Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 454 du 11 mars 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 454/XIV - Interrogazione: "Posizione debitoria della Regione e degli Enti locali".

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Baccega, ne ha la facoltà.

Baccega (SA) - Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.

In realtà questa interrogazione ci permette di fare chiarezza rispetto alle eventuali preoccupazioni che possono essere state generate dai diversi articoli che si sono succeduti durante la settimana.

In riferimento a quanto indicato nella premessa dell'interrogazione, credo che sia necessario sottolineare che la semplice lettura del dato pro capite sia fuorviante e non significativo come per qualunque altro dato di grandezza macroeconomica, in quanto la popolazione della Valle d'Aosta di 128.000 abitanti, viene messa a confronto con le altre regioni che hanno una media di popolazione di poco meno di tre milioni di abitanti. Va anche corretto, sempre nella premessa, il dato indicato nell'interrogazione, in quanto la tabella elaborata dal Dipartimento del tesoro relativa alla situazione debitoria degli enti territoriali della Valle d'Aosta, riporta per la Valle d'Aosta un debito residuo di 730 milioni...anziché 739. Importo che riguarda tutto il complesso degli enti territoriali della Regione, in quanto i dati sono aggregati per Regione, Comunità montane e Comuni. Non abbiamo ancora a disposizione il dato del debito residuo degli Enti locali, in quanto il rendiconto dei bilanci 2013, sarà approvato entro il 30 giugno. Possiamo, comunque, fare riferimento ai dati dell'ultimo rendiconto approvato nel 2012, dove il debito residuo complessivo degli Enti locali - Comuni e comunità montane - era pari a 165 milioni, 992 mila 863. Ed è presumibile che questo dato sia sicuramente in contrazione. Lo andremo a verificare, con riferimento a una serie di motivi che sono abbastanza tecnici: basso limite di indebitamento previsto dalla normativa vigente, il secondo obiettivo individuato dalla disciplina del patto di stabilità regionale, che prevede la riduzione dell'indebitamento e infine la tendenza per gli enti con popolazione superiore ai 1000 abitanti a estinguere anticipatamente i mutui in essere, con le risorse dell'avanzo di amministrazione.

I dati diffusi dal Dipartimento del tesoro sono desunti dalla banca dati denominata CEAM, istituita ai fini del monitoraggio del debito pubblico previsti dalla legge finanziaria del 2002. A ogni ente è stato richiesto di inserire nella piattaforma informatica, fin dal 2006, i dati delle proprie posizioni debitorie, con relativo piano di ammortamento, ad eccezione di quelle in essere per la Cassa Depositi e Prestiti, per i quali il Ministero avrebbe provveduto direttamente all'acquisizione dei dati. Si ritiene, perché è già stato riscontrato, che il dato potrebbe non essere in linea con l'effettivo scarico delle quote di ammortamento annuali effettivamente corrisposte dagli enti. Ciò potrebbe essere attribuito alla tipologia di adempimenti richiesti; gli enti sono tenuti ogni anno a comunicare esclusivamente l'assunzione di nuovi mutui di finanziamento o le modifiche dei contratti in essere qualora ci siano delle rinegoziazioni dei mutui e non sono tenuti ad aggiornare l'ammontare del debito residuo.

Per queste ragioni e per poter disporre di un monitoraggio più puntuale e avere dei dati più precisi, della posizione degli Enti locali, si è recentemente valutata l'opportunità di acquisire una piattaforma informatica già utilizzata da molti enti territoriali in Italia e sono in corso le procedure amministrative per il suo perfezionamento.

Abbiamo invece il dato certo della posizione debitoria della Regione al 31 dicembre 2013, che è di 632 milioni 799.815, che detratti ai 730 milioni indicati nella tabella del Ministero del tesoro, risulta quindi essere intorno ai 100 milioni di euro l'indebitamento per gli Enti locali, poco più poco meno. Ritornando ai 632 milioni della Regione, si deve tener conto che l'intero importo di 543 milioni 170 mila viene determinato dall'emissione dei buoni obbligazionari regionali effettuata nel 2001, nonché del debito residuo di alcune posizioni che vado a elencare: 48 milioni e 100 mila del prestito obbligazionario contratto nel 2006 per l'acquisizione del complesso alberghiero Grand Hotel Billia di Saint-Vincent; 5 milioni 910 mila di un mutuo che scadrà nel 2015, contratto nel 2000, a copertura del disavanzo regionale dell'esercizio 1999, allora si poteva fare; 35 milioni 619 mila di mutui contratti per far fronte alle spese di ricostruzione a seguito dell'alluvione del 2000, il cui costo, sia in termini di interessi che di quota capitale, è interamente ripianato dallo Stato.

Pertanto, per rispondere al quesito n. 2 dell'interrogazione, le emissioni di buoni obbligazionari regionali sono due: l'emissione di 543 milioni 170 mila, con scadenza 2021, che è stata effettuata per 413 milioni 170 per l'acquisizione dell'Enel e delle quote nelle partecipate delle società idroelettriche e per 130 milioni per il completamento del finanziamento del fondo per la ricostruzione degli investimenti resesi necessari per far fronte ai danni causati dall'alluvione del 2000; la seconda, l'emissione di 74 milioni con scadenza 2026, effettuata per l'acquisizione del complesso alberghiero Gran Hotel Billia di Saint-Vincent a fronte di un costo per l'acquisto della proprietà e per gli interventi di manutenzione straordinaria.

Va sottolineato che il debito complessivo tiene conto dell'intero capitale derivante dai BOR, 543.170, appunto, anche se la Regione provvede ad accantonare quote capitale annue di 27 milioni e mezzo in un fondo di accantonamento, fino alla scadenza, che avverrà nel 2021. Il dato che ci deve sicuramente tranquillizzare è che il capitale già accantonato finora ammonta a 323 milioni 165 mila, pertanto il debito ancora da accantonare risulta di euro 220 milioni, che non è calcolato nel dato del Ministero.

Gli interessi pagati dalla Regione, per rispondere al terzo quesito posto dagli interroganti, sulle posizioni debitorie effettive, ammontano a 18 milioni 693 mila 859 euro e riguardano appunto il debito contratto per l'operazione ENEL, per l'acquisto del Grand Hotel Billia e per il mutuo a copertura del disavanzo finanziario per l'esercizio 1999. Come già specificato, invece, i mutui contratti per fare fronte alle spese di ricostruzione dell'alluvione del 2000, non comportano alcun costo per la Regione: pari entrata, pari uscita.

In conclusione, spero risulti chiaro come il dato dell'indebitamento della Regione Valle d'Aosta non sia assolutamente un dato preoccupante, così come sempre affermato anche dalle agenzie di rating, la cui attività è finalizzata proprio alla valutazione della capacità degli enti di sostenere il loro debito e per la Valle d'Aosta evidenziano la solidità degli indicatori di copertura, anche del 2014. Concludo: non si sono contratti nuovi mutui che avrebbero peggiorato il dato dell'indebitamento. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola, per la replica, il collega Ferrero; ne ha la facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Avevamo già notato quest'ondata di ottimismo, che è stata riportata sui giornali da parte dell'Assessore Baccega, facendo una specie di risposta rituale e preventiva a quella che era la nostra interrogazione. Tutto va bene, sostanzialmente siamo allineati.

Non è vero, siamo al primo posto in Italia come debito, poi, per carità, possiamo andare ad analizzare il perché è stato fatto il debito. Ma è proprio da questo che riusciamo a capire che il debito è stato fatto, un debito di circa 700 milioni di euro, nel momento in cui c'era un bilancio che era di 1.700 milioni di euro. Adesso ci troviamo con un bilancio che è poco più di 1 milione, di 1.000 milioni di euro...no, ho sbagliato. Un bilancio che è poco più degli 800, 900 milioni di euro e ci troviamo con un debito che raggiunge quasi l'entità complessiva del bilancio. Dobbiamo andare a vedere poi in quei momenti, perché non si è riusciti, attraverso risparmi, a ricorrere alle disponibilità, che erano disponibilità immense, rispetto a quello che abbiamo a disposizione adesso, senza fare dei debiti. Si è speso, quindi, tutto quello che c'era, lo si è speso malamente e in più abbiamo fatto dei debiti.

Riguardo alla questione della solidità e di quella specie di indicatore a cui ha fatto accenno l'Assessore...bè, non dobbiamo dimenticarci che una società di rating aveva fatto notare come un rating maggiore può essere assegnato solo nel caso in cui l'ente locale abbia una minore dipendenza dai trasferimenti statali, un'economia più vitale e un'alta flessibilità finanziaria. Tre cose che attualmente la Regione Valle d'Aosta non ha. Anche il nostro debito, quindi, è un debito che, secondo noi, andrà sicuramente verso una svalutazione, anche dal punto di vista dell'affidabilità, proprio perché la regione dipende esclusivamente dai trasferimenti statali e non ha saputo creare economia, non ha saputo creare sviluppo. Una situazione grave, quindi, una situazione che era stata, secondo noi, presa sottogamba.

Vi ricordo che già nel 2012, quando Beppe Grillo venne ad Aosta, si parlò di questo, nessuno ne parlò, si fece finta di niente. Tanto il debito è una cosa che non ci interessa, invece il debito è una cosa importante. Qui parliamo di debiti con interessi che andranno a essere corrisposti fino al 2021, quindi abbiamo ipotecato una parte del futuro della nostra Regione, sprecando le risorse che avevamo a disposizione e andando ad appesantire ulteriormente le spade di Damocle sull'economia regionale per i prossimi anni. Sostanzialmente, quindi, questa indicazione, che è un'indicazione così, di...stiamo tranquilli, non ci sono rischi, non ci soddisfa assolutamente, soprattutto quando pensiamo che 75 milioni di questo debito sono andati a coprire quell'operazione, buco nell'acqua, di acquisizione del Billia e le spese successive, per l'operazione che noi potremmo parlare, l'operazione cartongesso. Quindi, ecco che questo ci preoccupa ancora di più, perché questi debiti non sono serviti, almeno una buona parte di questi debiti, non sono serviti allo sviluppo dell'economia regionale, ma semplicemente a fare operazioni indiscriminate, di cui pagheremo lo scotto nei prossimi anni.

Presidente - Grazie. Allora il punto 5 propongo di trattarlo assieme al punto 29, quindi verrà trattato al punto 29. Siete d'accordo? Punto 6 all'ordine del giorno.