Objet du Conseil n. 756 du 9 octobre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 756/XIV - Interpellanza: "Modalità di gestione dell'evacuazione in caso di incendio presso il parcheggio dell'Ospedale Parini".
Presidente - La parola alla Consigliera Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Appreso che mercoledì 17 settembre scorso l'allarme antincendio scattato all'interno del parcheggio dell'Ospedale Parini ha imprigionato all'interno per oltre un'ora una decina di auto, rimaste bloccate ai piani a causa della chiusura automatica delle porte antincendio comandate direttamente dal sistema di sicurezza; appreso inoltre che non è stata individuata la causa che ha provocato il blocco del parcheggio e che il Dirigente del Servizio sosta e mobilità dell'APS ha dichiarato: "forse qualcuno ha involontariamente spinto uno dei tanti pulsanti antincendio distribuiti nei piani", non escludendo, però, la possibilità che "l'allarme sia stato attivato di proposito per creare il panico tra gli automobilisti intrappolati. Abbiamo aperto un'inchiesta e cercheremo di capire quello che è successo"; considerato che quanto accaduto ha lasciato col fiato sospeso gli automobilisti anche per l'attesa della riapertura delle pesanti porte tagliafuoco, operazione quest'ultima che deve essere svolta manualmente; evidenziata l'importanza cruciale di strumenti e azioni a tutela dell'incolumità dei cittadini, che debbono essere parte integrante del sistema di sicurezza previsto per il parcheggio dell'Ospedale Parini, volevamo sapere dall'Assessore: "quali azioni e strumenti siano previsti per la gestione dell'evacuazione in caso di incendio, in particolare se esistano, ed in caso contrario se si intendano introdurre, misure quali: altoparlanti che rassicurano e guidano le persone intrappolate verso le uscite di sicurezza, adeguate segnalazioni di tali uscite, impianti di videosorveglianza per la prevenzione di atti di vandalismo e di aggressione all'interno del parcheggio, nonché per vigilare su possibili attivazioni dolose dell'allarme antincendio; se sia stata individuata la causa che ha fatto scattare l'allarme antincendio del parcheggio". Grazie.
Si dà atto che dalle ore 17,30 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.
Rosset (Président) - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Perron.
Perron (UV) - Grazie Presidente.
Collega, io cercherò di rispondere, voglio solo precisarle, come lei sa, che la gestione della struttura non è ovviamente in capo all'Assessorato, ma è formalmente in capo all'APS del Comune di Aosta, che ovviamente risponde di tutte le misure di sicurezza relative anche alle situazioni di emergenza.
Sul primo punto che lei mette in evidenza nessuna persona è rimasta chiusa nel parcheggio Parini a seguito dell'attivarsi del sistema antincendio. All'interno della struttura, e precisamente al piano -1 A, c'era una sola persona, che, seguendo la via di fuga illuminata, quindi all'attivarsi dell'allarme e con le indicazioni vocali che vengono fornite in automatico in questi casi dal sistema di sicurezza, ha, direi, agevolmente e anche rapidamente raggiunto l'uscita. Nelle aree di pagamento vicino all'uscita del parcheggio c'erano delle persone, che non sono state quindi interessate alla zona di chiusura dei compartimenti.
Sul punto 2 la struttura ovviamente è certificata dai massimi sistemi, nel caso specifico è soggetta al certificato di prevenzione incendi. È dotata ovviamente, come dev'essere, di tutte le misure di evacuazione previste dalla vigente normativa e, in particolare di indicazioni sia luminose che vocali che consentono a chi si trovasse eventualmente ai piani interrati di uscire dal parcheggio in tutta sicurezza, attraverso vie di fuga, che possono, collega, tranquillamente essere ritenute idonee. È presente anche un impianto di videosorveglianza composto da 43 telecamere, che controlla i flussi veicolari nelle corsie, controlla le casse automatiche e controlla anche i passaggi pedonali. Il trattamento delle immagini relative a questo, come disposto dai provvedimenti in materia dal Garante per la protezione dei dati, quindi osserva dei criteri di proporzionalità e la loro conservazione arriva alle 24 ore successive alla rilevazione.
Sul punto 3, non avendo rilevato nessun malfunzionamento e neanche un reale incendio, le cause che hanno determinato l'attivazione del sistema antincendio pare siano da ricondurre - un po' lo evocava già lei nell'atto - al fatto che qualcuno abbia, volontariamente o no, pigiato uno dei pulsanti di allarme. Questa è un'azione agevole da compiere, anche senza rompere il vetro di protezione, proprio per consentire, qualora fosse necessario, a chiunque di attivare l'allarme in caso di incendio. Per rassicurarla, collega, e ringraziandola di aver posto questo problema, anche se la gestione non è di diretta nostra competenza, posso quindi assicurarle che vegliamo affinché vi sia un buon uso di questa struttura pubblica - che è una struttura importante - e vi sia un'attenzione massima a quello che è il riguardo dei cittadini che usufruiscono di questa struttura. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Fontana, ne ha facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Lo so che è di competenza del Comune, penso che sul parcheggio la Regione ha messo tante risorse e che sia anche interesse della Regione che i cittadini abbiano la loro sicurezza. Ho delle informazioni: che c'erano degli automobilisti dentro e che c'è stato il panico. Leggo un appunto dove il Signor Fabio Bressan dice: "operazione che si è svolta manualmente perché il sistema di allarme, quando scatta, ne prevede la chiusura in automatico, ma non la riapertura. L'episodio dimostra la piena efficienza dell'impianto e serve anche a scoraggiare eventuali malintenzionati che nelle ore notturne potrebbero pensare di entrare. La sicurezza è il nostro punto di forza e quello che è accaduto ne è una dimostrazione". Come posso non condividere quello che dice il Signor Bressan, però mi chiedo: abbiamo avuto già un'esperienza col Tunnel del Monte Bianco, non è successo un incendio, ma fosse successo un incendio...beh, qui se dovevano aspettare a tagliare le porte così come viene spiegato, mi chiedo cosa sarebbe successo! Sono felicissima che non sia successo niente, però pensiamo anche al peggio! Una maggiore attenzione, perché non è così semplice come viene detto, il panico c'è stato, sono stati un'ora dentro, c'è voluto il tempo che c'è voluto a tagliare queste porte... Sono d'accordo la sicurezza, però altrettanto si deve dare la sicurezza che, se succede un incendio, si possa scappare immediatamente, perché ora che si trova la via di uscita, col fumo, col fuoco non è così facile.
Un'altra cosa che volevo aggiungere...bisogna veramente stare attenti a queste problematiche...lei ha detto che ci sono 40 videocamere, come mai non è stato individuato cos'è successo? Se effettivamente è stato un gesto volontario, con le videocamere si deve sapere. Mi farebbe veramente piacere capire che cos'è successo, perché questo è veramente grave, non si scherza con la pelle dei cittadini! Mi fa piacere parlare di questa storia che è finita bene, però ricordiamoci che cos'è successo al Tunnel del Monte Bianco, non sarebbe una cosa bella non dare questa sicurezza ai cittadini della Valle d'Aosta.
Président - Point 17 à l'ordre du jour.