Objet du Conseil n. 767 du 10 octobre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 767/XIV - Interpellanza: "Criteri e modalità per la fruizione del servizio trasporto disabili".
Président - Pour l'illustration la parole au Conseiller Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Questa interpellanza non richiede grandi spiegazioni, neppure premesse particolarmente articolate. Semplicemente vuole portare all'attenzione del Consiglio regionale, con la speranza che si trovi una rapida soluzione, un problema che attiene il servizio di trasporto per persone disabili. Questo servizio è organizzato dall'Assessorato al turismo e in particolare dall'Ufficio trasporto disabili ed è rivolto a persone residenti in Valle, che rientrano in alcune categorie, tipo: l'invalido con totale permanente inabilità al lavoro e con impossibilità di deambulare senza accompagnatore; l'invalido con necessità di assistenza continua, perché non può compiere, evidentemente, gli atti quotidiani della vita; le persone con invalidità e disabilità gravi. Problemi che di fatto non permettono l'uso dei mezzi pubblici. Chi fosse interessato, tra l'altro, trova la casistica sul sito dell'Ufficio, che è una casistica piuttosto complessa. Tale servizio è strettamente legato ad esigenze sanitarie, visite e cicli di cure, di studi e lavoro, di frequenza di centri a carattere diurno, collegate a progetti di presa in carico presentate di tipo socio sanitari e per esigenze personali. Vi è una regolamentazione dettagliata delle modalità di fruizione del servizio, del numero della tipologia dei viaggi, sul sito del Servizio trasporto disabili.
L'interpellanza segnala un problema interpretativo, che qui vogliamo cercare di sbrogliare nell'esclusivo interesse della persona disabile, cioè, si propone di capire, se la società che fornisce il trasporto sia o meno tenuta a fornire il medesimo servizio anche alle persone che accompagnano l'invalido. La delibera che stabilisce i criteri e le modalità per la fruizione del servizio del trasporto disabili, è la n. 785 del 27 marzo 2009, tratta l'argomento al punto 3.4. Il titolo è accompagnamento: "Per quanto concerne gli utenti minorenni," dice che devono, proprio devono, "viaggiare accompagnati dai genitori o da soggetti delegati," mentre, per le persone maggiorenni è detto nel regolamento, che "viaggiano di norma da soli. Li stessi possono essere accompagnati da un massimo di 2 persone da loro individuate, purché le stesse svolgano una reale attività si supporto a beneficio dell'utente e la presenza non crei difficoltà nell'organizzazione dei servizi". Questa particolare dicitura non è chiara, tant'è, che mi riferisce un parente di una persona disabile che l'addetto dell'Ufficio gli avrebbe fatto presente che, adesso vi leggo una parte della delibera: "Un funzionario", no della mail: "Un funzionario mi presenta la procedura perfetta, trenta giorni per avere la risposta, una quota annuale da pagare in funzione del reddito, non è un servizio gratuito" e commenta "cosa più che giusta, ci sono dei limiti a 40 viaggi all'anno per motivi personali, non ci sono limiti per visite o terapie mediche, ma che per gli adulti non è previsto che durante i trasporti venga accompagnato, lo è previsto solo per i minorenni. Io preciso che mio papà ha l'accompagnamento e quindi non è in grado di gestirsi in autonomia una volta che il trasportatore l'ha lasciato a destinazione. Il funzionario mi fa presente che è discrezione della società caricare qualcuno o meno, secondo la disponibilità dei posti e che fino al momento di caricarlo, a volte qualche ora prima, non si può sapere se mio papà può essere accompagnato oppure no".
Questa è una mail di un parente che si è recato presso l'Ufficio. Ora, non voglio far polemiche ne criticare il funzionario che dà le indicazioni, sia chiaro, il quale, evidentemente, si basa sul regolamento un po' ambiguo, ma credo che le regole debbano essere interpretate, non solo da un punto di vista letterale, ma seguendo la ratio che sottende alla regola stessa. Per altro, come è stato scritto sulla mail, questo è un servizio che viene in parte, anche, compensato economicamente in base al reddito, quindi non è un regalo che la Regione fa alle persone disabili. Dicevo, se il servizio trasporto disabili è previsto per persone che necessitano di accompagnamento e di assistenza continui, è naturale che l'accompagnatore sia al fianco del disabile, se questo lo richiede. Tra l'altro la regola prevede proprio che l'invalido, il disabile maggiorenne, possa essere accompagnato da persone che svolgano una reale attività a beneficio dell'utente. Il termine possa, credo non dia adito ad interpretazioni circa una presunta discrezionalità da parte del trasportatore. Mi si potrà dice che la dicitura: "purché la loro presenza non crei difficoltà nell'organizzazione dei servizi", significa che prevalgono le esigenze organizzative del trasportatore su quelle del trasportato. Che so, per comodità o per qualche altro motivo, l'automezzo deve fare il giro caricando più di un disabile contemporaneamente, magari non c'è più posto per l'accompagnatore e quindi questo si deve sbrogliare con mezzi propri, magari arrivando all'ospedale un po' prima, poi immaginatevi, si deve cercare il parcheggio, deve correre, deve fare tutta una serie di cose. Immaginatevi da un punto di vista logistico che cosa significhi questo.
Beh, io credo che al di là di quello che sta scritto sul regolamento, un servizio per persone disabili debba essere costruito intorno agli utenti e non sulle esigenze del trasportatore. Se no, tanto vale. Può essere che vi siano inderogabili motivi legati a punte di attività o a urgenze non programmabili, ad esempio una sovrapposizione di utenti nella medesima giornata, nella medesima tratta. Ma queste eccezioni non devono diventare la norma, cioè, dev'essere normale che l'accompagnatore sia al fianco della persona disabile, qualora la persona disabile necessiti di assistenza continua e di accompagnamento. Il servizio disabili non deve essere organizzato, Assessore, come un servizio pubblico, cioè, chi c'è c'è, se il servizio è pieno aspettiamo il passaggio successivo, ma deve essere organizzato su misura e in misura delle esigenze dell'utente.
Per concludere, qui si parla di persone, come nel caso dell'interpellanza precedente sugli ausili aggiuntivi per disabili, del tutto dipendenti dai propri accompagnatori, di servizi finalizzati non alla ricreazione dell'utente disabile e soprattutto del suo accompagnatore. Normalmente il trasporto avviene per motivi di studio, di cura e via dicendo e se non vi sono indicazioni contrarie credo sia doveroso fare il possibile affinché i disagi, che sono già pane quotidiano per le famiglie e per queste persone, non aumentino ulteriormente. Grazie.
Président - Pour la réponse la parole à l'Assesseur Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Il Consigliere Guichardaz nella sua presentazione ha già avuto modo di spiegare molto nel dettaglio i riferimenti normativi. Mi permetto solo di dire che l'organizzazione di questo servizio purtroppo, nell'ultimo decennio, è stata oggetto di un incremento notevole, perché con l'allungamento della vita, aumentano anche i disabili e non a caso, la mail che il Consigliere Guichardaz ha citato, riguarda un anziano. Quindi noi abbiamo una situazione in cui aumentano molto gli anziani e gli anziani non auto sufficienti e quindi i livelli di spesa aumentano vertiginosamente, con un bilancio che diminuisce. Ed ecco perché è stato avviato anche un percorso con i colleghi alla sanità e all'istruzione, perché là vi sono tutta una serie di intrecci che riguardano i trattamenti sanitari da un lato, le attività nelle scuole dall'altro e quindi si cerca di dare un servizio che viene riconosciuto, a livello italiano come eccellenza. Non credo che ci sia nessun'altra regione che assicura questo servizio. Abbiamo i disabili che vengono presi a casa, vengono portati a scuola, vengono portati al lavoro. Lei ovviamente non l'ha messo in evidenza, perché il tema era un altro, ma approfitto di queste occasioni per dire che, credo si debba riconoscere, non è stato istituito con il sottoscritto, ma l'Amministrazione regionale ha un'attenzione veramente molto, molto elevata per questi casi. Ora, nella gestione si cerca di evitare il raddoppio dei servizi e quindi è chiaro che, se il mezzo ha delle disponibilità non credo e nessuno ha mai messo in discussione il fatto che possa esserci l'accompagnatore del maggiorenne. È vero che posso anche convenire che questo tema potrebbe essere bene affrontarlo all'interno di una Consulta e, quindi, se nel caso possa essere interessante fare una riunione per capire effettivamente ed uscire da una descrizione regolamentare che potrebbe essere troppo generica, ma dobbiamo comunque considerare che l'accompagnatore del maggiorenne deve essere ricondotta ad una necessità inderogabile. Cioè, io posso anche capire che fa piacere accompagnare un proprio parente, un proprio genitore, però non è tanto un problema del gestore del servizio, il problema è un problema nostro, perché se al gestore del servizio aumentiamo le corse, poi siamo noi che paghiamo. Quindi, anzi, mi verrebbe da dire che il gestore del servizio è persino contento di fare più corse, perché gliele paghiamo noi. Quindi dobbiamo ricondurre questa tipologia dell'accompagnamento ad una necessità inderogabile e, ovviamente, lasciare alla sfera della discrezionalità, dove ci può essere anche una risposta negativa ai casi dove l'accompagnamento non è strettamente necessario.
Per cui, ad oggi, devo dirle collega Guichardaz che, da parte della Consulta, da parte dei parenti dei disabili e dei disabili stessi, non abbiamo avuto delle segnalazioni. Sicuramente lei ha ricevuto questa segnalazione, sarà nostra cura introdurre questo tipo di ragionamento all'interno della Consulta e verificare se possiamo migliorare o addirittura intervenire in una migliore definizione regolamentare.
Presidente - Per la replica la parola al Consigliere Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Grazie Assessore per la risposta pacata e, secondo me, anche per l'impegno, insomma, assunto, nel cercare di risolvere problematiche anche circoscritte. Il regolamento stesso prevede che non debba essere di intralcio, l'accompagnatore debba essere funzionale anche alle modalità del trasporto. Ci sono delle situazioni, come il caso che è stato segnalato, di una persona che necessita assolutamente di essere accompagnata per motivi di salute, cioè, non è una persona che può essere messa su una sedia e trasportata. L'accompagnatore evita, per altro, anche che la società, l'organizzazione presupponga la presenza costante di un assistente che si prenda carico, magari, di questi malati che sono messi nella condizione di non poter neanche muoversi o che ne so, malati oncologici o altre questioni. Quindi, è bene che la questione venga valutata caso per caso e che ci siano però delle eccezioni che, se eccezioni devono essere, non vengano valutate direttamente dal trasportatore, ma che esista una relazione, una commissione che dica se eventuali discrezionalità in ordine alla richiesta dell'accompagnamento sono lecite o non lecite. Questo non deve essere il trasportatore che si occupa di decidere se è opportuno che l'accompagnatore ci sia o meno, perché, ovviamente, non è compito loro.
Quindi io colgo con favore anche il fatto che ci si proponga di modificare, magari, anche il regolamento, cercando anche di chiarirlo maggiormente, perché poi i funzionari, poveretti, quando devono applicare le regole, si ritrovano con delle cose scritte, magari, in piena buona fede, ma che lasciano adito a delle interpretazioni e poi, creano, magari, anche dei problemi e delle insoddisfazioni. In questa mail, tra l'altro è scritto che poi la persona se n'è andata di malo modo, estremamente arrabbiata, quindi immagino che il funzionario, poveretto si sia preso pure la strigliata. Grazie.
Presidente - Punto 28 all'ordine del giorno.