Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 144 du 26 septembre 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 144/XIV - Rinvio ad una prossima adunanza consiliare del rinnovo integrale del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com.) ai sensi dell'articolo 3, comma 6, L.R. 26/2001.

Presidente - Colleghi, il Consiglio regionale, con provvedimento n. 2355/XIII del 18 aprile 2012, ha eletto, quale Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Valle d'Aosta di cui alla legge regionale 4 settembre 2001, n. 26, la Signora Ghillino Manuela e, quali componenti, i Signori Boccarella Massimo, Patacchini Renato, Sciulli Carmine e Amedeo Daniele Michele, per la durata di cinque anni.

In data 4 luglio 2013 i componenti Amedeo Daniele, Boccarella Massimo e Sciulli Carmine hanno rassegnato le dimissioni dal Co.Re.Com. e in data 5 luglio 2013 il Signor Sciulli Carmine ha ritirato le proprie dimissioni presentate il 4 luglio 2013.

L'articolo 3, comma 6, della legge regionale 26/2001 prevede che "nel caso in cui il Comitato si riduca a due componenti, si procede al rinnovo integrale del Comitato stesso". Pertanto, le dimissioni dei Signori Amedeo, Boccarella e Sciulli del 4 luglio 2013, riducendo a due i componenti del Comitato (Ghillino e Patacchini), hanno provocato lo scioglimento dell'organo, determinando la necessità di procedere al rinnovo dell'intero organismo. Trattandosi di dimissioni ultra dimidium, vale a dire di dimissioni presentate contestualmente da più della metà dei componenti dell'organo collegiale, atte a dare luogo allo scioglimento istantaneo dell'organo stesso, il successivo ritiro, in data 5 luglio 2013, delle proprie dimissioni da parte del Signor Sciulli è irrilevante. Dando vita ad un atto collettivo sottratto alla disponibilità dei singoli componenti dimissionari e non suscettibile di frazionamento in relazione alle singole volontà espresse, le dimissioni ultra dimidium sono, infatti, irrevocabili dal singolo componente dell'organo. Sicché deve ritenersi che le dimissioni contestuali e collegiali dei Signori Amedeo, Boccarella e Sciulli abbiano comportato, quale effetto istantaneo e irrevocabile dal singolo componente, la riduzione a due componenti del Comitato già dal 4 luglio.

Inoltre, in data 15 luglio 2013, con nota registrata al protocollo n. 5042, anche il Signor Patacchini Renato ha rassegnato le proprie dimissioni, che hanno confermato lo stato di crisi del Comitato.

In data 15 luglio 2013, il Presidente del Co.Re.Com. ha inviato alla Presidenza del Consiglio la nota, registrata al protocollo n. 5041, con la quale lamentava il fatto che il Consiglio, nelle sedute consiliari del 5 e dell'8 luglio scorso, non aveva provveduto alla surrogazione dei dimissionari, chiedendo di procedere, nella seduta del 24-25-26 luglio 2013, "alla sostituzione dei due membri dimissionari onde consentire il ripristino della collegialità dell'organo e la sua piena operatività, ai fini del corretto espletamento dei suoi compiti istituzionali".

Rammento che il Consiglio regionale del 5 e dell'8 luglio era già stato convocato, in data 1° luglio 2013, in sessione straordinaria ed urgente, per la ricostituzione degli organi consiliari dopo la tornata elettorale, e pertanto non poteva procedere in tale sessione al rinnovo del Co.Re.Com., in quanto tale oggetto non era iscritto all'ordine del giorno. L'articolo 3, comma 7, della legge regionale 26/2001 prevede, peraltro, che il Consiglio provveda alle procedure di rinnovo integrale del Comitato entro 60 giorni dal verificarsi dell'ipotesi di riduzione a due componenti dello stesso.

Con lettera in data 30 luglio 2013, prot. n. 5422, ho comunicato al Presidente del Co.Re.Com. che innanzitutto l'articolo 3, comma 6, della legge regionale 26/2001 stabilisce che, qualora il Comitato si riduca a due componenti, si procede al rinnovo integrale dello stesso entro 60 giorni dal verificarsi di tale situazione e che avrei provveduto ad iscrivere la proposta di rinnovo del Co.Re.Com. all'ordine del giorno di un'adunanza del Consiglio regionale nel rispetto di tale termine, tenuto naturalmente peraltro presente l'interruzione dei lavori degli organi consiliari dal 1° agosto al 15 settembre disposta dall'articolo 38, comma 2, del Regolamento interno; inoltre, il comma 2 dell'articolo 6 della legge regionale 26/2001 prevede che i componenti dimissionari continuano ad esercitare le loro funzioni fino al giorno antecedente l'insediamento dei successori, e pertanto non vi sarebbero stati impedimenti di nessuna natura giuridica all'approvazione degli atti di competenza del Comitato fino a tale data.

In data 13 settembre 2013 è stato notificato alla Presidenza del Consiglio regionale un ricorso proposto innanzi al TAR della Valle d'Aosta da Ghillino Manuela in proprio e nella qualità di Presidente legale rappresentante del Co.Re.Com. Valle d'Aosta. Con il ricorso si chiede l'annullamento, previa sospensione dell'applicazione, dell'avviso a firma del Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta datato 30 luglio 2013, prot. n. 5422, lamentando il rigetto dell'istanza di sostituzione dei due membri dimissionari del Co.Re.Com. Valle d'Aosta, presentata dal Presidente del Co.Re.Com., con nota 15 luglio 2013, prot. n. 5041, e la contestuale dichiarazione di decadenza del Comitato per riduzione dello stesso a due componenti e l'avvio della procedura per il rinnovo integrale dell'Organo. Sottolineo peraltro che l'avviso impugnato non ha natura provvedimentale.

In data 17 settembre 2013, prot. n. 6320, è pervenuta alla Presidenza del Consiglio da parte della Presidente Ghillino un'istanza di annullamento in via di autotutela ex articolo 21-nonies legge 241/1990 dell'avviso prot. n. 5422 del 30 luglio 2013, previa reiterazione della richiesta di provvedere al rinnovo parziale del Co.Re.Com. mediante la sostituzione dei due membri dimissionari, con cui si chiede altresì di inserire tale istanza all'ordine del giorno della seduta consiliare del 25-26 settembre per le necessarie valutazioni da parte dell'organo competente.

Alla luce degli approfondimenti legali condotti, risulta corretta la procedura sin qui seguita, in quanto l'obbligo di procedere al rinnovo integrale del Co.Re.Com., ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge regionale 26/2001, si è verificato per effetto delle dimissioni di tre componenti rassegnate contestualmente in data 4 luglio 2013, a nulla rilevando il successivo ritiro delle stesse da parte di un componente.

Poiché, peraltro, la Camera di Consiglio per la discussione della misura cautelare avanzata dalla Signora Ghillino Manuela potrebbe essere fissata al TAR della Valle d'Aosta per il giorno 16 ottobre 2013, propongo a questo Consiglio regionale, sulla base delle motivazioni sopra esposte, il rinvio ad una seduta consiliare successiva all'udienza del TAR dell'esame della presente proposta di deliberazione.

Ci sono richieste? La parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci, Madame la Présidente.

En essayant de mettre un peu d'ordre dans cette question Co.Re.Com., quelques considérations, quelques considérations sur un dossier qui, non seulement a des zones d'ombre, mais qui a un peu de confusion; une situation sûrement compliquée que nous avions déjà soulevée et qui probablement ne serais pas aussi compliquée si on avait procédé à l'inscription à l'ordre du jour du remplacement des membres démissionnaires ou quand même du renouvellement partiel. Vu que vous avez cité les démissions contextuelles de trois membres qui doivent porter dans les 60 jours au renouvellement partiel, vous avez cité le premier Conseil de juillet, mais il y avait encore un autre Conseil à juillet où on aurait pu procéder à un renouvellement partiel. Mais, au-delà de cela, aujourd'hui - si nous n'avons pas mal compris - la confusion augmente, car au-delà des trois démissions, présentées, retirées, représentées par quelqu'un d'autre, aujourd'hui il y a, en tous cas, une situation qui n'est pas claire.

Beh, intanto, ricostruendo la situazione, come dicevo, nel Consiglio in cui l'ordine del giorno era già stato stabilito si poteva comunque iscrivere, perché - è successo anche in altre occasioni - se esiste urgenza, e se c'è la volontà, si porta un punto all'ordine del giorno e si iscrive anche in aula, con un certo voto qualificato, quindi...tanto per ricostruire tutta la vicenda. Esisteva poi un Consiglio - mi pare verso il 24 luglio - in cui si poteva benissimo procedere al rinnovo parziale, se di rinnovo parziale si tratta.

Noi crediamo che comunque la presa d'atto, in questo Consiglio, delle dimissioni dei membri avrebbe dovuto avvenire. Sicuramente...lei dice che la procedura è corretta...essendoci un ricorso, credo che la procedura sarà decisa dal punto di vista della correttezza dal tribunale; quindi, al di là di dire che noi abbiamo seguito una procedura limpida, diciamo che abbiamo seguito la procedura che abbiamo ritenuto corretta. Ma, al di là di questo, volevo capire alcuni elementi.

Allora, la prima domanda è: la questione che lei oggi ha cercato di spiegare, di aver posticipato...noi riteniamo che la presa d'atto ci dovesse essere. Lei ritiene, penso suffragata da pareri, che questa presa d'atto sia contestuale, perché l'articolo della legge cita...è un po' difficile parlare con due persone, comunque...sì, ho capito, se parliamo ci capiamo meno, ecco... Allora, quello che vorrei capire, e che vorremmo capire, è la motivazione oggi, sapendo che il rinvio oggi deriva dalla questione del ricorso, e se siamo nei 60 giorni andando ad ottobre, diciamo, con la questione dell'eventuale pronuncia del TAR. Quindi, ricordando che questa presa d'atto non c'è, che secondo noi, essendo stati eletti dal Consiglio regionale i membri, la presa d'atto delle dimissioni doveva essere ratificata da questo Consiglio, ma al di là di questo, se rinnovo integrale ci doveva essere, poteva essere fatto anche nella seduta precedente, e oggi, con la questione della proroga, se non andiamo contro ciò che è previsto dalla legge dei 60 giorni, pur calcolando, probabilmente, questa pausa estiva dal 1° agosto al 15 settembre, ecco.

Noi riteniamo che questa vicenda sia stata gestita non nel migliore dei modi - questa è una nostra idea - e crediamo che sulla situazione del Co.Re.Com. in futuro bisognerà riflettere, ecco. Al di là delle questioni procedurali, qui c'è una situazione di malfunzionamento e di tensioni che probabilmente si sono create, ma su questo noi non abbiamo elementi, quindi crediamo che il Consiglio in questi ultimi due mesi sia stato un po' tenuto all'oscuro di ciò che succedeva al Co.Re.Com..

Quindi noi non ci vogliamo sostituire né ai funzionari, né ai tribunali per quanto riguarda la procedura da seguire, avremmo voluto che questo Consiglio fosse maggiormente coinvolto in questa vicenda, anche perché lo abbiamo sollevato negli ultimi Consigli di luglio, oggi apprendiamo - perché lo abbiamo appreso dagli organi d'informazione - che ci sono ulteriori elementi e, nulla avendo contro il rinvio del punto all'ordine del giorno, vorremmo ecco capire questa ulteriore questione dei 60 giorni.

Presidente - Rispondo brevemente. Andando a punti, innanzitutto abbiamo deciso di non iscrivere in quel Consiglio, come poi era effettivamente emerso durante il dibattito in aula, di fine luglio poiché, proprio in seguito alla nota anche della Presidente Ghillino, stavamo conducendo degli approfondimenti tecnico-giuridici sul caso, proprio perché la discussione era se e come l'organo fosse decaduto, oppure se si dovesse procedere al rinnovo parziale dei membri. Quindi abbiamo chiesto naturalmente un supporto anche giuridico sulla materia, non eravamo ancora in grado in quel momento di dire se e come giuridicamente era sostenibile o meno una tesi piuttosto che un'altra, quindi questa è semplicemente la motivazione.

Per quanto riguarda il termine dei 60 giorni, ci troviamo di fronte ad un termine ordinatorio e non ad un termine perentorio, e quindi il rinvio ci pare necessario, proprio per il rispetto dovuto e che dobbiamo avere per l'autorità giudiziaria che si esprimerà a breve sulla questione. C'era forse ancora la questione della presa d'atto: la presa d'atto, come previsto, è contestuale al rinnovo, quindi avviene nello stesso momento. Spero di essere stata puntuale nelle risposte.

Prego, collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Sia il collega Viérin, sia il gruppo del Partito Democratico, avevano già sottoposto questa questione in altro Consiglio regionale. Ora mi consenta una riflessione, perché il Consiglio regionale non può nascondere l'imbarazzo in cui si viene a trovare, noi siamo nelle mani di un TAR che deve esprimersi. Naturalmente lei ha fatto delle sue valutazione, gli uffici del Consiglio regionale le hanno fatte; però l'avallare il rinvio, oggi, vuol dire che ci mettiamo nelle mani della Magistratura amministrativa che deve sciogliere un nodo che noi non siamo stati in grado di gestire. Quindi, mi consenta, il rinvio è, per quanto riguarda il Partito Democratico che questa legge non la votò, la contrastò, la "prova provata" di che cosa si fa quando si spartiscono le poltrone fra i partiti. Non si intende eleggere un organismo di controllo, si intende controllare politicamente un servizio che dovrebbe essere un bene comune della comunità.

Allora, siccome nella passata legislatura c'era l'accordo di ferro con il PdL, fu data la presidenza nientepopodimeno che ad una persona di area PdL! E il Co.Re.Com. funzionava benissimo, con una maggioranza schiacciante di quattro membri, spartiti politicamente tra PdL, Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération - le quattro forze che componevano il comitato - e un posto riservato alla minoranza che era stato concordato con i colleghi di ALPE; perché ripeto, noi quella legge non la votammo, non la volevamo così, ci eravamo stufati di questo modo di gestire questi sistemi di controllo! Adesso in questi giorni ci sono le polemiche, il Co.Re.Com. non funziona, il Co.Re.Com. non fa... ma che controllo volete che faccia, se è un organismo politico messo lì dalle persone che, diciamo, non hanno nessun interesse che ci sia equità nelle ripartizioni dei tempi televisivi e quant'altro? Quindi era un organismo che era già nato male; dopodiché ci sono le elezioni regionali, e le dimissioni di questi personaggi arrivano in data 4 luglio 2013...ma guarda un po'! Il Comitato non funziona più dopo le elezioni, prima delle elezioni funzionava? Certo che non funziona più dopo le elezioni, perché qualcuno si accorge che probabilmente l'area PdL è scomoda; e quindi arrivano, (non entro nel merito se poi i personaggi abbiano fatto una scelta corretta), le dimissioni. Uno la presenta, l'altro la ritira, una cosa inguardabile! Io spero che questi personaggi non vengano ripresentati in nessun altro Co.Re.Com., comitato o quant'altro, perché persone retribuite per fare un certo lavoro ad un certo punto fanno saltare tutto e non riescono a trovare una mediazione, a governare, a gestire una situazione! Questo è il frutto di come le leggi fatte per piazzare, leggi costruite proprio con il manuale Cencelli, quindi quattro forze politiche, quattro posti, uno alla minoranza, eccetera, ci portano inevitabilmente a queste degenerazioni; quindi imbarazzo totale del Consiglio regionale che adesso si trova a gestire una vicenda che è sottoposta addirittura ad un ricorso.

Io spero, per l'istituzione Consiglio regionale, che il TAR abbia la grazia di condividere l'interpretazione che è stata data! Sennò che figuracce ci facciamo? Perché dovremmo venire qui - se il TAR non dovesse darci ragione - a mettere una surroga, cioè a sostituire e mandare avanti quell'istituzione...una cosa inguardabile! Mi affido al TAR, siamo nelle mani del TAR per evitare una cosa incredibile, una cosa davvero ingestibile!

L'unica cosa che mi fa dire che, tutto sommato, il rinvio può essere positivo, è perché noi valdostani, che vogliamo essere sempre autonomi e diversi, evitiamo queste cose che sono già successe altrove, no? Ci sono già regioni che hanno avuto due Comitati del Co.Re.Com. e pagavano per due! Allora dico: in un momento in cui ci vuole anche un minimo di attenzione al denaro pubblico, vediamo di non andare a infilarci in una roba che potrebbe essere per noi devastante! Però questa questione è davvero pessima per come è stata gestita e maschera poi i problemi di fondo del Co.Re.Com., una struttura che non ha il personale per svolgere la sua attività e quindi, di fatto, noi giriamo in tondo, parliamo dei comitati di controllo, ma non andiamo mai a discutere nel merito della questione fondamentale: vogliamo che questo organismo funzioni con dei funzionari che abbiano un grado di autonomia, imparzialità e svolgano le funzioni di controllo dando anche sanzioni a chiunque non le rispetti, oppure sostanzialmente è una cosa che è messa lì e la dobbiamo mandare avanti in qualche modo. L'importante è controllarla politicamente; chi vince le elezioni se lo prende, no? Quindi l'altra volta c'era stata la necessità di aprire; c'era bisogno dei voti del PdL. Ma questa volta gli elettori hanno capito bene che era meglio non dare voti a chi li vendeva poi in Consiglio regionale; e quindi questa volta bisogna "spazzolare" via quest'anomalia e ripartire con il controllo del Co.Re.Com.!

Io vorrei che questa vicenda tristissima aprisse un dibattito su quali sono le condizioni perché il Co.Re.Com. possa svolgere la sua attività, in modo serio e funzionale, e rispondere a quelle che sono le esigenze per cui è stato creato! Così com'è non va! Non è quindi solo una questione di TAR!

Presidente - Naturalmente la mia era solo una ricostruzione di tipo tecnico- giuridico, non mi sono permessa di entrare e scendere in valutazioni politiche.

La parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Sì, brevemente, affinché non diventi poi un dibattito semplicemente sul "botta e risposta". Ma, a conclusione, a corollario di quanto è stato detto, se non ho capito male, la questione non è stata iscritta per approfondimenti, e già iniziamo almeno ad avere una motivazione. È chiaro che, delle due cose l'una: se l'approfondimento era tra il rinnovo totale o il rinnovo parziale, si poteva procedere, eventualmente, con il rinnovo parziale aspettando la questione...quindi, non so che approfondimenti siano stati fatti. Ciò che più ci ha dato fastidio non è tanto la questione dell'approfondimento perché il termine non è perentorio, non è che c'è...non è che l'articolo 3 della legge parla di "nel Consiglio successivo", quindi si parla semplicemente di sostituzione, ma è della questione dell'informazione, perché se noi non avessimo chiesto lumi su queste dimissioni e sulla situazione del Co.Re.Com. questo Consiglio non sarebbe stato informato sulla questione delle dimissioni, Presidente!

Quindi noi chiediamo semplicemente un po' di garbo, un po' di rispetto, lo stesso rispetto che abbiamo chiesto in altre occasioni nei confronti di questo Consiglio. Ripetiamo: non spetta a noi decidere sulle procedure, su vicende che oggi vedono innesti di ricorsi, però noi crediamo che questa vicenda sia stata, da un lato, gestita in modo superficiale e, dall'altra, avrebbe potuto vedere il coinvolgimento del Consiglio su l'informativa di ogni fatto. Sarebbe stato sufficiente rendere edotto il Consiglio sul fatto di non aver iscritto all'ordine del giorno perché c'erano approfondimenti, ma la risposta che lei ci ha fornito nei Consigli di luglio non è stata questa! Ci ha parlato di dimissioni che poi erano state ritirate. Questi approfondimenti di cui oggi veniamo a conoscenza giustificano, probabilmente, questa mancata iscrizione. Ecco, noi chiediamo che questa vicenda in futuro sia gestita in modo diverso e, soprattutto, vista l'importanza dell'organismo di cui si tratta, che sia gestita soprattutto con equilibrio e pluralismo. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Per quanto ci riguarda, è irrilevante se rinnovare oggi o nel mese di ottobre il Co.Re.Com., non è questa la questione che ci pare più importante. L'importante è che un rinvio non crei ulteriori problemi rispetto al rinnovo del Co.Re.Com., rispetto al funzionamento del Co.Re.Com., come si diceva in precedenza, che aggravi ancora una situazione che è stata gestita, oggettivamente, non particolarmente bene. Questo Co.Re.Com. ha funzionato poco e male in questo periodo, e certamente una riflessione sui compiti e sull'efficacia di questo organismo va fatta, anche perché spesso è poco incisivo rispetto a molte sue funzioni anche in ragione della mancanza di personale e di fondi come ci accennava in precedenza. Pertanto, indipendentemente dal rinnovo odierno, non è un rinvio che comporta ulteriori problemi.

Per quanto ci riguarda non siamo contenti; crediamo che una riflessione sul Co.Re.Com., una riflessione vada fatta, tra l'altro successivamente ci sarà un punto all'ordine del giorno proprio sul Co.Re.Com. e sui compiti di questo organismo che, a nostro avviso, vanno in parte rivisti o, comunque, orientati in modo da dare un servizio migliore a questo Consiglio e, in generale, alla collettività. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Ha chiesto la parola il collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Beh, per noi bene hanno fatto i componenti del Co.Re.Com. a dare le dimissioni, perché se fossero rimasti ancora lì sicuramente avremmo preso qualche iniziativa che andava nel senso di un commissariamento dell'ente, se questo fosse stato possibile. In effetti, i componenti del Co.Re.Com. dovrebbero essere persone al di sopra delle parti, con una competenza specifica nel settore che siano in grado di svolgere bene il loro lavoro.

Abbiamo assistito invece ad un Co.Re.Com. sostanzialmente assente, l'unica cosa che ha fatto è una specie di indagine su quella che è l'informazione delle reti locali e televisive - ovviamente non della RAI, perché la RAI non si tocca -, quindi ridotta al 10 percento forse dell'informazione radiotelevisiva, e quindi un lavoro che è stato pressoché nullo!

Noi vogliamo, vorremmo che le persone che si riuniscono...e l'ultimo comitato si è riunito undici volte in un anno, e si sono "beccati" 600 euro a testa al mese, puliti, in busta paga e 1.000 euro il Presidente...intanto potremmo eliminare questi compensi e ridurli ad un rimborso spese e vedere di fare lavorare queste persone. Tutti si impregnano di questa parola "cambiamento", poi alla fine il cambiamento vuol dire un cambiamento di persone che appartengono agli stessi gruppi politici nelle poltrone. Noi vorremmo evitare e faremo di tutto perché questo non avvenga, quindi evitiamo questo: i controllori, i controllati, questa commistione che già in altri organismi c'è, se possiamo evitarla, e soprattutto mettiamo il Co.Re.Com. in grado di fare un controllo sul sistema radiotelevisivo regionale che è veramente una vergogna per tutta la Valle d'Aosta! Grazie.

Presidente - Grazie collega. Ci sono altri? Ha chiesto la parola il collega Perron.

Perron (UV) - Merci, Présidente.

De ma part, de notre part...il me semble que la reconstruction qui a été faite par le Président du Conseil est, d'un côté, claire, et, de l'autre côté, correcte; sans doute cela signale une situation de difficulté de cet organisme qui a, qui a des fonctions et des compétences importantes. Il nous semble d'avoir compris que la procédure - même légale - adoptée jusqu'à maintenant est correcte; de plus, il y a un recours en cours, donc avec des approfondissements légaux qui méritent d'être compris où cela portera. Il me semble qu'il n'y a pas, collègue Donzel, l'exigence d'aller trop loin. Il y a dans certains organismes des répartitions politiques - cela vous fait sourire - qui sont fruit, très simplement, de la situation politique du moment. Il n'y a pas l'exigence d'aller trop loin, dans des législatures précédentes quand on a nommé dans le Co.Re.Com. avec des fonctions importantes des personnes telle que Torrione, ou plutôt que Impérial, c'est fruit d'une répartition politique du moment qui est reconduisible à une majorité différente. Donc, dans ce sens, il me semble qu'il est tout parfaitement inutile maintenant de vouloir évoquer le fantôme du PdL fruit d'une répartition partitique à critiquer. Simplement cet organisme est expression de la sensibilité du Conseil, d'une sensibilité différente par rapport à la dernière nomination dans lequel, dans le passé - comme je viens de dire - il y a eu des passages très, très clairs.

Donc de notre part, tout simplement, la proposition qui vient d'être faite par le Président du Conseil de renvoyer à une prochaine échéance nous semble juste et opportune et donc, nous nous retrouvons sur la proposition, Madame la Présidente, que vous venez de faire et, évidemment, dans le vote nous la soutenons. Merci.

Président - Merci. A demandé la parole le collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Una breve replica. Siccome sono stati evocati qui dei nomi di persone che fanno riferimento all'area politica di una sinistra del passato, volevo solo comunicare che il Partito Democratico non è mai stato al Governo di questa regione, e proprio ha scelto, "ha scelto" come linea politica di cambiare le cose sbagliate fatte da una certa sinistra, che qui traccheggiava, no? e quindi su questa legge ci siamo espressi con chiarezza, e mi fa piacere che l'Union Valdôtaine abbia ammesso che sia corretta la ricostruzione che io ho fatto, è giusto quello che ho detto, lei me lo conferma, ed ha detto esplicitamente "in passato".

In passato non c'era il Partito Democratico, questa direzione del Partito Democratico, e quindi noi, abbiamo preso le distanze, abbiamo detto che andiamo nella direzione del cambiamento. Se invece, da parte vostra, di fronte all'evidenza che i cittadini non vogliono più vedere la spartizione delle poltrone, voi rimanete fermi lì, beh, rimaneteci! Noi abbiamo deciso di cambiare! E lo abbiamo fatto non votando quella legge e togliendoci da questo sistema! Volete rimanere lì? Rimaneteci! Noi ci siamo tirati fuori per tempo, e non potete prendere i nostri nonni, i nostri bisnonni e dirci cosa hanno fatto loro! Noi, noi, quelli che siamo qui, adesso, quelle scelte non le abbiamo fatte!

Presidente - Grazie. Ci sono altri? Se non vi sono altri, io vi chiedo se il Consiglio è d'accordo unanimemente sulla proposta di rinvio per le motivazioni illustrate in quest'aula, oppure se dobbiamo procedere alla votazione...

La parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Oui, seulement pour distinguer les considérations que nous avons fait dans le mérite sur la question du renvoi, dont nous avons dit d'être d'accord, pour répondre au collègue. Notre position est favorable pour un renvoi, d'autant plus...en tenant compte de la question du recours.

Président - Alors le point 55 est renvoyé à une prochaine réunion.

Il Consiglio concorda di rinviare il punto ad una prossima adunanza consiliare.