Objet du Conseil n. 562 du 26 juin 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 562/XIV - Interpellanza: "Mancato pagamento dei contributi richiesti ai sensi della legge regionale n. 3/2006, recante disposizioni per la promozione dell'uso razionale dell'energia".
Presidente - La parola al Consigliere Ferrero. Ne ha la facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
L'interpellanza è stata parzialmente superata dall'inserimento nel provvedimento dell'assestamento di bilancio del rifinanziamento della legge a cui io facevo riferimento; che era sostanzialmente una legge che poi è stata abrogata e che prevedeva degli aiuti per quanto riguarda la pianificazione energetica e la promozione del risparmio energetico. Era successa una cosa strana. Rifacendo una nuova legge, in pratica, la precedente non era stata finanziata; e quindi c'erano delle domande successive, che erano pervenute, che erano passate e una buona parte di cittadini e alcune imprese, una decina, si erano trovati improvvisamente con le domande sospese nel vuoto. Peraltro, l'interpellanza era stata anche fatta per riuscire a capire che cos'era successo effettivamente e perché gli uffici a cui si erano rivolti i cittadini ancora circa una settimana prima che fosse poi fatto fortunatamente questo provvedimento forse anche in seguito alla nostra interpellanza...ecco...per sapere effettivamente se erano rivolti agli uffici, che cosa succedeva. E gli uffici avevano detto di no. In assestamento di bilancio non si sarebbe affrontata questa problematica. Quindi volevamo riuscire a capire che cos'era successo. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Marquis.
Marquis (SA) - Grazie Presidente.
Per rispondere alla Sua interpellanza, collega Ferrero, è utile ricorrere brevemente alcuni passaggi che hanno portato a prevedere, nel disegno di legge 24 che è stato discusso ieri, il rifinanziamento di questa legge. Nell'ottobre del 2013, con due delibere, è stata sospesa la ricevibilità delle domande di contributi previste dalle leggi regionali, per le note ragioni di mancanza di disponibilità finanziaria. Successivamente, nell'ambito della discussione della legge finanziaria numero 18 del 2013, con specifico emendamento, è stato proposto e deliberato lo stanziamento per soddisfare le domande di contributi giacenti di cui alle leggi regionali e la cui ricevibilità era stata sospesa dalle delibere che ho richiamato prima. La legge 3/2006 in argomento, in quanto abrogata e sostituita dalla legge 26/2012 con decorrenza dal 1° Gennaio dell'anno 2013, non rientrava pertanto tra quelle considerate nelle due delibere di sospensione e conseguentemente l'emendamento citato nella Finanziaria che ne ha ripreso l'elenco delle leggi congelate non l'ha potuta ricomprendere. Sono rimaste pertanto prive di finanziamento, necessario alla corresponsione dei relativi contributi, le istanze inerenti alla Legge 3 del 2006 presentate tra il 12 dicembre 2012 e il 31 dicembre 2012; perché sino al 12 dicembre erano state liquidate le domande che ne avevano avuto diritto. Le domande ricomprese in questa casistica sono 307, la cui evasione è prevista con una somma complessiva di 850.500 euro che è stata stanziata, come dicevo prima, nell'assestamento. La soluzione di inserire nella delibera di assegnazione dei 20 milioni un punto che giustificasse il pagamento dei contributi della legge 3 del 2006 è stata verificata ma non è stata possibile percorrere in quanto la legge 26 non si è potuta considerare la naturale prosecuzione della legge 3. Pertanto abbiamo tenuto conto anche dello stallo che c'è stato in questi mesi. L'unica possibilità era quella dell'assestamento e, come avete potuto vedere, è stata proposta ed è stata approvata. La riduzione dell'intensità del contributo ammonta, in analogia agli altri tagli, al 25 percento e dai prossimi giorni gli uffici si attiveranno per la liquidazione di quanto dovuto che spero nel prossimo mese possa pervenire agli aventi diritto. Grazie.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Ferrero. Ne ha la facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Io volevo solo puntualizzare una cosa. Come ha lasciato intendere, ma in maniera un po' sfumata, l'Assessore, qui c'è stato un errore nel momento in cui è stata fatta la legge successiva; perché bastava inserire una disposizione transitoria che normava anche quello che riguardava le domande precedenti e di conseguenza non si sarebbe arrivati a questo punto e si sarebbe lasciato tranquillamente un filo conduttore tra la precedente legge e la nuova, come succede ed è successo per altri settori e in altre leggi che riguardano i contributi. Quindi bastava normare e dire...le domande che sono rimaste, riguardanti la precedente legge, verranno considerate...e stabilire i criteri. Questo ha creato un punto interrogativo per queste 300 persone, che sono rimaste sospese per tutto questo tempo. Quindi, semplicemente, con anche una comunicazione più efficace da parte degli uffici dell'Assessorato si potevano tranquillizzare le persone. Sostanzialmente, dal nostro punto di vista, è chiarissima la cosa. Capita di sbagliare a tutti ma quando si sbaglia bisognerebbe porre rimedio, se non altro andare incontro al cittadino e dire...guardate, è successo questo comunque noi garantiamo che si andrà incontro a quelle che sono le esigenze e gli impegni che l'amministrazione si era assunta. Quindi, semplicemente essere un po' più chiari nei rapporti con i cittadini. Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 22.