Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 158 du 26 septembre 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 158/XIV - Approvazione di mozione: "Impegno del Presidente della Regione ad illustrare alla competente commissione consiliare la reale situazione economica e finanziaria della regione".

Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Questa nostra iniziativa verte sull'atto più importante che un'amministrazione predispone non solo nel disegnare la situazione economico-finanziaria per l'avvenire dell'ente che rappresenta, ma anche e soprattutto per pianificare gli indirizzi politici che si ritrovano nelle pieghe del bilancio e questo bilancio che noi andremo a discutere, il bilancio 2014 previsionale, ma anche quello triennale 2014-2016 traccerà in poche parole le linee di programmazione economico-finanziarie, quindi la programmazione della nostra Regione per il prossimo triennio, che sarà un triennio molto importante. Noi, attraverso questa mozione, vorremmo evitare, come è successo durante il bilancio scorso, l'ultimo, discusso nell'autunno dell'anno scorso, che quest'atto così importante fosse gestito, pensato, costruito unilateralmente e soprattutto da una sola persona. Il bilancio di previsione 2013 di fatto è stato costruito in questo modo, purtroppo, e le vicende sono note, al di là dell'entità dei settori da destinare in termini finanziari, nessuna pianificazione di indirizzo sul futuro non solo nelle pieghe di bilancio regionale, ma su ciò che è il risvolto esterno: penso ai trasferimenti dei Comuni e a ciò che è il futuro degli Enti locali, ma non solo. Tutto è stato deciso a tavolino, nessun margine di discussione c'è stato né a monte di pianificazione, ma neanche poi nella predisposizione del bilancio in termini tecnici nel caricamento di quel famoso "programma Rumba", i terminali erano già costruiti e quindi in modo centrale ed unilaterale è stato deciso il modo e dove spalmare gli interi fondi della totalità del bilancio regionale. Noi quindi crediamo che sia nella predisposizione, che poi nella conoscenza di tutte le norme che oggi regolano...nell'evoluzione delle norme che regolano la predisposizione di quest'importante atto...noi vorremmo che ci fosse maggiore condivisione, al di là del "maggiore", che ci fosse condivisione.

Al di là del bilancio, che poi è stato approvato con le polemiche che ricordiamo, c'è stata poi l'approvazione del bilancio di gestione, questo fondo dei 309 milioni di euro, che erano stati destinati, anzi congelati, che poi pian piano, in primavera, sono stati sbloccati con la logica e la politica del rubinetto, una primavera tra l'altro elettorale, e questi fondi, quest'entità di 309 milioni di euro oggi in parte...crediamo in parte anche cospicua utilizzata, ha costituito con dettagli e capitoli paralleli una sorta di entità dove andare a pescare questi fondi a seconda della discrezionalità di qualcuno, quindi problema sulla predisposizione del bilancio, problema sulla gestione quotidiana del bilancio.

Quest'anno, tra l'altro, il bilancio, non solo quest'anno, ma, in un momento di difficoltà e di crisi, la predisposizione del bilancio diventa ancora più importante in termini di condivisione, perché meno risorse ci sono e più le scelte diventano difficili e maggiormente si sente la necessità che queste scelte siano condivise, o perlomeno noi chiediamo che ci sia un'informazione, una condivisione di quelle che sono le scelte a monte. Noi crediamo che la condivisione debba essere alla base di quest'atto, anche perché in questi ultimi anni questa riduzione delle risorse sia per la contribuzione, il contributo valdostano al risanamento dei conti pubblici nazionale, i minori trasferimenti, le manovre che sono arrivate spesso in corso di anno e che quindi hanno scombussolato quella che era stata la previsione di bilancio, il patto di stabilità, che poi viene imposto e quindi tutte le questioni legate anche all'impossibilità di spendere anche se si hanno, diciamo, i fondi...tutte queste questioni hanno fatto nascere una considerazione che comunque esiste la necessità di rivedere un modello, che parte dalla gestione economico-finanziaria per arrivare al fatto di darsi delle priorità, ma, prima di darsi delle priorità, bisognerebbe capire qual è l'entità di questo bilancio...qual è lo stato di salute dei nostri conti, la liquidità, la cassa, quindi una parte di fotografia di quest'ultimo stralcio di bilancio di gestione 2013 e renderci anche edotti su tutta la legislazione nazionale in materia di bilancio. Sappiamo che ci sono norme probabilmente che saranno nuove, stringenti, il dibattito sulle società partecipate, queste saranno obbligatoriamente fatte rientrare nei bilanci regionali come quota parte o meno, queste sono cose che si leggono sui giornali, ma di cui non abbiamo contezza. Ecco, al di là di non ritrovare oggi la capacità di rivedere un modello, noi vorremmo uscire da certi paradossi di cui abbiamo già parlato in questi giorni, di avere milioni di euro che vengono destinati a certi settori, altri settori che sono in sofferenza, la pubblica amministrazione che vede certi capitoli non solo in sofferenza, ma addirittura azzerati, secondo le prime indicazioni che vengono date ai dirigenti, altri settori che non possono coprire pratiche già, diciamo, approvate e quindi da evadere, ne abbiamo parlato sui contributi dell'energia, piuttosto che nella legge sul turismo, piuttosto che altri settori, quindi una situazione un po' strana per quanto riguarda la situazione attuale, ma anche per quanto riguarda la prospettiva futura. Stiamo andando sui fondi di riserva, lo abbiamo visto nelle delibere, noi non siamo intervenuti sulla questione delle variazioni di bilancio proprio perché si sarebbe discusso del bilancio. Stanno prelevando i fondi di riserva, spesso per piccole cifre, al di là delle somme urgenze, di questioni urgenti, su manifestazioni o su questioni che sono di routine; questo ci fa anche preoccupare, è per questo che... La situazione, che è drammatica sui tagli in tutti i settori, mentre noi ritroviamo una certa leggerezza nell'utilizzare le partecipate come banca, quindi questi debiti che vengono creati per i prossimi 20 anni che ricadranno e che ricadono su tutti i valdostani...noi vorremmo oggi capire a monte anche queste risorse delle partecipate, ne abbiamo già parlato, come verranno utilizzate. Ci ha parlato ieri di questi 30 milioni di Finaosta, quelli non vincolati, 76 di CVA, 14 vincolati, 19 sul piano CVA del parco eolico...come saranno utilizzati, ecco, di tutte queste questioni, che vogliono semplicemente fornire elementi di discussione, noi vorremmo poterne parlare e condividere prima che queste scelte siano fatte, soprattutto in previsione della discussione del bilancio.

Quali e quante risorse sono disponibili e dove vengono utilizzate, rivedere una certa gestione che, noi l'abbiamo detto, riteniamo essere una gestione superata, un modello anni '80, che è applicato ad una società in evoluzione, con scelte anche sbagliate. Ecco, sul futuro, al di là della diagnosi che è questa che non solo facciamo adesso, diciamo, in modo anche breve e sommario, ma che è...che si ritrova gli atti che noi stiamo cercando di presentare per incidere, per modificare...al di là della diagnosi, dicevo, le nostre richieste in quest'atto sono su due fronti: uno, la necessità di fare chiarezza sulla situazione attuale, quindi la situazione di cassa, il patto di stabilità, fondi di riserva, le norme nazionali, quali sono le norme nazionali che ci vengono imposte e la questione delle partecipate di cui parlavo, quindi l'invito entro 15 giorni a condividere con la commissione, questo che è...lo stato dell'arte della finanza valdostana, in generale quella regionale e quella delle partecipate, e degli Enti locali; il secondo punto: condividere quelle che sono le linee di indirizzo dell'atto che rappresenterà il futuro della Valle d'Aosta. Non è quindi un atto tecnico come spesso i funzionari ci ricordano, perché loro lo vedono dal punto di vista tecnico e noi lo vediamo dal punto di vista politico, quindi è un atto tecnico, che però ha dei risvolti molto importanti da un punto di vista politico. A monte quindi vorremmo capire quale sarà il futuro di questa Regione, in quali settori si deciderà di investire, quali sono le priorità, anche per preparare la comunità, perché la crescita non può che esistere quando facciamo collimare gli indirizzi dell'amministrazione, o delle amministrazioni con gli investimenti dei privati e con la formazione dei nostri giovani in quei settori, allora lì c'è la crescita. Se la comunità non capisce e non percepisce dove l'Amministrazione sta investendo, diventa difficile sia fare investimenti privati, sia ritrovare la direzione di quest'amministrazione, soprattutto con atti che spesso hanno effetti retroattivi. La direzione quindi deve essere percepita qualsiasi essa sia, noi prenderemo atto, discutendo e dialogando attraverso le nostre sensibilità sui vostri indirizzi, che ci proponete, ma vorremmo condividerne i contenuti, affinché ci sia una condivisione, al di là dei numeri, sulle scelte strategiche. Vorremmo sapere appunto poi, attraverso chi si recherà in commissione, a nome della Giunta e per conto del Governo...chi ci renderà edotti su queste priorità, ecco. Tutto questo affinché poi non si arrivi nella parte poi successiva dell'atto con, diciamo, le scelte già operate, ecco. È una questione che noi riteniamo fondamentale e crediamo che in questo modo, al di là del bilancio, si possa evitare che il destino di un'intera regione sia gestito da una sola persona.

Si dà atto che dalle ore 20,08 presiede il Vicepresidente Lanièce.

Lanièce (Presidente) - Grazie. Dichiaro aperta la discussione generale, ha chiesto la parola l'Assessore Baccega, ne ha la facoltà.

Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente.

Semplicemente...perché al termine di qualche considerazione che andrò a fare le chiederò un emendamento, in quanto è intenzione di questa maggioranza venire incontro a quelle che sono le esigenze. Il lavoro di composizione e di confezionamento del bilancio 2014-2016 prende avvio proprio in questi giorni. Voi sapete che elementi fondamentali saranno da una parte le entrate e, in quest'ambito abbiamo appena trasmesso agli uffici una nota chiedendo i dati anche degli ultimi due mesi, per avere un dato più preciso su cui fare riferimento e, dall'altra parte, il ragionamento che stiamo facendo con lo Stato rispetto al patto di stabilità. Sono due elementi chiave che ci potranno dare il "la" ad un percorso che vogliamo condividere anche con le parti sociali per andare a stabilire - sulla base del programma di governo che noi abbiamo posto all'attenzione del Consiglio, programma di governo che probabilmente, anche sulla base delle considerazioni che ha fatto il Consigliere Chatrian, negli ultimi anni si è visto decrescere questo trasferimento statale da 1 miliardo e 7 a 1 miliardo e 250 milioni - le priorità che questa maggioranza, che questo Consiglio vorrà portare a buon fine. Nella chiara volontà quindi di condividere questo percorso, di andare a confrontarci sulle scelte politiche che noi vorremo adottare rispetto al triennio prossimo, l'unico emendamento che chiediamo rispetto alla mozione è quello di spostare la scadenza, anziché in 15 giorni, che sono impossibili...perché un altro degli elementi chiave sarà la legge di stabilità; l'ha detto lei poco fa, il contributo della Valle d'Aosta al risanamento della finanza pubblica auspichiamo che cessi qui, oppure, se ci saranno ulteriori sacrifici da fare in quest'ambito, noi dovremo prendere provvedimenti. Quindici giorni quindi non saranno sufficienti; se l'emendamento va nella logica "entro 30 giorni", noi saremo ovviamente disponibili a votare questo provvedimento.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin Laurent, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Sì, semplicemente per riconoscere la sensibilità e ringraziare per quest'enunciazione che arriva dall'Assessore e credo di poter dire che accettiamo, ecco, noi avevamo semplicemente inserito la questione dei 15 giorni non conoscendo la tempistica soprattutto della legislazione...delle comunicazioni anche a livello centrale che vengono trasferite e di come vi stavate organizzando, anche perché si sente questa questione del bilancio, ma non conosciamo i tecnicismi di quest'anno. Con un'ulteriore volée di cui avrei poi parlato eventualmente nel dibattito, che è quella anche dei fondi europei, ecco, che è un risvolto molto importante abbinato a ciò che sono le risorse dei trasferimenti, fondi regionali, partecipate e anche la questione dei fondi che sono citati nell'atto. Noi quindi cogliamo in modo positivo quest'accoglimento, scusate l'enfasi delle parole, quindi crediamo di poter accettare quest'emendamento dei 30 giorni sull'impegno di relazionare alla commissione su questo tema.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha la facoltà.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Da sempre io ritengo...noi di ALPE riteniamo passaggi fondamentali durante l'anno due passaggi cruciali: quello della programmazione, pianificazione del bilancio triennale, poi il rendiconto, quello che fa il compte rendu, diciamo, la lista della spesa, di cosa si è fatto, di cosa non si è fatto, perché non si è fatto, dove sono state riallocate, eventualmente, delle risorse durante l'anno. Riteniamo quindi molto importante questa mozione, ma riteniamo importante il fatto di poter analizzare nella commissione competente la situazione. Assessore, lei è stato incaricato pochi mesi fa di ricoprire questa carica e chiederei, in maniera...quasi come un consiglio, se possibile, proprio di creare quelle condizioni alla commissione di avere tutti gli elementi. È quasi...come dire? a carte scoperte, possibilmente, perché una cosa è avere gli elementi completi sul tavolo...sappiamo perfettamente che la coperta sul tavolo, sappiamo perfettamente che la coperta è più corta, ma gradiremmo avere però tutta la coperta sul tavolo. Il collega Viérin prima citava fondi europei, non le nascondo, non le nascondiamo, come ALPE, che gradiremmo avere sul tavolo, non vorrei essere monotono, anche le società controllate e partecipate, chiamiamolo "bilancio consolidato", anche se non sarà ancora così, forse, perché lo Stato comunque sta andando avanti in questa direzione, avremmo gradito comunque già da subito avere tutti questi elementi. Un auspicio, una richiesta quindi che le facciamo proprio dal punto di vista operativo è di avere veramente sul tavolo della commissione tutte le carte, e con dei documenti, in modo da poter analizzare con tutta serenità lo stato dell'arte della nostra finanza, della nostra liquidità, della nostra capacità di poter spendere quella parte di risorse in modo da avere il "corridoio", no? Questa è la strada dal punto di vista delle quantità e del modus operandi; altra cosa indubbiamente sono gli indirizzi di natura politica.

Allora voi avete oneri ed onori di governare, così è stato declinato dalla collettività valdostana, noi abbiamo altri oneri e onori, però vi assicuriamo, da parte nostra, uno spirito non solo costruttivo, ma che entra nel merito delle scelte, perché comunque si dovranno fare delle scelte, si dovranno mettere in campo delle priorità e non vorremmo che, come è successo nella scorsa legislatura, solo in certi campi i tagli sono stati forti, pesanti, voluti e in altri campi assolutamente no. Le chiediamo quindi, diciamo, due step importanti: il primo, a nostro avviso fondamentale, è quello di avere il quadro più completo possibile sul tavolo e il secondo, invece, dibattito agli indirizzi, alle scelte...alle scelte di natura politica per il prossimo triennio. Questo sarà il primo vero grande appuntamento di questa nuova legislatura, è un po' la programmazione del prossimo triennio. Io quindi penso che le carte scoperte servano a tutti, a lei che forse è nuovo, a noi che comunque abbiamo un altro ruolo, ma penso che sia nuovo per questo Consiglio, Assessore Marguerettaz, quanto meno...ma penso che l'obiettivo di noi tutti sia quello di poter proporre delle modifiche al nostro modello Valle d'Aosta, che, a nostro avviso, in questo momento è necessario, è urgente e soprattutto che ci sia quella collaborazione quanto meno per avere, come dicevo prima, quella fotografia che in questo momento non è così chiara, non è così trasparente e non abbiamo tutti i dati.

Presidente - La parola al collega Donzel, ne ha la facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, nonostante l'ora tarda, questa mozione, come è stata presentata correttamente dai miei colleghi, riveste un'importanza notevole non tanto per le conoscenze che devono acquisire i Consiglieri di minoranza, perché è una mozione che mette a fuoco quelli che possono essere gli sviluppi, le attese della comunità valdostana che lavora. Naturalmente dico subito che mi ha fatto molto piacere l'intervento dell'Assessore Baccega, che ha subito dato un'apertura di disponibilità a questa richiesta di informazione preventiva e credo sia ragionevole da parte nostra interpretare la richiesta di un allungamento dei tempi come una questione tecnica volta a fornirci con completezza i dati necessari.

L'esperienza ci ha raccontato che la maggioranza, per redigere completamente il bilancio, deve fare un grossissimo lavoro, allora dobbiamo cercare di capirci bene per intenderci su dove vogliamo arrivare gli uni e gli altri. Spesso in passato noi abbiamo cercato di intervenire sul bilancio e quando, anche con la collega Fontana, furono fatti degli interventi puntuali, anche ragionevoli, ci venne risposto: "eh, ma ormai è tutto stampato" e devo dire che ci fu sensibilità poi nelle variazioni di bilancio ad accogliere alcune nostre significative proposte, ecco, questa volta non vorremmo arrivare lunghi, cioè in variazione di bilancio, ma vorremmo proprio capire quali sono gli indirizzi strategici che si vogliono dare al bilancio, nel senso che è una scelta vostra, spetta a voi, voi potete dire: "ci teniamo le carte coperte fino all'ultimo minuto, poi alla fine andiamo al confronto", oppure possiamo da subito darci degli indirizzi.

Non vi nascondiamo la preoccupazione che abbiamo anche noi della minoranza rispetto al fatto che vediamo dei settori in estrema difficoltà e che negli anni hanno subito anche dei tagli significativi: penso al bilancio per quanto riguarda il settore dell'agricoltura, ho visto dimezzare le risorse che lì erano allocate, un taglio senza precedenti. Anche altri settori hanno avuto dei tagli nei pezzi più significativi, guardo all'Assessorato delle attività produttive: si è ahimè intervenuti in passato sulle spese per investimenti con delle giustificazioni che noi non abbiamo mai... Non è sua responsabilità, collega Marquis, ma le sto raccontando che cosa è accaduto negli anni, con delle affermazioni del tipo: "eh, ma siccome le imprese non hanno fatto dei progetti significativi..." e si è andati negli anni a ridurre la spesa per gli investimenti, oggi ci troviamo in una situazione, che è a dir poco disastrosa, e così in altri settori. Siamo bloccati naturalmente dalle esigenze di una spesa pubblica, che è molto rigida, quindi poi si va sempre a finire per limare sul fronte degli investimenti e quindi blocchiamo alle volte quelle che sono le prospettive del futuro.

Ecco, quello che noi vogliamo avere è proprio, come hanno indicato i colleghi, quelli che sono i principali indirizzi. Nella passata legislatura fu fatta un'operazione ovviamente...penso naturalmente di attribuire all'estrema emergenza la scelta di tagli lineari. Ecco, noi vorremmo che questa logica non venisse più applicata al nuovo bilancio, perché il taglio lineare sulle voci di bilancio ha creato delle degenerazioni, mi si consenta, molto pesanti. Non possiamo immaginare che risorse già ai minimi termini - penso, per esempio, ad alcuni enti di volontariato - vengano ridotte come quelle di alcune fondazioni, che invece stanno piuttosto bene. Dobbiamo quindi andare ad una logica che ci permetta di cogliere il senso dell'azione che il Governo regionale vuole adottare rispetto a questo tipo di bilancio, naturalmente se avrà questa disponibilità di farlo, se ci consentirà di farlo e quindi di non trovarci con numeri che sono già carta stampata e che poi ci viene comunicato: "eh, non possiamo in questa fase modificare nulla, si vedrà in variazione di bilancio". Se quest'apertura è vera, sincera, onesta, deve essere un'apertura prima che le cifre, ovviamente non le entrate, ma mi riferisco alle uscite, siano definitivamente stampate, perché davvero può essere una lettura congiunta su quella che è la possibilità di far uscire la Valle d'Aosta da questa situazione di difficoltà, può essere davvero qualcosa che ci aiuta a sbloccare la situazione economica di questa regione. Speriamo quindi che ci sia un voto unanime su questo tipo di ragionamento che abbiamo portato in aula.

Presidente - Grazie. Ci sono altre richieste di intervento? Se non vi sono altre richieste di intervento, chiudo la discussione generale e, se l'Assessore non vuole intervenire, metterei già in voto. Pertanto mettiamo in voto la mozione comprensiva dell'emendamento enunciato dall'Assessore Baccega, che in pratica sostituisce "i giorni 15" con "i giorni 30". Va bene? Dichiaro aperta la votazione ed invito a votare...tutti quanti avete votato? Posso chiudere la votazione? Chiudo la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Punto 67 all'ordine del giorno.