Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 558 du 26 juin 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 558/XIV - Interpellanza: "Valutazioni in ordine alle modalità di distribuzione di buoni sconto utilizzabili presso la Casa da gioco di Saint-Vincent".

Presidente - Chi chiede la parola? Il Consigliere Ferrero, ne ha la facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Torniamo a parlare della casa da gioco di Saint-Vincent, sulla quale, inutile dirlo, terremo una lente di ingrandimento, anche per essere vicini a quei lavoratori che hanno osato un po' di più dei loro colleghi e hanno tenuto duro. Ecco, non siete da soli a tenere duro, ci sono anche i consiglieri della minoranza, che hanno ancora ben presente qual è la situazione che state vivendo e proprio in relazione alla situazione che c'è nella Casa da gioco, in cui sono stati chiesti dei sacrifici ai lavoratori è ancora più importante vedere cosa sta succedendo, vedere come vengono spesi i soldi e se vengono spesi quei soldi che sono stati sottratti alle buste paga soprattutto dei lavoratori del Billia, che hanno gli stipendi più bassi e che sono i più penalizzati. Sappiamo di una campagna promozionale, che è stata svolta all'inizio dell'anno, questa era un'interpellanza che volevo presentare - poi ci sono state le vicissitudini di stop del Consiglio regionale - già molti mesi addietro. In quel periodo si era verificata una distribuzione di buoni omaggio da 10 euro sulle piste soprattutto da sci, di alcune località valdostane, tra cui Cervinia. La distribuzione di questi buoni era stata a nostro avviso maldestramente effettuata anche nei giorni di sciopero della Casa da gioco. Per cui, cos'era successo? Che alcune persone si erano recate a Saint-Vincent ed erano rimaste con il buono in mano, se n'erano dovute andare perché non c'era attività a livello di Casa da gioco. Il tutto affidato ovviamente a una società privata, quindi con un costo e sostanzialmente non solo un flop, ma anche una pubblicità negativa, perché tu vai a dire a qualcuno "vieni da me, ti dò un servizio" e poi si trovano le porte sbarrate. Certo, questa sarà una cosa che non ha riguardato centinaia di persone, però fossero anche alcune decine, si tratta di soldi che sono stati spesi malamente, di soldi che sono quelli tolti dagli stipendi dei dipendenti e che sono stati buttati al vento. Allora noi volevamo riuscire a capire com'erano effettivamente andate le cose, se si poteva fare meglio.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Perron, ne ha la facoltà.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.

Collega Ferrero, sul primo punto che lei evocava, la distribuzione di questi voucher, che sono dei voucher validi per il ritiro di prove di gioco gratuite presso il Casinò di Saint-Vincent, viene programmata periodicamente, da parte del Casinò in Valle d'Aosta. Lei ha citato l'esempio dei momenti sulle piste di sci, ma soprattutto sul bacino di utenza primario della clientela abituale e anche potenziale, soprattutto nell'ambito delle cosiddette attività che sono denominate raw show, cioè tutte le attività che prevedono il presidio di hostess e gazebo ad aventi come concerti, partite di calcio, fiere, oppure all'occasione di attività che vengono organizzate in luoghi di grande assembramento, locali molto frequentati, piste da sci, come lei citava, grandi centri commerciali, e prevedono appunto prove di gioco gratuite, cioè di promo-ticket o promo-fiche e di distribuzione di materiale promozionale, come gadget.

Venendo nel merito, non si è ritenuto opportuno sospenderla in concomitanza con i giorni di sciopero, che hanno prodotto la chiusura del Casinò, in quanto da verifiche attente che fa il Casinò, l'utilizzo di questi voucher da parte di chi li ritira non è quasi mai, sottolineo quasi mai, contestuale al momento del ritiro, ma avviene anche in periodi successivi alla distribuzione. L'efficacia, quindi, delle singole promozioni si diluisce nel tempo e viene, ripeto ancora, monitorata puntualmente dal Casinò, per meglio indirizzare la programmazione delle attività successive. Peraltro, la comunicazione dello sciopero alla clientela fidelizzata è stata comunicata, come è consuetudine fare, nei tempi possibili, rispetto al momento della proclamazione dell'agitazione, utilizzando i canali abituali, e cioè le telefonate, gli sms, le mail. Quando lo sciopero viene indetto per una giornata intera, come è successo a fine marzo, credo che lei evocasse questo momento, i clienti vip con la prenotazione vengono informati tutti telefonicamente, mentre i clienti vip senza prenotazione ricevono sms o mail o avvisati in qualche altro modo. La clientela, poi, occasionale, ne ha avuto in qualche modo conoscenza o leggendo gli organi di informazione o trovandosi gli avvisi pubblicati sul sito aziendale.

Nel caso in cui lo sciopero sia a ore, tutti i clienti possono comunque leggere l'avviso esposto davanti alla sala da gioco. A giudizio della Casa da gioco, quindi, l'interruzione dell'attività di distribuzione di voucher non avrebbe pertanto prodotto un valore aggiunto in nessun modo, se non quello di diffondere in qualche modo una comunicazione ulteriormente negativa.

Punto 2: l'agenzia che ha curato la promozione è la Enjoy, che ha sede ad Aosta; è stata scelta attraverso una procedura di gara del regolamento acquisti, con la richiesta di tre preventivi a dei fornitori qualificati. Le darei un po' di cifre, se le interessano, le cifre che le cito sono tutte senza IVA, così non mi ripeto ogni volta. L'impegno di spesa complessivo è pari a 14.200 euro diviso in: 9.220 euro per 29 uscite, quindi più o meno al costo di 320 euro l'una, programmate nelle principali località sciistiche della Valle d'Aosta; 5.000 euro per ulteriori 14 uscite sul bacino di utenza primario del Canavese e del Torinese, in occasione dei principali eventi organizzati per festeggiare il carnevale. Il format delle specifiche promozioni cambia a seconda dei periodi dell'anno in cui viene evidentemente programmato. Ad esempio, quello oggetto in esame prevede maggiori attività di distribuzione in Valle d'Aosta con il preciso intento, lei lo evocava, di intercettare o di provare a intercettare i flussi turistici che visitano la nostra regione per praticare gli sport invernali. È uno scenario, questo, che cambia radicalmente passata la stagione invernale, quando queste specifiche attività di promozione che definiamo mass market sono e vengono praticamente concentrate sul bacino di utenza primario, cioè il Piemonte, in parte la Lombardia, in parte su Milano, in quanto i dati statistici in possesso indicano capillarmente questi luoghi come quello di migliore ritorno. Ogni ticket o promozione distribuita è dotata di un codice a barre che identifica in modo chiaro quando e dove sono stati distribuiti, quindi il ritorno si può facilmente verificare. I ritorni da altre regioni italiane di questo tipo di attività sono assolutamente molto contenuti e si reputa non economici rispetto ai costi che bisogna sostenere per effettuarli. Evidenzio ancora che in qualche modo tutte le Case da gioco nei rispettivi bacini di utenza effettuano questo tipo di promozione.

Punto 3: gli operatori locali del turismo, largamente intesi, nel senso più ampio del termine, che lavorano su tutto il territorio valdostano sono o cercano di essere da sempre massicciamente coinvolti nell'attività di distribuzione dei voucher. Nei primi mesi del 2014 gli esercizi che sono regolarmente convenzionati, tra alberghi e ristoranti, sono 90, ai quali si devono aggiungere 15 eventi programmati sul territorio, i cui organizzatori hanno distribuito ai partecipanti lo specifico materiale promozionale. È ovvio che l'efficacia e la capillarità delle distribuzioni massicce affidate ad agenzie esterne risulta storicamente di molto superiore, in termini di ritorni verificati e verificabili in qualsiasi momento, rispetto alla stessa attività svolta dagli operatori locali. Inoltre, la stessa permette di promuovere l'attività della Casa da gioco più in generale di tutto il Casinò, al di fuori della Valle d'Aosta, in centri commerciali e in occasione di eventi di rilievo nazionale con elevata aggregazione di persone. Grazie.

Presidente - Per la replica il Consigliere Ferrero ha chiesto la parola, ne ha la facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Certamente la spesa rispetto a quanto è stato, diciamo, sciupato dalla Casa da gioco, cioè i 14.200 euro più IVA, può sembrare anche poca, ma per me non è poca cosa, perché c'è gente che con 14.200 euro ci campa un anno, quindi dobbiamo avere attenzione anche per questo. Riguardo alla questione della gestione, sinceramente non so, ma secondo me non lo sanno neanche tanto bene alla Casa da gioco, dato che è stato assente finora uno specialista di marketing, e non so fino a che punto sia più conveniente avere l'hostess, sicuramente carina, che invita i potenziali clienti ad andare al Casinò, piuttosto che responsabilizzare i maestri di sci, le guide, i ristoratori, gli albergatori, che hanno intanto un rapporto di fidelizzazione con certa clientela, che possono avere un approccio che è molto più caldo di quello di quello del biglietto che viene lanciato dalla hostess sulla pista per agganciare il turista di passaggio. È una specie di pesca, alle volte il turista può essere anche non così soddisfatto di questo tipo di approccio. Parlando anche informalmente con alcuni operatori turistici, in senso diciamo più ampio, hanno anche loro semplicemente fatto una proposta: perché ad esempio la Casinò non prevede semplicemente un minimo di merchandising a favore dell'operatore che potrebbe essere il maestro di sci, che ha il cappellino in goretex o il giubbottino con la scritta del Casinò, e queste cose, affidando poi un numero di biglietti da distribuire, nell'ambito di un rapporto che diventa veramente un rapporto, non dico di amicizia, ma si crea una rete diciamo e un tipo di distribuzione che è molto più calda rispetto alla hostess che ti puoi trovare al centro di Milano o sulla pista di Cervinia.

Dico, è come il telemarketing, no, in cui ti rompono le scatole al telefono, e quindi è una questione di saper fare un tipo di approccio, che è un approccio un po' diverso, più amichevole, tenuto conto che c'è stata anche questa disponibilità dagli operatori del settore, che vorrebbero effettivamente fare sinergia con il resto dell'economia valdostana. Un momento per evitare quella divisione che per tanti anni c'è e continua a esserci, tra i vari interlocutori economici, per cui ognuno guarda al suo praticello, finché va bene va bene, quando inizia a seccare disperato, si sbraccia. Cerchiamo, invece, di fare qualcosa prima per evitare che si arrivi a quel punto quando c'è la disponibilità delle persone, e risparmiando anche qualche soldino.

Presidente - Grazie Consigliere Ferrero. Passiamo al punto 18.