Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 168 du 8 octobre 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 168/XIV - Disegno di legge: "Erogazione di un finanziamento straordinario a favore dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta-Conservatoire de la Vallée d'Aoste. Modificazione alla legge regionale 21 novembre 2012, n. 31 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Legge finanziaria per gli anni 2013/2015. Modificazioni di leggi regionali)."

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al collega La Torre.

La Torre (UV) - Grazie Presidente.

Colleghi, il complesso monumentale denominato "Torre dei Balivi", in Comune di Aosta, attualmente monumento di proprietà regionale, tutelato ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è stato destinato, con deliberazione della Giunta regionale n. 2083 del 20 giugno 2000, a sede dell'Istituto musicale pareggiato-Conservatoire de la Vallée d'Aoste. È sottoposto a lavori di restauro e rifunzionalizzazione, ora terminati. La commissione, sul disegno di legge in oggetto, ha avuto modo, con numerose riunioni, di approfondire e dibattere l'argomento, valutando le diverse posizioni ed ha arricchito la sua conoscenza sul tema, svolgendo un sopralluogo presso la Torre dei Balivi, per prendere visione della situazione in essere.

Il disegno di legge si evidenzia come conseguente alla necessità di portare a compimento la realizzazione dell'opera e perciò permettere i relativi insediamenti, tenendo conto dell'importanza del lavoro di formazione didattico, svolto dall'Istituto musicale pareggiato, sul territorio regionale, che coinvolge numerosissimi allievi, con le conseguenti necessità logistiche ed operative. L'importanza di rendere attiva la Torre dei Balivi in tempi brevi giustifica ampiamente l'utilizzo di una legge regionale straordinaria, che non sottrae nessuno spazio finanziario al funzionamento del complesso dell'Istituto musicale e della Fondazione Maria Ida Viglino, essendo, esse stesse, parti di armoniche integranti del medesimo progetto culturale e didattico.

Il disegno di legge dispone, all'articolo 1, un finanziamento straordinario a favore dell'Istituto musicale per l'acquisto degli arredi necessari all'allestimento della nuova sede. Tale articolo determina l'ammontare e le finalità del finanziamento straordinario; trattasi di un finanziamento vincolato all'acquisto degli arredi, la cui previsione è stata determinata e seguita di vari incontri tra i competenti uffici della Sovrintendenza per i beni culturali e attività culturali e l'Istituto musicale stesso pareggiato, docenti, personale amministrativo. Si precisa che i prezzi della maggior parte degli arredi sono stati ricavati dal mercato elettronico della pubblica amministrazione. Tali risorse finanziarie permettono di assicurare all'Istituto musicale pareggiato la possibilità di far fronte alla copertura delle spese per l'acquisto degli arredi e, conseguentemente, di espletare le relative attività da considerarsi di fondamentale importanza, in quanto finalizzate in generale allo sviluppo e alla diffusione della cultura musicale in Valle d'Aosta, sia presso i giovani che la popolazione adulta.

L'articolo 2 dispone un'autorizzazione di maggiore spesa per l'anno 2013, per il finanziamento di attività strettamente legate al proseguo di legge, relative all'acquisizione degli arredi per la sede di Torre dei Balivi, come la diffusione di inviti a presentare offerte, che si ritiene possano essere inviati ad artigiani e ditte della Valle d'Aosta operanti nel settore degli arredi su misura, con lo scopo di favorire il lavoro locale e dell'eventuale trasloco di arredi già presenti nella sede di via San Giocondo. Inoltre la suddetta autorizzazione di spesa riguarda l'ampliamento dell'offerta formativa e didattica di carattere sperimentale, legate anche alla progettazione, alla realizzazione e alla valutazione di attività da organizzarsi nei maggiori nuovi spazi, al fine dell'utilizzazione degli stessi.

L'articolo 3, infine, indica l'onere complessivo determinato in 323.500 euro, derivante dall'applicazione della legge e corrispondente alla somma delle cifre indicate nei primi due articoli; precisa che per la copertura di tali oneri sono utilizzate risorse destinate al funzionamento delle istituzioni scolastiche paritarie, le quali si possono trasferire in quanto si utilizzano per le medesime finalità: fondi statali. Autorizza infine, con forma di rito, la Giunta, a creare la richiesta di bilancio nella quale fa confluire la somma di 298.500 euro di cui all'articolo 1 e a procedere alla maggiore spesa di cui all'articolo 2. Grazie.

Presidente - Grazie, collega La Torre. Possiamo aprire la discussione generale. Ha chiesto la parola il collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Ho ascoltato attentamente la relazione del collega La Torre. Vorrei solo ricordare che nella scorsa legislatura, nel 2012, il gruppo ALPE sostenne la riorganizzazione legislativa su tale provvedimento, per riordinare, dal punto di vista non solo organizzativo, l'Istituto musicale pareggiato, quindi ci ha visti partecipi, nelle sedi opportune, nella commissione competente, e poi in aula. Dividerei in due il mio intervento, vorrei fare un primo intervento e, poi, aspettare le risposte dell'Assessore Farcoz.

Stiamo parlando di un finanziamento ad hoc, straordinario, a favore dell'Istituto musicale per l'acquisto degli arredi necessari all'allestimento della nuova sede. Nessuno mette in discussione, nessuno di noi ha messo in discussione la nuova sede, nessuno di noi ha voluto rifare la storia che il collega La Torre - che ringraziamo - ci ha fatto nella sua illustrazione, partendo dal 2000, nel momento in cui si è deciso di investire su una proprietà regionale pubblica, per poi creare le condizioni per utilizzare l'Istituto musicale.

Noi, oggi, affrontiamo questo disegno di legge - come dicevo prima - per un discorso di finanziamento straordinario; trattasi di un trasferimento vincolato all'acquisto degli arredi, la cui previsione è stata determinata a seguito di vari incontri tra i competenti uffici della Sovrintendenza per i beni culturali e le attività culturali (così riprendo le parole del relatore). Un percorso travagliato nelle commissioni, ma le polemiche non ci interessano, non mi interessano. Però noi siamo abituati a badare alla sostanza. Lunedì scorso, quando la commissione ha deciso di esprimersi su questo disegno di legge, la commissione tutta - e ringraziamo il Presidente La Torre - ha deciso, dato che non avevamo avuto, Presidente Rollandin, delle risposte a tutta una serie di quesiti che noi avevamo posto ormai tre settimane fa all'Assessore Farcoz...nuovamente, lunedì, abbiamo riproposto i nostri quesiti, diversi quesiti puntuali e, non avendo avuto risposte, la commissione ha deciso di prendere la penna e scrivere, nero su bianco, le richieste all'Assessore competente, e così feci la scorsa settimana, mercoledì.

Oggi, affrontiamo questo disegno di legge e non abbiamo avuto nessuna risposta! Avevamo cercato con i colleghi di fare delle domande semplici, non so se in buon italiano o no, ma quanto meno puntuali, e riassumo per tutti i colleghi quali erano state le domande. Avevamo suddiviso le domande soprattutto sulla situazione a oggi, lo stato dell'arte, la fotografia di tutto l'Istituto musicale, con probabilmente le sue criticità, mancanze di spazi. Il secondo quesito andava invece nell'altra direzione, il secondo quesito era sul domani, sulla riorganizzazione, dato che si tratta di un finanziamento ad hoc per degli arredi.

Ma questi dell'opposizione cosa vorranno ancora? Abbiamo messo loro a disposizione un computo metrico, abbiamo messo loro a disposizione anche il costo delle varie sedie, dei vari armadi, ma cosa vorranno ancora? Noi, in commissione, avevamo chiesto di conoscere la nuova riorganizzazione, e...leggo, magari può interessare ai colleghi, i quesiti che noi abbiamo posto all'Assessore competente, scritti da tutta la commissione, per avere la possibilità oggi di discutere sulla nuova riorganizzazione.

Il primo quesito andava in questa direzione: ad oggi quali sono gli spazi utilizzati dalle due scuole, SFOM e AFAM, quindi la fotografia, in modo che i valdostani sappiano, conoscano le criticità; quali i costi di gestione relativi al 2012, quindi un discorso di quali sono i costi di gestione, mi sembra che stiamo parlando sempre di più che la coperta è sempre più corta, e quindi volevamo conoscere i costi di gestione. Volevamo poi conoscere quante le locazioni passive e quali i costi...magari l'Istituto ha delle locazioni passive e quindi volevamo conoscere il costo della locazione passiva e i relativi costi di gestione. E poi, sempre sulla fotografia dell'oggi, quante sono le aule, quindi il numero di aule e l'orario di utilizzo da parte delle due scuole, quindi la fotografia, diciamo, dello stato attuale. La seconda...mi sembra capibile come domanda, mi sembrava che andavano in quella direzione... La seconda invece era, a nostro avviso, più interessante: quale sarà l'utilizzo della nuova struttura da parte delle due scuole: uno, se le due scuole potevano utilizzare la nuova sede; due, gli orari eventualmente per meglio dare delle risposte...a chi? Ai fruitori, l'obiettivo nostro sono solo i fruitori. Poi quanti spazi saranno conseguentemente dismessi...in tutte le famiglie, nel momento in cui si decide e si è ristrutturato la casa, si è ristrutturato l'appartamento, si è ristrutturato la sede, probabilmente si decide di dismettere qualcosa, e quindi la richiesta era: quanti spazi saranno conseguentemente dismessi? Successivamente, sempre nella stessa domanda: che risparmi si prevede di realizzare? Dato che probabilmente ci saranno delle dismissioni, e quali i relativi costi di gestione preventivati, se c'è un piccolo layout almeno per il 2014, il 2015...quindi io penso domande semplici, forse persino banali, proprio per avere tutti gli elementi oggi, in aula, per poter discutere questo finanziamento ad hoc. Terzo quesito che avevamo posto all'Assessore Farcoz: la sintesi del piano di riorganizzazione totale delle due scuole. E poi l'ultima, la quarta, ci sembrava...dato che avevamo chiesto questa delucidazione, sempre in commissione, e non avevamo avuto risposte, l'impianto, così come è stato predisposto...finanzia direttamente l'Istituto musicale...cosa vuol dire? Vuol dire che sarà l'Istituto musicale a occuparsi dell'appalto, e quindi la nostra domanda andava in questa direzione: con quale metodologia verrà svolta la gara d'appalto?

Ecco, Assessore, Presidente Rollandin, queste sono le domande che noi abbiamo posto in commissione; non le dico che cosa ci hanno fornito, perché ci siamo sentiti completamente presi in giro, perché a tutte queste domande non abbiamo avuto nessuna risposta! Allora, più volte in questa legislatura abbiamo parlato, in quest'aula, di avere quanto meno i documenti, di avere quanto meno la fotografia, di avere quanto meno cosa pensate di fare, almeno quello! Poi, magari, abbiamo delle idee diverse, abbiamo delle posizioni completamente diverse, ma noi vogliamo...i valdostani ci chiedono queste cose, vogliono conoscere, vogliono sapere! Penso che sia un diritto del Consigliere e un diritto dei valdostani conoscere quali sono le strategie. Ecco, io mi fermerei qui, perché sicuramente...magari l'Assessore Farcoz oggi avrà le risposte puntuali a tutti i nostri quesiti...e poi interverremo, successivamente. Grazie.

Presidente - Grazie collega Chatrian. Ci sono altri? La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Mi collego a quanto già detto dai colleghi, rispetto a questo punto all'ordine del giorno. Noi abbiamo partecipato, in quanto io sono uno dei componenti effettivi della II Commissione, quindi in particolare ho studiato con attenzione tutto; ci sono delle cose che, sinceramente, ci lasciano piuttosto perplessi. Quando ho ricevuto l'elenco dei mobili che venivano acquistati, sono rimasto un po' così, perché ci sono delle cifre che, secondo me, non sono assolutamente giustificabili, al di là del fatto che si tratti di arredo su misura e che "eventualmente" potrebbero essere fatti dagli artigiani locali, perché non c'è scritto da nessuna parte che lo faranno gli artigiani locali! Però qui c'è scritto quanto ci costano; allora: pannello più visual ingresso studenti, 5.700 euro; bancone front office di segreteria, 5.500 euro; bancone divisorio più tavolo per sala polivalente, 9.800 euro; tavolo sala presidenza, 12 posti, 3.500 euro; scrivania della presidenza, 1.650 euro; libreria presidenza, a giorno, 6.000 euro; libreria presidenza con ante (magari la prima non basta!), 5.000 euro; tavolo in direzione, 8 posti, un po' più piccolino dell'altro, 3.200 euro; un'altra libreria di direzione, sempre altri 6.000; una successiva scrivania di direzione (quindi sono due!), sempre 1.650 euro. Poi abbiamo ancora un bancone da guardaroba da 4.500 euro, un armadio guardaroba da 4.200 euro, un altro armadio guardaroba da 6.300 e, infine, un foyer espositivo da 5.700 euro, per un totale di 72.000 euro di mobili e arredi su misura.

Io ho visto i locali...alcuni, devo dire, sono stati restaurati e quindi sono di un certo pregio, moltissimi altri non lo sono affatto; però, ecco, mi viene in mente una domanda, la prima di tutta una lunga serie. Noi abbiamo scuole dove...non hanno più i soldi, manco per fare le fotocopie! Non è che sto dicendo niente di strano, lo sappiamo; poi abbiamo scuole che chiudiamo, dove diciamo: la prima non si fa più, e lì dobbiamo andarci perché non possiamo certo lasciare la sede vuota. Allora la domanda che ci siamo fatti noi è: vabbè, 300 e passa mila euro magari si possono anche destinare per qualcos'altro, una parte! Magari questi signori che fanno un lavoro egregio si possono anche accontentare di qualcosa di meno di una scrivania da 1.000 e passa euro o di una libreria da 6.000, perché insomma, forse, una maggiore attenzione ai costi è necessaria ormai, no? Che ne dite? E, quindi, noi abbiamo presentato una proposta per dire: vabbè, diamo anche i soldi a qualcun altro. L'abbiamo già presentata durante la discussione in commissione...ahimè, non c'è stato alcun tipo di riscontro! Ora, proviamo a ripresentarlo in aula e vediamo se adesso, magari, si capisce un po' meglio. Perché su tutta quanta questa questione dell'Istituto musicale c'è, insomma, l'abbiamo letto un po' sui giornali...poi adesso è capitato, guarda caso, proprio il primo disegno di legge, questo argomento ci ha ovviamente spinti ad approfondire la questione.

Ora, c'è tutta una questione molto lunga ed articolata che andrebbe fatta su questa scuola. In questo momento sinceramente, secondo me non è il momento, per quanto ci riguarda, di farlo in questa sede, per cui parliamo di un provvedimento specifico e cioè i soldi che diamo per arredare quel posto lì. E qualcuno mi ha detto, a queste mie, diciamo sollecitazioni in commissione, che occuparsi di queste cifre rispetto a quanto è stato speso, è un po' come occuparsi, quando fai un matrimonio, del costo dei calzini dello sposo, cioè hai speso talmente tanti soldi che adesso ti vai a preoccupare dei 72 mila euro...quindi, insomma, sono quisquilie. Beh, io voglio dire: non riesco a considerarle quisquilie perché, ahimè, non ho questa capacità di spesa in tasca e quindi mi sembra che siano un pozzo di soldi; però, per carità, se voi ritenete che siano quisquilie, possiamo anche andare avanti e quindi non importa, va bene così, tanto in fondo solo 72 mila euro, chi se ne frega!

Non entro nel merito poi degli altri costi, perché è vero che alcuni arredi verranno eventualmente presi dal MEPA, però c'è anche una serie...sono fuori dal MEPA, sono evidenziati anch'essi, tipo poltrone direzionali da 300 euro l'una o poltrone operative da 240 euro l'una, ne compriamo 23, anche queste per 5 milioni...520. Non voglio entrare nel merito delle poltrone, perché, per carità, sono importantissime, lo sappiamo tutti che le poltrone ci stanno a cuore, poi, per qualcuno di noi è come se fossero la propria vita. Però devo dire che per una scuola, perché stiamo parlando di una scuola, e anche degli uffici amministrativi di una scuola, mi sembra un tantinello esagerato! Ho meditato anche su questo e ho detto: vabbè, forse c'è qualcos'altro dietro questa spesa di 323.000 euro e in effetti, c'è: ci sono 25.000 euro per...aspetti che lo leggo, perché l'ho chiesto con precisione...per una sorta di programma di formazione, per vedere eventualmente che altra offerta formativa fare rispetto a quella che c'è già. Vabbè, io ho chiesto all'Assessore competente e la domanda era: qual è l'utilizzo effettivo dei 25.000 euro, ed in particolare chi e che cosa viene pagato rispetto alla voce dell'ampliamento dell'offerta formativa legata alla progettazione e alla valutazione di attività da organizzare in nuovi spazi, al fine di organizzare gli stessi. Ho ricevuto una risposta che non c'è né chi, né che cosa, c'è l'ho qua, volendo la possiamo guardare insieme... Mi rendo conto che, visto l'intervento di prima, probabilmente, io ho un italiano molto carente, e quindi quando scrivo le mie domande non vengono comprese. E adesso non so più veramente cosa fare, perché io, questo qui, è solo...no, ecco, un'idea l'ho avuta in questo frattempo...devo chiedere agli uffici sotto, quelli del legislativo, se mi correggono le domande, in modo che voi le capiate e ci rispondiate! Magari le devo mettere in francese, mi farò aiutare dai colleghi qui, che sicuramente lo sanno molto meglio di me, però basta che alla fine, una volta che facciamo una domanda, ci diate una risposta corretta e coerente, perché sennò ci sembra, come dire? un gioco piuttosto...come dire? non posso dire esattamente come, ma avete capito!

E infine, quindi, vorrei che fosse chiaro che noi, giusto per precisare perché non vorrei che partisse subito una campagna stampa che noi siamo contro la scuola, per carità...oppure che siamo contro l'arredamento di quella sede! Ma neanche per sogno! Noi siamo contro la spesa che c'è qui dentro, che è assurda secondo noi, chiaro? Si può fare la stessa cosa spendendo tranquillamente la metà e l'altra parte destinarla a qualcosa di altrettanto urgente. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Se non ora, quando? Se non ora, di fronte al fatto che l'arredamento di una nuova e prestigiosa sede destinata all'Istituto musicale pareggiato, se non ora quando chiedere come verrà dato adempimento alla legge che istituisce in modo separato due entità: l'Istituto musicale pareggiato e la Fondazione musicale? Qualcuno dirà: vabbè, ma è un provvedimento quello, che verrà successivamente, noi intanto cominciamo ad arredare la sede e poi si vedrà. En no! Non funziona proprio così! Perché da quando quella sede fu pensata, di acqua ne è passata sotto i ponti e nel frattempo è arrivata anche una gravissima crisi economica, scelte pesanti dei Governi nazionali sul bilancio regionale e, quindi, certi metodi e certi modi di ragionare e di fare, la politica valdostana li deve cambiare. Il modo di amministrare non è più quello, ma intanto cominciamo a spendere, poi vediamo dove si va...12 milioni di euro spesi in un'opera sicuramente significativa e prestigiosa...perché nessuno di noi nasconde che dietro al recupero di quella Torre, diciamo antica, romana, poi medioevale, vi sono state delle scoperte archeologiche di fascino, estremamente significative, che vedremo se poi verranno confermate anche dalle successive indagini scientifiche, però sicuramente un'opera che andava recuperata, messa a disposizione della comunità e valorizzata anche attraverso un utilizzo. Quindi non ci limitiamo a recuperare i beni architettonici, ma le diamo anche una funzionalità...perché non un Istituto musicale? Quindi non discutiamo quella scelta, però pensate: quando fu fatta quella scelta, qualcuno ipotizzò che si sarebbero alleggeriti i costi di gestione, probabilmente non sarebbe più servita l'attuale sede della Fondazione musicale, avremmo avuto una nuova sede a disposizione.

Passano gli anni, prima che si arrivi al compimento dell'opera e...cosa accade? Accade che la Fondazione musicale cresce, si amplia, ha successo - e questo è un bene, eh, per la comunità -, aumenta il numero degli alunni e, in qualche modo, sfugge al controllo della spesa, sfugge in modo particolare nel momento in cui scelte anche obbligate da normative nazionali portano alla creazione di due distinte entità: un Istituto musicale pareggiato, che è come avere un Conservatorio, è il Conservatorio della Valle d'Aosta, e il permanere di una Fondazione musicale che ha ancora più alunni, che ha ancora più successo tra la comunità valdostana, che ha altri costi ancora aggiuntivi.

Allora che cosa abbiamo cercato di capire? Visto che - non dimentichiamo - si sono dimessi due Consigli di amministrazione, il Consiglio di amministrazione dell'Istituto musicale pareggiato e si è dimesso il Consiglio di amministrazione della Fondazione musicale - due dimissioni, mica una cosa da ridere!...chi gestisce questa cosa qua, in questo momento? Un Commissario unico! Ci risiamo con questo amministratore unico, no? Quando non si sa che pesci pigliare...un esperto di musica? No, non è un esperto di musica! Non ci sa dire nulla su strumenti, su aule, su quante aule servono, non sa nulla di Conservatorio, è un esperto commercialista, uno che si occupa dei fallimenti, di quando le cose vanno male, va a vedere dov'è che si può tagliare, risparmiare qualcosa...cioè mette il naso. E, quindi, abbiamo avuto l'audizione...qui è assente, per combinazione, l'Assessore Marguerettaz...volevo ricordargli che, nonostante non facessimo parte di quella commissione, abbiamo seguito anche quei lavori...lui che...diciamo sta attento a chi c'è, chi non c'è nelle commissioni, eravamo ben presenti a quei lavori, come Partito Democratico, e, all'incontro con questo commercialista, nulla ci veniva detto...cioè dice: sto ancora guardando, sto ancora scartabellando, certo qui c'è da riorganizzare, c'è da mettere a posto, c'è da mettere in ordine...nulla ci sapeva dire se le attuali nuove 17 aule più un auditorium, più altre aule d'ufficio, in qualche modo avessero assorbito i costi di affitto di altre strutture che potevano essere dismesse. Una domanda abbastanza banale, visto che è il commissario, il factotum di due istituzioni che ha in mano i conti, l'unico che ormai ha in mano i conti, gli abbiamo chiesto questa semplicissima domanda. Se non ora, quando?...dirci: quanto ci costerà l'Istituto musicale pareggiato più la Fondazione? Quanto ci costerà la gestione di questa nuova struttura, più le gestioni degli affitti vari? Una domanda banale che chiunque si fa quando fa la casa nuova...ci si tiene la vecchia o la si dismette? Si tengono due case, si fa la seconda casa? Cioè sono cose che ogni famiglia affronta e, prima di comprare la lavastoviglie, la cucina, e quant'altro, si fa anche il calcolo se può mantenersi la casa vecchia o se deve venderla per comprare i mobili nuovi!

Stiamo chiedendo a quest'Amministrazione regionale, come prima, adesso...semplicemente di dire: siete in grado di fare i conti che fa il comune cittadino nell'amministrare i suoi soldini? Voi che amministrate soldi pubblici, voi che avete in mano i cordoni della borsa, ce lo dite quanto costa l'Istituto musicale pareggiato nella nuova sede più la Fondazione che ospita la SFOM? Ce lo dite? Anche solo a livello di utilizzo degli spazi...perché, fra l'altro, la legge ci offre uno strumento nuovo, innovativo, della convenzione, cioè l'Istituto musicale pareggiato e la Fondazione possono convenzionare l'utilizzo di strumenti, possono convenzionarsi per l'utilizzo degli spazi; quindi, pur essendo due entità distinte, possono convenzionarsi nella gestione di questi spazi. È in atto un lavoro di convenzione? Si può fare qualcosa in quella direzione per risparmiare?

Risposte dell'Assessore: lasciate lavorare il commissario...come lasciate lavorare il commissario? Noi dobbiamo votare oggi! Il commissario si è preso sei mesi, due sono già decorsi, dobbiamo aspettare quattro mesi prima di avere questa risposta...ma sul calcolo dei quattro mesi, l'Assessore in questo ha fatto un errore, perché noi ben prima della fine dei lavori del commissario avremo da approvare il bilancio regionale, e in quella sede bisognerà scrivere una cifra chiara e tonda di quanto ci costerà l'Istituto musicale pareggiato nella nuova sede e il pezzo Fondazione musicale con gli annessi. Come faremo, se dovremo aspettare sei mesi e avere la risposta del commercialista, a scrivere quella cifra? Che cifra scriveremo? Perché non ce la può già dire adesso? visto che fra 15 giorni incontreremo il Presidente per parlare delle linee di indirizzo del bilancio, ci dirà se investiremo sull' Istituto musicale sulla musica ad altissimo livello o se faremo altre scelte...perché tenerci e dirci: votate i mobili e non vi diamo informazioni sul resto?

E altro passaggio ancora più delicato, e altro passaggio ancora più delicato che arriva per ultimo, ma che è il primo: ma prima dell'arredo, che siamo consapevoli, essendo la Fondazione musicale pareggiata diciamo un bene architettonico...ci sono dei locali di pregio sicuramente di altissimo valore, però ci sono dei locali anche assolutamente nuovi, ex nuovo, cemento armato cubo, che non c'entra niente con la parte storica del muro romano e nulla ha a che vedere con l'antico graffito medioevale, che è una cosa che nessuno può negare...il PD ha anche diffuso immagini e ha raccontato la bellezza di quel sito, no? Ma ci sono anche locali assolutamente nuovi che nulla hanno di valore storico e monumentale, che poi sono la maggior parte delle aule.

Allora il ragionamento che stiamo facendo: prima di questi mobili, non si dovrebbe fare un ragionamento anche sul personale per evitare "Casino 2, la vendetta" nell'Istituto musicale? Cioè 60 milioni di investimento e 150 a casa...poi facciamo la leggina dell'IRAP, no, per dire: ci occupiamo di dare posti di lavoro e fare all'Istituto musicale la stessa operazione, spendiamo, continuiamo a spendere e poi diremo ai più deboli, non certo agli insegnanti di ruolo, titolari, quelli non si toccano!, ma a quelli che hanno un contratto di collaborazione, a quelli che hanno un contratto, diciamo, che in questi anni era stato un po' improvvisato, là bisogna fare un altro tipo di contratto, cioè tagli alle retribuzioni della parte più debole, cioè la parte SFOM, tagli alle collaborazioni.

Noi del PD-Sinistra VdA non ci stiamo! Prima dei mobili per noi ci sono i lavoratori, e quindi abbiamo chiesto, se non ora, quando? visto che parliamo di 300 mila euro, se non ora quando? Abbiamo chiesto: ci dà delle garanzie Assessore, ci dà delle garanzie, grande commissario unico sulla tenuta dei posti di lavoro? Se funzionerà il meccanismo della convenzione per salvare i posti di lavoro? Questo si vedrà successivamente, per ora compriamo mobili! Allora li comprate sotto la vostra responsabilità, perché noi diciamo: senza queste risposte, oggi, noi non ci sentiamo di avventurarci in questo tipo di spesa. C'era tutto il tempo per fornirci dei chiarimenti, che tra l'altro sono urgenti, cioè tra l'altro sono chiarimenti che dovevano essere dati già ieri a questo tipo di personale, perché è scoppiato il caso di un dirigente, quindi c'è un problema di gestione dei contratti, esplosivo, rispetto alla questione dei costi, nell'Istituto, perché le famiglie che hanno dei ragazzi che studiano musica in quella scuola si aspettano garanzie rispetto al funzionamento di questo Istituto.

Quindi il fatto di non votare questo provvedimento non è un fatto che va contro l'Istituto, ma è un fatto che "è per", è per fare chiarezza, che è per garantire alle famiglie di avere un servizio di un certo tipo, e non per lanciarsi sempre all'avventura: noi votiamo questo, poi si vedrà! Questa era la politica prima 2009, prima 2008, prima della crisi: spendiamo e poi si vedrà, tanto il bilancio cresceva! Oggi il bilancio decresce, e quindi non si può più fare questo tipo di ragionamento...sbagliato allora, ma. Oggi. non solo sbagliato, devastante!

Si dà atto che dalle ore 12,14 assume la presidenza il Vicepresidente André Lanièce.

Lanièce (Presidente) - Grazie. Qualcun altro vuole intervenire in discussione generale? Ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy ne ha la facoltà.

Bertschy (UVP) - Sì, sul tema di questo finanziamento evidentemente cogliamo, per quello che ci riguarda, la necessità di completare l'opera di investimento fatta con la Torre dei Balivi e soprattutto la necessità di dare una risposta alle carenze di spazi che si sono ormai determinate nello sviluppo della Fondazione negli anni. La Fondazione, come è stato ricordato, è cresciuta, ci sono molti più allievi, gli utenti, ci sono molti più allievi delle scuole, l'Istituto e la Fondazione hanno dato un grande contributo di crescita culturale e hanno fatto un intervento importante, a mio avviso, per tutto quello che riguarda la promozione della musica nei giovani e nella popolazione. Oggi, conoscendo anche abbastanza dettagliatamente la situazione, rilevo nella carenza degli spazi uno dei problemi principali della difficoltà di gestione, una serie di problematiche che poi negli anni si sono rilevate, quindi ben venga la nuova sede e, a nostro avviso, ben venga il progetto che porta al completamento di questo percorso.

La sottolineatura che vogliamo fare è che, vista la situazione, che oggi si determina, visto il momento che stiamo vivendo, l'importante è che questo finanziamento riesca a dare risposta a tutte le necessità che si stanno un po' verificando nel "dopo applicazione" della legge; una legge che è stata sicuramente fondamentale per creare le condizioni definitive di gestione, che però ha evidentemente creato delle criticità dovute anche alla velocità con la quale si sono dovute adempiere tutta una serie di funzioni. E questo lo voglio dire perché il mondo, quel mondo è un mondo che ha comunque bisogno di essere gestito, regolamentato e va fatto con calma e credo che in questo senso possa essere d'aiuto il fatto di lavorare sulle due entità con un'univa visione, in questa fase di riorganizzazione e di riassetto delle scuole.

Detto questo, la necessità che noi vediamo, appunto, è quella di far sì che questo finanziamento possa permettere di assolvere a tutte le problematiche che ci sono ancora. Abbiamo delle sedi...una sede principale che è quella di oggi, di San Giocondo, che avrà bisogno di essere ancora utilizzata, che, per quelle che sono le mie conoscenze, sarà utilizzata dalla Fondazione Istituto musicale, anche su questa verranno fatte delle verifiche, per capire se sarà necessario fare degli investimenti. Le scuole si stanno dividendo, stanno lavorando sulla divisione degli strumenti e bisognerà capire se saranno sufficienti. La grande capacità che la legge ha dato è quella di lavorare sulla convenzione, e quindi questa convenzione va vista in termini materiali, va vista anche per la gestione dell'offerta formativa in futuro, perché le scuole crescono di utenza, diminuiscono di utenza, quelle sono scuole particolari dove si studiano tanti tipi di apprendimento musicali, quindi le due scuole possono con la legge diventare finalmente complementari e va data loro la possibilità di lavorare con serenità per il futuro, evidentemente pensando che poi ad un certo punto bisognerà decidere dove ci si ferma, quanta utenza si raccoglie e qual è il progetto sostenibile nei prossimi anni.

Come Union Valdôtaine Progressiste, con tutte le attenzioni del caso, ci terremmo a far sì che il finanziamento erogato all'Istituto desse risposta a tutte le necessità attuali, per far sì che le scuole possano partire in maniera corretta a partire dall'anno 2014, con nuove sedi, nuovi arredi, con delle convenzioni in ordine e con tutto il lavoro che sappiamo che c'è da fare, e con l'attenzione che ci deve essere...ho colto nell'intervento del collega Cognetta tutto quello che credo ci debba essere in un buon amministratore, il fatto di non sperperare, se possibile, dei soldi e comprare delle cose troppo costose; credo che questa è un'osservazione che arriverà e che non c'è nessun motivo per non raccogliere da parte di chi dovrà fare questi investimenti. Ripeto: l'importante è che a partire dal 2014 la Torre dei Balivi sia una sede attiva e speriamo velocemente, appunto, ma che anche la sede di San Giocondo dia delle risposte e che le scuole abbiano la possibilità di completare, ribadisco, con le convenzioni, l'utilizzo di tutto quello che oggi c'è e che si dia alla fine un bilancio definitivo sul quale noi poi si dovrà lavorare in maniera chiara.

Nel raccogliere le osservazioni che sono pervenute dalla minoranza, che credo siano tutte legittime per conoscere i futuri costi e per giustamente capire che un giorno che avremo una sede in più probabilmente sarà non solo necessario, ma obbligato togliere qualche altra sede che c'è sul territorio...dicendo questo, però, dico che finalmente avranno la possibilità un po' tutti di lavorare bene senza, soprattutto le famiglie avranno la possibilità di non disperdere energie a portare da una parte all'altra gli utenti. La necessità è quella di investire negli arredi, negli strumenti, la necessità è di far sì che Istituto musicale pareggiato e Fondazione abbiano, attraverso questo investimento, le risposte che aspettano per completare i passaggi determinati dalla legge ed è per questo che auspichiamo che ci sia rispetto a questo una risposta. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 12,15 riassume la presidenza la Presidente Emily Rini.

Rini (Presidente) - Grazie collega. Ci sono altri che vogliono intervenire sempre in discussione generale? Se non ci sono altre richieste, possiamo chiudere la discussione? La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola all'Assessore Farcoz.

Farcoz (UV) - Merci Madame le Président. Buongiorno a tutti.

Sì, vorrei ricordare per l'ennesima volta che con questa legge si va a erogare un finanziamento straordinario. Quello che riguarda il finanziamento ordinario con tutti i costi di gestione...li conosciamo, e sono dati dalla legge 22 del 2012, di 2.660.000, dalla legge regionale 8 del '92 di 124.800 e dalla legge 8 del '92 a 1.330.000, quest'ultimo per la SFOM; la prima, invece, per l'Istituto musicale pareggiato. Per quanto riguarda poi la gestione, come ho già detto in commissione, stiamo valutando, perché il commissario Pessina, insieme all'Assessorato, sta valutando le economie da adottare, quindi aspettiamo la fine di questi lavori e poi ne potremo discutere di nuovo insieme in commissione per eventualmente adottare le economie che sono necessarie in questo periodo.

Com'è stato ben relazionato dal collega La Torre, che ringrazio, la suddetta legge ci permette di portare al termine i lavori del complesso monumentale Torre dei Balivi e destinarlo con la DGR del 20 giugno del 2000 a sede dell'Istituto musicale pareggiato-Conservatoire de la Vallée. La II Commissione ha potuto visitare in data 18 settembre tale monumento, e credo abbia potuto apprezzare la cura con cui sono stati effettuati i lavori e la valenza archeologica del plesso. Inoltre, abbiamo potuto apprezzare la funzionalità logistica delle aule allestite appositamente per espletare al meglio l'attività didattica del Conservatorio. Dopo 13 anni e 12.000.000 di euro questo monumento potrà essere riconsegnato alla comunità nella veste di un importante centro culturale valdostano. Per permettere alla popolazione valdostana di apprezzare questo importante monumento storico, stiamo prevedendo, come Assessorato, delle giornate di apertura al pubblico che probabilmente verranno fatte nel mese di dicembre.

Ora, riprendendo la legge, quindi questa legge puntuale di oggi, che include al suo interno il finanziamento straordinario per le voci arredi e ampliamento dell'offerta formativa sperimentale, rispettivamente di 298.500 e 25.000 euro, è bene ricordare che rappresenta l'ultimo step di valorizzazione del monumento prima del suo specifico utilizzo ovvero il 2,5 percento dell'investimento totale del monumento. È bene precisare, inoltre, che nel rispetto del decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42, il Testo Unico, Codice dei beni culturali, è necessario perseguire la tutela e la valorizzazione del complesso monumentale. Pertanto, nel rispetto del testo unico e delle sue linee guida, il costo di 298.500 è così ripartito: 93.000, arredi standard da acquistare in MEPA (e poi valuteremo come verranno fatti gli acquisti); 72.000, arredi su misura; 53.050 sistema informatico telefonico e sistema logistico del complesso; 26.602, spese tecniche più varie, IVA esclusa. Per quanto riguarda l'ampliamento dell'offerta formativa, la legge 228 del 24 dicembre 2012, la legge di stabilità, prevede che entro la fine del 2013 tutti i Conservatori, ai sensi della legge 508 del '99, concludano la procedura di messa ad ordinamento di tutti i bienni accademici di secondo livello, che corrisponderanno al livello di spendibilità del titolo, agli attuali diplomi finali del vecchio ordinamento che ad oggi vengono ancora rilasciati. In fase transitoria, nella quale vecchi percorsi fino ad esaurimento degli iscritti e nuovi percorsi coesisteranno, va pertanto previsto un ulteriore aggravio di spese in termini di discipline, da attivarsi al fine di garantire il rispetto delle norme ministeriali e il diritto, da una parte, agli studenti del vecchio ordinamento, di concludere il percorso di studi e, dall'altra, degli iscritti ai nuovi triennali AFAM per proseguire. Questa è la documentazione rilasciata alla commissione che il Consigliere Cognetta evidentemente non ha avuto modo di leggere.

Comunque questa legge di finanziamento straordinario è per affermare che con il futuro affidamento del complesso al Conservatoire si potranno risolvere numerosi problemi ora presenti nelle scuole e che parzialmente hanno portato al ben noto commissariamento. Qui mi trova d'accordo il Consigliere Bertschy sul fatto degli spazi, numero di sedi elevato (al momento vi sono circa 7 sedi e stiamo vagliando quali si possono abbandonare e quali invece dovranno essere mantenute), trasporto degli strumenti, personale di assistenza dislocato nelle sedi diverse (c'è tutto un personale tecnico che viene "sballonzolato" da una parte all'altra in tutte queste sedi, giustamente non ha una sede unica, e pertanto crea dei problemi a livello di personale). Evidentemente tali voci sopra elencate, oltre ad aggravare i bilanci, affitti più assicurazioni e strumenti, inficiano negativamente nella didattica. A titolo esemplificativo cito l'impossibilità delle scuole di avere un auditorium; solo il Conservatoire effettua circa 40 concerti/anno, si affittano sale dai 500 ai 900 euro l'una, in cui si sommano i costi di trasporto e assicurazioni strumenti...ricordo che l'auditorium questa volta sarà presente...tutti problemi ai quali il commissario sta lavorando seriamente e che, grazie al trasferimento della Torre dei Balivi, verranno o cercheranno di essere risolti.

Vorrei dunque concludere che, per quanto riguarda la sensibilità nei confronti della SFOM, la quale vive gli stessi problemi sopracitati, è pertanto un trasferimento del Conservatoire da questa sede alla Torre dei Balivi, ovviamente è un beneficio anche per loro. Per tale scuola pertanto le assicuro che sia da parte dell'Assessorato che da parte del Commissario vi è la massima attenzione, tant'è che oltre alle ricadute benefiche di tale legge sono già state programmate delle attività congiunte. Per quanto riguarda invece il discorso "il mondo è cambiato", ha perfettamente ragione il Consigliere Donzel: infatti, nel 2000, avevamo 473 allievi con 50 docenti; nel 2013, 1.082 allievi con 86 docenti, più tutti i corsi di master class a cadenza periodica. Questi numeri, quindi, dimostrano chiaramente la situazione di ottima salute che la SFOM e l'Istituto Conservatoire godono...è pertanto anche la loro capacità attrattiva dal punto di vista didattico. Non votare questa legge, pertanto, significherebbe precludere la didattica a questi due centri. Per il momento io ho finito e poi ribadirò ulteriormente in fase di voto.

Scusate, volevo solo...giustamente, a completamento dell'informazione....per quanto riguarda la procedura per la fornitura e la posa degli elementi di arredo standard per complessivi 93.000 euro si ipotizza la redazione di un avviso di gara da pubblicare sul MEPA; per la fornitura e la posa di elementi di arredo su misura 72.000 euro, IVA esclusa, si ipotizza l'avvio di una procedura di gara aperta, secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa; per la fornitura e la configurazione del sistema informatico di 25.000 euro, IVA esclusa, si ipotizza di procedere tramite convenzione CONSIP; per la fornitura e posa della segnaletica per le percorrenze ammontanti a 25.000 euro, si ipotizza di procedere ai sensi dell'articolo 124, decreto legislativo 163/2006, essendo l'importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto, previa l'acquisizione di preventivi, a seguito di indagine di mercato. Merci.

Presidente - Grazie. Ci sono richieste per dichiarazione di voto? Non ci sono? La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Mi sorprende che oggi comincino ad arrivare i primi dettagli, cioè oggi scopriamo che ci sono 7 sedi...però ovviamente non conosciamo l'entità degli affitti e si comincia a dire: prefigureremo, ragioneremo nella riduzione della spesa. Ovviamente si fa l'elogio alla crescita di una scuola, e come non farlo? Migliaia di alunni testimoniano la crescita della qualità dell'istruzione e formazione...però vorrei precisare che qualche settimana fa facevo notare come molti giovani che si iscrivono all'Institut Agricole, in obbligo scolastico, non vengono ammessi; molti giovani che in obbligo scolastico si iscrivono all'IPRA non vengono ammessi!

Allora la domanda che faccio: all'Istituto musicale non c'è un tetto, non c'è un limite? cioè, se creiamo una sede nuova poi ne facciamo una ancora più grande, un'altra...perché quella sede doveva prendere tutto...oggi capiamo che non prende tutto, ma abbiamo la certezza che già almeno avremo due sedi, due sedi distinte. Si procede in questa linea? Oppure a un certo punto si dirà: ah, ma noi...la frase che dite a tutti, agricoltori, artigiani, eccetera...ah, ma noi vorremmo, ma lo Stato nazionale ci ha tagliato le risorse, non si può. È questa la politica dell'Amministrazione? Noi abbiamo chiesto questi dati precisi "prima", perché non vorremmo che...come è accaduto per i forestali, per gli impianti a fune, come accadrà per il casinò...saranno a cadere i più deboli, quelli che hanno un contratto di collaborazione. Nel momento in cui bisogna aiutare i più deboli, noi garantiremo scrivanie di lusso a pochi e daremo un calcio nel sedere a quelli che invece devono viverci con il lavoro. Di questo non abbiamo avuto nella sua replica nessuna garanzia, salvo i soliti impegni: vedremo, cercheremo, proveremo, che, "prova provata", hanno colpito i deboli e mantenuto i forti!

Presidente - Grazie. Non ho altri iscritti a parlare. Passiamo all'esame dell'articolato? Vi sono altre richieste d'intervento? La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Solo per due precisazioni. La prima: sul tema dell'Istituto musicale pareggiato, dello SFOM, la grande discussione era stata fatta al momento dell'approvazione della legge, quando è stata fatta questa legge c'era stata un'illustrazione molto dettagliata di quali erano le finalità e dove si voleva arrivare con questa presa di posizione, che era stata condivisa e, in più, voglio anche dire che alcuni dei problemi che erano sorti con la legge a proposito della ricongiunzione dei lavoratori, per fortuna è stata risolta positivamente. Lo vorrei sottolineare, perché non era banale: quando si è fatto il trasferimento c'era un problema serio, che era stato sollevato anche dalle parti sindacali, per quanto riguarda la ricongiunzione delle posizioni dei singoli dipendenti, perché questo passaggio poteva comportare un esborso non indifferente per quanto riguarda la ricongiunzione, che, come sapete...se a qualcuno interessa, qui c'è il documento che riferisce che l'INPS ha accolto questa richiesta di ricongiunzione non onerosa. Quindi credo che questa sia una notizia positiva per quanto riguarda quello che era l'intento con cui si era partito con questa legge che creava le due entità, non era per penalizzarle, ma per aiutarle.

Detto questo, vorrei specificare soprattutto un aspetto che sicuramente dovrà essere affrontato, a oggi non è stato ancora affrontato: il discorso della capienza e del limite a cui si dovrà pur arrivare, perché come per tutte le strutture, per tutte le classi - il collega Donzel ha citato l'IPRA e lo IAR - ci sono dei limiti strutturali. Anche qui ci sono dei limiti strutturali, e quindi si dovrà immaginare di avere un limite nella capienza di quello che è la possibilità di crescere anche come scuola, non è che è infinito, anche qui ci dovrà essere un ragionamento su questo, lo voglio anticipare, in modo che non ci siano...

A oggi si è soprattutto guardato all'esplosione della SFOM dove tutti i corsi sono completi chiaramente oggi andiamo a completare, con questo investimento, una struttura che è costata quello che è costata, ma perché era su un bene tutelato, e anche gli interventi che sono stati fatti all'interno avevano dei vincoli importanti, e anche nella predisposizione dell'arredo, come vi è stato detto e come avete sottolineato, ci sono alcuni mobili che non sono di serie ma sono mobili creati apposta, quindi probabilmente avranno anche un costo superiore. Per il resto, malgrado la spettacolarizzazione dei costi, credo che è ancora tutto da definire. Sui costi dei singoli si andrà a una licitazione, a una gara a vedere quelli che proporzionalmente rispetto alla qualità costano meno, quindi non è che è scritto quello a titolo esemplificativo.

Allora, credo che oggi, vi sia la necessità di chiudere un percorso, che vuol dire trasferire all'interno di questa sede chi possa lavorare, perché se non facciamo questo passaggio il problema è che non possiamo utilizzarla e quindi ragionare sicuramente in termini ancora più esaustivi a dare quelle risposte che alcuni dei colleghi hanno rappresentato e che sono corrette. Non è una situazione, credo, che può crescere all'infinito, obiettivamente dobbiamo dare delle dimensioni, sia per i corsi che per quanto riguarda il pareggiato. Quindi questo lo dico da adesso, è corretto, è una valutazione che dovrà essere fatta, che qui ancora non c'è, ma che dovrà essere fatta, perché è bello dire che c'è stata l'esplosione di domande, ma bisognerà anche far fronte a quelli che sono correttamente questi impegni.

Quindi credo che il provvedimento ha sicuramente dei limiti, ma ha il vantaggio di mettere fine a un discorso che altrimenti rimane monco, diversamente per il prossimo anno non si ha la possibilità di spostare all'interno e anche di sistemare un po' meglio quella che oggi è una situazione nella sede di San Giocondo obiettivamente difficile. Ecco, questo credo che sia un aspetto, poi ci sono tante problematiche ancora aperte, che sicuramente non risolviamo con questo provvedimento. Questo provvedimento risolve la questione dei mobili, questo è l'acquisto degli arredi. Non è che abbiamo chiuso il percorso e le valutazioni su quelli che sono i rapporti, le convenzioni che devono ancora essere scritte, le modalità con cui raccordarci con quello che è l'attuale con il futuro, e quindi anche con le possibili chiusure di sedi o raccordo in modo diverso...il problema dell'utilizzo degli strumenti, il problema della contabilità legata a queste modalità di funzionare...c'è tutto un lavoro molto importante da fare. Quindi io credo che sia corretto oggi portare questo provvedimento, che va a completare un lavoro iniziato da molto, fatto molto bene da quello che voi stessi avete visto, quindi è un lavoro che è sicuramente di pregio e darà una particolare visibilità all'Istituto pareggiato che merita questo tipo di attenzioni.

Presidente - Grazie. Non ci sono altre richieste di dichiarazione di voto? Possiamo passare all'esame dell'articolato? Passiamo all'esame dell'articolato e all'emendamento n. 1. Qualcuno che vuole illustrarlo? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Sì, l'emendamento va nella direzione dell'intervento e anche di una serie d'interventi, compresi quelli relativi all'attenzione verso il personale che sono stati fatti correttamente dal collega Donzel. Va nella direzione di offrire, attraverso questo contributo, la possibilità in questo caso di una qualità del servizio che viene dato a tutti i lavoratori e a tutte le famiglie, e soprattutto di far sì che questo investimento possa permettere con oculatezza la spesa che deve essere affrontata. Allora, quello che vogliamo dire è che ci sia giustamente l'investimento per garantire una sede nuova, con tutte le attenzioni che va data alla sede che rappresenta, ma un'attenzione anche a quello che serve per portare avanti le scuole, quindi gli strumenti, una valutazione se in questa fase di riorganizzazione del parco strumentale c'è necessità di comprare nuovi strumenti, e soprattutto un'attenzione alla sede che rimane, che deve avere, non avendo pari dignità in termini di strutture...ma almeno avere pari qualità per chi la utilizzerà, sia nel lavoro che...

Quello che chiediamo è che questi soldi vengano dati a tutte e due le entità, che soprattutto vengano spesi con l'attenzione che deve esser data, perché immaginiamo che non ci saranno altri finanziamenti straordinari in favore della Fondazione per ulteriori spese che eventualmente si dovessero rappresentare. Quindi è con questo spirito costruttivo verso tutte e due le entità che proponiamo l'emendamento e non per togliere a qualcuno, ma per far sì che ci siano le necessarie attenzioni per poter avviare bene il lavoro in futuro.

Presidente - Grazie. Per la risposta sull'emendamento, la parola all'Assessore Farcoz.

Farcoz (UV) - Merci Président.

Sì, dunque, la spesa di 298.500 è dimensionata sugli acquisti degli arredi. Noi siamo ovviamente d'accordo a collaborare e in qualche modo far passare gli investimenti sia nel pareggiato che nella SFOM; andrebbe bene questa frase, però con l'aggiunta di "se eccedenti", perché dal nostro punto di vista dubito che ci saranno dei risparmi e, se ci saranno dei risparmi nel mercato elettronico, allora possiamo in qualche modo utilizzarli per la SFOM. In questo modo non c'è una divisione dell'investimento. Non si capisce qual è...più o meno, la...perché altrimenti non andiamo ad arredare la Torre dei Balivi.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Ma, sì, tra l'altro, voglio dire...non lo dovrei dire io, ma sembra che poi si aggiunga un pezzo per qualcuno, allora poi magari andiamo proprio nella direzione di alcuni interventi che sono fatti... A noi pareva una formulazione che permetteva, a chi aveva in dotazione il finanziamento, di darsi le priorità, quindi gli arredi sono la priorità 1, però magari con un piccolo risparmio nella valutazione delle cose, si possono anche trovare delle altre priorità e poter loro dare risposta. Però "eccedenti" mi sembra...ma l'eccedenza la valuterà il proprietario del finanziamento, ma scriverlo in legge mi sembra...eccedenti...io credo che sia una cosa che non è utile in questo momento, e non dà la risposta a quello che noi chiederemmo...ma noi non diciamo di toglierli, diciamo semplicemente di verificare. Ma c'è da fare una gara, c'è da capire se tutto quello che è stato messo nell'elenco serve! Noi avevamo valutato 60 sedie dentro e 60 sedie fuori, siamo andati un po' nei dettagli...sono delle cose che magari con questa aggiunta possono essere un po' riformulate e trovati dei risparmi. Ecco, l'eccedenza mi pare...io, rispetto al termine "eccedenza" e all'emendamento presentato, sono contrario, ecco...chiederei che venisse mantenuto così.

Presidente - La parola all'Assessore Farcoz.

Farcoz (UV) - Secondo me non modifica la sostanza, perché così non c'è un confine. Evidentemente noi abbiamo già un preventivo di spesa, nel momento in cui si crea un risparmio questi fondi sono eccedenti, di conseguenza vengono destinati a...nel momento in cui non si mette "se eccedenti" non c'è un confine in cui si vada a ipotizzare un finanziamento al Conservatoire piuttosto che alla SFOM.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie.

Per ribadire che il gruppo di ALPE sostiene l'emendamento illustrato dal collega Bertschy. Noi riteniamo che i 298.449,53 computati e stimati, siano troppi, quindi l'eccedenza noi non la inseriamo all'interno di questo emendamento, manteniamo l'emendamento, la struttura di questo emendamento, proprio perché va nella direzione da noi auspicata, che è quella comunque di...no, non è assolutamente la stessa cosa, perché il nostro obiettivo va nella direzione che la stima computata innanzitutto sia completamente fuori mercato, sia in un momento di grandissima difficoltà non appropriata e, di conseguenza, l'utilizzo di questi 300.000 euro non siano dedicati solo ed esclusivamente all'arredo.

Manteniamo quindi così com'è l'emendamento proposto, senza andare a inserire il discorso dell'eccedenza.

Presidente - Ci sono richieste d'intervento? Nessuno? La parola all'Assessore Farcoz.

Farcoz (UV) - Da questo punto di vista non diciamo la stessa cosa, perché non posso tollerare che venga in qualche modo messo in dubbio il lavoro della Soprintendenza. Crediamo tutti nella capacità e nella professionalità della Soprintendenza, che sono dei tecnici; se evidentemente stimano che la quota da destinare alla Torre dei Balivi per l'acquisto di mobili e quindi per la valorizzazione di un bene architettonico/archeologico è 298.500 euro, sinceramente io mi avvalgo di questo loro parere! Sarebbe un po' pretestuoso dire: no, voi avete sovradimensionato questo finanziamento e, di conseguenza, visto che ci sono dei risparmi, li destiniamo ad altre parti. Se invece diciamo "se eccedenti", nel momento in cui si creano dei risparmi, credo che si vada nella stessa direzione, dando comunque il rispetto sia al pareggiato che alla SFOM.

Presidente - Altri? Possiamo mettere in votazione l'emendamento? No, la parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Solo per chiarezza...perché credo che diciamo una cosa che, a sensazione, è analoga. Io dico: si è fatta questa previsione che non è stata fatta a casaccio, però ci sono, com'è stato detto, le gare che possono dire: non si spendono 293, se ne spendono meno. Quello che si risparmia...non diciamo "eccedenza"...il risparmio, viene utilizzato dall'altra parte. Il significato è solo di mantenere la priorità per il completamento dell'arredo, cioè non vorrei che com'è messo si dicesse: bene, e a completare il resto. Dopodiché, invece di utilizzare tutto per l'arredo della parte riferita alla struttura che è completata, andiamo a prendere per intervenire sull'altro. Questo è solo il distinguo. Se è chiaro questo, troviamo la formulazione per dire...se avanzano dei soldi, se facciamo delle economie mettiamole dall'altra parte, nessuno è contrario! Per quello che si diceva l'eccedenza o il risparmio...troviamo il termine che vogliamo, ma è quello il concetto!

Qui non c'è nessuna preclusione nei confronti del discorso che state facendo, si tratta solo di dire che non viene penalizzata quella che è la spesa che alla fine sarà quella che presumiamo oggi...mettiamo che non lo sia, si risparmiano 20.000, 30.000, questi 30.000 dove vanno? Non vengono in economia, vanno a essere utilizzati per quella che è la parte relativa a...mi sembra che il concetto sia questo, non può che essere questo! Quindi se non va bene "eccedente", concretizzava questo aspetto, troviamo...se il risparmio legato ad eventuali ribassi sono utilizzati per... Noi siamo disponibili per questo, però se ci capiamo su quello che vogliamo possiamo collegarlo in modo tale da prendere questo impegno, lo prendiamo ufficialmente...adesso non so se è corretto scriverlo in altro modo...siamo disponibili.

Presidente - Grazie. La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Una battuta solamente, perché mi sembra veramente che non riusciamo a capirci... Noi abbiamo esaminato la documentazione, abbiamo valutato che quanto riportato non è congruo, quindi noi riteniamo che all'interno di quella cifra ci siano anche dei margini per effettuare altre spese. In quanto alle valutazioni della Sovrintendenza o dei vostri periti, ci ricordiamo solo della valutazione che avevate fatto del parcheggio dell'ex Residence Mont Blanc, il doppio della valutazione del prezzo di mercato...quindi, in quanto a questo, possiamo anche presentare qualche dubbio in proposito!

Presidente - Altri? Se non ci sono altri, mettiamo quindi in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Bene, possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 18 (i colleghi Baccega, Bianchi, Borrello, Farcoz, Follien, Fosson, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Marco Viérin)

Il Consiglio non approva.

Passiamo all'esame dell'articolo 1. Ci sono richieste d'intervento? Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta. Colleghi, votate l'articolo 1...votate colleghi. Possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 18

Contrari: 17

Il Consiglio approva.

Passiamo ora all'esame dell'emendamento n. 2, presentato dai gruppi UVP, ALPE, PD e Movimento Cinque Stelle, che dovrebbe introdurre l'articolo 1 bis. Qualcuno intende illustrarlo? La parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Visto l'importante restauro che è stato ricordato da molti, visto il restauro anche di qualità e che dà grande valenza a questo luogo che da monumento diventa "luogo di cultura", visti i fondi che sono stati prelevati da capitoli che sono inerenti alle istituzioni scolastiche, quindi con finalità didattiche, e visto l'importante investimento, non solo inerente agli arredi, ma che nel tempo ha visto oggetto questo importante monumento per rifunzionalizzarlo e metterlo a disposizione - noi crediamo - della comunità, proponiamo, attraverso questo emendamento, la possibilità di fruizione all'interno della scuola, chiaramente, sia per la parte AFAM, perché in questo caso il finanziamento è direttamente collegato al Conservatorio, ma anche per la parte SFOM che è stata ricordata.

Richiediamo, inoltre, la piena fruizione di questo luogo anche per l'amministrazione generale, quindi naturalmente l'Amministrazione regionale e le Amministrazioni eventualmente locali, le scuole, quindi indirettamente, e tutte le associazioni, o comunque gli enti che hanno finalità musicali, culturali e didattiche. Questo proprio perché, vogliamo sottolinearlo, ne ha fatto parte anche della filosofia culturale che abbiamo messo in campo, siamo favorevoli alla tutela e alla conservazione, al restauro, ma siamo anche - collegato a queste parti molto importanti - favorevoli alla valorizzazione e alla fruizione e alla "massima fruizione", quindi all'accessibilità, che sia un'accessibilità riservata al maggior numero possibile di persone, affinché questo monumento che ridiventa luogo di cultura non sia riservato a pochi, ma che, appunto, visti anche gli esosi investimenti, possano beneficiarne tanti, per non dire tutti. Crediamo quindi, attraverso convenzioni, che questo possa essere inserito. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola all'Assessore Farcoz.

Farcoz (UV) - Sicuramente si va nella direzione di razionalizzare, siamo in un periodo in cui si deve razionalizzare e, di conseguenza, non credo ci siano particolari problemi. Quello che mi preme sottolineare è che le convenzioni si stanno già facendo col commissario, tra le due scuole, e pertanto per noi è un surplus.

Comunque per noi va bene, va bene e lo voteremo, a favore.

Presidente - Bene, possiamo mettere in votazione l'emendamento n. 2 che introduce l'articolo 1 bis. Colleghi votate. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Articolo 2. Richieste d'intervento? Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Colleghi, possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 18

Contrari: 10

Astenuti: 7 (Bertschy, Fabbri, Gerandin, Grosjean, Nogara, Rosset, Laurent Viérin)

Il Consiglio approva.

Articolo 3. Possiamo dare lo stesso risultato? Stesso risultato. Mettiamo ora la legge in votazione nel suo complesso. La votazione è aperta. Ah...scusi. La parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Oui, merci Madame la Présidente.

Pour déclaration d'intention. L'Institut musical de la Vallée d'Aoste est une importante réalité qui a promu, dans le temps, la culture musicale en Vallée d'Aoste. C'est une réalité - quelqu'un l'a rappelé - qui s'est épanouie et qui, dans le temps, a grandi et a eu une évolution, une évolution qui n'a pas simplement été une évolution en termes d'adhésion des jeunes qui aujourd'hui fréquentent cette réalité (plus de 1.000), mais aussi législative, de contenus. Nous avons eu - je voudrais le rappeler - la norme d'actuation, et puis la réalité qui, en grandissant, a vu des cohabitations qui pas toujours ont été des cohabitations faciles, avec deux réalités complètement différentes: le Conservatoire, avec des dispositions nationales très précises, et la SFOM, par contre, sur la diffusion de la culture musicale, disons plus d'un point de vue "amatorial". Donc à un certain point le fait - et la loi a été rappelée - d'avoir travaillé à une disposition législative qui a été approuvée à l'unanimité par ce Conseil a dessiné un peu celui qui est le cadre législatif où pouvoir intervenir. Et parallèlement, bien évidemment, il y avait une partie précédente qui débute de l'an 2000 sur la question du siège, sur une décision qui a été assumée, mais qui après, forcément, n'a pas été conséquente à l'explosion du nombre d'élèves. Donc aujourd'hui nous sommes sûrement favorables au fait que cette partie se complète avec l'ouverture de cet important siège qui devient - comme je l'ai rappelé - lieu de culture et qui pourra être mis à disposition de ces réalités.

Noi, quindi, ricordando che questo restauro è stato portato avanti con cura, con attenzione da un punto di vista monumentale, noi ricordiamo che avremmo voluto votare a favore di questo provvedimento; abbiamo anche cercato, attraverso il primo emendamento, di portare delle migliorie. Noi non entriamo nel merito del metodo adottato per la discussione di questo disegno di legge in commissione, altri l'hanno fatto, le risposte effettivamente non sono arrivate, perché la nota che è stata recapitata ieri non va nell'ottica di dare risposte puntuali...certe risposte che comunque avremo poi l'occasione di affrontare discutendo l'Istituto, la Fondazione nel suo insieme.

Quindi sicuramente l'atteggiamento che noi non abbiamo accettato come positivo, in commissione, oggi fa rilevare un accoglimento di una parte importante alla quale noi dedichiamo una grande attenzione, che è quella dell'utilizzo, diciamo, da parte della comunità. Avremmo voluto anche avere, per quanto riguarda il primo emendamento, un accoglimento favorevole. Tra l'altro, Assessore, questa mattina noi abbiamo presentato alle 9,30 questo emendamento, c'era tutto il tempo di poter eventualmente andare a intervenire con la dizione giusta, che noi oggi ci sentiamo di riconoscere nell'emendamento che avevamo proposto e quindi magari anche con gli uffici legislativi, al fine di andare anche ad evitare refusi normativi. Quindi, ripetiamo, condividendo il fatto di aver concluso un iter e di un restauro molto importante, che - apprendiamo oggi - sarà oggetto di visita da parte della comunità e crediamo che sia qualcosa di molto importante, noi su questo provvedimento ci asterremo, proprio perché vorremmo, anche da un punto di vista delle procedure e del metodo, che ci sia un approccio diverso, che ci sia una disponibilità maggiore da parte dell'Assessore, che non c'è stata in commissione, che non c'è stata in aula, senonché venire qui a leggere ciò che è stato preparato. Ecco, noi crediamo che l'approccio debba essere diverso se c'è effettivamente voglia di condividere i dossier. Sicuramente non si potrà andare in questa direzione evitando il dialogo in commissione, fuggendo dal confronto in commissione, per poi trincerarsi dietro comunicati stampa che attaccano i membri della commissione stessa, ecco. Quindi oggi la nostra astensione va proprio a rimarcare che noi speriamo che l'atteggiamento cambi, proprio perché quando si parla di cultura, quando si parla di investimenti culturali, una maggior condivisione sicuramente rende più forte il settore cultura in generale. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Abbiamo accolto positivamente il fatto che avete accettato l'emendamento n. 2, quindi l'utilizzo e l'apertura dello stabile restaurato. Però, Presidente Rollandin - lei ha più esperienza di me - sa molto bene che la forma diventa sostanza, e su questo provvedimento la forma diventa veramente sostanza...uno: il rispetto delle commissioni, il rispetto dei ruoli dei commissari.

Qui vorrei aprire solo una piccola parentesi...non si tratta del "gioco delle parti", come ogni tanto qualcuno utilizza in quest'aula, maggioranza e opposizione...qui la situazione, Presidente Rollandin, è molto grave, perché le richieste sono state firmate dal Presidente della commissione competente, mandate ufficialmente il 4 ottobre all'Assessore competente, e ufficialmente in quella lettera c'erano cinque quesiti ben precisi, e ufficialmente su quella lettera c'è scritto "concordato" da tutti i commissari, "concordato" da tutti...quindi non si tratta di un gioco...questi della minoranza ci fanno perdere tempo, poi qualcuno scivola su certe provocazioni...no, no!

Noi, di ALPE, siamo a favore di mettere in campo questo provvedimento ad hoc per l'arredamento, per chiudere il cerchio, ma siamo contrari nel momento in cui un membro del Governo si comporta così spocchiosamente, spocchiosamente, nei confronti dei commissari, di maggioranza, di opposizione, e oggi, ancora di più, nulla ci viene detto a domanda puntuale...almeno sullo stato dell'arte! Non volete dirci cosa farete, da domani, dal 1° gennaio 2014? Almeno il buongusto di dire in quest'aula ci sono 7 sedi, ci sono 50 aule, ci costa 500.000 euro all'anno solo in costi di gestione, abbiamo delle locazioni...sì, avremmo aspettato questo, Presidente Rollandin!

Io le chiedo l'impegno di "riprendere", mi scusi il termine...che forse la politica è una cosa seria e ci sono delle istituzioni, ci sono delle aule deputate al confronto e ci sono anche, c'è anche un bon ton, forse, di relazionarsi in quest'aula per avere delle risposte puntuali, determinate, precise, e non, come ho sentito poc'anzi, perché me lo son segnato e mi son scritto l'intervento dell'Assessore Farcoz che ci ha ricordato...non so, colleghi, se avete fatto attenzione...ci ha ricordato lui: "vorrei ricordarvi, per l'ennesima volta, che stiamo parlando di arredamento"! Vi ricordo, colleghi Consiglieri...lui ce lo ricorda! Il collega, spazientito, ci ricorda che stiamo parlando degli arredamenti!

Assessore Farcoz, sappiamo perfettamente leggere un disegno di legge, Assessore Farcoz noi le abbiamo mandato una lettera ufficiale come membri della commissione, II Commissione, firmata dal Presidente collega La Torre, e avremmo gradito, oggi, avere delle risposte, collega, Assessore Farcoz! Ecco io direi, forse, se il mondo è cambiato, e condivido l'analisi del collega Donzel, forse deve cambiare anche come atteggiamento e nella sostanza, perché qui c'è un'opposizione che vuole lavorare, un'opposizione che vuole conoscere nel dettaglio la situazione, un'opposizione che dice "sì" all'arredamento e al finanziamento ad hoc, ma dice "no" alla forma, al metodo, all'arroganza e al fatto, comunque, di prendere in giro quest'aula! Non era mai successo nella scorsa legislatura un atto comunque così grave, mai successo Presidente Rollandin! Quanto meno si salvava la forma, quanto meno quello...poi, sulle opinioni, sulle prese di posizione, sul posizionamento sovente abbiamo avuto delle prese di posizione dure, ma quanto meno il rispetto per noi commissari, per il Consiglio regionale valdostano glielo chiediamo in maniera...e chiediamo al Presidente del Consiglio, Rini, veramente di avere un occhio di riguardo, perché nel momento in cui si scrive nero su bianco...oggi è stato utilizzato anche dall'Assessore Marguerettaz, da altri colleghi, il termine "si scrive nero su bianco", e qui si è scritto nero su bianco per avere delle informazioni, e noi, a oggi, queste informazioni non le abbiamo avute!

Termino dicendo che noi non possiamo votare questo provvedimento, ma proprio visto il come si è portato questo provvedimento e anche con...a noi non interessano le polemiche, tant'è vero che non abbiamo neanche preso in considerazione il comunicato fatto dall'Assessore Farcoz qualche settimana fa, perché le polemiche non ci interessano. A noi interessa lavorare, a noi interessa sapere per poi dire ai valdostani: stiamo andando in quella direzione. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Brevissimo, per dire che naturalmente ci fa piacere che questa struttura sia aperta, sia una struttura che accoglierà il più possibile studenti, alunni, e che ci sia una bella terrazza per dare concerti aperitivo, alla sera andremo lì, brinderemo guardando il Teatro Romano in un clima di festosità e di allegria... Ecco, io sarò lì a brindare con lei Assessore, se lei oggi mi avesse garantito e garantirà in futuro che nessun lavoratore perderà il posto di lavoro lì, nella SFOM. Parlo anche di quegli ultimi che vengono usati qualche volta, quando hai bisogno, che hanno solo quei contratti, così, che si fanno adesso, a tempo determinato, "usa e getta"...ecco, sarò lì a brindare e a guardare lo spettacolo delle vestigia romane ascoltando la musica di Bach, di Mozart, se avrò la certezza che dei ragazzi non si troveranno la porta sbattuta in faccia, "no a te non ti vogliamo perché non c'è più posti per te, vai magari alla banda musicale del tuo paese a cui sono stati tagliati i fondi, aggiustati come puoi". Ecco le due cose che sono in discussione, i due mondi diversi che non riescono a parlarsi! Si dice: 298.000 euro, quisquilie, su un'opera da 12.000.000 di euro...quisquilie oggi? Andiamo a dirlo alla gente se 298.000 euro sono quisquilie! Ogni euro sta diventando prezioso, e quindi la giustificazione dell'uso dev'essere chiara, deve essere esplicita, non essere "io metto lì".

Noi avremmo votato questo provvedimento avendo garanzie su studenti, famiglie e insegnanti. Queste garanzie ad oggi non ci sono, non ci sono per niente! Abbiamo apprezzato lo sforzo dei colleghi, fatto insieme ai colleghi dell'UVP, di riuscire almeno ad aprire un po' le porte, a dire: non chiudete, non trincerate la cosa nell'Istituto musicale, che anche la Fondazione abbia accesso ad aule, a locali...bellissimo, una cosa importante! Però le garanzie che volevamo noi, ahimè, non ci sono, e quindi non possiamo seguirvi in questo metodo di gestione del denaro pubblico. È un metodo superato, sbagliato, che porta a fare delle spese di volta in volta senza sapere cosa succederà domani.

Presidente - Grazie. Altri? Non ci sono altri? La parola all'Assessore Farcoz.

Farcoz (UV) - Sì, mi scuso se ho creato dei problemi, volevo semplicemente dire che i documenti relativi alla legge sono stati consegnati, per il resto mi scuso.

Volevo semplicemente fare una conclusione finale dicendo che sono tutti favorevoli all'allargamento e quindi al trasferimento del pareggiato nella nuova sede dei Balivi; sta di fatto che alla fine nessuno voterà a favore...

Presidente - Ci sono richieste d'intervento? Possiamo mettere in votazione la legge? La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Per fatto personale. Se qualcuno ci sta ascoltando, vorrei essere chiaro: l'opposizione tutta e tutta la II Commissione non ha, "non ha" ricevuto nessuna risposta ai cinque quesiti, nessuna risposta per quanto riguarda i cinque quesiti! Solo per chiarezza e onestà intellettuale.

Presidente - Bene. Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 18

Contrari: 10

Astenuti: 7 (i colleghi Bertschy, Fabbri, Gerandin, Grosjean, Nogara, Rosset e Laurent Viérin)

La legge è approvata.

Colleghi, con questo possiamo sospendere i nostri lavori; i lavori riprenderanno alle ore 15,30.

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La seduta termina alle ore 13,13.