Objet du Conseil n. 439 du 13 février 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 439/XIV - Reiezione di risoluzione: "Costituzione di una commissione consiliare di inchiesta per l'esame dell'attività svolta dalla Casa da gioco di Saint-Vincent".
Presidente - Chi intende illustrarla? La parola alla collega Certan, per l'illustrazione.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Presentiamo questa risoluzione...presento questa risoluzione a nome di tutti i gruppi di minoranza, perché nel mese di luglio 2013 in qualche modo eravamo già intervenuti in questo senso e avevamo già chiesto proprio sulla casa da gioco una commissione d'inchiesta, che poi era stata in qualche modo sospesa e la nostra richiesta l'avevamo ritirata, perché ci era stato chiesto, in particolare ricordo dal collega La Torre, di soprassedere a questa richiesta di commissione d'inchiesta, perché le commissioni consiliari hanno già questo ruolo e avrebbero potuto espletare ampiamente proprio questo ruolo e questa funzione e noi un po' ingenuamente, o troppo in buona fede, o proprio anche perché semplicemente fiduciosi che in effetti o la IV Commissione, o la II Commissione che lei presiede potessero in effetti assolvere a questo momento così delicato avevamo ritirato e avevamo iniziato a lavorare insieme in commissione tra Consiglieri di maggioranza e Consiglieri di minoranza proprio per provare a far luce, a far chiarezza e a capire qualcosa di più di quello che avveniva proprio nelle società partecipate per quanto riguarda l'assunzione, ritorniamo sullo stesso problema...non eravamo fuori strada...per quanto riguarda le consulenze, per quanto riguarda le gare d'appalto, per quanto riguarda anche tutta l'attività che queste partecipate, queste società fanno. Beh, oggi decisamente crediamo che sia importante invece proprio...intanto perché siamo in un momento ancora più congiunturale ancora più grave ed economicamente ancora più difficile, perché comunque la nostra casa da gioco, nonostante tutti gli specchietti delle allodole che sono stati fatti vedere, proprio la cosa, il contesto e le difficoltà gestionali, anche da un punto di vista occupazionale, sono ancora più gravi, proprio perché tutti i dati che abbiamo richiesto in questi mesi con le informazioni di dati, con l'articolo 116 spesso non ci sono arrivati e quindi c'è stata una mancanza di trasparenza nelle procedure, proprio perché il bilancio 2012 era in calo ed era in perdita, aveva una perdita rilevante e proprio perché il trend, come abbiamo già ricordato prima, del 2013 non è certo di buon auspicio...
Considerate tutte, diciamo, queste situazioni che si sono create e poi preso atto in ultimo anche dell'atteggiamento omissivo e di chiusura adottato dai vertici della casa da gioco nei confronti degli organi del Consiglio, non in ultimo quello che è successo e che è venuto fuori come un coniglio dal cilindro sulle varie assunzioni in questi giorni, beh, noi riteniamo che sia importante la costituzione proprio per l'articolo...che viene definito dall'articolo 21 del Regolamento, che dice che "il Consiglio può deliberare la costituzione di commissioni consiliari speciali o d'inchiesta per l'esame di particolari questioni", ecco, crediamo che la casa da gioco sia davvero una particolare questione. Capisco che probabilmente le notizie che arrivano da Roma sono più interessanti che non la costituzione di una commissione di inchiesta per mettere un po' di ordine nelle varie partecipate...però chiedo scusa, eh, ho ancora quattro minuti, poi finisco di disturbare il dibattito in aula... Allora, come gruppi di minoranza, riteniamo che sia importantissimo, invece, che questa commissione di inchiesta venga creata e che lavori con grande celerità e con grande...direi con un lavoro serrato nel mese di marzo. Chiediamo quindi di stabilire che questa commissione sia composta da nove Consiglieri, di cui quattro della minoranza, e che la stessa "riferisca al Consiglio, in merito all'andamento dei propri lavori, entro il 15 marzo 2014, e che rimetta al Presidente del Consiglio - che non c'è adesso -, entro il 15 aprile 2014, una relazione conclusiva in cui saranno evidenziate le risultanze del proprio operato". Ecco, riteniamo anche che sia importante che questa commissione rimanga in funzione, quindi "di assimilare la commissione consiliare d'inchiesta alle commissioni permanenti del Consiglio e di investirla del potere di compiere ogni attività utile al raggiungimento dei compiti affidatigli, avvalendosi del supporto delle strutture amministrative del Consiglio regionale..." e quindi di utilizzare anche eventualmente la collaborazione di esperti nelle varie materie.
Chiediamo quindi che oggi venga nominata questa commissione consiliare d'inchiesta e che la decorrenza sia immediata. Ecco, ritorniamo su quest'argomento, lo sottolineo ancora una volta, proprio perché in questi mesi abbiamo cercato, da una parte, di aver pazienza, dall'altra, di utilizzare comunque un metodo e una costanza e di non lasciar cadere le cose importanti che in questi mesi sono state fatte. Ripeto: non so se siamo stati ingenui, non se eravamo in buona fede, non so se abbiamo sbagliato a fidarci, però non ce ne sarebbe stato bisogno se le commissioni consiliari avessero in qualche modo assolto quest'impegno. Purtroppo, neanche troppo per mancanza dei presidenti delle commissioni, ma forse per ordini superiori sopraggiunti, la commissione in effetti non è arrivata a conclusione, quindi oggi chiediamo fortemente questa nuova commissione speciale di inchiesta.
Président - On ouvre la discussion générale, est-ce qu'il y a des requêtes d'intervention? A demandé la parole le collègue Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Io, prima di trattare questa risoluzione, vorrei fare alcune considerazioni sul ruolo dei Consiglieri regionali. Devo dire che siamo qui da sette, otto mesi circa e sono, diciamo, un po' deluso da quest'esperienza da Consigliere, ma sono deluso per la funzione che ha in questa legislatura il Consigliere regionale, perché dico questo? Dico questo perché cominciando, per esempio, dalle commissioni, dove tutti abbiamo dato una gran fiducia alle commissioni su quello che potevano portare avanti, su quello che potevano fare, ci siamo resi conto che il fatto di consultare una commissione era proprio solo un fatto consultivo, perché mi sono reso conto - e anche penso che si siano resi conto anche tanti della maggioranza - che non si tiene conto molto, o quasi niente, del lavoro che viene fatto in commissione. Adesso è appena entrato il collega La Torre, a cui devo riconoscere la capacità...una buona capacità di gestire la sua commissione e l'impegno che ci ha messo, ci ha messo anche l'impegno quando si è reso garante, per esempio, di quello che si doveva fare con CVA, nei rapporti con CVA e abbiamo visto come è andata a finire la commissione, mi ricordo benissimo anche la delusione dei Consiglieri di maggioranza, che volevano anche loro avere quelle informazioni che ci sono state negate. Da quello che è emerso e appunto in questi giorni dal Consiglio, da quello che è emerso in questi due giorni di dibattito abbiamo visto quanto non si sa dalle partecipate, come, per esempio, il casinò, tutti i 116 che abbiamo fatto, tutte le richieste che abbiamo fatto non sono state mai accettate e poi quello che noi avevamo sempre proposto, abbiamo proposto dall'inizio, volevamo svolgere una funzione propositiva all'interno del Consiglio, ma ci siamo sempre trovati contro un muro, abbiamo sempre trovato in tutte le mozioni che abbiamo fatto...la maggior parte delle volte ci è sempre stato risposto, ci è sempre stato detto: "sì, effettivamente avete ragione, però noi questa mozione non ve la possiamo accettare". Noi abbiamo proposto un sacco di cose, ma ci siamo trovati, come vi ho detto, contro un muro, si sono sempre fatte tante parole, si è parlato di etica, si è parlato di trasparenza, si è parlato di correttezza amministrativa e, di fronte a tutte queste parole, però i fatti non li abbiamo visti.
Mi riferisco anche alla vicenda dell'Assessore Baccega e, proprio per situazioni simili, siamo tenuti ad intervenire e come possiamo intervenire? L'unico modo per intervenire - questa ormai io la chiamo l'ultima spiaggia - è quello di una commissione consiliare d'inchiesta, questa è l'ultima cosa a cui possiamo aggrapparci. L'impressione è che siamo arrivati al massimo di quanto si può conoscere, di quanto può sapere un Consigliere e quindi abbiamo assistito ad uno stop di tutte quelle informazioni dovute, questo stop ci è stato dato da delle lettere come quella che ci ha fatto pervenire la CVA, delle lettere chiaramente fatte da un legale, è sempre la solita lettera, la lettera che è arrivata quando sono stati sistemati i forestali, la lettera del casinò, è la stessa lettera che ci è arrivata da CVA. Sembra proprio che siamo arrivati ad un punto, ad un livello dove più in là non si può andare, dove più in là non si può sapere, perché incominciano a trincerarsi dietro a dei segreti...sembrano i segreti della NASA, dei segreti di Stato e, come vi dicevo, l'ultima cosa a cui ci possiamo aggrappare è una commissione d'inchiesta.
Secondo noi, comunque, è il momento anche di chiudere con il passato, di non tornare indietro e guardare sempre alle cose che sono successe e voglio riferirmi anche all'intervento del Consigliere La Torre, che invitava chi detiene il potere a cambiare certi metodi. Visto che nulla scalfisce questo modo di gestire il potere, è indispensabile costituire una commissione consiliare di inchiesta per l'esame dell'attività svolta dalla casa da gioco in primis. Riteniamo che sia l'unico strumento per capire finalmente cosa si cela dietro a questa cortina che si è alzata nei confronti dell'opposizione. Altre considerazioni non mi vengono, perché, come vi dicevo all'inizio, c'è una certa delusione, io mi aspettavo, quando ho iniziato quest'avventura come Consigliere regionale, di poter incidere in qualche modo in questa legislatura, ma con l'indifferenza che si nota comunque anche adesso in tutta l'aula, l'unico sistema - e speriamo che sia l'ultima cosa cui ci aggrappiamo - sono proprio queste commissioni di inchiesta. Grazie.
Président - La parole au collègue La Torre.
La Torre (UV) - Grazie Presidente.
Intanto ringrazio il collega che mi riconosce qualche merito, non credo di averne tanti, cerco solo di far lavorare la commissione. Io su quello che è l'argomento delle commissioni speciali mi ero già espresso. Oggi ancora non ho cambiato molto idea rispetto a quello che ho detto nel passato e cioè ritengo che le commissioni ordinarie, in virtù di quelli che sono dei poteri che gli sono conferiti da dei regolamenti precisi, abbiano la facoltà di fare determinati percorsi. Il percorso che voi oggi citate all'interno di questi elementi non è un percorso, a mio avviso, che attiene alla costituzione di una commissione speciale, che ha il suo valore, io ritengo...ed è la battaglia che io sto facendo è perché le commissioni possano fare il lavoro per cui hanno un Regolamento che gli dà un mandato e io non rinuncio a questa battaglia, non cerco vie d'uscita parallele o trasversali, io chiedo a voi di farlo insieme ed è un altro dei motivi per cui non sono d'accordo con la costituzione della speciale oggi, perché...non rispetta neanche l'ordine dei tempi che ci siamo dati, perché abbiamo...avete chiesto voi un Consiglio straordinario per dibattere proprio il ruolo, il funzionamento, le competenze, i doveri e i diritti delle commissioni e io questo l'ho fatto, l'ho scritto io al Presidente, l'ho firmato e me ne sono assunto la responsabilità di andare a fondo a quello che è il funzionamento delle commissioni di tipo ordinario e io non cambio la mia rotta, perché giustamente voi altri abbiate delle posizioni legittime anche da sostenere. Ecco perché io sostengo...invece dico che oggi non sono d'accordo a costituire la commissione speciale su questi argomenti, perché la commissione ordinaria ha la facoltà di dare determinate risposte, così come non ho il problema di dire - e glielo ho detto anche a quelli di CVA - che ho trovato inopportuna quel tipo di lettera che è stata scritta alla commissione, perché aveva una serie di osservazioni che uscivano da quella che era...come dire? la normalità che ci deve essere nella corrispondenza tra una commissione e una partecipata, perché entravano in termini di valutazioni politiche che non competono, così come la CVA rivendica a noi che non abbiamo competenza sulle scelte strategiche, così la CVA non ha competenza sulle scelte politiche e questo lo dico con massima tranquillità, glielo ho detto anche alla CVA e credo che ci sarà anche modo di riaffrontare la questione con la CVA per riportare - basta leggere poi anche i verbali della commissione per vedere le cose che ho detto - ad un dialogo e ad avere le giuste risposte alle giuste domande o i giusti dinieghi quando questi sono motivati: ecco perché oggi questa mi sembra un escamotage, un modo facile di cercare di confondere un po' le cose.
Io credo che la commissione che noi abbiamo messo in piedi con un mandato del Consiglio regionale, che si è preso un incarico di sentire tutte le partecipate e ha già iniziato a lavorare, abbia interrotto il suo lavoro e lo abbia interrotto però con estrema chiarezza, fissando quelli che sono i punti di rottura, il cortocircuito, ponendo le questioni nel modo giusto all'Ufficio di Presidenza, al Presidente del Consiglio. Ha già fissato un dibattito che dovrà chiarire e affrontare in maniera io spero anche...non dico definitiva, sarebbe troppo, ma di prospettiva, quello che è il ruolo delle commissioni: ecco perché io personalmente oggi trovo intempestiva questa richiesta e continuo a dire che non sono d'accordo con la costituzione di questa commissione speciale.
Président - La parole au collègue Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Abbiamo ascoltato con attenzione l'intervento del Consigliere La Torre e in parte il mio sarà un intervento...in parte sarà una richiesta di chiarimenti per intendere fino in fondo quello che lui, in qualità di Presidente della II Commissione, con il ruolo specifico che questa Commissione ha a seguito del mandato del Consiglio, oggi propone, perché vede, collega La Torre, noi abbiamo collegato questa risoluzione alla risoluzione precedentemente discussa, perché non volevamo intanto...perché così è non solo nelle nostre intenzioni, ma, da un punto di vista reale, avere semplicemente su questa vicenda dell'Assessore Baccega la nostra attenzione focalizzata, perché noi siamo convinti che questo sia uno dei tanti episodi presunti, perché noi non abbiamo elementi, non ci è stata data la possibilità di averli, di episodi che si stanno verificando all'interno delle società partecipate, quindi noi abbiamo volutamente voluto focalizzare l'attenzione sul casinò.
Oggi ci riconosce in parte una bontà dell'iniziativa, ma dice: "no, i tempi non sono corretti", anche perché c'è tutto un dibattito che sarà svolto sul ruolo delle commissioni, un dibattito, Presidente Rini, che ha aperto questo Consiglio, che noi vorremmo fosse un dibattito che rimanesse interno a questo Consiglio, per capirci, io non so lei a chi si riferisce quando dice: "stiamo approfondendo la questione dei ruoli delle commissioni", ma noi vorremmo tutti assieme, i Consiglieri con gli uffici, discutere del ruolo delle commissioni, quindi se quest'apertura di credito, collega La Torre, è riferita al fatto che questa nostra iniziativa può essere accettata, ma solo dilazionando i tempi, l'approccio alla discussione prende una certa direzione, se invece lei dice: "no, i tempi sono sbagliati e noi comunque non accetteremo una commissione ad hoc sul casinò", che ricordo non è una commissione speciale, questa è una commissione di inchiesta, collega La Torre, è diverso. Questa è una commissione d'inchiesta che ha, in base all'articolo 21 del Regolamento interno, certe funzioni specifiche e noi abbiamo bisogno di questi strumenti per avere accesso, perché, oggi come oggi, al di là dei pareri del Presidente Rini, a detta anche delle società stesse che ci hanno scritto, la commissione di inchiesta rimane l'unico strumento certo, in attesa delle interpretazioni, che noi abbiamo per far chiarezza, è questo il punto della discussione oggi, non è il resto. Oggi il cuore della discussione è: che strumenti abbiamo noi Consiglieri? Appurato che vogliamo fare chiarezza, perché noi prendiamo sempre per buona fede gli interventi e ne siamo certi, sicuramente noi sappiamo che ci sono anche certi eletti che ricoprono alti ruoli che non hanno né intenzione, né convenienza che si faccia chiarezza, perché altrimenti già sarebbe stata fatta attraverso le audizioni che noi abbiamo chiesto.
In conclusione la nostra risoluzione va in una direzione ben tracciata: quella di riuscire finalmente sul dossier casinò, e sugli altri dossier arriveremo, ad avere la possibilità di accedere a tutta la documentazione, agli incarichi che sono stati citati oggi, ad altri incarichi che sono stati affidati o che stanno per essere affidati o che forse stanno in qualche modo maturando all'interno dell'azienda, sulla questione di quante persone operano all'interno o che sono esterni, che non sono esterni, cioè per avere contezza, anche per farci un'idea rispetto al famoso piano aziendale, perché noi oggi abbiamo avallato...e, quando diciamo: "abbiamo", noi non l'abbiamo fatto, ma questo Consiglio ha avallato un piano di ridimensionamento del casinò senza avere - perché noi immaginiamo che neanche i colleghi di maggioranza abbiano contezza - la situazione reale di quest'azienda. Noi dobbiamo, nella logica della "casa di vetro" che in tanti discorsi si sente anche in quest'aula e anche da parte di esponenti di questa maggioranza, in particolar modo della Stella Alpina...sulle partecipate c'è stata un'apertura di credito, ma noi l'aspettiamo, la stiamo aspettando da mesi, ma i risultati non stanno arrivando. È vero allora che fuori...ogni discussione ha una valenza anche esterna e forse c'è il gioco delle parti, anche di consenso, per dire: "ma noi sulle partecipate adesso metteremo delle regole, adesso faremo chiarezza", ma questo "adesso" si sta protraendo da tanto tempo e diventa imminente la soluzione di questo problema, ma proprio per avere gli elementi, noi tutti per avere gli elementi per decidere. È chiaro che poi l'azienda non si può lamentare se ci sono degli attacchi nei confronti dell'azienda stessa, perché c'è una chiusura da parte di questa società nei confronti delle nostre richieste, quindi, cari colleghi, l'unico strumento in nostro possesso oggi è la commissione d'inchiesta e di commissione d'inchiesta si tratta. Noi quindi non capiamo che remora ci sia sull'accettare questo tipo di indagine, che è un'indagine con delle finalità sicuramente conoscitive e anche propositive da parte nostra, quindi invitiamo tutti ad una riflessione, ma invitiamo soprattutto chi si è dichiarato e si dichiara sensibile a voler risolvere, a voler far chiarezza e a far luce sul tema delle società partecipate.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Di fatto non ho molto da aggiungere rispetto a quanto detto dal collega Viérin, però un paio di puntualizzazioni rispetto a quanto ha detto il Presidente della II Commissione, nonché collega La Torre. Non stiamo cercando nessun escamotage, almeno, per quanto ci riguarda, non ne abbiamo bisogno. Lei giustamente ha detto che potremmo lavorare tranquillamente come II Commissione, però mettere il focus direttamente sul casinò, alla luce di quanto è avvenuto in questi due giorni e alla luce anche di ciò che sta accadendo in questi ultimi mesi nella casa da gioco, ci sembra una cosa indispensabile, perché poi alla fine noi dobbiamo esprimere dei giudizi e non solo anche votare e la continua mancanza di dati e informazioni, come ha detto il collega, non ci permette di fare con serenità il nostro lavoro. Il lavoro della commissione è un lavoro molto importante, però è un lavoro lungo, soprattutto quando poi comprende tutte le società partecipate e controllate, che sono una cinquantina, quindi non sono gruppo...ma il collimare di due situazioni: la prima, quella appunto della situazione della casa da gioco in senso lato e la seconda, che è venuta fuori in questi giorni...come dire? ci pone nelle condizioni di un dovere: quello di vedere con chiarezza e con estrema profondità qual è la situazione, in tempi brevi, e con modalità diverse, modalità che ci permette questa nostra proposta.
Ripeto: non è un escamotage, assolutamente, perché altrimenti avremmo potuto dire che la volevamo su tutte le società partecipate, che era un po' quello che abbiamo discusso in altre situazioni, dove lei giustamente ha detto: "no, facciamolo in II Commissione" e questo abbiamo fatto, quindi...come dire? vi invito a riflettere su questo punto: non esiste nessun tipo...come dire? di passaggio tra i paletti. Noi non siamo abituati a fare passaggi tra i paletti come magari fa qualcun altro più bravo di noi, noi vogliamo semplicemente acquisire i dati in fretta, valutare tutta una serie di situazioni che abbiamo, diciamo così, di cui abbiamo contezza, di cui vorremmo però verificare con chiarezza prima di poter esprimere giudizi e successivamente prendere i provvedimenti giusti per risolvere i problemi. Questo è sostanzialmente tutto ciò che riguarda questa semplice mozione.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Colleghi di maggioranza, sinceramente a noi non interessa il parere legale, ci sono sentenze che vanno nella direzione totale che gli eletti hanno il diritto di avere qualsiasi informazione. Ciò detto, è una questione puramente politica, oggi ci siamo soffermati tutto il pomeriggio su un'informazione che non avevamo, ma che magari i Consiglieri dell'Union Valdôtaine avevano...senza quell'informazione forse oggi non avremmo dedicato queste ore, quindi la proposta che vi facciamo e che, a nostro avviso, urge è di approvare subito in questo momento una commissione di inchiesta sulla casa da gioco per due motivi: il primo vi ricordate l'incontro che abbiamo fatto con l'Amministratore Signor Frigerio, a porte chiuse? A domanda la risposta praticamente è stata data anche a voi, non solo a noi di opposizione...che non sono fatti nostri, che non sono fatti di quest'Assemblea, che non sono fatti dei Consiglieri regionali, ma eventualmente sono fatti solo di poche persone del Governo regionale, quindi riportiamo l'azione politica all'interno del Consiglio regionale.
Secondo: dopo che questo Governo regionale e i singoli nominati dallo stesso Governo regionale non rispondono ai nostri quesiti, siamo obbligati obtorto collo, collega La Torre, a presentare quest'iniziativa e va anche nella vostra direzione per sapere qualcosa di più, per mettere in evidenza gli sprechi, per mettere in evidenza i raccomandati, per mettere in evidenza i super benefit o super minimi, mi sembra che si chiamino all'interno della casa da gioco, che non rientrano neanche nelle promozioni di livello, ma che rientrano molto bene nel portafoglio di qualche marchetta che arriva direttamente da Palazzo, non solo dal secondo piano, ma anche da chi ha scritto nel proprio programma che ci va trasparenza, meritocrazia e che vuole modificare le regole nelle società partecipate. Ecco, pensiamo che forse a chi ci ascolta, con tutto il rispetto dei funzionari e dirigenti che stanno lavorando sul caso, non interessa tanto il parere legale, forse magari a chi ci ascolta interessa sapere che finalmente si apre un dossier, si cerca di fare lo stato dell'arte, di mettere tutte le carte sul tavolo e che la gente sappia, che i valdostani sappiano come vengono utilizzati i soldi pubblici, perché di soldi pubblici stiamo parlando e non stiamo parlando di soldi privati.
Mi sembra che il Regolamento del Consiglio sia molto chiaro quando parla di diritto di accesso dei Consiglieri, anche se noi puntualmente abbiamo delle risposte non evase o dal Presidente della Regione o dall'Assessore, non so se congelato o no, Baccega, perché la risposta è praticamente: "non sono fatti vostri". L'articolo 116, comma 1, dà totale possibilità ai Consiglieri, che "hanno diritto di ottenere dall'Amministrazione regionale...da tutte le società da essa direttamente o indirettamente partecipate, le informazioni utili all'espletamento del loro mandato...", ecco, io penso, noi pensiamo, che le informazioni utili sono anche quelle dettagliate, mi sembra doveroso avere delle informazioni su contratti di collaborazione, mi sembra normale sapere se ci sono state delle assunzioni, se ci sono stati degli affidamenti diretti, mi sembra normale conoscere e sapere come vengono spesi i nostri soldi. Mi sembra talmente normale che aspetto veramente, aspettiamo veramente da parte dei Consiglieri di maggioranza una reazione, uno scatto d'orgoglio per dire: "forse interessa anche a noi", ci interessa sapere come il Signor Frigerio spende i nostri soldi, come gestisce questa nostra azienda e, dato che l'andamento purtroppo è praticamente con un segno negativo davanti, quanto meno andiamo a verificare quali sono le azioni che stanno mettendo in campo, come vengono messe in campo e come vengono spesi i nostri soldi.
Per quanto riguarda invece la giurisprudenza, collega La Torre, dicevo prima che la questione è tutta politica. A qualcuno di voi non interessa che queste informazioni circolino ai Consiglieri regionali, di minoranza e di maggioranza, a qualcuno fa comodo scaricare magari su poche persone questa responsabilità di chiusura, a qualcuno fa comodo che magari il capro espiatorio sia due o tre persone di maggioranza, tutte queste comodità però ormai non stanno non solo più in piedi, ma penso che ci sia l'obbligo da parte nostra di scavare all'interno della casa da gioco e di come vengono spesi soldi pubblici prima, durante e dopo. Cito qualche sentenza che va nella direzione alternativa rispetto all'intervento che ha fatto poc'anzi il collega. "Le società partecipate - è una sentenza del TAR - si ritengono riconducibili alle categorie degli enti dipendenti, quindi l'accesso agli atti da parte nostra è totale, quindi mi sembra non importante, ma necessario mettere in piedi oggi subito una commissione d'inchiesta; "il requisito dell'utilità al mandato è sufficiente a giustificare l'accesso del Consigliere su qualsiasi cosa", un'altra sentenza del TAR, e il passaggio forse ancora più utile a questo dibattito, è l'interpretazione sul termine "utile": "si chiarisce che da tale aggettivo non può conseguire alcuna limitazione al diritto di accesso dei Consiglieri su qualsiasi informazione o documento", Consiglio di Stato.
Io quindi chiederei ai colleghi di maggioranza di non spostare il dibattito su questioni di tipo giuridico o legale, ma spostiamolo invece sulla volontà di trasparenza, di "casa di vetro" auspicata sicuramente dalle forze di opposizione, mi sembra invece che qualche collega di maggioranza abbia anche l'interesse a conoscere e sapere chi fa le scelte, come vengono fatte queste scelte e magari, perché no?, come vengono spesi i nostri soldi pubblici. Ecco, uno scatto d'orgoglio, colleghi, mi sembra che può aiutare...è uno strumento, uno strumento che ci impegnerà magari per qualche settimana, ma con un obiettivo chiaro: fare lo stato dell'arte, capire come vengono spesi i nostri soldi pubblici e, scusatemi, con un po' di presunzione magari eliminare qualche spreco, magari eliminare qualche raccomandato e, perché no?, magari fare qualche bando in più e creare le condizioni di qualche pari opportunità in più alle aziende, ai privati e anche, perché no?, ai collaboratori che in questo momento sapete meglio di me e di noi che hanno tutti un padrino.
Presidente - La parola al collega La Torre.
La Torre (UV) - Collega Chatrian, io spero che lei apprezzi la franchezza con cui le rispondo. Questa risoluzione non dirime né la questione delle competenze e nemmeno le domande di chiarezza che lei pone e non le dirime perché le commissioni ordinarie e le speciali attengono tutte e due al medesimo Regolamento: una all'articolo 21 e un'altra all'articolo 24. In base a questo Regolamento su cui si è aperto un dibattito per capire quali sono le competenze, perché io dovrei risponderle se lei mi fa una commissione articolo 24 o mi fa una commissione articolo 21? In base a cosa? Dovrebbero cambiare le mie risposte, perché lei ha cambiato articolo del medesimo Regolamento? Il vero problema è capire quali sono i compiti che ci affida questo Regolamento, perché sennò lei può fare tutte le commissioni che vuole e, se io avessi deciso di non risponderle, non le rispondo né se la fa all'articolo 21, né se la fa all'articolo 24, perché il Regolamento è lo stesso, cosa pensa di ottenere? Vuole fare una commissione speciale, come diceva Cognetta, per 50 partecipate regionali? No, quante sono? Quaranta...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...allora mi dice che non ne vuol fare una per CVA, poi non ne vuol fare un'altra per...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...poi siccome sono poi anche solo nove Consiglieri e ognuno qui dentro fa già parte di quattro commissioni, ma forse questo è anche un modo di intasare i lavori...io mi chiedo se veramente lei cerca l'obiettivo che sta dicendo, perché poi bisogna anche farle le cose, non è che si fanno solo sulla carta.
Resta poi il punto fondamentale che atteneva alla franchezza con cui le rispondo, ma io dovrei risponderle perché? Perché me la fa con l'articolo 24, la fa con l'articolo 21? Il vero problema non è che lei mi ha fatto la speciale, è se io devo risponderle o no, perché se le devo rispondere, rispondo alla commissione ordinaria e se non le devo rispondere, non le rispondo neanche alla speciale! Il punto fondamentale quindi è quello di capire quali sono le competenze, senza arrogarsene troppe e senza togliersene nessuna: questo è il senso di responsabilità, non è un mattone che noi vogliamo mettere per soddisfare il nostro ego...che non è lui...non è quello il mattone, è il mattone di creare un primo principio di funzionamento, su cui va fatta chiarezza in un dibattito sereno. Su quello poi, dopo, possiamo fare tutte le commissioni che ritiene opportune, ma questa non è opportuna, questo è un modo sottile per cercare di alimentare quello che è un dibattito che è già parecchio confuso. Grazie.
Président - La parole au collègue Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Cari colleghi, non è assolutamente ridondante quest'argomento, anzi è di urgente attualità, perché noi ci troviamo in una situazione abbastanza imbarazzante in Valle d'Aosta, nel senso che siamo - e ce lo ricordano spesso i colleghi della maggioranza - una Regione a Statuto speciale, una Regione che ha l'orgoglio della sua autonomia, ha l'orgoglio di avere le prerogative...qualcuno si azzarda a dire: "quasi di un piccolo Stato". Io che mi contento di essere orgoglioso di essere di una Regione autonoma e quindi di non sentire la mia profonda diversità rispetto alle Regioni normali, che non hanno il privilegio, il diritto di avere lo Statuto speciale, mi stupisco ogni volta di più quando mi ritrovo in Consiglio regionale e mi ritrovo in una condizione non di una Regione a Statuto speciale democratica, aperta, libera, ma di un piccolo...come dire? principato, una piccola monarchia in cui dà fastidio tutto ciò che in Regioni che non hanno le nostre prerogative statutarie è diventata prassi regolamentare, cioè io vi invito a scorrere qualche altro Regolamento di altre Regioni e scoprire che in altre Regioni se un quinto del Consiglio regionale chiede di istituire una commissione speciale, una commissione di inchiesta, non c'è bisogno neanche del voto del Consiglio regionale, l'ha richiesta un quinto del Consiglio regionale perché non dargliela? Perché impedire che si faccia luce su qualcosa?
Ci sono poi dei regolamenti spassosissimi, in Piemonte le commissioni speciali addirittura...comma 2: "le commissioni sono presiedute da un Consigliere di minoranza". Via, andiamo alla grande, fuori addirittura non hanno neanche la vostra logica, che "se facciamo una commissione, poi dobbiamo essere noi i più numerosi, avere la presidenza, perché poi quello che verrà detto lì lo dobbiamo decidere noi", ma perché pensate che qualcuno voglia dire qualcosa che non è contenuto nei documenti? Non si tratta mica di votare delle leggi, dove io capisco che voi esercitate il diritto di maggioranza. Ecco, in una commissione normale viene presentato un disegno di legge e ci mancherebbe che la maggioranza non eserciti il suo diritto di maggioranza, ma state bene attenti che negli Stati, nelle Regioni, nei luoghi dove vige la libertà, dove si fa un'indagine spesso si affida all'altro, cioè alla minoranza condurre e la maggioranza presiede, accompagna perché non ci siano delle violazioni, delle esagerazioni, ma non c'è neanche nessun interesse a controllare tutto, a meno che non ci sia un caso Baccega, ma che ce ne siano due, tre, quattro, cinque e non si voglia che questo emerga, a meno che ci sia qualcosa...in quella straordinaria ristrutturazione che è stata fatta ci sia molta polvere sotto i tappeti e non si voglia che qualcuno vada lì, alzi il bordino del tappeto e dica: "c'è".
Caro collega La Torre, lo sa che io le riconosco delle abilità oratorie non indifferenti, no?, e gliele riconosco davvero, quando lei si appassiona in una battaglia consiliare non lo fa mai per un capriccio personale, lei ha sempre un fine: il fine - e lei lo persegue in modo esemplare - è perdere tempo ed è evidentissimo...
(brusìo in aula)
...ma in questo l'aiuta chi è più bravo di tutti in quest'attività, in questo momento il principale esperto nella perdita di tempo è il Presidente del Consiglio regionale, il quale sembra ignorare completamente il Regolamento, per cui ogni volta bisogna costituire una commissione di studio di ogni articolo del Regolamento, prendere degli avvocati, adesso abbiamo mobilitato l'Ufficio legislativo del Consiglio regionale, che poi si confronterà con l'Ufficio legislativo della Giunta, per addivenire ad un consulto che, tenuto conto di pareri di esperti vari e quant'altro, ci dirà che cosa diavolo siamo venuti a fare qui dal dopoguerra, dal 1948 ad oggi, cioè che cosa siamo venuti a fare qui dal dopoguerra ad oggi, perché nessuno sa che cosa fa esattamente, dobbiamo studiare e approfondire, capire meglio che cosa siamo venuti a fare qua. Siamo venuti qui a far politica, chiediamo di vedere dentro alcune carte, dentro alcuni atti, dentro alcuni documenti, avete qualcosa da nascondere, ce lo dite, noi abbiamo dato fede, abbiamo prestato fede al collega Presidente della II Commissione, perché lo ritenevamo persona in grado, e lo è assolutamente, di guidare quest'analisi dei fatti, eccetera. Quest'analisi, che è iniziata in modo interessante, adesso è bloccata, no? Nell'attesa che gli esperti di diritto del Consiglio regionale, gli esperti di diritto della Giunta regionale si riuniscano nel gran consulto, che arrivi il gran giurì a dirci se la sua commissione può lavorare, nel frattempo noi vorremmo fare ciò che avviene in tutte le altre Regioni non a Statuto speciale, non dotate del nostro grado di autonomia, di libertà conquistata nel dopoguerra, cioè di poter esercitare il diritto di inchiesta facendo un'indagine specifica in una zona dove noi riteniamo che adesso ci siano delle cose che non vanno.
Chiediamo quindi, alla luce anche di quanto accaduto e alla luce della rocambolesca risposta del Presidente della Giunta su un dibattito che ci ha inchiodato qui un pomeriggio, ma la rocambolesca risposta che dice: "calmi, tranquilli, prendiamo tempo, vedremo i regolamenti, arriveranno, non arriveranno", ecco noi, adesso scusate, faccio una battuta, non vorrei apparire troppo renziano: non abbiamo più tutta questa pazienza di...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...sapevo che la battuta...non abbiamo più tutta questa pazienza, ma siccome anche il Presidente della Regione ha espresso apprezzamenti sui giornali locali per il Segretario, lo chiamo ancora Segretario, per pochi giorni, perché poi sarà Premier, allora il Segretario Renzi ha espresso apprezzamento per questo modo decisionale, noi non possiamo pensare che si loda Renzi sui giornali e qui si gioca a non fare nulla, a rinviare, a dire: "vedremo", noi vogliamo vedere subito, siete disposti a vedere subito, ad andare a vedere le carte come nelle altre misere Regioni a Statuto ordinario si può fare, e invece qui ostinatamente vi battete per impedire che un gruppo di persone possa...
Siete spaventati perché siete pochi? Volete ridurre il numero della commissione speciale, io non ho problemi a dire che per l'opposizione il PD non ha bisogno di esserci, può mettere...vanno bene anche i colleghi di altre forze, se avete un problema che non avete personale, perché diciamocelo anche questo, lei è stato franco, ha detto: "non abbiamo mica il personale per fare tutte queste commissioni", è un problema di personale? Ebbene, modifichiamo il numero, facciamo una commissione di inchiesta di tre, quattro persone, il PD se ne tira fuori, tanto si fida anche dei colleghi delle altre forze di opposizione, se è un problema di numero. Allora non è un problema legato all'oggettività della questione di inchiesta, c'è il problema del numero..."siamo un po' pochini per fare tutto questo lavoro", ve lo riconosco, snelliamo il numero di quelli che andranno a fare l'indagine. Non c'è problema per noi, non è che vogliamo essere i primi della classe, però vogliamo essere i primi della classe in Valle d'Aosta come libertà, come possibilità di fare politica in modo diverso, come possibilità di indagare sulle cose e avere accesso a tutti gli atti senza che si vengano inventate tutte queste pastoie che ci stanno inventando per impedire dei controlli.
Io posso capire che un Amministratore delegato di un'importantissima azienda come CVA ci dica: "calmi" o del casinò: "qui c'è una partita molto delicata, segreta, stiamo seguendo un dossier particolare", ma sull'assunzione di uno che fa il controllore di una centrale e quant'altro, ma cosa ha da nascondermi? Perché non mi fa vedere quel documento? Che documento segreto è? Cosa andiamo a svelare? O andiamo a svelare quello che abbiamo svelato oggi: che ci sono persone che vengono assunte senza alcuna procedura aperta, pubblica, ci sono affidamenti diretti, indiretti, straordinari, appalti che vengono dati alle solite tre ditte e non a tutte le altre. Perché non volete permetterci di vedere queste carte? Perché volete impedire a questo Consiglio regionale, che recita frasi fondate su dei martiri della libertà, di esercitare la libertà di azione politica?
Presidente - Concluda collega.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Questo non lo posso capire, questo non lo posso accettare, posso accettare che ci siano idee diverse su "l'ospedale sì ", "l'ospedale no", fare una strada o non farla, ma sull'esercitare il diritto di fare politica in quest'aula io vi guardo in faccia, oggi voi scrivete una pagina nera del Consiglio regionale.
Presidente - Ci sono altre richieste? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Caro e persino simpatico collega La Torre, vorrei però contraddirla, lei è molto abile ad utilizzare le parole, da noi a Torgnon dicono: "la tèra l'è bosa" (traduzione letterale dal patois: "la terra è bassa"). Rileggendo la risposta dei vertici di CVA alla nostra Commissione, la II, Commissione che lei presiede, i vertici di CVA si sono trincerati nel non risponderci, perché questo Consiglio regionale il 26 luglio 2013 non aveva approvato una commissione d'inchiesta e infatti non ci hanno fornito le risposte ai quesiti che abbiamo posto. Ecco, collega La Torre, le diamo un'altra possibilità: approviamo oggi la commissione di inchiesta, approviamola tutti insieme, probabilmente il Signor Amministratore unico Frigerio non potrà trincerarsi, perché a questo punto ci sarà un mandato fortissimo del Consiglio regionale, che dirà: "commissione d'inchiesta, vogliamo conoscere, sapere, volere...documentazione...", perché così ci ha risposto alla commissione, ci hanno risposto e non c'entrano, collega, gli articoli 21 e 24, non c'entrano, loro citano...
La mozione veniva motivata dai Consiglieri stanti ricorrenti...espressioni assertivamente riferite a...ma il Consiglio regionale, cioè quel Consiglio regionale, che veramente sa approvare o non approvare le cose che servono, il 26 luglio 2013, evidentemente, non ritenendo fondate le motivazioni poste alla base della mozione proposta, né ritenendo l'esistenza di alcuna necessità, ovvero utilità in ordine alla costituzione di tale commissione, non approvava la predetta mozione. I vertici nominati di CVA quindi ci dicono: "cavolo, il Consiglio regionale non ha approvato la commissione di inchiesta, non c'è la volontà politica di conoscere, di sapere o che cosa, quindi noi alla Commissione presieduta da un Commissario autorevole di maggioranza non facciamo avere nulla": questa è stata la sintesi, diciamo, di questa lettera. Si conclude la lettera: "il nuovo e lungo elenco di richieste pervenuteci dall'oggetto estremamente ampio - a sua firma, Presidente La Torre, abbiamo scritto a più mani quella lettera, ho dato anch'io il mio piccolo contributo, ma che lei ha condiviso mi sembra - e dal contenuto ancora più vario, data anche la varietà delle tematiche prese in considerazione e l'ampiezza dell'arco temporale di riferimento, non può che portare la società ad evidenziare, da un lato, come quanto richiesto sia del tutto avulso dai dichiarati obiettivi e intenti di codesta commissione, dai temi che ci erano stati formalmente indicati come oggetto di trattazione in audizione dalle precisazioni marginali, che era il più ragionevole attendersi a valle della predetta audizione - e termina così - e, dall'altro, come quanto richiesto tenda invece a coincidere con gli obiettivi di quella commissione di inchiesta già oggetto di precedente mozione, poi però - udite udite - non approvata dal Consiglio regionale".
Ecco, colleghi di maggioranza, avete la possibilità, avremo tutti la possibilità di non farci dire dal signore in questione che non sono fatti nostri, invece sono fatti nostri, vi diamo un'ennesima possibilità, la diamo oltretutto su documenti e informazioni che già dovremmo avere e, quindi, colleghi di maggioranza, a chi magari può interessare conoscere, sapere...magari i giovani Consiglieri - non giovani solo dal punto di vista anagrafico, ma magari giovani a livello di primo mandato - possono essere interessati quanto noi a sapere come vengono spesi i soldi pubblici e perché ricadono sempre sulle stesse forniture, perché magari i prezzi sono alti e perché magari gli sprechi sono alti. Ecco, questo è uno strumento per andare ad avere qualche informazione in più, dato che i super vertici del gruppo CVA hanno risposto all'autorevole Presidente della II Commissione: "non avete approvato la commissione di inchiesta, quindi non vi facciamo avere le informazioni". Ergo pensateci, per favore!
Président - La parole au collègue Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Di solito il collega La Torre interviene, diciamo, con un piglio...è sempre un po' più movimentato rispetto ai suoi colleghi, oggi devo dire che lei tira un po' indietro...e così fa un po' un'apologia della prudenza, bisogna essere calmi, tranquilli, aspettiamo, tutto è sotto controllo nella nostra commissione, nel frattempo il Presidente La Torre ha bloccato i lavori delle commissioni perché non è sicuro. Io non le dico che lei l'ha fatto per perdere tempo, il collega Donzel la conosce meglio di me, quindi probabilmente ha già l'esperienza riguardo alle sue strategie. Fatto sta che anche qua aspettiamo i giureconsulti che ci dicano che diavolo può fare questa commissione e poi le dico anche...perché abbiamo un giureconsulto per eccellenza in questo Consiglio regionale, poi svelerò chi è, che dice che cosa fa la commissione consiliare, poi alla fine del mio intervento svelerò questo segreto. Nel frattempo lei dice: "ma c'è il Consiglio straordinario che affronta temi che riguardano... - bla bla bla - il casinò", beh, anche lei, collega La Torre, è qua da molto più tempo di me, ma sa che sono due cose completamente diverse, io sono qua da soli sette mesi, ma mi pare di aver capito che il Consiglio sia il luogo della discussione pubblica e del dibattito, le commissioni siano il luogo dell'approfondimento, in commissione si approfondiscono i dati, si arriva lì con una serie plichi di dati e di domande, dopodiché la si riconvoca, si approfondisce, domani l'Assessore Fosson torna in V Commissione a farci una seconda o terza puntata, non mi ricordo, sulle liste d'attesa, perché quello è il luogo deputato all'approfondimento. Sono quindi due cose completamente diverse, in Consiglio regionale non è che possiamo venire lì a chiedere la fattura, a chiedere la motivazione di una spesa, di un'assunzione, a chiedere dei dati, chi è che ce li dà questi dati? Non è possibile averli in Consiglio, in Consiglio possiamo fare una discussione di tipo politico, approfondire le questioni più politiche relativamente a quest'aspetto. Sono quindi due cose completamente diverse.
Tra l'altro, lei lo sa, collega La Torre, che il Consiglio è convocato per parlare delle partecipate in genere, sarà il luogo - lo ha detto benissimo il collega Chatrian - per approfondire anche certe prese di posizione da parte dei vertici non solo del casinò, perché ci pare che quelli del casinò oggi abbiano avuto un'attenzione particolare, ma anche - lo citava bene il collega Chatrian - certe dichiarazioni, secondo me, molto improvvide, tra l'altro, scritte nero su bianco dai vertici di CVA. Il collega ha dimenticato di citare, secondo me, in tutto questo marasma di negazioni, di dichiarazioni di disponibilità del tutto spontanee da parte dei vertici di CVA, lo spirito di collaborazione e trasparenza, che da sempre riteniamo abbia contraddistinto l'operato della società, non può e non deve, peraltro, spingersi fino a consentire che siano raggiunte in via indiretta quelle finalità a suo tempo non approvate nelle consone sedi...collega La Torre, quelle finalità non approvate a suo tempo nelle consone sedi, in quanto ritenute non legittime, cioè Trisoldi, questo Signore fa una valutazione di legittimità delle finalità...o quanto meno non necessarie dagli organi istituzionali a ciò deputati, di pacifica e immediata evidenza ci pare conseguentemente l'irritualità delle richieste trasmesse, ne discende: "cavoli vostri, noi non vi forniamo nessun tipo di informazione". Questo è, diciamo, il potere che esprime una commissione consiliare, che peraltro lei sa, collega La Torre, è impegnata in vari scenari, si deve occupare di un sacco di cose, che non siano solo ed esclusivamente le problematiche relative al casinò.
Perché chiediamo e vogliamo parlare del casinò? Perché qualcuno ci dice: "ma che noia - mi veniva da dire qualche altro termine - parliamo sempre di casinò", ma il casinò è un'azienda pubblica, a totale partecipazione pubblica, questa cosa non ce la dobbiamo dimenticare, che è al disastro. Il casinò, lo abbiamo scritto nella nostra risoluzione, ha delle situazioni rilevate con foto e video di un certo tipo che oramai sono di dominio pubblico, sono state fatte delle assunzioni eccellenti, ne abbiamo parlato in questa sede, ha proposto un piano di tagli di 11 e passa milioni di euro e di 15 milioni sulle retribuzioni dei lavoratori, abbiamo testimoniato che cosa avviene e come vengono custoditi i beni, è ammesso uno stato di crisi, il casinò ha ammesso lo stato di crisi, abbiamo delle perdite di un'azienda pubblica che forse converrebbe neanche tenerla aperta se non fosse gestita...se non è gestita bene un'azienda di quel genere, è più una perdita che altro, noi abbiamo solo l'interesse che quest'azienda funzioni ed è questo il motivo per cui noi riteniamo ancora necessario avere dei dati, perché noi non pensiamo che il risparmio si possa fare solo sui lavoratori! Noi abbiamo 30 milioni di spese documentate all'anno con delle situazioni che a noi interessa approfondire, perché un ristorante piuttosto che un altro? Perché un fornitore di trasporti piuttosto che un altro? Perché l'elicottero e l'aereo piuttosto che andare via in bicicletta o monopattino? Ci sono delle situazioni che è necessario approfondire, perché un fornitore di alimenti piuttosto che un altro? Magari con forniture di alimenti, come abbiamo potuto verificare in commissione, che costano il doppio rispetto ad altre. Bene, ci diranno esattamente che cosa intendono fare. Collega La Torre, il Saint-Vincent Resort & Casino ha 800 dipendenti e parla di piani di esuberi che si aggirano tra i 100, 150-200 dipendenti, abbiamo avuto un allarme sociale determinato da quei Signori che ci raccontavano che bisognava fare un piano di tagli rispetto a degli esuberi...
È un confronto impietoso, l'abbiamo scritto, con altre case da gioco, l'ha detto la collega Certan illustrando la risoluzione, l'atteggiamento dei vertici è di totale negazione, perché una risposta come quella data alla collega Patrizia Morelli...la risposta che ci è stata letta questa mattina, io credo che, se uno fosse minimamente attento alle forme, probabilmente l'avrebbe scritta in un altro modo, o se non si sentisse completamente parato, non avrebbe scritto una cosa del genere, perché quella non è una risposta alla collega Morelli, è una risposta ad un'istituzione che doverosamente deve controllarti.
Visto che ci sono tutte una serie di motivazioni che ci inducono ad aprire un'attenta analisi sul casinò, allora io penso che una commissione di indagine o di inchiesta, la chiami come vuole, una commissione cioè che si occupi in via esclusiva per il momento del casinò, proprio anche in virtù della situazione economica, CVA per il momento non ha quella situazione, non assimiliamola per il momento, parliamo intanto del casinò, perché questo è ciò che vi abbiamo chiesto.
Intanto poi svelo, visto che vi ho preannunciato all'inizio del mio intervento a che cosa servono le commissioni consiliari, perché qua dentro c'è qualcuno che ha un'idea un po' stranina di che cosa servono e, siccome c'è qualcuno che qua detta le regole e fa il Presidente del Consiglio e contemporaneamente governa la Regione, io vi leggo che cosa dice il Presidente Rollandin circa il ruolo delle commissioni consiliari...collega La Torre, poi è inutile che chiediamo ai giureconsulti, perché, fintanto che chiediamo ai giureconsulti, che magari ricevono l'indicazione di esprimersi in un certo modo...il Presidente Rollandin dice: "le commissioni consiliari hanno potere consultivo e non ispettivo", trasmissione Radio Valle d'Aosta 101, programmazione del 10 febbraio 2014. Allora il Presidente Rollandin ha deciso di modificare il Regolamento interno: le commissioni consiliari, cari colleghi, dal 10 febbraio del 2014 hanno solo ruolo consultivo, con buona pace di chi chiede tutti i sacrosanti chiarimenti a legulei, giureconsulti e uffici legali. Grazie.
Presidente - Non ci sono altri? Possiamo chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Ci sono richieste di intervento in replica? Per dichiarazione di voto? Colleghi, possiamo procedere alla votazione? La votazione è aperta. Votate. Possiamo chiudere la votazione? No, colleghi votate. Possiamo chiudere la votazione? Chiudiamo la votazione.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 16
Contrari: 18
Il Consiglio non approva.
Permettetemi, colleghi, in conclusione di questi nostri lavori, di ringraziare Loredana Carli per l'impegno profuso al servizio del nostro Consiglio regionale, la nostra collaboratrice Loredana, che da domani terminerà la sua attività per godersi la meritata pensione.
(applausi in aula)
Grazie Loredana e buona serata a tutti.
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L'adunanza termina alle ore 20,49.