrà approvarlo, anche del progetto di rafforzamento finanziario. Io ad oggi quindi, anche se i temi evocati sono tanti, non aprirei una discussione sulla gestione del Casino de la Vallée a 360 gradi, anche se gli aspetti che sono evocati in qualche modo nella risoluzione sono diversi. Il mio è un approccio che certamente, colleghi, collega Viérin, che allo stato attuale non nasconde le difficoltà che esistono all'interno della Casa da gioco e l'invito che cerco di fare è un invito sereno, per quanto possibile, condiviso, a non guardare unicamente a senso unico a ciò che succede all'interno della Casa da gioco, ma a cercare anche di contestualizzare, per quanto possibile, il momento in cui la Casa da gioco si trova a vivere. Inizierei dicendo - e penso che sia uno spirito condiviso - che certamente come proprietà, e penso in questo senso di raccogliere gli inviti che sono stati fatti su una maggiore condivisione nei percorsi, un maggiore coinvolgimento all'interno del Consiglio, nelle commissioni, dicendo che ovviamente abbiamo a cuore le sorti della Casa da gioco di Saint-Vincent, quelle dei lavoratori. Io penso che, se ci potranno essere dei percorsi condivisi circa delle azioni da intraprendere per rafforzare la Casa da gioco di Saint-Vincent, sono certo che, al di là delle visioni politiche diverse che ci sono, delle opinioni diverse che ci sono, anche i lavoratori potranno comprendere appieno lo sforzo che viene fatto in questo senso per cercare di tutelare uno di quelli che è ancora considerato un gioiello della Regione autonoma Valle d'Aosta.

Posso assicurare che, siccome parliamo di dirigenze, l'impegno che chiediamo in questa fase alla Dirigenza è un impegno massimo, lo abbiamo chiesto nel momento in cui questo Consiglio regionale ha votato un piano di rilancio, nel momento in cui ha approvato delle azioni che andavano nella direzione della ristrutturazione. Io allora cercherei di avere uno sguardo sereno, cercando di non riconoscere unicamente e esclusivamente le ragioni di questo momento di difficoltà nell'atteggiamento condivisibile o no del management della Casa da gioco. Per fare due ragionamenti di contestualizzazione, io oggi penso di poter dire la verità dicendo che il 2014 è il primo anno in cui il Resort de la Vallée si presenta con una struttura totalmente rinnovata. Erano 30 anni che non si facevano degli interventi sul Casino de la Vallée, il Casinò ad un certo punto rischiava persino di perdere le autorizzazioni necessarie per poter operare ed essere aperto come struttura. È da pochi anni che abbiamo la proprietà del Billia, io ricordo tutti i ragionamenti fatti in quest'aula circa la necessità nel tempo di attuare delle politiche che andassero nella direzione di rompere il cosiddetto "accerchiamento", quindi di poter disporre unicamente di tutti quei beni che mettessero la Regione nella condizione di proporre un piano globale di investimenti di rilancio della Casa da gioco, essendone completamente e totalmente proprietari, e quindi di poter decidere. Io credo che aver avuto la possibilità di avere un'unica regia abbia permesso ad oggi di avere certamente da un punto di vista strutturale...una struttura ad alto livello sia per quanto riguarda il Casinò, sia per quanto riguarda il Billia e, nonostante le difficoltà, credo che i primi timidi segnali, ad esempio, anche sulla struttura del Billia, di un suo rilancio, si inizino ad avvertire. Certamente i lavori fatti in questi anni sono stati lavori importanti e hanno determinato delle difficoltà: questo noi lo riconosciamo, hanno determinato delle difficoltà nelle sale, che, nonostante questo, non sono state chiuse, hanno determinato certamente delle difficoltà per quanto riguarda l'accoglienza e l'ospitalità dei clienti, ma io penso di poter dire che in questa fase i disagi che ci sono stati durante i lavori sono stati dei disagi limitati, assolutamente limitati.

Certo le perdite - e relazionerò nel dettaglio in modo approfondito durante il prossimo Consiglio - non sono una novità: questo lo abbiamo vissuto anche in periodi lontani, come abbiamo vissuto altre situazioni legate al Billia. Vorrei dire semplicemente che sulle perdite - poi entrerò nel dettaglio quando parleremo di bilancio - ci sono vari motivi. Certamente i bilanci degli ultimi due esercizi sono stati pesantemente condizionati per effetto della ristrutturazione relativa al piano di sviluppo, per effetto degli scorpori anche che sono stati effettuati sulle strutture e sugli impianti dell'hôtel, arrivando in qualche modo a comportare degli oneri passivi straordinari, che non si ripeteranno più nei futuri esercizi, per circa 20 milioni di euro.

Torno a dire però che, dal nostro punto di vista, in questa fase l'attenzione affinché il lavoro del management della Casa da gioco sia il più proficuo possibile è massima. In questo senso abbiamo cercato anche di far seguire al management tutte quelle indicazioni che erano contenute negli accordi: la riduzione delle indennità, la rinuncia ai premi, non entro adesso nel merito, ma per dire che anche delle azioni concrete per quello che riguarda la Dirigenza sono state in qualche modo chieste.

Lei, collega Viérin, molto nel dettaglio evocava questo progetto di finanziamento. Io ci ritornerò in un confronto più approfondito, posso solo dirle ad oggi che - e lei ha fatto bene ad evidenziarlo - a fronte di questo che consideriamo un impegno straordinario, per il quale in futuro potremo immaginare delle forme più coinvolgenti di partecipazione, arrivando a formulare questi atti, è una situazione spesso di emergenza che ci obbliga a dei tempi anche molto rapidi, però vorrei dire che abbiamo chiesto all'azienda un impegno molto preciso e molto accurato sia sotto il profilo organizzativo ed economico, sia sotto il profilo commerciale e di marketing. In questo senso quindi abbiamo chiesto degli impegni molto puntuali alla Dirigenza, sui quali mi riservo di relazionare più in dettaglio nel prossimo Consiglio.

Dal nostro punto di vista, fatte queste premesse, non nascondendo le difficoltà, assicurando da parte nostra il massimo dell'impegno, quindi io ritengo che su questa materia, sulla materia evocata dalla risoluzione, ci possa essere di fatto un impegno per un ulteriore approfondimento circa le politiche gestionali in atto all'interno della Casa da gioco e su questa materia confrontarsi in modo più approfondito ancora magari durante le prossime adunanze consiliari. L'impegno che prendo quindi è in qualche modo di fare una verifica approfondita sulle politiche gestionali che possano dar risposta alle questioni che lei ha evocato durante, in qualche modo, la risoluzione che è stata presentata.

Président - Merci Assesseur Perron. La parola al Consigliere Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Merci Président.

Vede, Assessore, noi non abbiamo voluto anticipare nessun dibattito, a meno che lei o la Giunta non vogliate dirci quando possiamo parlare di certi temi in quest'aula e quando no. Noi crediamo che quest'aula sia il riflesso della comunità fuori, e se lei, come noi immaginiamo, gira per strada, in questi giorni sentirà, accanto a tutti i discorsi, a tutte le discussioni che animano la gente, che questa questione dei 60 milioni al Casinò è stata deflagrante. Allora, ci sembrava il minimo, accanto a tutte le questioni importanti delle interpellanze di questo Consiglio, che abbiamo affrontato e che ci hanno visto discutere di qualsiasi cosa, perché ormai in quest'aula si discute veramente di qualsiasi cosa...ci sembra come minimo importante discutere dei temi un po' di grande envergure, tra i quali quest'estemporanea notizia del finanziamento al Casinò. Anche perché lei questo dibattito non l'ha portato in commissione, ecco perché noi abbiamo dovuto anticipare un dibattito che lei porterà in quest'aula, perché non c'è stata condivisione, quindi le nostre sono semplicemente riflessioni che cercano di rappresentare, intanto, le preoccupazioni che ci animano e ciò che anima in questi giorni la comunità.

Ci fa piacere sicuramente che lei ammetta che certe difficoltà ci sono e che le preoccupazioni, Assessore Perron, sono condivise. Noi sicuramente prendiamo come buoni i suoi buoni propositi che vanno nella direzione di monitorare, di verificare, di vedere...noi riassumiamo i nostri quesiti che sono in un impegno politico di verificare se ci sono delle responsabilità in capo anche al futuro...in capo al presente su questa fase che ci vede intervenire con una vicenda straordinaria...che deve andare a ricapitalizzare la Casa da gioco, che, Assessore Perron, le ricordo, lei che è Assessore alle finanze, ha avuto un terzo di perdita del capitale sociale: ecco perché voi dovete intervenire! Allora il nostro discorso, al di là...non abbiamo voluto fare una disamina a 360 gradi sul Casinò, ma semplicemente dire: "benissimo, facciamo attenzione, accompagniamo quest'atto ad un'eventuale verifica di responsabilità sulla politica gestionale". Noi quindi non vogliamo distruggere, non è nostra intenzione andare avanti in una politica e soprattutto in un intervento negativo di distruzione, ma in senso propositivo tutelare, capire, approfondire e tutelare la proprietà, gli Amministratori, noi tutti su quelle che sono le azioni che ci sono state in questo periodo, che hanno condotto a questa situazione e sul futuro monitorare, come lei diceva, quindi sicuramente tutelare la proprietà, chi lavora all'interno della Casa da gioco, l'indotto, gli operatori. È vero, lei dice che non è che c'è solo la responsabilità del management, noi crediamo che lei lo dica in primis a sé stesso, perché è l'ultimo arrivato, e poi qualche collega magari seduto non appena vicino a lei, ma appena più in là...e poi indietro su chi ha avuto le responsabilità su questo dossier. Noi oggi però, Assessore Perron, le chiediamo un impegno politico preciso, che le chiediamo di specificare per capire se effettivamente...se c'è quest'impegno, noi siamo anche disposti a ridiscutere questa risoluzione, a ritirarla, nel senso...col suo impegno, però vorremmo capire bene nel suo intervento sfumato se c'è quest'impegno preciso a fare questi passaggi di verifica delle responsabilità. Grazie.

Président - Merci Conseiller Viérin. Quelqu'un d'autre? La parole à l'Assesseur Perron.

Perron (UV) - L'ho detto un attimo fa: ribadisco l'impegno assunto poc'anzi a fare una verifica approfondita sulle responsabilità che ci sono e quindi poi a relazionare in futuro.

Président - La parole au Conseiller Viérin.

Viérin L. (UVP) - Grazie Assessore.

Scusi se le abbiamo chiesto di esplicitare, ci pareva di aver colto nel suo intervento che c'era questa volontà, ma non era esplicitata. Visto che nelle prossime adunanze consiliari ci sarà la possibilità di discutere sul bilancio del Casinò, su questo finanziamento straordinario, noi quindi chiediamo che questa verifica avvenga e che sia parallela a tutte quelle che sono le azioni che noi discuteremo...e di cui dovremo assumere, in termini di responsabilità politiche in quest'aula, le decisioni in merito. Noi quindi crediamo che, da un punto di vista politico, il messaggio che a noi interessa sia questo, affinché effettivamente, al di là della politica, ci siano delle risposte anche da parte di chi gestisce la Casa da gioco direttamente. Grazie.

Presidente - Vi è quindi il ritiro della risoluzione? Bene, allora prendiamo atto del ritiro della risoluzione iscritta al punto 35.02. Punto 35.03 all'ordine del giorno.