Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 130 du 25 septembre 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 130/XIV - Interpellanza: "Individuazione di scadenze determinate per l'erogazione dei contributi riguardanti il settore zootecnico".

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel per l'illustrazione, ne ha la facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Gentile Assessore, dopo le risposte che ha dato al mio collega Chatrian, mi avvio a presentare l'interpellanza con una certa ansia.

Questa mattina abbiamo avuto modo di constatare che lei condivide pienamente il rigore e l'applicazione rigida, diciamo, della normativa, anche se mi è parso di capire non in modo corretto, come ho cercato di spiegare, per quanto riguarda il recupero dei crediti. Gli allevatori, che hanno preso degli impegni precisi nel restituire gli anticipi che hanno avuto, diciamo, da parte dell'AREA VDA, da parte della Regione per coprire, diciamo, i ritardi nell'erogazione del verde agricolo, quindi devono assolutamente restituirli e lei su questo è stato categorico per serietà, eccetera. Penso che lei venga da un'esperienza nel mondo delle banche, del rigore, della serietà, allora mi sono chiesto se nell'Assessorato che lei si appresta a dirigere questo suo stile, questa sua serietà, questa sua precisione, questo suo rigore nel fare le cose diventerà il metro con cui si lavorerà e, quindi, ci scorderemo i cinque anni che abbiamo vissuto in cui continuamente si diceva: "ma no, rinviamo di due mesi, poi arriverà il contributo fra tre mesi...", poi "fra quattro mesi...". In questi anni ci siamo resi conto che, per esempio, nel finanziamento delle macchine agricole, la procedura era: "fai pure la domanda, non ti arriveranno subito i soldi del contributo che ti spettano, ma prima o poi arriveranno". Siamo passati ad un sistema che tu fai la domanda entro una certa scadenza, ma poi non sai mai se si riusciranno a trovare i soldi per pagare questi premi, quindi, se sei primo in classifica, bene, se sei ultimo, la tua azienda se la dovrà vedere da sola.

Andando al merito di quest'interpellanza, uno di quei pochi contributi rimasti proprio che la Regione metteva a disposizione per le aziende, in qualche modo quelle misure che vanno a sostenere la difficile attività in un territorio di montagna...non stiamo qui a ripetere che tutti noi in quest'aula condividiamo come vada sostenuto il lavoro delle imprese, in particolare quelle agricole, che davvero si confrontano con la rudezza del nostro territorio...ecco una di queste poche misure che almeno negli ultimi anni, nel marasma totale, si era riusciti a garantire...insomma, si era slittati di un mese, al 27 di giugno, se la memoria non mi trae in inganno, si riusciva ad erogare questo premio, neanche questo più si rispetta e, quindi, il premio del Libro genealogico non è stato, ad oggi, pagato alle aziende.

Per non andare poi a vedere, al secondo punto richiamato nell'interpellanza, lo stato, diciamo, di affanno, di deliberazioni che si susseguono per riaprire i termini della possibilità di accedere al finanziamento per quanto riguarda il contributo previsto per l'eradicazione della malattia della rinotracheite bovina infettiva, insomma, che è stata oggetto in passato di tante discussioni, ma in questo caso tre deliberazioni successive per riaprire i termini, eccetera. Sicuramente si va incontro ad un settore in difficoltà, si dà a tutti la possibilità di accedere, ma si ha come la percezione che non si conosca più bene questo settore, quali siano le scadenze per tutti e ci sia uno stato confusionale. Allora, prima di andare a dire: "le aziende ci sono...", perché poi, come ho detto stamattina, c'è questa nuova linea politica in cui si cerca quasi di dividere il movimento, perché gli agricoltori non stiano troppo assieme e che non rischino di arrivare qui a fare una protesta collettiva, allora si comincia a dire: "c'è quello che fa bene, ma ce ne sono di aziende che proprio sono pasticcione, non sanno fare i conti...", eccetera. L'azienda dovrebbe proprio aiutare quelli che sono un po' più in difficoltà e, affinché un'azienda possa avere la capacità di gestire la sua spesa, le entrate e le uscite, deve essere in grado, in questo momento difficile, di avere - credo che sia un problema anche della Regione - il controllo della cassa, guardo anche verso l'Assessore Baccega, è uno dei problemi non degli agricoltori valdostani, ma addirittura della Regione, il controllo delle uscite, di cassa. Allora se io so che a giugno mi entrano determinati soldi, so che potrò dire a miei operai: "guardate che è sicuro che vi pagherò a luglio", "è sicuro che ad agosto vi pagherò"...sorpresa: la Regione non mi ha dato i soldi, allora arriva, diciamo, quello che mi fornisce i mangimi, arriva quello che mi ha venduto del fieno, arriva quello da cui ho fatto degli acquisti a dire: "toc toc", perché addirittura i commercianti sapevano quali erano le scadenze dei contributi regionali e arrivavano direttamente a fare il recupero credito nelle aziende, no? Questa è la piccola Valle d'Aosta: persino i commercianti conoscevano i tempi di erogazione dei contributi e arrivavano a recuperare il dovuto. Oggi tutto questo non funziona più, allora la domanda è molto chiara: se...intanto si risponda urgentemente a questo problema che abbiamo adesso.

La seconda cosa che io giudico, se vogliamo, in qualche modo ancora più importante: se possiamo per l'anno prossimo...l'Assessorato, quindi noi...come dire? non è una cosa in cui noi vogliamo giocare un protagonismo dell'opposizione, diciamo all'Assessore...l'Assessore incontra le associazioni di categoria, l'AREV, che è una cosa in più oltre alle associazioni di categoria, ma che in Valle d'Aosta svolge un ruolo fondamentale e concorda una serie di scadenze, per quanto riguarda l'erogazione dei premi, concorda un calendario e si cerca dentro a questo calendario di poter operare. A quel punto vedremo se sono le aziende che non sanno fare i conti o se è la Regione Valle d'Aosta che è inadempiente nei confronti di chi lavora.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola l'Assessore Testolin per la risposta da parte del Governo, ne ha la facoltà.

Testolin (UV) - Faccio solo una piccola premessa alle due risposte che andrò a dare al Consigliere Donzel in merito al fatto che ho incontrato più volte l'AREV per condividere la situazione, che è quella attuale, che al momento è stata illustrata nei termini che devono stare all'interno di questo Consiglio, quindi, diciamo, che un confronto con le associazioni c'è, non dico che sia quotidiano, però è obbligato, perché il ruolo, per quanto mi concerne, il mio, è anche quello di esprimere una situazione di fatto che è quella che stiamo vivendo. Da quel punto di vista lì, quindi un confronto non è sicuramente una di quelle situazioni alle quali mi sottraggo.

In risposta alla prima questione, sottolineo come la situazione relativa ai trasferimenti all'AREV dei fondi per il pagamento dei premi del libro genealogico e dei rimborsi spese per gli allevatori per la partecipazione alle rassegne e ai concorsi è la seguente: allo stato attuale è impegnata, con deliberazione della Giunta regionale 524 del 29 marzo 2013, la somma di 881 mila euro per il pagamento dei premi e dei rimborsi spese a favore degli allevatori da parte dell'AREV; altri 45 mila euro sono stati impegnati con la medesima deliberazione per le spese sostenute dall'Associazione per l'organizzazione del circuito. Al momento tali somme, pur impegnate, non sono state ancora liquidate in funzione della mancata disponibilità di cassa dovuta al patto di stabilità e restano in attesa di liquidazione. Solo per confortare anche il Consigliere Chatrian dell'impegno che posso mettere nell'espletare la mia attività, il mio ruolo, più di una volta ho già provveduto a sollecitare e a verificare con l'ufficio del bilancio la possibilità di procedere con questi pagamenti. Le risposte sono ovviamente nel senso che il patto di stabilità ci vincola, quindi questo è quello che io riporto in quest'aula.

Inoltre, premesso che le competenze in materia sanitaria e zootecnica sono passate all'Assessorato della salute, sanità e politiche sociali - e quindi anche il programma relativo alla rinotracheite infettiva bovina previsto dalla legge regionale 4/2012 -, si segnala che la struttura di Igiene e sanità pubblica e veterinaria dell'Assessorato della sanità competente in materia ad oggi ha liquidato tutte le domande di compensazione presentate entro il primo termine del 28 febbraio 2013 e aventi i requisiti previsti dalla legge sopracitata 4 del 2012.

Inoltre, con una nuova delibera di Giunta regionale, la 1461 del 6 settembre 2013, si sono riaperti i termini di presentazione fissandoli al 30 settembre per consentire, agli allevatori che non avevano ancora provveduto a farlo, di presentare la domanda di compensazione.

Secondo quesito: "se si intenda prevedere per l'anno prossimo un sistema di pagamenti con scadenze determinate di concerto con l'AREV e le associazioni di categoria", si segnala come la metodologia di pagamento, ivi compresa la determinazione delle scadenze, è già stata stabilita e al momento non sono in previsione variazioni, ma, come segnalato, si precisa che la liquidazione è subordinata alle disponibilità finanziarie. Merci.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel per la replica, ne ha la facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Io la ringrazio davvero Assessore, perché lei ha citato delle cifre e ha parlato di un impegno di 881 mila euro e di altri 45 mila, che comunque non sono ad oggi sufficienti a coprire l'intero importo. Le faccio notare che è tutta la mattinata che noi parliamo di milionate di euro, di vagonate di euro, cioè 10 milioni...io immagino che magari adesso a quest'ora gli allevatori hanno da lavorare, hanno da fare, non è che stanno attaccati al Consiglio regionale, nonostante qualcuno si sia già dotato di tecnologie e quant'altro, qualcuno segue, ma ha qualche difficoltà, ecco, ma spero nei rappresentanti di categoria, che riescano a trovare - spesso sono anche loro degli agricoltori - il tempo di seguire questa cosa. Hanno seguito quindi un Consiglio regionale dove si parla di 50 milioni di euro di CVA che vanno al casinò, di 10 milioni di qua, e si comprano arredi...che un solo arredo costa milionate di euro, centinaia di migliaia di euro, ma perché parliamo dell'arredo del casinò, scherziamo, e poi a chi tiene in piedi il sistema agricolo valdostano non siamo...ma cioè tutte le aziende...stiamo parlando di tutte le aziende agricole della Valle d'Aosta. Noi stiamo parlando di una cifra che, per adesso impegnata, è inferiore al milione di euro, ma le comunico che dobbiamo trovare qualcosa come 1.400.000 euro per poter erogare...e non l'abbiamo neanche ancora trovata, allora voi capite la distanza siderale tra mondi che lavorano, gente che si alza alle 3,00 del mattino, che finisce la giornata alle 11,00 di sera e dice: "eh, non ci abbiamo liquidità di cassa qui in Regione, non ce n'è". Io quello che vorrei farle capire, Assessore, è che è incomprensibile per questo mondo riuscire a capire che chi parla di queste cifre gli dica che nella cassa non c'è denaro. Io allora le faccio quest'esempio: io sono diventato Consigliere regionale, ho detto: chissà quando arriverà lo stipendio del Consigliere regionale, devo dire che non ha mai sgarrato l'Assessorato del bilancio, è regolare, non so se è capitato anche a voi, Assessori...arriva regolare, il 27 hai i soldi sul conto corrente. Per combinazione, dico, a noi non è mai successo: "non c'è la liquidità di cassa", che ai Consiglieri regionali e agli Assessori arrivasse una lettera: "scusa Donzel questo mese non ti paghiamo, devi aspettare". Agli agricoltori arriva questa cosa qua: "non c'è liquidità di cassa, eh, questo mese devi aspettare"...è surreale! Queste persone non lo possono più accettare! Dovete trovare altre giustificazioni, dovete dire che avete altre priorità, che avete messo l'agricoltura lì, ai margini. È una cosa che c'è, è un problema...non riuscite a gestirlo, è un problema che è lì..."ma sì, aspetta un po', vedremo un anticipo", "non si sa, non si capisce...", "il patto di stabilità...", "è Roma", "è l'Unione europea, andiamo là con i forconi all'Unione europea a combatterli, è colpa loro..."; però per noi i soldi ci sono: è questo che la gente non riesce a capire.

Caro Assessore, bisogna cambiare marcia, andare da un'altra parte. Lei dice: "siamo obbligati al confronto", non siamo obbligati al confronto, è una necessità impellente andare a parlare con queste associazioni e, se abbiamo fissato che l'erogazione è nel mese di giugno, l'erogazione deve essere nel mese di giugno, non può essere che queste aziende aspettino due, tre, quattro mesi, perché altrimenti falliscono - guardo l'Assessore Baccega - e non sono sostituibili. Non possiamo sostituire queste aziende, è troppo complicato mettere su un'azienda zootecnica in questo momento, anche se stiamo facendo uno sforzo per portare dei giovani, è troppo difficile, ci vogliono competenze, conoscenze, finanziamenti, è una cosa enorme. Dobbiamo lottare per salvare ognuna di queste aziende, così, con questo metodo, non andiamo da nessuna parte!

Presidente - Punto 42 all'ordine del giorno.