Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 447 du 26 février 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 447/XIV - Approvazione della risoluzione "Prosecuzione dell'attività finalizzata all'immediata sospensione della riduzione del servizio ferroviario valdostano". (Reiezione e ritiro di altre due risoluzioni).

Presidente - I lavori di questa mattina sono stati sospesi per un riunione tra i gruppi consiliari per verificare la possibilità di fare un'unica risoluzione. Qualcuno intende prendere la parola dopo la sospensione di questa mattina? Ha chiesto la parola il Consigliere Ferrero; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Dopo esserci confrontati, siamo addivenuti alla conclusione che, pur accogliendo come valdostani favorevolmente la notizia che per adesso è sospesa da parte di Trenitalia l'adozione di questi orari dimezzati e restrittivi, non abbiamo però nessuna garanzia riguardo al futuro, non abbiamo nessuna garanzia riguardo a quello che sarà l'atteggiamento della Giunta regionale e dell'Assessore su quelli che saranno i passi successivi e non vogliamo di certo avallare una situazione e un comportamento che è stato adottato finora e che, secondo noi, è stato un comportamento dilatorio, un comportamento inconcludente. Di conseguenza, in assenza di una qualsiasi garanzia sul fatto che questo problema non si possa ripetere, magari anche nel giro di una settimana o di 15 giorni o il mese prossimo, in assenza quindi di garanzia anche a livello patrimoniale che la Regione metta in atto per far sì che i valdostani non debbano più rischiare di non avere a disposizione...diciamo quelle che sono le minime cose che vengono garantite in tutto il resto d'Italia, non ci sentiamo di cambiare quella che è la nostra posizione.

Manteniamo quindi quelle che sono le risoluzioni presentate, proprio per questa mancanza assoluta di garanzie. Non ci fidiamo e non abbiamo nessun elemento per cambiare idea.

Presidente - Chi prende la parola? La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Credo che oggi sia stata una giornata comunque proficua. Abbiamo avuto modo di incontrare le organizzazioni sindacali, che sicuramente ci hanno dato un contributo molto positivo e ci hanno invitato ad agire per risolvere il problema del giorno, ovvero i tagli. Ci hanno invitato a concentrarci su questo argomento e a stralciare dalla discussione odierna quello che potrebbe essere il futuro della linea ferroviaria, così come tutta una serie di soluzioni. Proprio in aderenza a quanto chiesto dalle organizzazioni sindacali, abbiamo avuto modo di fare una riflessione, ahimè non condivisa come avevano chiesto le organizzazioni sindacali, che avevano veramente richiesto un atto corale e di intesa da parte di tutto il Consiglio regionale. Sicuramente ci saranno buone ragioni, ma questo non è avvenuto, però abbiamo voluto mantenere patto a questa indicazione, e quindi abbiamo riformulato la risoluzione presentata togliendo dalla stessa tutti quei fatti estranei al ripristino delle corse. Pertanto quella parte del punto 3 della risoluzione riguardante la soluzione dei treni bimodali nella nuova formulazione è stata tolta, così come ovviamente è stato tolto il 1° punto, perché è stata introdotta nelle premesse la presa d'atto che, a fronte dell'intervento del Ministero, Trenitalia ha già dato indicazione a tutte le biglietterie di togliere la riformulazione degli orari e ripristinarli in toto.

Direi quindi che, senza voler fare polemica, ma anche fare una piccola battuta, collega Donzel, "Babbo Natale questa volta ci ha dato ragione", nel senso che un'Amministrazione parla per atti. Allora, cosa si può fare nell'ambito di un'Amministrazione? fare delle leggi, fare delle delibere, scrivere dei documenti - poi l'extrema ratio, il collega La Torre ha detto: "io mi sdraio sui binari", ci può stare tutta - però questo è il comportamento di un'Amministrazione seria. Chiaramente un'Amministrazione seria ha anche tutto l'apparato, quindi io ringrazio anche i miei uffici, perché regolarmente ci sono le Conferenze di servizi, ci sono gli incontri con gli ingegneri, con i tecnici di Trenitalia, c'è un lavoro che probabilmente non appare, probabilmente anche per nostra colpa i Consiglieri non la conoscono, però abbiamo sempre lavorato per dare una risposta a quelli che sono i bisogni dei valdostani.

La risoluzione, quindi, è una risoluzione che viene semplificata e che impegna il Governo, ma sostanzialmente è una presa d'atto a richiedere - come ha già richiesto il Presidente della Regione - l'istituzione immediata del tavolo con il Ministero, con Trenitalia e con RFI per definire l'intesa con queste controparti entro il 30 giugno 2014. Io spero che non la facciamo più lunga. L'attività, comunque, è un'attività che credo dia delle risposte positive. Torno a dire che questa non è una situazione nuova, è già accaduta esattamente nel 2012 una situazione simile. Nel 2012, questa situazione - poi, purtroppo, abbiamo avuto il cambio di Governo, abbiamo avuto il cambio degli interlocutori - è dovuta ripartire da capo. Ora, in questa situazione, essendo i tempi molto stretti, entro il 30 giugno 2014, noi siamo particolarmente fiduciosi di non trovarci nella condizione che ha preconizzato il collega Ferrero, perché credo che oggi ci sia la volontà di tutti di risolvere quest'annosa questione.

Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente Rosset; ne ha facoltà.

Rosset (UVP) - Grazie Presidente.

Chiarezza per chiarezza, l'impegno che ci eravamo presi nella riunione dei Capigruppo, qualora si fosse risolto il nocciolo del problema - che era quello di ripristinare i treni sulla tratta Torino/Aosta - era quello di ritirare la risoluzione in merito ai bimodali. Noi manterremo fede a questo impegno. Vorrei aggiungere, Assessore, che verrebbe voglia di scherzare sul settore dei trasporti, al suo indirizzo...forse un viaggio a Lourdes per farsi benedire sarebbe davvero opportuno! Ogni tanto, nella sua attività - purtroppo per noi, per la nostra comunità - lei appare l'esatto contrario di Re Mida. Lei parla, dice, ha molto da dire, ma i fatti sono quelli che contano, e i fatti, ahimè, dal punto di vista dei trasporti, sono evidenti!

Ora, la nostra intenzione...e lei per primo non era d'accordo su un'eventuale risoluzione comune, perché nel nostro impegno eravamo anche disponibili a modificare, cioè a prendere quell'impegno sulla posizione debitoria nei confronti di Trenitalia indicando che fosse lo Stato, ma a questo però volevamo aggiungere, per tutela di chi usa oggi i trasporti ferroviari, qualora si ripetesse la soluzione di Trenitalia - tra 15 giorni, tra un mese, tra 2 mesi o tra 6 mesi - che se ci tolgono altri treni, la Regione si assumesse l'onere di prendere azioni in tal senso. Lei non l'ha voluta, l'ha rifiutata, parliamoci chiaro, questa è la realtà dei fatti! Noi eravamo disponibili a questa soluzione, qualcuno della maggioranza stessa aveva posto un'eventuale possibilità di trovare questa soluzione, ma lei ha voluto mantenere la sua, garantendo che i Parlamentari, a Roma, si sarebbero impegnati per affrontare le problematiche...sarebbe il colmo se i Parlamentari, a Roma, non si impegnassero per portare a termine questo! Sì, adesso l'ha tolta, nel 1° punto c'è questo passaggio, se l'ha modificato...io ho capito che lei modifica il 3° punto, non il 1°, vabbè... Ecco perché lei ha voglia di dire, ha voglia di parlare, ma bisogna attivare i fatti, e i fatti erano disponibili ad una risoluzione. Il nocciolo fondamentale è che fortunatamente oggi abbiamo di nuovo questi treni...mi auguro che possa durare nel tempo.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola la collega Certan; ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Io direi che innanzitutto il dibattito che c'è stato in aula, oggi, credo sia stato costruttivo, comunque sia, al di là del fatto che si sia arrivati oppure no ad una sintesi comune.

Noi prendiamo atto...ho anche dato una veloce lettura delle premesse...ma prendo e prendiamo atto dell'impegno che è stato sicuramente corretto. Lei ha fatto, nella sua introduzione, un passaggio molto chiaro: l'Amministrazione parla per atti. Ecco, noi diremmo che oggi l'Amministrazione ha parlato per toppe, perché questa è stata la prima toppa, e noi volevamo metterne un'altra, riuscire a risolvere un altro problema, cioè a definire, oggi, anche l'altro passaggio, quello della garanzia, che è una garanzia non solo per i valdostani, non solo per i cittadini, non solo per i pendolari, non solo per i sindacati e non solo per tutta la popolazione, ma è una garanzia anche per la Giunta regionale, e cioè quella di avere immediatamente anche una copertura per il domani. Perché questo problema che si è verificato in questi giorni può verificarsi...l'ha detto anche lei, si è già verificata una situazione simile nel 2012...può verificarsi ancora. Quindi per ora abbiamo salvato il salvabile e questa è la parte costruttiva, che anche noi sottolineiamo, e crediamo di essere stati attori tanto quanto voi nell'aver contribuito a questo passaggio, ma rimane monco dell'altro passaggio: è un atto amministrativo che non vi tutela, e non tutela soprattutto i passeggeri e i fruitori di questo servizio.

Per quanto riguarda poi la correttezza sugli impegni che erano stati presi in sede di Capigruppo, penso che anche da parte nostra c'era l'impegno...diciamo di coerenza per andare a variare eventualmente la nostra, però probabilmente spesso si preferisce tenere le proprie posizioni perché ci si sente forse più garantiti. Mi chiedo solo, se tra qualche mese si ripresenterà questa situazione, che cosa andremo a raccontare, soprattutto che cosa andrà a raccontare l'Assessore Marguerettaz ai cittadini.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Donzel; ne ha facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Intanto esprimo soddisfazione personale e la soddisfazione del gruppo PD-Sinistra VdA per la notizia del ripristino di tutti i treni. È sicuramente una notizia che rallegra tutto il Consiglio regionale, ma soprattutto fa tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori, agli studenti, alle famiglie e a tutto il mondo produttivo ed economico della Valle d'Aosta che, davvero, sarebbe stato fortemente compromesso dalla situazione che si era venuta a creare. Quindi un sospiro di sollievo che tiriamo tutti insieme e che, da un certo punto di vista, dice che questo dibattito che abbiamo fatto oggi è arrivato più che mai opportuno, ma soprattutto opportune sono state le prese di posizione unitarie dei sindacati, le iniziative dei pendolari, l'assemblea di ieri sera dei Pendolari Stanchi, dove sono state prese anche delle decisioni forti in merito al rischio di soppressione dei treni che stavamo correndo; quindi una mobilitazione collettiva che, sicuramente, in qualche modo è arrivata nelle sedi dove bisognava deliberare e la decisione è stata presa.

La preoccupazione, però - e penso, mi auguro, non sia soltanto delle forze di opposizione, ma sia una preoccupazione viva, anche della maggioranza e del Governo regionale - è quella che noi non siamo a un traguardo. Lo dice lo stesso Assessore: non è la prima volta che succede, già nel 2012 eravamo arrivati lì, lì. Allora, noi vogliamo che si metta un punto fermo e che almeno l'ombra della sospensione dei treni e della sparizione della ferrovia...fra l'altro ricordo, sull'annuncio della chiusura della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, che c'era la soddisfazione espressa dal Consigliere dell'Union Valdôtaine Agostino Salvatore, che diceva: "finalmente andremo in bicicletta su e giù"...queste voci non è che sono così casuali!

Noi diciamo: piantiamola lì, noi vogliamo la ferrovia da Pré-Saint-Didier a Chivasso, punto fermo, garantito, basta con le barzellette, chiudiamo un pezzo, apriamo una tratta, e quant'altro. La situazione in cui ci veniamo a trovare adesso è di forte imbarazzo, perché comunque il problema non è assolutamente risolto. E lo riconosce...oggi è la giornata dei mea culpa...in Consiglio comunale, ad Aosta, mea culpa dell'Assessore Sorbara, e qui mea culpa dell'Assessore Marguerettaz, che dice: "è colpa nostra, non informiamo i Consiglieri dell'enorme lavoro che stiamo facendo". Ci sono delle commissioni, come fa gli incontri con i sindacati può fare anche gli incontri con i Capigruppo, se lo ritiene opportuno, può dare le lettere che riceve nel dicembre, che dicono: "guardate, sospendiamo il servizio", può anche trasmetterle senza fare un incontro, ma via mail ai Capigruppo, non si deve neanche scomodare per informare del grande lavoro che sta facendo, quindi...come dire? noi pretendiamo la massima informazione puntuale su tutta questa trattativa delicatissima che è in atto, trattativa difficilissima, lo riconosciamo questo, non abbiamo la presunzione di dire che è una trattativa che si può sbrigare in poco tempo, ma, vista la durata che ha preso questa partita con lo Stato...nel 2012, diceva l'Assessore Marguerettaz, c'era un altro Governo, ma ora la partita è tutta, tutta da giocare, e io dico: "noi vogliamo che non sia giocata sulla pelle della gente".

Per questo abbiamo detto nella nostra risoluzione...altro che dire: "si faccia chiarezza fino in fondo, ci racconti tutti i fatti come sono andati, ma non solo più a noi della minoranza, racconti ai valdostani cos'è successo, come mai il Ministero...qual è quel funzionario ministeriale che impedisce l'accordo, qual è quel Governo...", cioè raccontiamo cos'è che sta succedendo, spieghiamo qual è la posizione. E torno a dire: la nostra posizione non possono essere le letterine di Babbo Natale, perché è lo stesso Consigliere di maggioranza La Torre che dice: "ci sono dei momenti che bisogna mobilitarsi"...non l'ho mica detto io! Lo dice il Consigliere di maggioranza: "andiamo a sdraiarci sui treni"...di solito, io mi ricordo, la mia generazione si sdraiava sui binari, noi lo facevamo per impedire che i treni partissero...adesso è all'incontrario, ci sdraiamo sui binari morti, abbandonati, deserti...di certo non rischiamo nulla, perché nessuno viene lì, neanche a rimuoverti, perché non passa più nessuno...però sono gesti simbolici che riconoscono che alle volte c'è bisogno di usare le maniere forti, di coinvolgere le associazioni.

Io sono d'accordo con la presa di posizione del collega La Torre, ma se nessuno ne sa niente, quali iniziative forti possiamo prendere? Come possiamo fare un grande fronte comune, mettere insieme tutte le associazioni, tutti quanti insieme, per dire: "guardate, la Valle d'Aosta vuole fortemente che si chiuda questo accordo". Non è certo con una risoluzione così, all'improvviso, completamente corretta da parte dell'Assessore. Allora vuol dire che si è rappresentato qui con una risoluzione che poi tanto bene non andava, no? Quindi la nostra volontà era quella di raccogliere le istanze presentate dal sindacato e le istanze presentate dalle associazioni, perché le associazioni hanno chiesto con forza un ruolo di garanzia anche economica della Regione. Di questo la maggioranza non ha voluto farsi carico, non ha voluto farsi carico, salvo un genericissimo "richiedere con urgenza un tavolo". Ma è questo quello che ci hanno chiesto i sindacati? Richiedere con urgenza un tavolo? Non credo che volevano una mozione unitaria che uscisse fuori con chiedere un tavolo...il tavolo, ci ha detto l'Assessore, è lì dal 2012, e prima, il tavolo c'è! Quello che noi dobbiamo dire e rappresentare con forza, scrivere in un testo con forza, è quello che noi vogliamo per la Valle d'Aosta: questo era il punto.

Noi rimaniamo quindi fermi sull'idea che non un chilometro/treno deve essere cancellato, ma non solo per questo breve periodo, e da qui in avanti vogliamo che i nostri treni circolino. Per farlo serve un accordo chiaro e, a nostro avviso, dentro questo accordo per il futuro non può non esserci la Regione Piemonte. Allora, o io ho capito male...ma siamo all'alba dell'uomo, perché non mi risulta che ci sia un tavolo con la Regione Piemonte pronto che dica quanto deve corrispondere la Regione Piemonte per la sua parte di competenza, per quanto riguarda il tratto Torino/Ivrea, o Torino fino ai paesi limitrofi alla Valle d'Aosta, e quanto compete alla Valle d'Aosta che usa anche il tratto piemontese per arrivare a Torino. È un accordo delicatissimo, e quindi non penso che si possa risolvere in pochi giorni una questione così delicata...serviranno mesi, serviranno mesi! Allora, perché ci sia un sostegno e un lavoro congiunto da parte di tutti su questi temi così delicati, non serve che ci sia un "vi chiediamo scusa, non vi abbiamo abbastanza informati per colpa nostra"...ecco, non ha detto scusa, ha detto "è per colpa nostra se i Consiglieri non sanno tanto le cose"...ma è una colpa grave, è una colpa grave non informare la comunità! Ecco qual è l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte a queste cose ed è per questo che abbiamo scelto di non aprire oggi il fronte dei treni bimodali, molto responsabilmente, perché oggi il fronte è garantire questo servizio e fare chiarezza fino in fondo su questo accordo tra lo Stato, la Regione Valle d'Aosta, Trenitalia, che inevitabilmente comporta anche un accordo con la Regione Piemonte, la grande assente in questa discussione, mai nominata.

Ma io mi chiedo: pagheremo noi il contratto di servizio per i piemontesi? Siamo in grado di fare una cosa così? Su questo bisogna che ci sia al più presto chiarezza perché si capisca dove ci state portando, perché noi, francamente, non l'abbiamo capito, anzi, siamo veramente preoccupati per lo sviluppo della situazione.

Presidente - Grazie. Siamo sempre in discussione generale. Ci sono altri colleghi che vogliono prendere la parola? Ha chiesto la parola il collega Guichardaz; ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Sì, non volevo intervenire finché non ho sentito l'Assessore Marguerettaz ripetere una frase che mi ricordava qualcosa. Dopodiché sono andato a ritrovare la stessa frase che l'Assessore Marguerettaz, entusiasticamente, espresse il 5 novembre del 2013: "Treni. Marguerettaz: Le risorse per la ferrovia sono frutto di un lungo lavoro svolto negli anni. Queste disposizioni sono frutto di un lungo lavoro svolto negli anni dalle strutture dell'Amministrazione regionale che hanno operato congiuntamente con i Ministeri competenti e le società del gruppo Ferrovie dello Stato, insieme ai responsabili politici e ai Parlamentari della Valle d'Aosta"...un disco rotto, Assessore Marguerettaz, perché è esattamente la stessa frase che lei ha ripetuto oggi, così, per bearsi un po' di questo, che non so se è un successo della sua capacità diplomatica o se, per qualche altra ragione, per il momento inespressa, le Ferrovie dello Stato hanno...diciamo fatto marcia indietro.

La cosa divertente è che lei fu poi smentito dal suo Presidente Rollandin, qualche giorno dopo, il quale disse: "non c'è, questi soldi non arrivano perché non sono mai stati messi". Allora, quando lei oramai ci rassicura con questi proclami entusiastici, io devo dire che non siamo così rassicurati, se oggi non riusciamo a creare una sorta di sistema di garanzia che possa intervenire nel caso in cui lei venga smentito fra tre giorni, come succede...diciamo con una certa frequenza, diventa difficile poi rimettersi in gioco e cercare di nuovo...diciamo una soluzione in corsa, e la cosa insomma, deve essere affrontata.

Io credo che la nostra proposta sia una proposta che contiene, rispetto alla vostra, una novità, cioè contiene la soluzione. La vostra è una proposta molto semplice che richiama il Governo regionale a fare ciò per cui il Governo regionale è pagato, cioè a negoziare, a trovare delle intese, a sedersi intorno a un tavolo e a risolvere, una volta per tutte, il problema.

La vostra risoluzione è, in qualche maniera, la presa d'atto della vostra incapacità non solo di affrontare, ma anche di risolvere il tema della ferrovia in Valle d'Aosta.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola la collega Morelli; ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Grazie Presidente.

Intanto per dire che, assieme ai pendolari, tiriamo un sospiro di sollievo riguardo alla notizia che il servizio, le corse non verranno sospese...io credo i pendolari, ma anche tutti gli studenti dell'Alta Valle, in particolare, perché erano veramente penalizzati dal fatto che le corse di ritorno dell'una sarebbero state completamente eliminate, andando a creare non pochi problemi, quindi sicuramente, in primis, un sospiro di sollievo.

Perché manteniamo la nostra risoluzione? Perché riteniamo che l'impegno sia ancora assolutamente valido. Patto per patto, ritiriamo la risoluzione sui bimodali perché abbiamo concordato che oggi parliamo soltanto del problema delle corse, ma la nostra risoluzione contiene due impegni, che ci stupisce che la maggioranza non voglia accogliere e condividere, perché noi chiediamo di chiarire, in aula, la situazione amministrativa che si è venuta a creare a seguito dell'approvazione della norma di attuazione del trasporto ferroviario. Noi non ci accontentiamo delle notizie dei giornali, non possiamo accontentarci delle notizie dei giornali, abbiamo bisogno di informazioni circostanziate. Il secondo impegno: "a definire con la massima urgenza il ruolo contrattuale della Regione Valle d'Aosta, dello Stato e di Trenitalia" ci pare, anche questo, che sia un impegno assolutamente da mantenere.

Ci rincresce quindi che non si sia trovata una condivisione su due punti così importanti. Prendiamo atto del fatto che la maggioranza, anche in questa occasione, preferisca fare strada a sé, ce ne rincresce molto. Il nostro impegno sulla ferrovia rimane e, naturalmente, continueremo ad occuparcene a fianco dei pendolari.

Presidente - Siamo sempre in discussione generale. C'è qualche altro collega che intende prendere la parola? Se non vi sono richieste, dichiaro chiusa la discussione generale. Ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz; ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Grazie.

Credo che da un lato possiamo rilevare che sono tutti contenti, non so se effettivamente sono tutti contenti o meno di questa soluzione, ma sicuramente noi lo siamo, sicuramente noi lo siamo perché questo dà ragione a tutte le attività, a tutta la corrispondenza, a tutto il lavoro fatto. Ora voglio solo chiarire, perché può darsi che anche all'esterno non si voglia capire cos'abbiamo in gioco. Da un lato ci si chiede di tutelare gli interessi e le prerogative della nostra specialità, del nostro Statuto, dei nostri diritti. Ora, noi, in questi anni, abbiamo chiesto solamente l'applicazione puntuale di una norma di attuazione. Allora anche nelle discussioni qualcuno dice: "ma perché non vi prendete le competenze?". Le competenze, nell'ambito della norma di attuazione, vengono assunte dall'Amministrazione regionale a fronte di impegni che dall'altra parte vengono presi dallo Stato per ammodernare la linea; quindi se noi non facciamo valere questo tipo di norma e andassimo nella direzione che qualcuno ci suggerisce, creeremmo un debito per l'Amministrazione regionale di un'immensità non sostenibile dalle nostre finanze, perché una volta che la ferrovia diventa di competenza dell'Amministrazione regionale, rischiano di ricadere sull'Amministrazione regionale tutti gli interventi! Ora non sto a ricordarvi gli accordi di programma che avevano già definito, in allora, in un miliardo i lavori indispensabili e necessari. Allora, oltre ad una partita di 70 milioni di euro, per cui qualcuno di voi mi dice: "ma pagate questi 70 milioni di euro", ditemi anche dove andiamo a toglierli questi 70 milioni di euro!

Allora, al di là della passione e del lavoro che credo contraddistingua un po' l'attività di tutti noi - e questo non lo metto in dubbio -io ritengo che l'attività istituzionale sia stata fatta in modo decisamente corretto. Noi richiediamo a tutte le controparti, a tutti gli interlocutori della norma di attuazione di assumersi i propri impegni. Ecco perché questa attività è un'attività che non ci ha permesso di aderire alla risoluzione delle forze di minoranza: perché in modo esplicito la minoranza, nelle sue conclusioni, parlava di una posizione debitoria dell'Amministrazione regionale, posizione debitoria che noi non riteniamo di avere ed è stato quello il motivo per il quale abbiamo detto no.

Quindi, collega Morelli, quando noi parliamo di intesa, è esattamente quello che scrivete voi nella vostra risoluzione, cioè noi abbiamo fatto un riferimento legislativo, voi parlate di un aspetto contrattuale, ma è quello che è scritto nelle norme, quindi credo sia più corretto parlare delle norme.

Poi, ancora in ultimo, non è che non abbiamo ascoltato tutte le parti, collega Donzel. Con le associazioni dei consumatori e le associazioni dei pendolari abbiamo redatto un comunicato stampa congiunto, a seguito di una riunione specifica, dove tutte le parti hanno definito che noi dovevamo richiedere la sospensione; in nessuna parte, in quella riunione, qualcuno ha tirato fuori il fatto che noi dovevamo pagare e dovevamo metterci garanti. Dopodiché, se per continuare a spostare l'asticella andiamo a dire delle cose che non sono pattuite, io sono qua a richiamare un comunicato che è stato fatto con tutte le associazioni, ivi compresa l'Associazione dei Pendolari Stanchi, e quindi, da questo punto di vista, il percorso è un percorso che riteniamo adeguato e corretto.

Torno a ripetere: non affrontiamo questo tema in modo semplicistico dicendo "prendiamoci le competenze", perché questo vuol dire, oneri ben più grandi che pagare il servizio che è un onere che l'Amministrazione regionale si era già messa nella condizione di sostenere, tant'è che non solo nel 2013, ma anche nel 2012 troverete nei fondi globali degli importi che erano esattamente quelli di cui stiamo parlando, i 23 milioni che sono iscritti nei fondi globali perché c'è bisogno di una norma per utilizzarli. Senza voler fare delle lezioni i fondi globali sono degli accantonamenti che servono, ma che per essere utilizzati hanno bisogno di una norma, e questa norma è ovviamente un risultato che otteniamo dopo la definizione degli accordi di programma. Nel momento in cui la controparte si è sottratta ai suoi impegni quei 23 milioni sono andati in economia, quindi è assolutamente lineare, non abbiamo avuto un approccio non responsabile, ma un approccio decisamente responsabile.

Allora collega Donzel, non mi faccia dire delle cose che non dico, perché informare non si informa mai troppo ed in questa situazione, non è che abbiamo detto: "non vi informiamo"! D'altra parte abbiamo riunioni con organizzazioni sindacali, i comunicati stampa, però è chiaro che ogni singola corrispondenza non può essere comunicata, ma l'attività, nel suo complesso, collega Donzel, è un'attività che fino ad oggi non abbiamo mai riscontrato. Questa volta abbiamo un intervento diretto del Ministero su Trenitalia, mentre nel 2012 e negli anni precedenti c'era stata una trattativa dove c'era un'interlocuzione tra noi e Trenitalia. Questa volta, finalmente, abbiamo avuto un intervento pesante da parte del Ministero che dà delle indicazioni a Trenitalia.

Quindi voteremo con soddisfazione questa risoluzione e credo che l'attività svolta e anche la discussione sia stata utile anche per dare delle comunicazioni esterne corrette e non solo degli slogan. Prendersi le competenze vuol dire mettersi nella condizione di gestire un servizio con dei costi sostenibili e ragionevoli. Oggi, prendersi le competenze senza pretendere da parte dello Stato degli interventi vorrebbe dire indebitare l'Amministrazione regionale per delle somme assolutamente non sostenibili.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Presidente Rollandin; ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Mi spiace che non si sia voluto raggiungere un accordo sul deliberato, anche perché l'insistenza con cui si è voluto mantenere quello della minoranza, dove di fatto chiede di capire quali sono le situazioni contrattuali relative all'accordo da fare...ora, quando durante queste sospensioni si è detto - e come ha detto l'Assessore - "rinunciamo a discutere di bimodali", andiamo solo su quella che è la preoccupazione di tutti. Ora, abbiamo cercato di dire che la norma di attuazione - e inviterei i colleghi a rileggerla - dice in modo chiarissimo tutto quello che deve essere fatto e da chi, ma in particolare, dopo aver detto che tra tutti i Ministeri ci deve essere un accordo su...al punto 4 dell'articolo 2 della norma di attuazione, si dice: "Relativamente ai servizi di cui al comma 1, entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri...e comunque successivamente alla stipula degli Accordi di programma...", forse interessa anche i colleghi, questo è capitale sugli interrogativi posti, non per interrompere le vostre discussioni, "...e all'effettiva attribuzione delle risorse finanziarie per l'esercizio delle funzioni trasferite, la Regione subentra allo Stato nel rapporto con l'impresa ferroviaria e stipula, con quest'ultima, il relativo contratto del servizio. Rimangono a carico dello Stato gli oneri finanziari derivanti dalle obbligazioni assunte con l'impresa ferroviaria nel periodo antecedente al predetto subentro". Mi sembra che non ci siano dubbi! No, ma qui abbiamo sentito di tutto! No, scusate, adesso è chiaro...è chiaro sì, ma per noi era chiaro fin dall'inizio! Il problema è che per qualcuno non lo era per niente, tant'è che si facevano dei distinguo, dicendo: "ma cominciamo a vedere se è il caso di"...è scritto! La stessa cosa è scritta per il discorso delle infrastrutture, la stessa cosa è scritta per i rapporti con il servizio collegato con le altre Regioni, i tempi di realizzazione, dice quali sono le infrastrutturazioni necessarie, queste devono far parte dell'accordo, non è solo il fatto di dire: "manteniamo o sostituiamo un treno"! Perché qui si è tutto banalizzato in un discorso di urgenza, che c'è, che abbiamo condiviso tutti, che abbiamo cercato di risolvere, ognuno con i propri mezzi, con la collaborazione di tutti. Si è risolto? Noi speriamo che sia risolto, fino a quando non abbiamo definitivamente risolto il tutto sull'accordo, perché effettivamente è vero, c'è sempre la preoccupazione, anche nostra, non lo nascondiamo e lo condividiamo, c'è una preoccupazione che non ci siano di nuovo delle spinte da qualche parte per cui fanno saltare il tavolo.

Quello che noi chiediamo, visto che sono chiari gli obblighi che ci sono da parte dei Ministeri e da parte della Regione nel momento in cui subentra...oggi non è subentrata, ed è per quello che noi ci siamo sempre rifiutati di tenere in considerazione le richieste di pagamento precedenti, c'è scritto! Non è che noi stiamo trattando, questa è la norma di attuazione a cui chiediamo di dare attuazione e finalmente lo Stato, col "151", aveva detto: "sì, per il 2013 paghiamo noi e poi vediamo...", perché a livello di bilancio non poteva farlo subito, ma quello era l'indirizzo giusto. Per il resto, quello che noi chiediamo è proprio che si apra subito questo tavolo per fare questa trattativa, noi chiediamo questo, quindi non vedo perché voi non potete votare la risoluzione che noi abbiamo proposto. Perché voi state dicendo di sapere quali sono le posizioni amministrative...ma c'è scritto nella norma di attuazione, questo è già scritto, è già scritto!

Allora, io credo, nella sostanza, senza farla più lunga, che la soddisfazione sia che è risolto al momento un problema molto delicato...Io ho detto al momento, non sono in grado...qualcuno diceva: "qualcuno deve garantire". Io credo che oggi difficilmente qualcuno sia in grado di garantire qualcosa, se non dopo l'accordo definitivo raggiunto a quel tavolo, sennò qui non garantisce nessuno; qualcuno può impegnarsi di più, qualcuno di meno, ma non può fare altro. Quindi noi riteniamo che ci sia stato un po' di buon senso da parte del Ministro competente con gli uffici competenti che hanno preso questa posizione, credo che di questo bisogna dargliene atto, e noi ce ne rallegriamo, e speriamo che di questo tema possiamo discutere da altre parti e con altre prospettive, cioè con quello che è il definitivo passaggio; passaggio che, come dico, la Regione può...io vorrei anche dire che sul passaggio della proprietà della ferrovia non c'è scritto che "deve", la Regione "può" e a titolo gratuito, perché c'è scritto e abbiamo insistito molto a dire questo quando c'era la norma di attuazione, perché oggi sappiamo che la situazione è di una ferrovia disastrata. Allora, prima di dire: "vi diamo questo", vorremmo che ci fosse anche magari l'impegno per mettere dei soldi per ammodernarla, per trovare un modulo diverso per rifare la tratta di ferrovia che ci interessa, perché giustamente oggi nella discussione si è detto: "ma la tratta Aosta/Torino interessa anche il Piemonte"...il Piemonte, però, una volta risolti i passaggi a livello e alcune situazioni, sicuramente ha una situazione migliore della nostra, anche per velocizzazione.

La nostra è una situazione oggettivamente difficile, per cui noi sappiamo che la zona di Montjovet non è risolvibile con la bacchetta magica, lì la soluzione è drammatica e va fatta tenendo conto di un progetto nuovo. Queste sono le difficoltà e questo è scritto! Allora, noi, quello per cui ci impegniamo è continuare a fare di tutto perché si apra questo tavolo, ci sia questo confronto con tutti, perché deve essere così su quelle che sono le prospettive e si possa chiudere, per sempre, questo problema della norma di attuazione fra Regione e Stato. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il collega Cognetta; ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Presidente, ho ascoltato con attenzione...e anche Assessore...ho ascoltato con attenzione i vostri interventi, e mi vengono diverse domande. La più puntuale e precisa è relativa a questo documento che è arrivato da Trenitalia all'Assessorato dei Trasporti l'11 dicembre dell'anno scorso. Le leggo solo un passaggio per capire meglio quello che, diciamo così, potrebbe dare un pochino di chiarezza. Ad un certo punto, il dirigente scrive - da Trenitalia verso l'Assessorato - dicendo: "Prendendo atto dell'evidente disaccordo tra la Regione Valle d'Aosta, il Ministero dei trasporti e finanze su chi debba effettuare i pagamenti relativi al periodo 2011-2013 dei servizi resi da Trenitalia, rileviamo inoltre che, al momento, Trenitalia non ha nei fatti una controparte che si sia impegnata come committente per i servizi da erogare per il 2014".

Ora, mi sembra chiaro che Trenitalia non sappia quello che diceva lei, Presidente Rollandin, perché altrimenti non scriverebbe questo...lei è d'accordo, no? almeno su questo...beh, è quello che scrive Trenitalia...o Trenitalia diciamo che scrive dei falsi, delle cose assolutamente assurde, o c'è un problema di comunicazione, quanto meno, perché dice chiaramente che non sa a chi chiedere i soldi, lo scrive su una lettera, e quindi...questa è la lettera, è la vostra, lei ha quello, io ho questo, quindi vede che c'è un problema proprio di comunicazione! Lei capisce che non dipende da me, io le sto leggendo l'atto! In aggiunta a questo, anche per rispondere all'Assessore che dice che ci saremmo presi un peso troppo gravoso per le nostre casse se noi accettassimo certi discorsi, noi tendiamo a confondere il contratto di servizio dal contratto di gestione...sono due cose diverse! Lei ha ragione se noi volessimo prenderci il contratto di gestione, dovremmo mettere a posto tutta la linea e diventerebbe un problema pazzesco, ma il contratto di servizio, quello, potremmo farlo, e infatti nel 2014 pare che lo faremo e quello costa 20 milioni, 22...25? 21, ancora meglio...ah, 20 no...ma non importa, non è che stiamo a guardare i milioni qui, eh!

Allora, dicevo, in aggiunta a questo c'è la questione del PARFAS, che noi ci stiamo dimenticando, dove abbiamo avuto per 6 anni 50 milioni di euro per cominciare a sistemare la linea, cosa che non abbiamo fatto! Tutte queste cose, quando raccontiamo ciò che accade, ce le dimentichiamo, quindi invito nuovamente, con grande cortesia, a cercare di dare comunicazioni complete e corrette, altrimenti si continua a fare, anche da parte vostra, un certo tipo di confusione strumentale. Infine, per ciò che riguarda le comunicazioni che vengono rese pubbliche, grazie...diciamo così, ai vertici di associazioni di categoria e di sindacati, c'è da dire una cosa importante: alcuni di questi vertici sono chiaramente asserviti al potere politico, quindi è facile per loro poi dare, diciamo così, delle indicazioni unitarie, perché non rappresentano nulla, se non loro stessi, quando la base, molto spesso, non è d'accordo con i vertici di queste associazioni.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Vicepresidente Rosset; ne ha facoltà.

Rosset (UVP) - Grazie Presidente.

Non voglio polemizzare col Presidente, non è nelle mie intenzioni, ma lei ci ha fatto un lungo excursus sulla norma di attuazione...la norma di attuazione la conosciamo, nessuno mette e ha messo in discussione la norma di attuazione! Io pongo il problema sull'impegnativa delle due risoluzioni, e la differenza qual è? Che la risoluzione della maggioranza impegna ulteriormente a richiedere con urgenza la costituzione di un tavolo che avrebbe già dovuto essere attivato da tempo, da tempo! Allora noi chiediamo di definire con la massima urgenza il ruolo contrattuale, quel ruolo contrattuale che è previsto dalla norma di attuazione, questo chiediamo! E avrebbe già dovuto essere attivato con forza, con violenza addirittura, in modo da ottenere dei risultati. Quindi non è che non conosciamo la norma di attuazione, era sull'impegnativa che, a un certo punto, ha posto esclusivamente la posizione debitoria. Nelle nostre premesse nessuno diceva che era la Regione che la doveva attivare, abbiamo chiesto soltanto di attivare la posizione debitoria...questa è sicuramente dello Stato, quindi non c'erano problemi sull'impegnativa.

Presidente - Grazie. Non ci sono altre richieste d'intervento? Ci sono dichiarazioni di voto? La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Approfitto della dichiarazione di voto per dare un chiarimento che mi è stato richiesto. Nessuno confonde il contratto di servizio con le attività da svolgere sulla linea, ma sono due aspetti inscindibili, perché il Presidente della Regione ha cercato di riprendere la norma di attuazione e, nella norma di attuazione, il trasferimento delle competenze per arrivare al contratto di servizio presuppone la soluzione degli altri aspetti, cioè chi si impegna a effettuare una serie di lavori. Se lei mi rovescia il ragionamento e antepone l'acquisizione della competenza, capisce che metterà l'Amministrazione regionale in una posizione di debolezza assoluta, perché ci prendiamo l'onere e non abbiamo più nessuna forza negoziale con i nostri interlocutori. Quindi la norma di attuazione prevede un cronoprogramma specifico, ci sono degli accordi di programma che sono in sequenza e, in ultimo, si arriva al trasferimento delle competenze.

Dopodiché voglio anche chiarire un'altra cosa: il contratto di servizio è un contratto di servizio che non dà dubbi, tant'è che il contratto di servizio è sottoscritto dal 2004-2005 - era quello l'anno in cui è stato stabilito - tra il Ministero e Trenitalia, e se avrà modo di venire negli uffici e farà una richiesta ex art. 116 del Regolamento del Consiglio troverà, in quel contratto, che c'è una norma di continuità, quindi fintanto che quel contratto non è modificato è da intendersi un contratto in continuità. Ecco perché noi diciamo, proprio in virtù di questo discorso, che il 2013, 2012, 2011 sono da ricondurre a quel contratto di servizio ed ecco perché oggi, nella risoluzione, parliamo di un "tavolo urgente", ma non urgente in riferimento alla norma di attuazione, che sicuramente è già un tavolo che è stato avviato, bensì in riferimento alla legge di stabilità che è stata approvata nel mese di dicembre, collega Rosset. Quindi ecco il "tavolo urgente" ai sensi di quella norma, del comma 515. Oggi credo ci siano le condizioni per riprendere tutto il discorso e richiedere quello che ci spetta. Era solo per dare dei chiarimenti, e ne ho approfittato in dichiarazione di voto.

Ovviamente è una dichiarazione di voto favorevole, anzi, vi chiedo magari di prenderla in esame, perché questo credo sia tutto documentato e darebbe una maggiore forza alla posizione della Regione.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Certan; ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Sì, grazie Assessore. Grazie Presidente per i chiarimenti.

Sì, certo, pare proprio a volte di parlare tra sordi, no, la dico spesso questa cosa. Lei dice: "perché non votare la nostra?". Beh, perché il punto 1 che avete lasciato, che è rimasto, è lo stesso che chiedevamo anche noi, ma è una cosa talmente semplice, talmente scontata che avrebbe già dovuto essere costituito questo tavolo...anzi, sì, certo, adesso mi tira fuori se non c'è il Governo, prima c'era il Governo, poi prima non c'era Letta e allora c'era Bersani, non c'era il Governo...insomma, scusi Assessore, non credo che stiamo rincorrendo questo, anche perché lei, qui, tratta del comma 515 dell'articolo 1 della legge di stabilità, quindi di fine dicembre 2013, ma un impegno simile era già stato preso prima! I Parlamentari, già prima, avevano preso un impegno per seguire, per andare a vedere come poter...sì, ma l'avevamo fatta insieme quella risoluzione...certo, anche noi, ma anche voi, e adesso state riscrivendo la stessa cosa, dicendo: "però noi, a tutto quello che abbiamo fatto prima, aggiungiamo anche l'articolo 1, comma 515, più tutto il resto, perché la nostra è votabile".

Allora, intanto vorrei capire dov'è che voi trovate scritto che noi abbiamo detto: "la posizione debitoria della Regione nei confronti di Trenitalia". Non è scritto quello, non c'è scritto quello! Leggo? Benissimo: "a definire con la massima urgenza il ruolo contrattuale...uno, della Regione; due, dello Stato; tre, di Trenitalia...e la posizione debitoria nei confronti di Trenitalia". Eravate, a meno che i Capigruppo ci abbiano detto cose diverse, era stato proposto di aggiungere: "e la posizione debitoria dello Stato nei confronti di Trenitalia", se volevate proprio...come? Non è vero, perché credo che noi avessimo discusso su questo, ma perché allora qua bisogna tirare fuori qualche...ecco, l'avevamo accettato chiedendo...non c'è scritto, quindi se voi l'avete interpretato così, avete fatto un processo alle intenzioni, perché quella parola lì, che voi dite "posizione debitoria della Regione" l'avete interpretata voi, noi non l'abbiamo scritta! E va bene, sì. Grazie.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola al collega Donzel; ne ha facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Guardate, le mezze verità che il Governo regionale ci sta proponendo nascondono una situazione di oggettiva difficoltà e anche svelano qualche non verità, nel senso che siamo tutti consapevoli della difficoltà della norma di attuazione, però dobbiamo essere molto seri e leali tra di noi. Se qualcuno pensa che quella norma di attuazione verrà approvata solo dopo che lo Stato avrà stanziato il miliardo di euro che l'Assessore prevede per il rifacimento della linea, allora, onestà per onestà, non lo firmeremo mai quell'accordo! Ce lo diciamo prima che ci state prendendo per il naso e che quel famoso "tavolo" di cui parla l'Assessore, il tavolo della norma di attuazione, è veramente un parcheggio dove di tanto in tanto andiamo a parcheggiarci, sapendo già che lo Stato non firmerà quell'accordo, perché lo avete visto con che fatica sono stati recuperati i 521 milioni di euro che sono stati messi su RFI e su cui bisogna aprire lì una trattativa. Sono dei soldi ben lontani dal miliardo di cui parla l'Assessore Marguerettaz e quindi la situazione è che è inutile che ci raccontiate "bisogna fare gli step uno, due, tre", perché quando arriviamo allo step di un miliardo è uno step dove ci salutiamo, stringiamo la mano al Ministero, torniamo su, e la norma di attuazione non si attua mai! È il gioco...collega Borrello, la vedo un po' estraniato, ma proprio le sto raccontando come avviene questo gioco, ecco, insomma. Allora è inutile che ci diciamo che noi siamo seduti a un tavolo se sappiamo già che a quel tavolo ci andiamo per dire "quell'accordo non lo faremo mai". Poi scopro che non c'è un tavolo, ci sono tavoli, tavolini, tavolinetti e c'è il tavolo urgente...ma quanti tavoli, quanti tavoli! E senza che noi fossimo informati, cosa di cui abbiamo appreso pochi giorni fa.

Bene ha fatto il collega Cognetta a mettere in evidenza che Trenitalia vi ha scritto che prende atto dell'evidente di disaccordo; la parola "disaccordo" vuol dire che neanche nel 2012 c'era l'accordo con il precedente Governo, non c'era nessun tipo di accordo, non c'è nessuno straccio di inizio di accordo, non c'è! Allora, io dico: siccome nel 2012 non c'era perché poi le cose sono andate come sono andate e fino ad oggi non c'è, noi rischiamo di andare avanti in questa situazione lacunosa.

Allora, se giustamente lei fa sparire tutta una parte che riguarda la norma di attuazione e fissa il punto altrove, cioè...come dire? quel tavolo lì della norma di attuazione lo lasciamo lì...ma perché? perché ci avete svelato il giochino, ci avete svelato il trucco a forza di farvi parlare, vi siete smascherati, cioè voi di fatto non volete seguire l'iter di attuazione di questa norma, perché se voi non siete disponibili a mollare nulla e lo Stato non molla nulla, chi ci rimette chi sono? Quelli che usano il treno, i pendolari! Questa è la realtà, questa è la drammatica realtà: uno status quo, un immobilismo totale, e questo spiega perché, con sincerità, noi non possiamo assecondare risoluzioni di maggioranza che propongano lo status quo, oppure un braccio di ferro feroce giocato sulla pelle della nostra gente, perché non spilleremo allo Stato nazionale un miliardo di euro, se non a tranche, se non pezzo per pezzo, se non in una difficilissima trattativa, tutto quello che...non è perché c'è lei, Presidente Rollandin, neanche il Presidente Renzi - che adesso tutti venerano - , se ci fosse, riuscirebbe a fare una trattativa in questa situazione qua. Dobbiamo per forza cedere qualcosa. La formula che lei ci consiglia non è quella di mettere subito in campo delle risorse regionali perché lei è esperto in trattative, ci dice che sconsiglia quel tipo di formula...la prendo molto sul serio, però io consiglio che se ne trovi un'altra, che non sia quella di mettere tutte e tre le cose come tutte le volte ci racconta l'Assessore Marguerettaz, un, due, tre...perché l'accordo, la norma di attuazione, non si attua mai e chi ci rimette sono i pendolari!

A mio avviso, quindi, al di là della posizione di oggi che si sclerotizza in questo modo, ci sono delle responsabilità, Assessore Marguerettaz, a non voler pian piano costruire una posizione comune...io dico che le posizioni comuni non possono essere decise in un'oretta, in una riunione di Capigruppo, con delle mozioni scritte ognuno per conto suo, a casa sua, la notte prima, o magari con un comunicato di una parte senza neanche essere andati alle ultime assemblee degli ultimi per dargli qualche indirizzo. Eh, parliamoci chiaro! Se vogliamo costruire posizioni unitarie mettiamo al lavoro la politica, facciamo riunioni, non durante i Consigli regionali, le facciamo nelle sedi opportune, nelle commissioni, in altre situazioni, e arriviamo con posizioni unitarie, non che veniamo qui con delle risoluzioni trabocchetto!

Ecco perché non possiamo votarla: l'avete tutta ripasticciata, ma avete fatto un pasticcio, quindi non è accettabile questa cosa qui!

Presidente - Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il collega Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Io ho seguito un po' tutti gli interventi e soprattutto le posizioni della maggioranza, dell'Assessore Marguerettaz. Ecco, ho provato a mettermi al posto di un pendolare, di un pendolare stanco, di uno studente o di quelli che viaggiano tutti i giorni in treno e, alla fine di tutte le discussioni che abbiamo sentito qua, vorrei avere delle risposte, ma delle risposte semplici e chiare. Allora vorrei chiedere all'Assessore Marguerettaz o al Presidente Rollandin, che hanno così ben esposto quali sono i diritti che appunto abbiamo noi, come Amministrazione della Valle d'Aosta, vorrei chiedere: ma se oggi Trenitalia non fosse tornata indietro o se domani Trenitalia prendesse questa posizione, viste le posizioni che abbiamo noi, come ci ha spiegato l'Assessore Marguerettaz, alla fine, chi è che ci rimette? I pendolari! Noi giochiamo sulla loro pelle...praticamente i treni non viaggiano, ce ne sono per il 50 percento, per il 20 percento, per il 30 percento, non fa niente, però bisogna vedere chi paga! Noi, siccome siamo dalla parte della ragione, abbiamo le norme di attuazione e tutto, lasciamo che le cose vadano avanti e...cosa facciamo? Giochiamo sulla pelle dei pendolari!

Ecco, vorrei sapere: se questa situazione si dovesse ripresentare, cosa facciamo noi? Grazie.

Presidente - Non ci sono altre richieste per dichiarazioni di voto? Se non vi sono altre richieste, metto in votazione la risoluzione presentata dalla maggioranza, nel nuovo testo che vi è stato consegnato. Dichiaro aperta la votazione. Siete invitati a votare. Tutti quanti avete votato? Dichiaro chiusa la votazione.

Presenti: 32

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 15 (Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Nogara, Roscio, Rosset e Laurent Viérin)

Il Consiglio approva.

Ha chiesto la parola la collega Certan...per dichiarazione di voto? Mi dica...

Certan (ALPE) - Presidente Lanièce, l'ho già fatta la dichiarazione di voto, confesso di averla già fatta, e quindi non ne farò un'altra diversa. È per chiedere il voto segreto.

Presidente - Sulla seconda risoluzione, quindi, si procede con il voto segreto. Dichiaro aperta la votazione. Siete tutti quanti invitati a votare. Tutti quanti avete votato? Dichiaro chiusa la votazione.

Presenti: 33

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 17

Il Consiglio non approva.

Mi sembra di aver capito durante la discussione che l'altra risoluzione veniva ritirata, visto che l'aveva indicato il collega Rosset; quindi la risoluzione n. 3 viene ritirata, giusto? Confermate? Ha chiesto la parola la collega Certan...scusi, non l'avevo vista.

Certan (ALPE) - Sì, proprio perché questa mattina avevamo ritenuto di concentrare tutta la discussione, anche a seguito della presentazione della risoluzione della maggioranza, avevamo ritenuto che fosse importante trattare un argomento alla volta, tant'è che noi le avevamo già divise. Crediamo, avendolo comunque detto, di essere coerenti, e quindi ritiriamo questa risoluzione; eventualmente la ripresenteremo per le prossime volte...l'Assessore Marguerettaz sa già.

Il Consiglio prende atto del ritiro della risoluzione.