Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 555 du 26 juin 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 555/XIV - Interpellanza: "Problematiche verificatesi a seguito della sentenza emessa dalla Corte costituzionale in merito al requisito della residenza in Valle d'Aosta per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica".

Presidente - Chiede la parola la Consigliera Fontana, prego, ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

La Consulta ha dichiarato incostituzionale e discriminatoria la legge regionale n. 3 del 2013: "Disposizioni in materia di politiche abitative", che penalizza proprio coloro che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà e disagio abitativo e si pone in contrapposizione con le politiche di intervento sociale, quali, ad esempio, il sostegno agli affitti con il reperimento di alloggi di proprietà di privati da parte dei Comuni. La legge n. 3 determina un'irragionevole discriminazione sia nei confronti dei cittadini dell'Unione, ai quali dev'essere garantita la parità di trattamento rispetto ai cittadini degli Stati membri, sia nei confronti dei cittadini dei Paesi terzi, che siano soggiornanti per lungo periodo, i quali godono dello stesso trattamento dei cittadini nazionali. Per quanto riguarda l'accesso alla procedura per l'ottenimento di un alloggio, la discriminazione è vietata dal diritto comunitario del Trattato di Lisbona, in quanto determina una compressione ingiustificata della loro libertà di circolazione e soggiorno. Chiediamo all'Assessore competente come intende risolvere il problema verificatosi alla luce della sentenza della Consulta e se tutto ciò comporti una revisione delle graduatorie in essere e dei mutui prima casa. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

Certo è stato per me un esordio col botto quello della sentenza della Corte costituzionale, il testo è giustamente molto chiaro: la Regione non può su materie che influiscono sui diritti primari dei cittadini, qual è la casa, introdurre eccessive discriminazioni...per l'accesso all'ERP basate sugli anni di residenza. Credo che l'Amministrazione bene abbia fatto quando ha deciso di non costituirsi in giudizio ed attendere l'esito, appunto, della sentenza, perché è stata una scelta ponderata che teneva conto del quadro giuridico che era emerso, anche con sentenze precedenti, e quindi si era preferito evitare di insinuarsi in un contenzioso giuridico che ci avrebbe visti sicuramente soccombenti.

In riferimento alla sentenza, l'intenzione è quella di procedere con sollecitudine alla modifica della norma della legge regionale n. 3, che appunto è stata dichiarata incostituzionale, pertanto, si deve sicuramente procedere a ridurre tale requisito: quello della residenza per otto anni anche non consecutivi indicati nella legge n. 3 per la richiesta di accesso all'edilizia residenziale pubblica. Va peraltro sottolineato che la Corte ha riconosciuto proprio nella sentenza - leggo testualmente -: "le politiche sociali delle Regioni legate al soddisfacimento dei bisogni abitativi ben possono prendere in considerazione un radicamento territoriale ulteriore rispetto alla residenza". La ratio della norma della legge n. 3 la conosciamo tutti, perché credo che abbiamo dibattuto a lungo su quell'argomento, l'articolo 19, comma 1, lettera b), tendeva a voler riconoscere a quei nuclei familiari nati, cresciuti, che avevano radicamento, che avevano prodotto PIL in Valle d'Aosta, pagato le tasse in Valle d'Aosta da più tempo, una maggiore attenzione in questo senso. La modifica della norma che intendiamo portare con sollecitudine all'esame di questo Consiglio regionale quindi sarà anche l'occasione per aggiornare altri punti della legge regionale n. 3, per migliorarne alcuni aspetti alla luce della recente legislazione statale in materia di politiche abitative.

Lunedì scorso ho avuto un confronto costruttivo con le parti tecniche e politiche dell'ARER e del Comune di Aosta, che sono quelle maggiormente coinvolte nella problematica e si è stabilito un percorso che in brevissimo tempo ci porterà a presentare le modifiche alla legge n. 3, già nel mese di luglio, con il dovuto passaggio in commissione e il coinvolgimento di tutti i gruppi che vorranno essere coinvolti in questo percorso. Se un Comune in questa fase dovesse emanare oggi un nuovo bando pubblico, non potrebbe assolutamente inserire, se non come forma di punteggio premiante - e questo potrebbe farlo - una discriminazione basata sugli anni di residenza. Gli uffici dell'Assessorato stanno inoltre approfondendo con gli uffici legali dell'Amministrazione eventuali effetti sui bandi di assegnazione delle case di ERP emanati dai Comuni, che naturalmente potrebbero essere di differente tipo a seconda dello stato in cui si trova il bando; tanto per dirne una, il bando di Valpelline è stato bandito con la legge n. 3; il bando del Comune di Aosta 2009-2011 invece è bando 2009, aggiornamento 2011 ed è in fase un ulteriore aggiornamento che ha visto 305 domande. Ecco perché, quindi, si vuole fare in fretta: perché bisogna dare delle risposte certe rispetto ai percorsi.

In ogni caso noi crediamo che quest'immediata modifica legislativa procederà a reintrodurre comunque un periodo congruo di anni di residenza necessari per l'accesso alle case di edilizia di ERP; inoltre si ritiene opportuno che i Comuni, con i quali si stanno già, peraltro, approfondendo le singole situazioni, soprassiedano temporaneamente all'approvazione di nuove graduatorie, con l'obiettivo di arrivare appunto a fine luglio ad emanare una norma che possa regolarizzare tutte le situazioni in essere. Grazie.

Presidente - Per la replica, la Consigliera Fontana, ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore per le risposte puntuali, ma veramente sono molto preoccupata, anche perché, quando c'è stata la discussione sulla legge n. 3, più volte...noi abbiamo sempre affermato che non si devono andare a fare le leggi...cioè ad essere più realisti del re, almeno prendere esempio dalle leggi nazionali, noi invece ci andiamo sempre ad intestardire a fare di testa nostra e questi sono i risultati! È vero che voi mi dite adesso: "noi al più presto modificheremo questa legge". Noi abbiamo detto mille volte che ci sono cose che non vanno nella legge n. 3, ho portato una marea di emendamenti, vi ho supplicati - allora non c'era lei, ma mi rivolgo a Marco Viérin, che era Assessore - su determinate cose che non andavano, nei corridoi mi si diceva: "hai ragione", poi nei fatti, quando c'era da approvare queste modifiche, non ce n'era per nessuno, tutti bocciati; adesso, alla luce di questo, penso che avevamo ragione.

Al di là di tutto, comunque, io sono preoccupata anche per un'altra cosa: perché intanto bisognava consegnare questi alloggi, la gente era già pronta a traslocare, sono stati rimandati perché c'erano dei problemi con i lavori, è stato detto che saranno finiti per quest'estate, mi sembra che certe dichiarazioni...ho visto l'Assessore Marzi, che ha detto che in autunno dovrebbero essere consegnati. Io mi chiedo: voi consegnate questi alloggi, ma ci saranno una marea di ricorsi se la graduatoria rimane quella! Io non ho capito se viene rivista, viene data con le vecchie regole? Non ho capito bene, forse non ho seguito molto bene quello che mi ha detto lei, perché adesso mi metto anche nei panni di quelle persone che si sono sentite dire che hanno diritto, invece adesso, se si rivedrà la graduatoria, magari la graduatoria verrà ribaltata. Noi qui facciamo un danno veramente enorme a questi cittadini che si aspettano la casa, cioè stiamo veramente attenti quando facciamo le leggi! Delle volte è meglio metterci un mese in più e fare le cose ponderate che avere la fretta, perché, come ha detto lei, non siete ricorsi in giudizio perché avete capito che avevate torto, era forse meglio avere un pochino di umiltà, mettersi lì e fare le cose ponderate e non arrivare a questi livelli! Io comunque mi auguro veramente che si consegnino queste case e che non ci siano problemi almeno per quelle persone che aspettano da anni questa benedetta casa. Grazie.

Presidente - Passiamo al punto successivo, il punto 15.