Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 139 du 25 septembre 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 139/XIV - Interpellanza: "Presentazione di un piano di stabilizzazione dei lavoratori precari dell'Amministrazione regionale, dell'USL e delle società partecipate".

Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Prima di introdurre direttamente l'argomento, vorrei citare alcune cifre che sono particolarmente preoccupanti: nel 2013 la disoccupazione in Valle d'Aosta è salita sopra il 9%, due punti percentuali peggio dell'anno passato e considerate le misure che abbiamo messo in campo, soldi che erano investiti nelle politiche del lavoro...oltre a ciò, anche i dati dell'occupazione assoluta ci lasciano molto preoccupati, perché è calata anche in termini assoluti l'occupazione e parliamo di migliaia di posti in meno nel settore dipendente, ma altre migliaia di posti anche difficilmente calcolabili li abbiamo persi nelle attività artigiane private, nelle aziende che chiudono. Molti dati sono difficili da reperire, perché è una situazione anche di abbandono di ricerca del lavoro, di persone che sono sfiduciate, che non è facile neanche catalogare all'interno di questi dati.

Parallelamente, se andiamo a vedere il settore dell'occupazione, quello che prima era un interessante processo di avvicinamento al mondo del lavoro: i contratti di collaborazione, i contratti a tempo determinato, specie poi se erano contratti a tempo determinato nell'Amministrazione regionale, nell'USL...erano...come dire? il sogno di tutti i giovani, il primo passo per arrivare poi al tanto agognato posto fisso. Lì si può calcolare che tra tutte le partecipate pubbliche, USL, Regione, quant'altro, ci sia una galassia di oltre 2.000 persone, non considerando appunto che c'è stata poi quella tragedia dei cantieri forestali. In queste condizioni, più che le parole di un Consigliere regionale, valgono le parole che mi arrivano da alcune persone che vivono direttamente questa condizione. Probabilmente sono costretto a modificare qualche parola, perché altrimenti qui, se vengono identificati come quelli che parlano con l'opposizione, un lavoro in Valle d'Aosta non lo trovano mai più. No, tanto per parlarci chiaro in che condizioni dobbiamo anche lavorare, con riunioni segrete con i lavoratori, perché non si sa mai che, se uno viene individuato, non lavorerà mai più. Mi sembra - l'ho già detto in altri momenti - di vivere una situazione assurda, da ex Paesi dell'est, un regime di dittatura, che non posso fare un incontro pubblico, perché dicono: "quello poi è Donzel, Consigliere che va a dire in Regione che non si fanno bene le cose", no? Allora incontri segreti, lettere anonime, ma le lettere non sono anonime, sono firmate, le rendo anonime io. "Sono un dipendente a tempo determinato di una società partecipata pubblica, da una settimana circa a me e ad altri due colleghi ci è stato comunicato che il nostro contratto di lavoro non verrà prorogato e al 31/10/2013 resteremo a casa. Il nostro contratto di lavoro era a tempo determinato e quindi a scadenza. Tutto regolare, apparentemente, ma io lavoro dal 2006 per le società regionali. Ora, la graduatoria del concorso è anche scaduta, mi trovo a 56 anni, con moglie e figlio a carico, a dovermi cercare un lavoro che non c'è. Non aggiungo altro, ma spero che in Consiglio si parli anche di noi". Un altro scrive: "attualmente continuano ad assumere i precari dalle vecchie graduatorie, così i giovani, ormai diventati vecchi, sono esclusi, perché nelle vecchie graduatorie vale il punteggio per anzianità - è anche un mondo terrificante di regole, in cui queste persone sono buttate lì... - così i giovani stanno a casa e lavorano sempre gli stessi, e magari qualcuno ha già una pensione di 700 euro circa...che ha superato i 65 anni. Comunque lasciamo perdere, c'è da domandarsi se e quando verranno chiamate le persone precarie dalle nuove graduatorie - graduatorie vecchie, graduatorie nuove o semi nuove -, cerca di portare, come hai sempre fatto, la situazione dei precari in Consiglio. La crisi è sempre più dura, le persone non possono aspettare che i colleghi vadano in pensione o aspettare la fine dei lavori del castello di Aymavilles, di Quart, Arnad, l'area megalitica, Pondel - dove sono stati promessi dappertutto posti, vedremo dal bilancio regionale se questi posti poi si potranno fare - e soprattutto aspettare le prossime elezioni, dove magari verrà promesso un nuovo concorso ed assumere in maniera becera...non c'è più tempo, perché i concorsi fatti nel 2013 scadono già nel 2016 - questo giovane è almeno fiducioso che il Governo arrivi al 2018 e quindi dice a questo Governo: "vogliamo fare qualcosa?" - in questa situazione esiste un piano di stabilizzazione del personale? C'è un'idea? Una qualche strategia?". Relativa anche all'USL, dove, insomma, abbiamo ballato dalle 300 alle 500 unità di personale precario, e anche per le società partecipate. C'è la necessità di rafforzare i meccanismi di selezione meritocratica attraverso graduatorie che siano pubbliche, trasparenti, perché è intollerabile - beh, adesso i giovani che sono venuti a fare la passerella in Consiglio sono già andati via, erano già stanchi... - che i giovani debbano accedere ad altre procedure per trovare lavoro, a sezioni dei partiti di Governo e non alla volontà di studiare di più, di impegnarsi di più, di lavorare di più per avere un posto di lavoro. Non deve essere la tessera di partito l'elemento che ti permette di trovare un lavoro, deve essere la tua buona volontà, il fatto che sei più bravo di altri, che ti impegni di più, quindi ecco il senso di graduatorie pubbliche e trasparenti anche nelle società partecipate.

Un aspetto poi non indifferente all'interno di questo mondo di persone deboli, precarie, che lavorano pochi mesi all'anno: contrastare l'erosione economica e normativa dei contratti delle fasce più deboli, io lo dico perché è in atto, giustamente, un ripensamento anche sul fronte dei contratti. Non dobbiamo essere irresponsabili, dobbiamo dire alla gente che non è più possibile immaginare aumenti contrattuali, però non è possibile che si colpiscano i più deboli, lo ribadisco per l'ultima volta, per l'ennesima volta: il contratto delle società che si occupano dei lavoratori stagionali delle funivie ha colpito i più deboli. Io non ho capito cosa rimettono i dirigenti, cosa avranno in meno i dirigenti, ho capito che un precario per sei anni, uno stagionale per sei anni non avrà il terzo elemento della retribuzione e farà lo stesso lavoro degli altri senza essere pagato come loro. Questo non è più accettabile, non si può colpire il più debole, si deve iniziare a fare un ragionamento di contenimento della spesa che veda in primo piano la rinuncia di quelli che hanno un maggiore emolumento. Allora il segnale che avevamo dato era chiaro, si cominciava dall'Amministratore delegato del Casinò, che lasciava lì i suoi 72 mila euro, perché non è una questione tecnico-giuridica, è una questione politica, ha una nomina fiduciaria, allora se questa persona non intende rispettare la sfiducia che ha ricevuto dalla maggioranza del Consiglio, se ne va...se ne va a casa, va a lavorare da un'altra parte, in un altro Casinò, in Russia, in Cina, dove lo strapagano, ma non sta qua, in questa condizione dove la gente non riesce ad arrivare alla fine del mese! Lui punta i piedi e dice: "voglio il rispetto del contratto", anch'io volevo il rispetto del contratto per gli stagionali forestali e lì l'avete cambiato, lì li avete bastonati e quest'anno cominceranno, alcuni di loro, un iter terrificante di sei anni di lavoro per avere diritto alla retribuzione che hanno gli altri...una cosa vergognosa!

Président - Pour la réponse, la parole au Président Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie. Sicuramente in questo periodo è molto facile fare del sensazionalismo sui lavoratori, che la situazione sia difficile non solo lo sanno, ma lo provano tutti, che si insista su alcune situazioni io lo capisco, però non si può nemmeno esagerare a raccontare solo alcuni aspetti. Sicuramente sono situazioni delicate che conosciamo tutti, però questo non significa poter dire di tutto e di più su quello che succede. Invece, regolarmente, per quanto riguarda le assunzioni nella pubblica amministrazione, come negli altri settori, come questa mattina sulle assunzioni del personale nella pubblica amministrazione, tutto diventa un passaggio legato a chi sa quali pasticci. Non si possono fare queste affermazioni, che sono state fatte in quest'aula con leggerezza e credo offendendo anche persone, che invece hanno con dignità assunto una certa posizione e che non meritano di essere maltrattate o diffamate in quest'aula. Credo che un po' di rispetto ci voglia per tutti, questo è un assurdo, io credo che si possa fare della polemica, ma non a discapito di quella che è la dignità di chi lavora nella pubblica amministrazione, come nelle partecipate. Io capisco che ci sia tutta la giusta tensione nel momento in cui si parla di lavoratori, però dobbiamo anche renderci conto, quando parliamo dei precari, che cosa sta succedendo. Nel sistema lavoro la pubblica amministrazione è ferma da anni, non solo non assume più, ma non può nemmeno prevedere per il futuro, perché ogni anno viene prorogato quello che è il blocco delle assunzioni, allora questo credo che la dica lunga su che cosa sta succedendo.

È vero, vari settori sono in crisi, non essendoci lavoro soprattutto nell'edilizia, non c'è stato durante quest'anno in particolare uno sviluppo come si poteva immaginare, perché tutti hanno frenato. Cosa è successo? Che dai settori che prevedono progettazione ai settori operativi, agli artigiani, tutti, hanno ridotto l'organico e questo ha portato ad una massa critica di persone che sono in cerca di lavoro, che obiettivamente sono in grande difficoltà. Venendo al discorso del precariato, quindi io credo che, al di là delle grandi affermazioni di quello che è il dibattito che avviene a livello nazionale, è di oggi l'affermazione del Sottosegretario D'Alia: "per i precari, pubblica amministrazione nessuna stabilizzazione", - queste sono affermazioni fatte oggi da chi è al Governo nazionale - ci sia da tener conto, rispetto alle domande che sono presentate, che nella pubblica amministrazione il contratto a tempo indeterminato è la regola, per la pubblica amministrazione. Laddove è possibile, si hanno sempre contratti a tempo indeterminato e che si possono utilizzare i contratti a tempo determinato e le altre forme flessibili di lavoro per rispondere, è chiaro - lo dice la legge 22 -, ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo ed eccezionale. In proposito l'Amministrazione regionale in questi ultimi anni non ha assunto a tempo determinato su posti vacanti e quindi non vi è un precariato così come identificato dalle norme in tema di stabilizzazione, da ultimo l'articolo 4, comma 6, del decreto-legge 101/2013, l'Amministrazione regionale ha in effetti sempre assunto per sostituzione di personale temporaneamente assente, o su progetto per esigenze di carattere eccezionale e temporaneo, come ricordavo prima, nel pieno rispetto della normativa regionale. In ogni caso, con l'attuale articolo 14 bis, recentemente introdotto nella legge regionale 22/2010, si è cercato di valorizzare il periodo di impiego a tempo determinato mediante eventuale riserva di posti nell'ambito dei nuovi bandi di concorso, cosa che adesso, tra l'altro, viene messa in discussione anche nel sistema che stanno predisponendo a livello nazionale.

Per quanto riguarda l'USL, come noto, l'azienda ha attuato nel triennio 2008-2010 un piano di stabilizzazione di personale amministrativo e sanitario in attuazione del protocollo d'intesa sottoscritto con le amministrazioni sindacali, con le organizzazioni sindacali, di quanto previsto dalla legge regionale n. 9 del 2008 in assestamento. Inoltre, il 26 gennaio 2012 è stato siglato un nuovo protocollo d'intesa dall'azienda, dall'Assessorato regionale e dalle organizzazioni sindacali del comparto sanità per la definizione della programmazione del fabbisogno del personale nel triennio 2012-2014, finalizzato proprio alla ridefinizione e alla riduzione del fenomeno del precariato. In applicazione di questo protocollo, recepito dalla Giunta regionale con delibera 365 del febbraio 2012, è stato predisposto per l'anno 2013 un piano di assunzioni, parlo dell'USL, che mira alla stabilizzazione del personale precario operante presso le strutture aziendali, 47 posti di infermiere per cui il concorso è già stato espletato; 21 posti di OS per cui il concorso è già stato espletato; 2 posti di operatore tecnico sanitario. Infine, l'Amministrazione regionale e l'USL non possono procedere ad assunzioni se non su graduatoria di merito derivante da prove selettive.

Per quanto riguarda invece le società partecipate, la situazione è alquanto diversa: da un lato, le politiche assunzionali dipendono dagli equilibri di bilancio delle diverse società, ma, dall'altro lato, anche alle società partecipate la normativa ha posto limiti e vincoli come nella pubblica amministrazione. Ricordo a proposito che il decreto 95 del 2012, cosiddetto spending review convertito con la legge 135, contiene alcune disposizioni in materia di personale che si applicano alle società controllate dalla pubblica amministrazione che abbiano conseguito nel 2011 un fatturato di prestazione di servizi a favore della pubblica amministrazione superiore al 90% dell'intero fatturato, in particolare il decreto-legge del 1995 ha previsto che a queste società si applicano disposizioni limitative delle assunzioni previste per le amministrazioni controllate e che possono avvalersi di personale a tempo determinato, ovvero con contratti di collaborazione coordinata, nel limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009. Anche le società controllate dalla pubblica amministrazione pertanto non possono comunque procedere liberamente alla stabilizzazione del personale, ammesso che ne abbiano le esigenze.

Per il terzo punto: "se intende contrastare l'erosione economica e normativa dei contratti delle fasce più deboli", è difficile immaginare con quali leve l'Amministrazione regionale potrebbe contrastare l'erosione economica e normativa dei contratti già solo per quanto riguarda i dipendenti pubblici, per esempio, il decreto 4 settembre 2013, in attesa di pubblicazione, prevede ulteriori limitazioni e proroghe rispetto a quanto già previsto dal decreto 78 del 2010 e, precisamente, la proroga al 31 dicembre 2014 del blocco dei trattamenti economici anche accessori individuali, delle risorse complessive destinabili al trattamento accessorio e dei meccanismi di adeguamento retributivo di stipendi e progressioni di carriera; il blocco della contrattazione per il biennio 2013-2014 per il personale dipendente delle amministrazioni pubbliche, nonché di eventuali incrementi contrattuali eventualmente previsti nell'anno 2011; il blocco del riconoscimento delle indennità di vacanza contrattuale per il 2013 e il 2014, sempre senza possibilità di recupero. Impossibilità quindi per l'Amministrazione regionale ad agire nella retribuzione per compensare l'erosione del potere di acquisto dei propri dipendenti, che sarà ulteriormente eroso nel caso di aumento dell'IVA. L'unica soluzione a livello generale sarebbe la riduzione delle imposte sul lavoro, la famosa questione sul cuneo fiscale per le aziende, che è oggetto di discussione a livello nazionale. Credo che su questo sicuramente ci torneremo, collega Donzel, il discorso del precariato non si chiude né con queste affermazioni, né con quella che è la situazione attuale. Chiaramente, per ridurre il precariato, c'è l'esigenza di avere una serie di fattori che possono essere in qualche modo influenzati e modificati, ma con la situazione attuale il tutto credo che sia molto complesso.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Vede, Presidente Rollandin, la situazione non è diventata difficile dalla mattina alla sera e quindi non capisco che lei abbia assunto questo tono drammatico come se di colpo ci fosse piovuta addosso da chissà quale pianeta. Francamente noi responsabilità di Governo...come Consigliere regionale io non ne ho avute e quindi mi sono preso in questi anni anche una certa libertà di parola, me lo consenta, perché di qua davanti a lei sono passate...lei invece da quelle parti c'è stato anche più di una volta...le passavano davanti dei decreti nazionali che non dicevano: "no, non si può stabilizzare", che dicevano: "si potrebbe stabilizzare il personale", questi passavano..."ah, ma oggi non abbiamo tempo, ci pensiamo...". Eh no, Presidente, sono stato zitto ho ascoltato la sua drammatizzazione dell'evento, però la non assunzione di responsabilità di fronte alla possibilità di stabilizzare il personale...basti pensare alle infinite promesse di stabilizzazione fatte agli impiegati forestali ad ogni elezione, fino a che sono arrivati i decreti nazionali, fino a che sono...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...adesso parlo io, scusi...fino a che sono arrivati i decreti nazionali e le imposizioni a non assumere più nessuno. Sono passati però trenini che dicevano: "si potrebbe fare" e non è stato fatto, quindi chi governa abbia almeno il pudore di prendersi le responsabilità! La gente era contenta, lavorava così, non si è lamentata più di tanto, qui in Valle d'Aosta non abbiamo visto le masse nelle piazze a protestare e adesso però il guaio c'è, però non facciamo finta di non vedere che si poteva fare qualcosa. Questo per quanto riguarda la questione delle stabilizzazioni, invece, per quanto riguarda l'USL, sta andando avanti un piano, bene, a noi -chissà, sarà una mentalità strana - ci piacerebbe vedere un pezzo di carta, capire quanti sono i posti, capire in Regione...sono previsti 30 pensionamenti, non è possibile assumere più di 10 persone per coprire quei posti...sapere esattamente le scadenze: questo le chiedevamo, non le chiedevamo mica di fare un miracolo, di assumere tutti quelli... Le chiedevamo di avere cifre, numeri, date, la stessa cosa vale per l'USL, mi rivolgerò direttamente all'Assessore Fosson, vogliamo avere cifre, numeri, date, capire quando si vogliono fare i concorsi e farlo sapere anche due anni prima alle persone, non tre mesi prima, all'ultimo momento e quant'altro. Queste cose sono fondamentali.

Per quanto riguarda le società partecipate, lei ha assunto un tono già un po' diverso rispetto a quello dell'Assessore alle finanze l'altro giorno, che diceva: "queste sono private e fanno quello che vogliono". Qua il tono è già stato un po' più cauto, si è detto che adesso intervengono anche norme nazionali che vanno a vigilare, a dare delle indicazioni anche in quel settore. Ecco, a noi farebbe piacere capire, visto che siamo al primo anno, ci sono cinque anni davanti...CVA in cinque anni ha una vaga previsione di assunzione di 10, 15, 20...quali mansioni fanno questi, come possiamo trovare dei sistemi di assunzione che abbiano una certa correttezza e siano trasparenti per il pubblico? Questo chiedevamo, non mi sembra di aver chiesto delle cose strane. Lei ha cercato di farmi passare come quello che voleva fare assumere la gente per la strada...no, se risulterà che presso Vallée d'Aoste Structure, dopo le 22 assunzioni fatte nei cinque anni precedenti, tutti i posti sono coperti, per cinque anni Vallée d'Aoste Structure non assumerà nessuno, salvo che qualcuno si autolicenzi e quant'altro. Io quindi rimango sul fatto che la prima domanda ha un senso e questa domanda merita una risposta numerica e puntuale. La cercheremo nelle commissioni, se lei non ce la vuole dare, troveremo altre forme, ma scriveremo come gruppo alle società partecipate per avere i piani di assunzione e quant'altro, ma non molleremo questa battaglia.

Secondo punto: "rafforzare i meccanismi di selezione meritocratica...", non giriamoci intorno, noi sappiamo che i meccanismi di selezione non sono abbastanza puntuali e fermi. C'è stato il caos nelle assunzioni delle guardie forestali, ci sono stati problemi nei concorsi, sono cose che suscitano dei dubbi. Nelle partecipate queste procedure non hanno ancora il rigore che invece giustamente lei dice hanno nel pubblico e su questo convengo: nel pubblico questo rigore c'è. Vorremmo che fosse portato anche lì e che, per le persone che hanno, diciamo, un'assunzione a tempo determinato, esistesse anche lì un meccanismo di graduatoria perché siano chiamati.

Quanto al contrasto...delle fasce più deboli, beh, avrei molto da dire, purtroppo non ho il tempo, coglierò l'occasione in altra sede per dimostrare che si possono difendere i contratti dei più deboli così come riuscite a difendere i contratti dei dirigenti.

Presidente - Punto 51 all'ordine del giorno.