Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 553 du 26 juin 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 553/XIV - Interpellanza: "Previsione di costi aggiuntivi per la gestione della convenzione disciplinante le funzioni della Centrale Unica di Committenza regionale".

Presidente - Ha chiesto la parola per l'illustrazione il collega Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

Una breve premessa, questa interpellanza era stata presentata pre-crisi, per cui era riferita a due atti molto importanti, quello della delibera di Giunta, la 333, del 21 marzo del 2014, la convenzione seguente, sempre il 21 marzo, relativa alla Centrale unica di committenza. È una interpellanza che a dire il vero andrebbe integrata anche con le ultime novità, quelle che derivano dal decreto legge 66/2014, che è stato convertito con legge 89 del 2014, e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale sei giorni fa. Andrebbe integrato e su questo io non so se poi chi mi risponderà vorrà darmi qualche precisazione in merito anche per le conseguenze, l'impatto molto importante che avrà questa legge sul discorso della Centrale unica di committenza.

Breve premessa sui contenuti della legge 89: comunque fino al 24 di giugno un centro di acquisto per ogni Ente, e dal 24 di giugno al 31 dicembre 2014 un centro per unione di comuni, questo viene citato sulla legge 89, per cui non più a livello comunale, dal 1° gennaio 2011 un centro per ogni Regione. Nel periodo dal 24 giugno al 31 dicembre, tutti i comuni escluso il Comune di Aosta, per acquisire beni e servizi, ma anche lavori, devono necessariamente passare per questi soggetti sovracomunali. Nel frattempo i comuni potranno continuare a comprare su CONSIP e MEPA, però attenzione, questa norma non fa distinzione di soglie, pertanto da oggi anche per comprare un bene o un servizio da 100 euro il Comune dovrà appoggiarsi al soggetto autorizzato sovracomunale. Questo cambia chiaramente il panorama e non so chi mi risponderà se vorrà dire l'indirizzo che vorrà dare la Regione a questo importante fatto che avrà un impatto importante sulla regione.

Nei contenuti dell'interpellanza: personalmente ho letto il costo di questa convenzione, ecco, che prevede che la Regione corrisponda a INVA per gli anni 2014, 2015 e 2016, 427 mila euro annui. Che sono l'esatto importo che vediamo sull'assestamento di bilancio, che abbiamo approvato ieri. Per cui mi chiedo, anche nel senso di questa legge 89 in cui il presupposto è quello di centralizzare per spendere meno, come mai un'operazione che avrebbe il compito di dire: bene, sfruttiamo le risorse che abbiamo disponibili, concentriamo, mettiamo assieme, senza costi aggiuntivi. Il primo atto della Giunta regionale invece è di destinare 427 mila euro per questa operazione, in un momento in cui, qualcuno mi ha già preceduto e ieri abbiamo discusso addirittura per 100-200 mila euro da inserire nel mondo del sociale, abbiamo, dati della Banca d'Italia, un raddoppio della povertà, quella vera, su un territorio come quello della Valle d'Aosta. Siamo oltre l'8 percento. Dico questo anche riferito un po' al fatto che la Regione nella convenzione impone questa scelta o comunque dà la facoltà ai comuni di percorrere questa scelta, che è ormai una scelta obbligata, tenuto conto dei contenuti della legge 89. Lei, al comma b dell'articolo18 che dice la Regione ricorre al CUC per gli affidamenti sopra soglia, euro 207 mila, e per quelli di importo compreso tra euro 40 e 207 mila solo se programmabili.

Ci troviamo di fronte allora a un soggetto che mette i soldi, cerca di mettere in piedi una struttura, ma poi alla fine ti dice "no beh io la uso solo per i sopra-soglia, il resto è facoltà eventualmente di attivarsi per l'utilizzo di questa centrale unica di committenza".

Queste erano, quindi, chiaramente le nostre preoccupazioni, legate anche al fatto, dicevo, che ha avuto un passaggio a mio parere assolutamente condivisibile il Presidente ieri, quando ha detto che una delle urgenze in questo momento è la riforma degli Enti locali per vedere dove si può effettivamente risparmiare. Presidente, però cominciamo male se il primo atto di questa gestione associata è quello di mettere 427 mila euro per tre anni. Andiamo veramente nel senso opposto, anche perché, ci tengo a sottolinearlo, nell'audizione che abbiamo avuto in commissione coi vertici dell'INVA ci è stato detto che questa operazione veniva fatta utilizzando personale interno, per cui avrebbe dovuto essere un'operazione a costo zero. Sono andato a vedere se nel frattempo, a seguito della selezione, ci fossero state nuove assunzioni: o sono state assunzioni che non sono pubblicate nell'albo della trasparenza oppure nuove assunzioni non ci sono state. Per cui presuppongo che il personale utilizzato sia personale che già in questo momento operava all'interno di INVA, presuppongo, ecco, per cui non lo so, può darsi che poi magari abbiano fatto delle assunzioni a tempo determinato o quant'altro, senza selezione, senza trasparenza, non lo so. Mi auguro comunque e sono convinto che una società seria come INVA debba mantenere ed essere trasparente per cui non ho motivo di dubitare il contrario. Però detto questo, non riesco veramente a capire il motivo della necessità di finanziare qualcosa che era comunque un costo contenuto all'interno del personale. Se c'era veramente bisogno di avere un supporto, perché nel frattempo questo personale probabilmente veniva utilizzato per altre mansioni, bene, a questo punto sarebbe stato molto più interessante fare un ragionamento utilizzando personale che già in questo momento sta operando all'interno dei comuni e immagino anche all'interno della Regione, per questo importante settore che è quello legato alla committenza. Questo per dire che nella convenzione noi affidiamo a INVA tre gestioni: nel capo 1 quella del MEVA, nel capo 2 quella della CONSIP e nel capo 3 quella di stazione appaltante. Ora, proprio per questi motivi noi vorremmo capire il perché della scelta e soprattutto capire perché una volta fatta questa scelta la Regione si riservi, diciamo, una zona d'ombra su cui aderire o meno. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola per la risposta da parte del Governo il Presidente Rollandin, ne ha la facoltà.

Rollandin (UV) - Oui merci Président.

Pour ce qui est de la première question, même si je conviens avec le collègue, qu'elle avait été faite déjà il y a quelques mois, mais, tout de même est encore d'actualité, pour le sens qui a été repris. Donc, pour ce qui est de la première question, les ressources financières nécessaires au lancement et à la gestion de la Centrale unique de maîtrise d'ouvrage se répartissent comme suit:

- les coûts structurels, 300 mille euros par an plus IVA, ils sont essentiellement liés aux dépenses inhérentes aux ressources humaines et à la formation nécessaire à l'entretien et la mise à jour des compétences, mais également aux frais de gestion (postes de travail, déplacements);

- gestion de la plateforme MVA, 50 mille euros par an plus IVA.

En revanche, les frais de gestion des procédures relatives à chaque appel d'offres seront remboursés tous les trois mois à la Centrale, par les différents organismes, comme c'est déjà dans la loi. Ces ressources financières sont indispensables au fonctionnement de la Centrale; quoi qu'il en soit, le coût réel de tous les frais supportés par INVA, au titre de l'exercice des fonctions de Centrale unique de maîtrise d'ouvrage sera calculé et les remboursements seront effectués par la Région qu'après approbation des comptes rendus semestriels spécifiques.

Pour ce qui est des deux autres questions, "le vere motivazioni per cui è stata inserita la disposizione transitoria; se è intenzione non avvalersi della disposizione", la disposition transitoire visée à la lettre b du premier alinéa de l'article 18 de la Convention prévoit que, uniquement pour l'année 2014, donc c'est à échéance, la Région aura recours à la Centrale unique de maîtrise d'ouvrage pour tous les marchés d'une valeur supérieure au seuil fixé, c'est-à-dire 207 mille euros, ainsi que pour ceux d'une valeur comprise entre 40 mille et 207 mille euros, comme vous venez de dire, seulement s'ils peuvent être programmés.

Cette disposition s'applique aux structures régionales lorsqu'elles ont recours à la Centrale en qualité de pouvoir adjudicateur, au sens des dispositions du Titre III de ladite Convention et a été inséré par prudence, afin que les activités de la Centrale unique puissent progresser graduellement en commençant par la gestion du MEVA, ainsi que par les fonctions d'administration adjudicatrice sur le modèle de la CONSIP et de pouvoir adjudiquer pour les collectivités locales et de permettre ensuite le lancement des fonctions de pouvoir adjudicateur pour les marchés régionaux caractérisés par une complexité particulière.

À partir du premier janvier 2015 tous les marchés d'une valeur supérieure à 40 mille euros seront attribués par l'intermédiaire de la Centrale unique.

Je crois que ce qui a été dit par le collègue, je voudrais aussi donner une réponse, qui est liée pas seulement à la loi 89, mais aussi à la loi 66, car il y a à l'article 9 "amministrazione di beni e servizi attraverso soggetti aggregati prezzi di riferimento", donc il y a un autre qui vient d'être publié, là où on dit dans le détail tout ce qui doit être fait.

Et je dois avouer que je conviens sur ce que vous veniez de dire, le fait qu'il sera toujours plus indispensable de régler la question des Unités des Communes ou quand même des associations des Communes, car c'est à la base de ce choix. Et je partage le fait qu'il faudra faire une réflexion sur la gestion du personnel pour ces activités...moi je me référais aux comptes rendus, je donnerai quand même un compte rendu au collègue, afin d'avoir aussi la possibilité d'en discuter, car d'une part c'est bien qu'on ait eu cette loi sur la gestion unitaire un peu à l'avance, car autrement aujourd'hui il y aurait une obligation à laquelle on ne saurait pas même répondre. On a fait ce pas, mais il faut le gérer, qu'il ne se passe pas comme sur le guichet unique, là où maintenant et vous le veniez de dire, il y a plus de problèmes que de solutions. Alors là il faut évidemment gérer cet ensemble d'une façon la plus correcte possible, pour avoir la possibilité de réduire les frais, car si sont les mêmes frais qu'on avait avant, évidemment, il y a peu de sens de faire des opérations de ce genre, même si il faut avouer certaines obligations, il fallait faire ce passage, car c'est la loi nationale, qu'elle dit autrement il fallait utiliser uniquement CONSIP. Donc je crois...on y reviendra sur ce thème de MEVA, de l'accord avec INVA, car il faudra y réfléchir sur les frais et surtout sur le futur, compte tenu que, je répète, du premier janvier 2015 il y aura encore des modifications importantes à faire.

Si dà atto che dalle ore 10,20 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Président) - Pour la réplique la parole au Conseiller Gérandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Condivido quello che lei Presidente mi ha detto. Mi rincresce che non siamo partiti subito col piede giusto, nel senso che a monte di questa operazione, al di là di quelli che sono gli obblighi, c'è un dato di fatto: che il primo atto conseguente a questa volontà di gestire in maniera unitaria tutta una serie di servizi dà un primo impegno di spesa da parte dell'Amministrazione regionale di 427 mila euro. Per cui non andiamo nella direzione che lei ha condiviso. A me fa piacere che dica "noi dobbiamo riflettere sui costi", dovremo riflettere attentamente sui costi, perché in questo momento non possiamo permetterci, sinceramente, neanche di spendere 100 mila euro, men che meno 427 mila euro per dare un servizio...per la carità, adesso poi lei citava il decreto legge 66, ma io ho citato la legge 89 perché il decreto legge 66 è stato convertito in legge, con la legge 89, per cui ormai il riferimento è la legge 89, però giustamente lei citava questo decreto legge 66. Ma non l'ho citato per il semplice motivo che nel frattempo è stato convertito in legge. Detto questo, nella convenzione INVA prevede che si impegni tempestivamente per quello che è il MEVA, per le categorie e le caratteristiche merceologiche, che INVA provveda a esperire procedure per quello che riguarda gare per servizi e forniture, accordi quadro, tipo CONSIP e quant'altro. A me risulta che in un recente incontro con i funzionari degli Enti locali, INVA abbia detto che MEVA, per quello che riguarda MEVA e CONSIP, non sarà in grado di metterlo in piedi, entro quest'anno. No...in questo momento per il MEVA si è impegnata semplicemente a fornire una piattaforma informatica, peraltro neanche costruita da INVA, ma in...esatto, costruita da altri, per la carità, e per mettere in funzione il MEVA, INVA deve predisporre dei bandi organizzati per categorie merceologiche, al fine di qualificare le aziende che entreranno nel MEVA, ma questo non sarà possibile, a detta di INVA, entro fine anno. Allora, due considerazioni: penso che dovrete fare attenzione su quelli che sono, e sono curioso di sapere, peraltro è previsto che ci sia una rendicontazione, lei mi ha detto semestrale, e dovrà fare attenzione su questo, almeno mi auguro che si faccia attenzione, quando la Regione corrisponderà a INVA per il 2014, tenuto conto che due funzioni su tre in questo momento non vengono esercitate o comunque vengono esercitate in maniera del tutto parziale, salvo l'utilizzo della piattaforma fornita da INVA. Sarò curioso anche di capire un po' quello che sono i prezzi di riferimento che INVA metterà in campo. Lo dico con tutta onestà e trasparenza, qualcuno prima di me ha parlato su un altro argomento che necessita trasparenza e informazione: la convenzione che ha fatto la Regione con INVA nel 2010 prevede 15 figure, - vanno chiaramente dalle posizioni più apicali che sono il capoprogetto, il programmatore, l'analista, ma anche a quello che è il tecnico di supporto operativo - il cui costo medio a giornata è di 417 euro.

La media eh?...qualcuno arriva anche a 600, qualcuno poi...allora, io mi chiedo se questi sono i prezzi che INVA applicherà nella rendicontazione, perché tra le altre cose della legge 89 è anche previsto che gli Enti ridiscutano al ribasso del 10 percento. Mi auguro che venga fatta attenzione in un momento così difficile, perché una media di 417 euro è l'equivalente di 3 giornate che farebbero comodo a tutta una serie di categorie che lei ha citato in questo momento in grande difficoltà.

Non è il momento...ma soprattutto poniamo questo, perché siamo preoccupati sul futuro di INVA e attenzione, non illudiamoci che i 417 euro siano perché chi lavora in INVA è strapagato, sono pagati assolutamente su livelli del tutto in linea, non è gente strapagata, noi coi 417 euro di media paghiamo il baraccone, l'organizzazione, le nomine politiche, le cariche politiche, in cui Stella Alpina ancora una volta si è distinta. Per cui, attenzione, non possiamo caricare dei costi e soprattutto non possiamo mettere in difficoltà un'azienda che dev'essere valorizzata per quello che vale, perché c'è gente assolutamente valida, e i dipendenti lo sono e vanno tutelati e non vogliamo che nessuno rimanga a casa. Questa è una visione di prospettiva, per cui su questo probabilmente dovrete fare un ragionamento anche all'interno dell'organizzazione di INVA. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere.

Discutiamo adesso il punto 13 a cui viene abbinato l'interrogazione che è al punto 5. Quindi per primo deve chiedere la parola il collega Ferrero sull'interpellanza.