Objet du Conseil n. 512 du 26 mars 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 512/XIV - Interpellanza: "Interventi per compensare l'eventuale riduzione delle entrate del bilancio regionale a seguito dei tagli all'IRPEF e all'IRAP proposti dal Governo nazionale".
Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Rassicuro i colleghi, non sono qui per fare uno spot al Governo nazionale di Matteo Renzi, ma sicuramente questo è un provvedimento, quello della riduzione dell'IRPEF, soprattutto sui redditi medio-bassi, che mi sta molto a cuore e che spero ardentemente che questo Governo riuscirà a portare a casa, così come il provvedimento altrettanto importante della riduzione dell'IRAP, qualora sia naturalmente coordinato e gestito in modo da favorire effettivamente gli investimenti da parte delle imprese e quindi che non crei reddito e che non genera lavoro. Sicuramente la possibilità di abbattere l'IRPEF fino a 10 mila euro lordi annui è indispensabile per i lavoratori per far ripartire i consumi e quindi rilanciare il prodotto interno lordo del nostro Paese. Questo tipo di provvedimenti non può non avere delle ripercussioni sul nostro riparto fiscale, perché, vedete, le grosse difficoltà economiche che stiamo vivendo sono anche legate - lo abbiamo ripetuto più volte - a scelte che sono state fatte a livello nazionale, le famose critiche ai Governi Monti e successivi, ma soprattutto la madre di tutti gli errori, che qui è stata venduta come un trionfo, è l'accordo sul federalismo fiscale, quello che dimenticando...è una trattativa praticamente privata tra il Presidente della Regione e lo Stato...ha dimenticato l'articolo 14 dello Statuto, quello della zona franca, e ha bellamente regalato allo Stato 300 milioni di IVA, di compensazione di IVA da importazione, dicendo che non avevamo strumenti per tutelarci da quello. L'articolo 14 dello Statuto più lo rileggo più mi sembra un articolo assolutamente inapplicato e che poteva essere uno dei tanti grimaldelli per difendere le risorse del nostro bilancio, comunque tra le motivazioni addotte per dire che quella era un'ottima scelta ci fu: "ma noi incamereremo i 10 decimi dell'IRPEF, i 10 decimi dell'IRAP" e questa fu una delle motivazioni. Ora, però, questa cosa è concepita nel momento in cui si immagina sempre che lo Stato nazionale cattivo aumenta le tasse e la Regione brava se ne sta zitta, non dice: "no"...anzi dice: "come aumentano le tasse", però incamera e mette in tasca le tasse che lo Stato cattivo aumenta, quindi pigiano il tasto a Roma e noi intaschiamo come Regione, no? Naturalmente lamentandoci nei bar con i valdostani "che cattivi tassano le imprese" e quant'altro. Adesso arriva un Governo che dice: "riduciamo le tasse", ma se riduciamo le tasse, come tutti auspichiamo, cambia qualcosa in Valle d'Aosta, perché la riduzione dell'IRPEF vuol dire che i 10 decimi non li incameriamo, perché sono ridotti e la stessa cosa avviene per l'IRAP, cosa che conosco bene anche dai Consiglieri regionali qui che hanno delle imprese private e quindi sanno che, se viene ridotta l'IRAP, avranno meno tasse da pagare, ma le tasse non le pagavano allo Stato, le pagavano alla Valle d'Aosta.
Allora, a fronte già di una sensibile riduzione delle entrate IRAP e IRPEF com'è riportato nella relazione presentata al bilancio regionale 2014-2016, dove si legge: "calo del gettito di alcune imposte tra le quali IRAP e IRPEF attribuibili agli effetti del perdurare della crisi economica", ecco, mentre a livello nazionale parte della copertura di quei tagli avverrà per un effetto di calcolo particolare, che immaginando che il PIL cresca di uno 0,50 in più dello 0,6 previsto adesso, quindi immaginando che il PIL cresce, a livello nazionale, una parte di quella riduzione delle tasse già viene recuperata in quel modo, un'altra parte spending review. Vedremo se ci sarà la copertura, noi ci auspichiamo di sì, perché sono misure indispensabili per fare lo sviluppo. Noi quindi avremo dei valdostani che avranno più soldi in tasca, ma ne avrà di meno la Regione. Ovviamente stiamo parlando di proiezioni, perché la riforma non è approvata, si parla di applicarla da maggio, ma io mi voglio muovere un po' prima, perché, siccome conosco qui come funziona la macchina e abbiamo visto l'anno scorso che abbiamo sforato di 140 milioni, no?, abbiamo illuso - e poi ci sarà modo di parlare - tantissime persone, "avanti presentate domande per leggi di settore", che poi chissà se troveremo mai quei soldi, adesso, perché abbiamo pure la brutta sorpresa che forse vorrete pure cambiare idea e non pagare quella cosa facendo un atto che io non esito a definire delinquenziale, perché porterà alla rovina delle famiglie, allora dico: vediamo di partire con un po' di anticipo. Avete fatto dei calcoli? Avete fatto delle simulazioni? Sapete a che cosa andiamo incontro? Perché, secondo me, se non sappiamo a che cosa andiamo incontro, avremo delle brutte sorprese. Così tanto per dire un 10 percento dell'IRAP vuol dire quasi 9 milioni in meno in Valle d'Aosta, sull'IRPEF io non ho dei calcoli precisi, ma posso anche ipotizzare che andiamo oltre i 10 milioni e quindi non siamo a noccioline, siamo quasi ad un 2 percento delle entrate, una cosa enorme per il nostro bilancio regionale. Voi direte...sono dei calcoli che ho fatto io, stia tranquillo, Assessore, perché non ho disturbato, non disturbo più nessun dirigente, nessun impiegato, perché non voglio che nessuno...no, le spiego anche il perché, non voglio che nessuno riceva quelle pressioni che sono successe quando ho contattato dei dipendenti regionali in qualità di Consigliere regionale per avere delle informazioni e siamo passati alle minacce, ormai non saluto più certi dipendenti regionali per la strada, perché mi devo guardare intorno se c'è qualcuno dell'Union o della Stella Alpina che mi vede, perché c'è il rischio che poi gli vadano a dare un "cazziatone" perché ha parlato con un Consigliere regionale..."dà informazioni al nemico", siamo a questi livelli! Lei quindi mi perdonerà se i miei calcoli sono i calcoli di uno che non ha potuto usufruire serenamente delle strutture, perché qui, se qualcuno usufruisce delle strutture, poi quello della struttura riceve una minaccia, e questa è una cosa che dovete piantarla lì, io, per conto mio, a stento saluto le persone che fanno parte dei dipendenti regionali, perché non vorrei mai che pensassero che sono amici di Donzel, eh, ci mancherebbe! È pericolosa questa cosa qua, c'è il rischio che ti perdi la promozione, c'è il rischio che ti spostano, siamo a questi livelli, è il regime agli sgoccioli che gioca le ultime carte...terribile, terrorismo totale, no?
Questo però è un tema delicato, perché se noi - io spero che ci stia già lavorando sopra l'Assessorato - non facciamo per tempo delle proiezioni, non ci lavoriamo sopra, potremmo avere delle sorprese non solo a breve, ma magari anche negli anni a venire, perché dobbiamo muoverci con una certa precauzione rispetto a quel delicato tema che ci ha colto tutti di sorpresa, che è il rischio che diminuiscano le entrate, perché, mentre a livello nazionale il trend è di leggera crescita, il rischio è che, invece, il PIL regionale abbia un'ulteriore contrazione.
Qui colgo un'occasione per dirle...ma non è una polemica verso di lei, è un consiglio che mi permetto di dare, perché ho sentito dire ad altri Assessori alle finanze questa cosa, due Assessori alle finanze prima di lei hanno detto: "le agenzie di rating ci dicono che noi stiamo benissimo", le agenzie di rating non conoscono la situazione economica della Valle d'Aosta, guardano dei numeri. All'Assessore Lavoyer gli dissero: "vai tranquillo, più più più più...tutto bene" e la Valle d'Aosta colò a picco, sta colando a picco. Anche con i pareri, anche con i più e le A maiuscole e i super bonus delle agenzie di rating, perché la nostra economia è un'economia basata sul pubblico, sul motore regionale, non è un'economia che si muove come struttura privata, quindi questi sono dei problemi oggettivi con cui ci dobbiamo confrontare.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (SA) - Grazie Presidente.
Io devo ringraziare comunque il Consigliere Donzel che con quest'interpellanza porta all'attenzione del Consiglio e all'attenzione di chi ci ascolta un tema che sicuramente è dibattuto sulle testate giornalistiche direi ormai quotidianamente da un mese a questa parte e soprattutto ci permette di dare delle risposte concrete. In realtà, abbiamo vissuto quasi un decennio ad aspettare provvedimenti governativi che dicevano: "riduciamo le tasse, riduciamo le imposte", da questo punto di vista, devo dire che l'argomento è sicuramente molto sentito, è uno degli argomenti che più fa presa nei confronti dei cittadini, delle famiglie e delle imprese; è un tema di forte impatto, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo negli ultimi sette anni. Operazione che a tutt'oggi non è stato possibile realizzare, anzi faccio un percorso indietro, a ritroso, il Governo Monti che ha dato il cartellino ai Comuni, affinché riscuotessero per conto dello Stato...e questo è stato l'anno orribile del Governo nazionale...ha prodotto un ulteriore incremento di pressione fiscale nei confronti dei cittadini. Io credo che siano stati, appunto, dal Presidente del Consiglio Renzi annunciati tagli all'IRPEF, all'IRAP, ma, a quanto mi sembra di capire dagli approfondimenti che facciamo quotidianamente, l'effettiva fattibilità e la compatibilità contabile sono ancora un dato da accertare, c'è una ricerca delle coperture piuttosto significativa: il nodo delle coperture è quello che in questi anni ha comunque bloccato tutta una serie di processi. È necessario tenere conto che l'IRAP per la Valle d'Aosta nulla ha a che vedere con il riparto fiscale dei dieci decimi, in quanto rappresenta un tributo il cui gettito non ha vincolo di destinazione, sapete bene che nel resto d'Italia l'IRAP ha una destinazione ben precisa per legge: è destinata a finanziare la spesa sanitaria, mentre per la Valle d'Aosta rappresenta un tributo senza vincolo di destinazione. Va anche ricordato che la normativa nazionale stabilisce, per le Regioni ordinarie che si trovano in situazione di disavanzo sanitario, l'obbligo di applicare le maggiorazioni dell'aliquota IRAP e dell'addizionale IRPEF, per tutta la durata del piano di rientro del debito sanitario previsto. In questa situazione, secondo i dati del Ministero della salute, si trovano attualmente otto Regioni italiane, una di queste è il Piemonte che ha dovuto chiudere nell'ultimo anno e mezzo qualcosa, mi sembra, come sette ospedali.
Come si può facilmente evincere da questo quadro, risulta abbastanza difficoltoso agire sul versante della riduzione dell'IRPEF e dell'IRAP, fino a che non si trovano le adeguate coperture finanziarie. Mi sembra che il Governo voglia andare in questa direzione con grande determinazione, noi lo auspichiamo vivamente, soprattutto per le fasce deboli, alle quali guardiamo con grande attenzione. La mancanza di questa chiarezza quindi fa sì che da parte dell'Amministrazione regionale ci sia grande attenzione, e sì un monitoraggio continuo, ma in questo momento non si possono ipotizzare eventuali tagli. Ricordo inoltre che, qualora lo Stato decida dei tagli alle imposte, è suo compito definirne le coperture finanziarie e, come è avvenuto nel caso dell'abrogazione dell'ICI, provvedere ad una compensazione per i bilanci regionali.
Concludo quindi sostenendo ancora una volta che, purtroppo, viviamo in un'incertezza che in tema di bilancio, ci accompagna ormai da qualche anno. Per queste ragioni il Governo regionale allo stato attuale non ha ritenuto di valutare eventuali ripercussioni negative sul bilancio regionale, in quanto per ora non si può ravvisare alcuna riduzione delle entrate regionali, pur vigilando con grande attenzione rispetto a tutte le tematiche che riguarderanno il bilancio. Grazie.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Assessore, vede, lei è riuscito a spiazzarmi completamente, perché, quando è arrivato in questo Consiglio regionale, lei si è dipinto, di fronte a quelli come me, che con orgoglio sono stati dipendenti pubblici, come un imprenditore privato, un grande rappresentante del mondo dell'impresa, io oggi l'ho sentita balbettare sulla riduzione delle imposte, quasi che lei si auspicasse che il Governo Renzi non ce la facesse, all'incontrario, invece di dire: "evviva, finalmente si riducono le imposte!". Io mi aspettavo che lei ci fornisse dei dati precisi, fosse andato a vedere quanti dipendenti regionali, per esempio, si trovano sotto la soglia dei 25 mila euro a cui si vorrebbe arrivare come uno dei parametri, perché si parla di quattro fasce di riduzione dell'IRPEF, avere delle simulazioni, delle situazioni che ci metteranno nelle condizioni di capire che cosa accade al bilancio regionale. Perché io francamente che auspico questa misura, che la vedo come un motore di sviluppo del mio Paese, l'Italia, sono preoccupatissimo in quanto Consigliere regionale, perché le ho spiegato come si arriva alle coperture a livello nazionale, in parte sono dei tecnicismi legati all'aumento del PIL, la maggior parte, in parte sono situazioni in cui si interviene sul taglio della spesa, noi che abbiamo già avuto un salasso incredibile, che abbiamo già gambizzato la spesa, che siamo a soglie di spesa pubblica del 90 percento, non possiamo più perdere un euro, non possiamo più perdere un euro delle entrate, allora, invece di girare intorno alla questione, bisognava dire: "abbiamo fatto degli errori in passato", sono state delle facilonerie quelle di dipingere l'accordo sul federalismo fiscale, il mio collega Bertin, a cui auguriamo di tornare presto qui, parla spesso del famigerato "Patto di Palazzo Grazioli", tanto per capirci, che voi avete venduto come un accordo fondamentale, invece è stato un disastro, ecco, la prova continua che il disastro ci porta ad essere ogni giorno più in difficoltà. State mettendo in campo delle strategie? No, voi ci dite: "vigilate", sì, state lì ad aspettare che arrivi la mannaia, state lì ad aspettare che arrivi una cosa...ma questa volta la cosa sarà grave perché mentre tutti i cittadini, compresi i dipendenti valdostani, di fabbriche, eccetera, che pagano l'IRPEF, saranno contenti del provvedimento, voi vi troverete incartati a non sapere come...come si è incartato lei oggi a non sapere cosa dire. I lavoratori contenti di avere una media tra 60 e 83-89 euro in più al mese in busta paga e voi senza sapere come garantire i servizi essenziali alla Valle d'Aosta. Mi sembra che siamo al massimo dell'impreparazione, io attiverei le strutture per prevedere il peggio. Se poi, come dice lei, nessun Governo ce la fa mai, va beh, staremo lì a guardare l'ennesimo fallimento, ma io spero che questo Governo ce la faccia a tagliare le imposte. Io lo spero sinceramente e allora vorrei un'Amministrazione regionale pronta a far fronte a questo gravissimo problema per i conti della nostra Regione.
Président - Merci. Point 16 à l'ordre du jour.