Objet du Conseil n. 184 du 23 octobre 2013 - Resoconto
OBJET N° 184/XIV - Communications du Président du Conseil régional.
Président - Je vous communique que la proposition de loi constitutionnelle suivante a été déposée à la Présidence du Conseil:
- proposition de loi constitutionnelle n° 1, présentée par les Conseillers Borrello et Perron le 22 octobre 2013: "Modificazione all'articolo 16 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4".
Je vous communique ainsi qu'à partir du 8 octobre ont eu lieu les réunions suivantes:
- la Conférence des Chefs de groupe: deux fois;
- la Commission pour le Règlement: deux fois;
- la Ie Commission: deux fois;
- la IVe Commission: une fois;
- la Ve Commission: une fois;
- la Ie Commission et la Ve Commission ensemble: une fois.
Les 17 et le 18 octobre derniers j'ai participé avec les collègues le Vice-président André Lanièce, Raimondo Donzel et Claudio Restano à la XIVe Session ordinaire du Comité de coopération interparlementaire entre le Conseil de la Vallée et les Parlements de la Fédération Wallonie-Bruxelles et de la République et Canton du Jura. L'ordre du jour de la réunion, qui a eu lieu à Bruxelles, était centré, notamment, sur la situation politique, la communication parlementaire et l'éducation des enfants. Ce dernier thème a fait l'objet d'une résolution qui a été approuvée à l'unanimité et que je pense on peut porter à l'attention de ce Conseil dans la prochaine séance.
A seguito del ricorso presentato dal Presidente del Co.re.com. della Valle d'Aosta, Manuela Ghillino, con ordinanza n. 26, depositata in data 16 ottobre 2013, il TAR ha rigettato la domanda incidentale di sospensione dell'avviso del Presidente del Consiglio del 30 luglio 2013, riguardante le procedure di rinnovo del Co.re.com. in relazione alle dimissioni rassegnate da alcuni dei suoi componenti. Il TAR ha motivato il rigetto sulla base dell'assenza di pregiudizio grave ed irreparabile, data la natura non provvedimentale dell'atto impugnato e il regime di prorogatio ex lege del Co.re.com., con conseguente pienezza delle funzioni esercitate. Alla luce di tali motivazioni, avuto anche riguardo alla parte in cui si afferma che: "in ogni caso, un eventuale provvedimento di accoglimento dell'invocata domanda cautelare, nessun effetto conformativo potrebbe dispiegare nei confronti del Consiglio regionale chiamato a deliberare nella materia de qua", essendo presumibile che l'eventuale pronunciamento nel merito potrebbe limitarsi ad una declaratoria di inammissibilità del ricorso, comunico che, come concordato nella riunione del Consiglio regionale del 25 e 26 settembre scorso, sarà iscritta la proposta di rinnovo integrale del Comitato ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge regionale 26 del 2001 nella prossima adunanza consiliare del 13 e del 14 novembre prossimi.
Ci sono richieste di intervento sulle mie comunicazioni? A demandé la parole le collègue Rosset.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente.
Mi aspettavo un cenno a fronte della vicenda emersa in questi giorni sugli organi di stampa sul controllo del voto. Tra affermazioni e smentite, con tutto il rispetto che noi abbiamo per la sua funzione, resta chiaro che chiediamo la sua massima vigilanza. Tra l'altro, come ben sappiamo per esperienza personale, lei, ricoprendo il ruolo di Presidente del Consiglio, fa parte, partecipa al gruppo dell'Union Valdôtaine, per cui ci auguriamo, che, se avesse avuto notizia di qualche forma di controllo del voto, avrebbe di certo reagito a difesa delle istituzioni che rappresenta e della funzione di ciascuno di noi Consiglieri. Ora, a fronte della spiacevole questione emersa, chiediamo un suo sforzo, ma non solo, lo sforzo dell'intero Ufficio di Presidenza, affinché si possano adottare misure vere, serie magari tornando al sistema più rustico delle palline bianche, palline nere, considerato anche l'inconveniente delle ultime votazioni sul sistema informativo, quindi misure vere e serie che consentano di evitare il controllo del voto e diano serenità al Consiglio e ai suoi membri.
A tal proposito vorrei ricordare un passaggio della lettera del suo predecessore, il compianto Albert Cerise, nel suo ruolo, nella sua qualità istituzionale, che sottolineava: "i Consiglieri regionali esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato e in ogni occasione deve essere ribadito il rispetto del loro stato, che si manifesta, in primis, attraverso l'esercizio del voto costituzionalmente garantito ad ogni eletto e che prescinde da ogni logica di disciplina di partito". Ora, in qualunque assemblea parlamentare queste garanzie sarebbero considerate il minimo, ma da noi, purtroppo, ogni tanto si manifestano delle anomalie che vanno combattute con decisione, ne consegue che ogni atto volto ad impedire o a limitare tale diritto va censurato. A lei, Signor Presidente, il ruolo e l'attenzione affinché questo avvenga con una vigilanza continua, in modo che questo Consiglio possa operare in tutta serenità. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola anche il collega Bertin. Ha la parola.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Vorrei tornare anch'io sulla questione che nei giorni scorsi ha visto coinvolto, suo malgrado, il Consiglio regionale. Mi riferisco alle dichiarazioni del Capogruppo dell'Union Valdôtaine riguardo alla segretezza del voto, dichiarazioni gravissime è superfluo dirlo. La libera espressione del voto e dunque la segretezza sono un elemento centrale delle assemblee democratiche dei Paesi occidentali. Già nella passata legislatura aveva fatto scalpore la lettera inviata dai Consiglieri Caveri e Imperial all'allora Presidente del Consiglio regionale riguardo alle indebite pressioni messe in atto dal Capogruppo dell'Union, in quel caso nell'intento di impedire la libera espressione in occasione di alcune votazioni, sono fatti sui quali non si può sorvolare.
Le ultime dichiarazioni, oltre a mettere palesemente in evidenza le divisioni di questa maggioranza, con accuse reciproche tra i partner sulla responsabilità dei voti mancanti, sono dichiarazioni che tendono - ed è quello che ci interessa - a mettere in dubbio la segretezza del voto in quest'aula. Sappiamo, e ne siamo convinti, che i meccanismi e gli strumenti informatici che regolano la segretezza del voto non sono in discussione, ma sappiamo anche che il controllo può avvenire prima a monte, sul web, anche in relazione al prossimo voto segreto in Parlamento sulla decadenza di Berlusconi, si può trovare un'ampia letteratura sull'argomento, su come il voto può essere controllato.
Inoltre i fatti richiamati in precedenza hanno l'effetto, un effetto collaterale, chiamiamolo così, di creare un clima intimidatorio in questo Consiglio, una situazione che non può essere tollerata e che lede l'onorabilità di quest'istituzione. L'Ufficio di Presidenza deve intervenire per garantire la segretezza del voto e sanzionare un comportamento inaccettabile! Grazie.
Presidente - Grazie. La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Naturalmente intervengo sulle sue comunicazioni rispetto ad un aspetto, che ritengo grave, non grave come quello sollevato dai miei colleghi, e mi riconosco nelle loro dure affermazioni, ma assolutamente necessario. Io vorrei parlare della questione Co.re.com. e cioè vorrei capire una questione. Noi andremo al rinnovo del Co.re.com., ma, di fatto, in questi mesi siamo stati senza il Co.re.com., cioè un servizio di controllo dovuto ai cittadini. A seguito di dimissioni pasticciate, una condotta anche abbastanza non ferma...non serena di questi componenti, ci siamo trovati in una situazione in cui un organismo di vigilanza, prezioso per la democrazia è stato menomato e reso non funzionale. Adesso la vicenda sta assumendo le caratteristiche giudiziarie, sta procedendo e un primo atto del TAR ha in qualche modo negato la sospensiva e quindi in questo momento, di fatto, il Presidente rimane in carica in attesa del giudizio definitivo.
Ecco, negata quella sospensiva, ma non negato credo lo stipendio e la persona in questione, l'avvocato in questione continua a percepire. Noi quindi non abbiamo il Co.re.com. funzionante, ma qualcuno lo stipendio passa a ritirarlo. Chi paga? Chi paga quest'inefficienza? Chi paga questi errori? I cittadini. Voglio rappresentare questa situazione che è molto sgradevole, perché non avere un organismo indispensabile per la democrazia e vedersi delle persone, che passano a ritirare lo stipendio, pur in una situazione in cui probabilmente si andrà a definire l'inconsistenza di quest'organismo, è una dimostrazione, diciamo, di un'inefficienza di tutto il Consiglio regionale. Noi queste cose le abbiamo denunciate, non abbiamo avuto risposte conseguenti.
Presidente - Colleghi, innanzitutto rispondo al collega Donzel, ricordando che abbiamo un Co.re.com. che deve funzionare, perché è nella responsabilità della Presidente stessa convocare l'organismo e garantirne il corretto funzionamento essendo in regime di prorogatio. Tra l'altro, quest'aspetto è stato sottolineato in maniera puntuale anche dall'ultima espressione del TAR. Noi quindi, tra l'altro, anche nelle funzioni, in quel poco che possiamo intervenire e come possiamo farlo, abbiamo sollecitato più volte, negli ultimi periodi, la Presidente a convocare l'organismo per garantirne il corretto funzionamento. Spero di avere parzialmente, insomma, risposto alla questione.
Per quanto riguarda invece l'altra questione sollevata, io con una piccolissima premessa, perché abbiamo assistito ultimamente negli ultimi Consigli a degli interventi sempre sulle non comunicazioni del Presidente...insomma, se ci atteniamo al Regolamento, forse dovremmo intervenire sulle comunicazioni, però, visto che non c'è nessun problema ad affrontare anche la questione, io volentieri rispondo alle suggestioni che mi sono state poste. Terrei innanzitutto a ribadire, come ho già avuto modo di dire e di fare, che il sistema di voto elettronico dell'aula consiliare assicura la piena segretezza del voto che il Consigliere regionale esprime, con votazione a scrutinio segreto. Si tratta infatti di un sistema isolato dalla rete informatica del Consiglio regionale e, così come certificato dall'azienda che ha fornito l'impianto - e ci tengo nuovamente a sottolineare che è lo stesso che viene utilizzato presso il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati e il Parlamento europeo -, in nessun caso è possibile risalire al voto espresso da uno o qualsiasi dei votanti, perché non c'è alcuna memorizzazione dei dati; questo per rassicurare chi invece prosegue nel mettere in discussione questo sistema.
Per quanto riguarda il caso in questione, ho sentito immediatamente nella stessa giornata il Consigliere interessato, il gruppo interessato, le persone interessate, mi pare che il diretto interessato abbia già fatto luce con chiarezza, in maniera puntuale, sulle dichiarazioni rese alla stampa. Non ho pertanto ritenuto, in relazione a tale rassicurazione, di dover procedere con altri tipi di azione, ritenendo ampiamente chiarita la vicenda. È stata, peraltro, ricordata la vicenda della scorsa legislatura, ricordo che forse la questione era leggermente diversa. C'era stata un'investitura ufficiale alla Presidenza, con una denuncia di un fatto, quello che ricordava il collega Rosset, che credo sia stato quindi giustamente preso in carico. Qui credo che ci sia stato un equivoco nella comunicazione, io dal mio canto mi sono immediatamente premurata di sincerarmi che non ci fossero problemi nella votazione in aula e nel sistema.
Ricordo che non ci sono problemi a discutere su forme alternative del voto, però, sempre per attenersi al Regolamento - perché, se ci rifacciamo al Regolamento, dobbiamo farlo in tutte le circostanze, non ad energia alternata -, ricordo che l'articolo 73 è puntuale nel dire che la votazione tramite il sistema delle palline è possibile quando è in difetto quella elettronica.
Credo di essere stata esaustiva. Ci sono altri interventi? Se sono ancora su questa tematica...la parola al collega Viérin, sempre sulle non comunicazioni?
Viérin L. (UVP) - Merci. Si vous me donnez la parole, je vous l'explique, Madame le Président?en partie sur les communications, en partie sur les non communications. Évidemment si vous jugez que les communications se font dans les journaux, évidemment on peut éviter de convoquer le Conseil régional, c'est-à-dire que je crois que les questions qui ont été soulevées par les collègues soient du ressort de ce Conseil, donc il est juste de pouvoir en débattre.
Sans entrer dans le mérite de cette question que d'autres ont déjà affrontée, je veux simplement intervenir sur deux questions: la première est une question décidément plus légère, c'est-à-dire nous avons reçu la communication de la Scuola per la democrazia. Même si ce n'est pas dans les communications, je voulais simplement me féliciter de cette initiative, qui, en quelque sorte, porte la Vallée d'Aoste et les institutions valdôtaines dans le panorama d'un grand débat politique national et je voudrais que?c'est dans la communication que vous nous avez envoyée et aussi dans la communication qui apparut dans les journaux?l'annoncer la cinquième édition, rappeler que le Président Cerise, qui a été rappelé et qui avait eu cette intuition?je crois qu'on doit reconnaître aujourd'hui cette intuition et surtout reconnaître ce grand moment d'envergure, qui portera dans ces jours des personnalités même à niveau national ici en Vallée d'Aoste. À partir de cette Scuola della democrazia la réflexion qu'on devrait poser à l'attention de cette Assemblée, je crois aussi au Bureau de la Présidence, c'est que le rôle du Conseil régional doit effectivement être celui de promouvoir des moments de démocratisation, des moments de sensibilisation sur les institutions, sur l'histoire de notre communauté et, surtout, si on peut unir l'aspect local avec l'aspect d'envergure nationale et internationale?ce serait souhaitable comme cela se produit. Cela ne se produit pas toujours, donc je crois que la loi que nous avons, entre autres, discutée lors de la dernière législature sur les fonctions, nous avons reformé sur les fonctions de cette Assemblée...donne à cette Assemblée un rôle de prestige et surtout l'envie de soutenir les événements, les manifestations sur le territoire. Il faudrait effectivement qu'il y ait un rôle bien distingué entre le Gouvernement et le Conseil, c'est-à-dire que, pour ce qui est des manifestations qui sont à caractère culturel, sportif, plutôt que d'autres domaines, il y a des lois de secteur même si ces lois en ce moment sont en souffrance à cause des difficultés économiques, mais il y a la possibilité d'intervenir pour le Gouvernement. Par contre c'est un débat que nous avons déjà affronté si ce n'est pas d'aujourd'hui...voilà l'invitation c'est de prêter attention afin qu'il y ait effectivement le fait de retrouver ce rôle qui est propre du Conseil de la Vallée.
Nel merito invece della Scuola per la democrazia solo un appunto, Presidente, che vorrei fare presente a quest'aula nel riconoscere il tema molto importante che è stato scelto dell'economia, della cultura in particolare e l'importanza degli oratori che saranno presenti: dal Ministro dei beni culturali, che sarà presente venerdì con una lectio magistralis molto importante sul turismo, beni culturali ed economia territoriale, poi anche questi oratori illustri, che, al di là delle figure istituzionali, terranno questo seminario, che, se va nell'ottica che lei ha ricordato anche agli organi di informazione, è stato ampliato soprattutto per il messaggio che deve portare ai giovani amministratori, non solo chiaramente valdostani, ma i giovani amministratori anche soprattutto provenienti da tutta Italia. Visto il tema e visto il settore di competenza, soprattutto inerente ai beni culturali, che si va a trattare, quello che dispiace è che non si siano valorizzate all'interno di questo seminario le professionalità, le competenze locali. Quando si parla di qualità e progettualità per lo sviluppo delle imprese nei territori, piuttosto che sulla cultura, sul turismo e sulle ricadute che queste possono avere, al di là dei grandi nomi di questi professori esperti che vengono da fuori, non sarebbe stato male avere anche le professionalità del turismo e della cultura, che possono in queste occasioni apportare il loro contributo ed apportare soprattutto un'immagine di Valle d'Aosta che sui beni culturali e sul turismo ha qualcosa da dire. Ecco, quindi noi crediamo di prenderlo, Presidente...semplicemente per dire se quest'anno chiaramente...ma visto che già l'anno scorso era stato impostato in un certo modo, e avevamo avuto modo di parlarne, se fosse possibile, ecco, per il futuro non perdere queste occasioni per portare anche le esperienze, confrontandosi sulla nostra realtà e confrontando la nostra realtà con le realtà che magari vengono da fuori per avere un seminario che possiamo evitare che sia scollegato da tutto ciò che avviene in Valle d'Aosta.
Magari sull'altra comunicazione posso intervenire una seconda volta, Presidente?
Presidente - No, da Regolamento...se fa una dichiarazione brevissima...sforiamo un attimo con i tempi, collega la invito ad essere breve.
Viérin L. (UVP) - È brevissima, ma è un po' più importante: è la questione che abbiamo già sollecitato di comunicare e di trasmettere gli atti quando vengono approvati da questo Consiglio. L'ultimo episodio è inerente alla I Commissione, noi abbiamo approvato una mozione qui sulla riforma degli Enti locali, abbiamo dovuto sollecitare in Commissione, perché la Commissione si è attivata da sé senza aspettare la sua comunicazione, la comunicazione è arrivata, se non erro, solo questa settimana, l'altra settimana la I Commissione ha già convocato il CELVA, dico questo perché durante l'audizione il Sindaco di Aosta...
Presidente - Collega, le rispondo subito...
Viérin L. (UVP) - Scusi, Presidente...
Presidente - Scusi lei...
Viérin L. (UVP) - ...il Sindaco di Aosta nelle sue comunicazioni...
Presidente - Collega, la invito a concludere, è fuori di due minuti...
Viérin L. (UVP) - ... è una cosa che la può interessare...nelle sue comunicazioni, Presidente, il Sindaco di Aosta ha lamentato...
Presidente - Collega, la invito a concludere!
Viérin L. (UVP) - ...di una sua non tempestività nel rispondere alla riforma degli Enti locali e alle linee guida che erano state trasmesse. Grazie Presidente.
Presidente - Copia di tutte le missive, con le date...gliela posso tranquillamente far avere, dove vedrà che tutte le risposte sono date...per quello che concerne la trasmissione della risoluzione, mi risulta che sia stata fatta e sia stata tempestiva. Io ero all'estero, come sono tornata, due giorni dopo, l'abbiamo inviata. Non vedo assolutamente...due giorni dopo...
(interruzione del Consigliere Viérin Laurent, fuori microfono)
...ma cosa sta dicendo? Ma come 15 giorni dopo il Consiglio! Ma cosa sta dicendo...va beh! Tornando invece alle osservazioni che ha fatto sulla Scuola per la democrazia, innanzitutto io condivido assolutamente con lei e sicuramente il collega Rosset, che fa parte dell'Ufficio di Presidenza, ha seguito anche tutta la logica che sta dietro a quest'edizione, può confermargliela, c'è una volontà di riforma forte di quest'evento, che veda un maggior coinvolgimento di tutti gli attori valdostani, siano essi protagonisti della...che possono andare comunque a fornire un apporto, ma anche rivolto agli studenti valdostani, prova ne è che quest'anno la Scuola sarà aperta anche a 15 studenti universitari valdostani per la prima volta nella storia della Scuola per la democrazia. Credo quindi che questa volontà sia assolutamente condivisa.
Per quanto riguarda il programma nello specifico, le ricordo che, così come è sempre stato anche in passato, il programma è redatto dall'Associazione Italiadecide, che sceglie gli oratori. Noi abbiamo già fatto presente che vogliamo una maggiore interazione con il territorio e quindi sicuramente questa linea sarà seguita e...aveva sollevato...
Per quanto riguarda invece l'attività del Consiglio regionale, noi stiamo approvando, come ben saprà, all'interno dell'Ufficio di Presidenza delle linee guida anche per decidere come avviare, continuare, proseguire il nostro lavoro, certo è che la nostra priorità sarà sempre anche quella di promuovere la cultura, le istituzioni valdostane, peraltro le ricordo in passato abbiamo collaborato anche più volte con lei, mi ricordo nelle allora funzioni di Assessore, quindi credo che anzi la sinergia tra Esecutivo e l'Assemblea sia importante soprattutto in un momento di ristrettezze economiche, quindi forse insieme si può fare qualcosa di più articolato e di più utile per la Valle d'Aosta.
Ha chiesto la parola ancora il collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Gentile Presidente, qualche giorno fa lei fece avere ad ogni Consigliere una lettera con la quale sollecitava l'ossequioso rispetto delle disposizioni che regolamentano i lavori dell'Assemblea regionale ed invitava tutti i Consiglieri ed i membri della Giunta al rispetto del ruolo istituzionale che ciascuno ricopre "anche attraverso la necessaria - scrive - assunzione di responsabilità degli impegni ed obblighi che la carica impone". Inoltre ci invitava a mantenere un comportamento decoroso e un atteggiamento confacente al prestigio dell'aula consiliare, in particolare, ricordava a noi maschietti di indossare la giacca e la cravatta. Ho preso alla lettera il suo richiamo e, come vede, oggi me la sono messa come peraltro faccio sempre. Soprattutto mi sono imposto di attenermi alla lettera a quella sua invocazione all'ossequioso rispetto delle disposizioni che regolamentano i lavori dell'Assemblea regionale e all'assunzione di responsabilità per gli impegni e gli obblighi che la carica rivestita impone. Poiché il mio mandato di Consigliere è disciplinato da leggi specifiche e dal cosiddetto "Regolamento interno del Consiglio", mi sono sin da subito studiato i "sacri testi", quelli che tutti noi abbiamo trovato nel kit del buon Consigliere, che ci avete consegnato il primo giorno.
Quando comincio un nuovo lavoro, generalmente ho sempre un po' il timore di non fare bene, di sbagliare le procedure ed è per questo che mi sono guardato attentamente la parte relativa alla funzione ispettiva e politica. Il compito di un Consigliere, soprattutto di opposizione, è quello di far discutere, di far emergere le problematiche, è quello di far approfondire temi ed argomenti con l'obiettivo di proporre soluzioni e anche solo di informare l'aula e i cittadini, che sempre più numerosi ci seguono attraverso i media e attraverso internet. Per adempiere adeguatamente al mio mandato elettorale, il Regolamento prevede strumenti minuziosamente dettagliati nelle modalità e nelle tempistiche e credo che anche le matricole oramai conoscano le modalità di interrogazione, di mozione, come funzionano le risoluzioni, un'interpellanza. Noi novizi in quest'aula abbiamo imparato che esiste un Ufficio di Presidenza, con compiti ed attribuzioni precisi, in particolare abbiamo imparato che il Presidente è colui che rappresenta il Consiglio e che dovrebbe in ogni modo tutelarne le prerogative, il garante del buon funzionamento della massima assise democratica della nostra Regione.
Abbiamo letto che il Consiglio regionale è sovrano e la Giunta in qualche modo è subordinata al Consiglio, tanto da esserne eletta e da poter essere anche sfiduciata. Il Regolamento dell'Assemblea, quello più volte richiamato dal nostro Presidente, dovrebbe essere un po' il faro di noi Consiglieri regionali. Ora, sappiamo tutti che esistono strumenti che permettono di espletare i nostri compiti di sindacato ispettivo. Ho parlato di mozioni, interrogazioni e anche del mitico 116, ovvero la richiesta di informazioni, cioè lo strumento ispettivo per eccellenza, che il Regolamento concede ad ogni Consigliere.
Come ho già ricordato, mi è capitato in ben due casi di ricevere un secco diniego ad alcune mie richieste di informazioni. In entrambi i casi l'ho ricevuto dal Presidente Rollandin, le motivazioni le ho già raccontate in quest'aula sia nel caso del dottor Ferrari, sia nel caso delle richieste di informazioni sul dottor Rusci. Come si buon ben capire, io non sono d'accordo con il Presidente e, come già avevo preannunciato un paio di Consigli fa, ho mandato una lettera di viva e vibrante protesta al Presidente del Consiglio, cosicché il Presidente potesse sollecitare il Presidente della Giunta al rispetto del Regolamento e a darmi una risposta. Nella mia lettera c'era la preghiera di intervenire affinché venisse ripristinato un corretto rapporto tra potere esecutivo e Consiglio regionale, affinché fossero forniti in tempi rapidi documenti ed informazioni utili. Beh, per farla breve, il Regolamento, quel Regolamento che lei, Presidente, dice che non deve essere usato a corrente alternata, prevede che le lettere inviate dai Consiglieri debbano essere inviate al Presidente della Giunta o agli Assessori competenti entro cinque giorni dal momento in cui vengono ricevute. Io ho dovuto sollecitare il Consiglio scorso una risposta, lei a distanza di sedici giorni ha inviato al Presidente la mia richiesta del ventiquattro settembre, la sua richiesta è datata otto settembre ed oggi il Presidente della Giunta, a distanza di sedici giorni dal momento in cui lei gli ha fatto notare, gli ha ritrasmesso pari pari la mia lettera, non si è ancora pronunciato e non mi ha risposto. Siccome il Regolamento prevede che lei ha cinque giorni di tempo per inviare all'Esecutivo le nostre richieste di chiarimento e che il Presidente della Giunta ne ha dieci per rispondere sollecitamente, allora io richiamo al rispetto del Regolamento. Grazie.
Presidente - Grazie. Non ci sono altre richieste? Per fatto personale? Se lo dice, io le do la parola. Ha la parola collega.
Viérin L. (UVP) - Sì, per fatto personale. Solo per rendere onore a ciò che dicevo, visto che lei, richiamando al decoro gli altri, deve richiamare anche sé stessa, nel senso che cosa dice... Allora volevo spiegare che cosa stavo dicendo fuori microfono, in modo che rimanga a verbale e che sia anche a conoscenza di tutti. Lei ha trasmesso, Presidente, la mozione alla I Commissione 12 giorni dopo il Consiglio, se poi lei era all'estero, questo ci dispiace, ma ci sono i Vicepresidenti ed i Consiglieri Segretari.
Presidente - Ecco, innanzitutto le allusioni su chi era all'estero, chi non era all'estero, ho spiegato nelle comunicazioni, se lei fosse più attento alle comunicazioni e alle non comunicazioni...ero a Bruxelles per lavoro, scusi, io la interrompo perché ha sforato di due minuti prima e richiede la parola sulle non comunicazioni e quindi le tolgo la parola. Mi faccia la cortesia di finire.
Viérin L. (UVP) - Presidente, sto intervenendo per fatto personale. Se lei ha la cortesia di non interrompere i Consiglieri regionali, quando intervengono su fatti personali! Lei ha già spiegato questo ritardo nella sua risposta, perché era all'estero, non ho fatto allusioni.
Presidente - Certo, certo.
Viérin L. (UVP) -Se si ricorda quindi quello che ha detto cinque minuti fa...volevo solo dire che noi chiediamo che ci sia tempestività maggiore nel comunicare e nel trasmettere gli atti e non 12 giorni dopo il Consiglio, perché la Commissione non ha aspettato la sua comunicazione, si è mossa da sé. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Le ricordo che ci sono anche dei tempi tecnici, in cui vengono trasmessi anche a me gli atti, quindi non dica 12 giorni, cioè...ci sono anche dei tempi tecnici che prevedono l'arrivo degli atti alla Presidenza del Consiglio. La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Presidente Rini, vorrei informarla che non è la prima volta, ormai sembra una prassi per quest'Amministrazione. Io sto aspettando da ormai ventinove giorni sollecitazioni che ho fatto al Capo di Gabinetto per quanto riguarda le richieste sul gruppo CVA, sollecitazioni che ritengo doverose. Sono informazioni che il sottoscritto, il gruppo ALPE vuole conoscere e le dico che questa è già una seconda sollecitazione su questi due temi: il primo tema, gradiremmo avere tutta la documentazione inerente l'acquisto del Parco eolico nella provincia di Viterbo, la seconda sollecitazione è datata 26 settembre 2013, ad oggi nessuna risposta è stata data per l'ennesima volta.
Seconda richiesta, sempre datata 26 settembre 2013, parliamo comunque di ventisette giorni...si possono fare delle eventuali fotocopie...per quanto riguarda la liquidità investita dal gruppo CVA. Le chiedo sinceramente...io da domani, dopodomani rifarò richiesta direttamente a lei. Lei sa che la giurisprudenza a livello dei Consigli regionali, e non solo, ormai dà completa apertura à quiconque Conseiller régional per avere tutte le informazioni del comparto pubblico e del comparto delle società partecipate e controllate. Stiamo parlando di una controllata al 100 percento dalla Regione, le chiediamo di intervenire subito, perché non mi sembra corretto che in questo momento i Consiglieri regionali non possano avere delle risposte puntuali su questi atti.
Terza cosa: ieri pomeriggio mi è stato recapitato un ulteriore diniego, articolo 116, su una relazione depositata mesi fa in un'altra partecipata al 100 percento dalla Regione e le chiedo, Presidente Rini, veramente di dare corso e seguito alle nostre richieste, perché mi sembra che siano atti dovuti, atti ispettivi, atti che è nostro dovere avere sul tavolo in tempi certi, sicuri e soprattutto in questo momento noi riteniamo che il Consigliere regionale debba avere queste informazioni, stiamo parlando di società - ripeto - 100 percento partecipate. Grazie.
Presidente - Grazie collega, le garantisco che ci sarà la massima attenzione sulla questione. La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Intervengo anch'io per rinforzare questa richiesta dei colleghi. Anch'io avevo fatto una "richiesta 116", in particolare alla Casino S.p.A., ieri ho ricevuto risposta che questa richiesta non può essere data. Io sono, per carità, nuova in quest'aula, però, leggendo il Regolamento del Consiglio, articolo 116, diritto di accesso dei Consiglieri, giusto per capire se stiamo chiedendo cose strane o..."i Consiglieri, senza interferire con la regolarità dei servizi, hanno diritto di ottenere dall'Amministrazione, dagli enti pubblici non economici... - eccetera, eccetera - e dalle società da essa direttamente o indirettamente partecipate, le informazioni utili all'espletamento del loro mandato e di ottenere copia gratuita dei documenti". Vi è poi un altro passaggio che è al 7 comma, all'8..."qualora si verifichino ritardi o vengano opposti dinieghi, i Consiglieri si rivolgono al Presidente del Consiglio che provvede...", la informo quindi che scriverò quali sono i passaggi che non ho ricevuto, e nel 4 comma: "il diritto di accesso dei Consiglieri non può essere limitato a causa della natura riservata dei documenti...". All'interno dell'espletamento del nostro ruolo quindi credo sia chiaro e c'è anche scritto che i Consiglieri sono tenuti a rispettare il segreto d'ufficio certo, ma insomma, su questo non ci siano mai stati dei problemi. È un po' antipatico però continuare a ripetere queste cose, soprattutto, come diceva il collega Chatrian, per delle partecipate della Regione al 100 percento. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Non ci sono altre richieste? Passiamo al punto...la parola al collega Gerandin. Vuole?
Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.
È solo per aggiungere qualcosa in merito al...senza polemizzare, ma per aggiungere qualcosa in merito, forse, a quello che è il sistema di trasmissione dei dati. Mi riferisco al fatto che le linee guida per gli Enti locali erano state trasmesse alla Regione il 17 di luglio e lei ha mandato una lettera, a seguito del sollecito del Presidente del CELVA, nella quale, fra l'altro, viene citato il discorso della pausa estiva, per fortuna, nelle modifiche del Regolamento andremo a modificare anche questa pausa estiva, che è davvero ingiustificata in un momento così difficile.
Dicevo, è importante che qualcosa funzioni meglio, ecco, per quello che riguarda il discorso della trasmissione. Siamo veramente poco più di un quartiere di Torino, per cui è poco comprensibile, ecco, che una comunicazione del CELVA del 17 di luglio venga portata in commissione ad ottobre, eh! Ecco, per cui davvero qualcosa non funziona, come non funziona sul fatto, torno a dire, ci saranno sicuramente degli impegni istituzionali, ci saranno sicuramente dei tempi tecnici, ma non è che possiamo aspettare, come ha detto prima il collega Viérin, 12 giorni per avere una trasmissione di una mozione, che impegna la I Commissione a trasmetterla dalla Presidenza del Consiglio alla commissione. Per cui sono tempi che secondo me vanno proprio...quando parliamo di sburocratizzare e di semplificare quella che è la macchina amministrativa, se noi siamo i primi che per avere...portare in commissione dal 17 luglio, la portiamo ad ottobre, una riforma importante come quella degli Enti locali...La trasmissione della mozione...l'altra volta lei, quando avevo detto che l'impegno del Presidente in merito al discorso della Centrale unica di committenza non era un problema suo, beh, stavolta qualcosa non ha funzionato nella sua macchina, per cui, al di là dei suoi impegni, io penso che debba strutturare gli uffici di chi si occupa di queste trasmissioni affinché questi siano degli atti da trasmettere immediatamente dopo terminato il Consiglio regionale. Grazie.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola la collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
Je veux me référer à votre réponse quant au contrôle du vote. Le problème n'est pas dans le système électronique de votation. Vous nous avez répondu que le problème est là et que vous garantissez du caractère secret de ce système de votation. La première réflexion qui me vient à l'esprit est que là où il y a des francs-tireurs il y a un problème de fond, il ne s'agit pas de contrôle du caractère secret du vote. Avant tout on constate qu'il y a un manque de dialogue, de partage des décisions, de considération par rapport à ceux qui ont, qui manifestent des opinions non alignées, différentes. Dans un groupe, dans une majorité qui dialogue, le vote des francs-tireurs n'a pas raison d'exister. Cela dit, le Conseiller qui pour des raisons personnelles, pour n'importe quelle raison veut manifester un vote différent par rapport à son groupe doit avoir la garantie, doit être mis dans la condition de voir garanti son droit à la liberté et au caractère secret du vote.
Les affirmations du collègue Perron, Chef du groupe de l'Union Valdôtaine, sur le fait que les francs-tireurs ne peuvent pas être dans le groupe de l'Union Valdôtaine, car là ils mettent en acte le contrôle prioritaire, tant pour commencer, sont une accusation vis-à-vis des alliés de majorité et cela est un problème que les alliés vont régler à leur intérieur, mais reflète également une pratique du contrôle du vote, qui est, dirais-je, courante. Cela est triste. En tant que Chef de groupe, je trouve tout au moins regrettable qu'un autre Chef de groupe soit mis dans la position de falloir contrôler ses compagnons de groupe, ses collègues. Ce n'est pas la première fois, le collègue Bertin l'a déjà rappelé. Déjà dans l'autre législature, dans le même groupe il y avait eu des épisodes analogues. Je veux dire...quelle tristesse, il est vraiment triste.
Si le phénomène des francs-tireurs est peut-être critiquable, le phénomène du contrôle du vote est bien pire. Peut-être qu'il faut avoir le courage d'aller à la racine des problèmes, des choses, au lieu d'adopter des comportements de censure par rapport aux collègues. Des comportements que, Madame la Présidente, vous auriez dû critiquer tout de suite, surtout en ce moment où l'on organise la Scuola della democrazia. Vous auriez dû stigmatiser immédiatement avec force. Vous ne l'avait pas fait, vous avez encore le temps de le faire et vraiment nous vous rappelons en ce sens que c'est un droit le caractère secret du vote, c'est un droit pour tous, Conseillers de majorité, Conseillers de minorité.
Président - La parole au collègue Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Intanto prendiamo atto che questo è diventato un momento di arricchimento dell'Assemblea. Si parte cercando di creare le condizioni affinché sempre più si possa capire anche come funziona quest'importante consesso per la nostra comunità. È in questo senso che, riprendendo anche l'intervento del collega Viérin e il giusto richiamo da parte sua, credo che vada visto in maniera costruttiva il fatto che, al di là dei tempi tecnici, ci si dilunghi per portare un contributo e mi ha fatto piacere che da parte sua ci sia stata quest'attenzione. Allo stesso tempo il comma 4 dell'articolo 43 sulle comunicazioni del Presidente prevede: "sulle comunicazioni sono consentiti brevi interventi dei Consiglieri, che non possono superare la durata di cinque minuti". È chiaro che in senso restrittivo si vuole intendere un intervento a testa, ma non c'è scritto! Vediamolo quindi come una voglia, ecco, di dare un contributo e di chiedere dei chiarimenti.
L'aspetto più politico invece riguarda la comunicazione fatta...in questo caso la proposta di legge UV-Stella Alpina arrivata con estrema urgenza...come chiesto nell'ultimo punto prima dell'impegno presentato attraverso la nostra mozione (punto 22 all'ordine del giorno), dove chiediamo, tra l'altro, alcuni altri punti, compreso il fatto di fare quest'intervento. Ci fa piacere che ci sia stata quest'accelerata, ci saremmo aspettati rispetto a questo forse un'attenzione e una condivisione per portare un argomento importante come questo all'attenzione di tutti, che sappiamo poi ha bisogno di trovare numeri, che non sono quelli della maggioranza attuale, per raggiungere un eventuale impegno, quindi beau geste sarebbe stato andare almeno a discuterlo al punto all'ordine del giorno presentato. In ogni caso cercare di mettere la firma sotto una riforma così importante prima degli altri arriva tardivo, perché già nella scorsa legislatura se ne era parlato.
Il gruppo UVP, con alcuni dei colleghi che sono stati rieletti, il collega Rosset, Viérin, hanno presentato a più riprese, ecco, proposte che potevano addirittura anticipare i tempi per questa legislatura e non c'è stato il tempo, prendiamo atto che i movimenti che facevano parte della scorsa maggioranza adesso durante la lunga pausa estiva hanno maturato un impegno nuovo, che li ha portati velocemente ieri sera a fare un comunicato stampa, a dire: "ci siamo noi per primi a dire che riduciamo e torniamo ai tempi dei venticinque". Mi è sembrato a livello politico andare un po' troppo oltre, comunque ci saremmo aspettati appunto una condivisione maggiore, che tanto dovremo poi trovare.
Credo che, leggendo poi il punto all'ordine del giorno che abbiamo presentato, visto che c'è quest'estrema urgenza di arrivare a ridurre i costi della politica...avremo altri tre punti sui quali poter discutere per farlo con la stessa urgenza con la quale il PD, anticipando l'impegno dei gruppi di opposizione della mozione, ieri sera ha ricordato, ecco. Grazie.
Presidente - Grazie. Non ho altri iscritti a parlare. Possiamo passare al punto 2? Punto 2.