Objet du Conseil n. 129 du 25 septembre 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 129/XIV - Interpellanza: "Situazione degli interventi finanziari per la realizzazione del piano di sviluppo della Casa da gioco di Saint-Vincent".
Presidente - Ha chiesto la parola per l'illustrazione il Consigliere Viérin Laurent, ne ha la facoltà.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Credo che la vicenda sia nota ed essendo qui per...al di là di conoscere la situazione dei vari dossier...anche soprattutto per esporre i nostri punti di vista...do per illustrata l'iniziativa.
Presidente - La parola all'Assessore Baccega per la risposta da parte del Governo, ne ha la facoltà.
Baccega (SA) - Grazie Presidente.
Ritorniamo sul Casinò per poi trasferirci su altre due importanti società che comunque questa Regione ha il piacere e l'onore di gestire. Rispondendo ai quesiti che sono stati posti nell'interpellanza, il finanziamento ad oggi è stato totalmente impegnato, come ho detto in commissione; peraltro, l'attivazione del mutuo, quello di 50 milioni...viene erogato a stato di avanzamento lavori e nei primi nove stati di avanzamento lavori sono stati erogati 35 milioni e 800 mila euro, e quindi questo è il primo quesito.
Sul secondo quesito: le ragioni per gli ulteriori investimenti sono dovute principalmente...abbiamo dibattuto un po' tutto il giorno, tutto ieri, abbiamo fatto un sopralluogo per quegli imprevisti che si sono verificati e quindi, da questo punto di vista, resta da spiegare al Consiglio quali sono le motivazioni per cui non si sia fatto ricorso al mercato creditizio; è da ricondurre alla specifica richiesta che il sistema creditizio appositamente contattato richiedeva cioè una garanzia dalla Regione, tanto valeva... Inoltre va rilevato che la redditività di un prestito alla Casinò rimarrà nell'ambito pubblico e costituirà un aumento del fondo in gestione speciale presso la Finaosta. È ovvio che l'iscrizione di eventuali garanzie da dare al mercato delle banche avrebbe comportato ulteriori costi legati a tutta una serie di atti e registrazioni, mentre attraverso Finaosta c'è una migliore flessibilità e, quindi, un ulteriore risparmio. Tale motivo è inoltre rafforzato dall'ovvia inutilità di iscrivere un'ipoteca su un immobile che è stato recentemente conferito dalla Regione alla Casino de la Vallée S.p.A.. Va anche detto che la dicitura "senza rischio per Finaosta" è stata inserita per precisare che questa, come tutte le operazioni effettuate tramite il fondo di gestione speciale presso la Finaosta, è ovviamente a rischio della Regione, come ho avuto modo di dire in commissione.
Punto 3: "quale sia l'ammontare delle risorse finanziarie, cioè la liquidità a disposizione del Casino de la Vallée e delle altre società partecipate dalla Regione..." e, in particolare, appunto, Finaosta. La liquidità presso il Casinò, ad oggi, è pari a 24 milioni di euro ed è utilizzata sia per la gestione corrente che per pagare gli stati di avanzamento dei lavori del piano di sviluppo. La liquidità presso la Finaosta è pari a 330 milioni di euro ed è vincolata per 300 milioni per impegni già assunti, di cui è in corso lo stato di avanzamento dei lavori. Nello spazio temporale che intercorre fra l'assunzione dell'impegno e l'effettiva erogazione di cassa questi fondi sono investiti in strumenti di Tesoreria, i famosi "pronto contro termine", che permetteranno uno svincolo con un breve preavviso. I fondi pertanto disponibili sono pari a 30 milioni di euro e sono funzionali, ovviamente, alla gestione della società stessa. Andando ad affrontare il gruppo CVA, la liquidità presso il gruppo CVA è pari a 76,7 milioni di euro ed è a supporto delle attività di tutto il gruppo; di questi, 14 milioni e 200 mila sono vincolati per il mutuo Casinò e 19 milioni sono a servizio del piano di investimenti del parco impianti, per il solo secondo semestre 2013.
Domanda n. 4: "quali siano gli intendimenti affinché delle risorse finanziarie di cui sopra possano beneficiare i vari settori...", come ho precisato, occorre distinguere i fondi disponibili presso la Finaosta dalla reale liquidità. Ad oggi non ci sono fondi disponibili presso il fondo di gestione speciale di Finaosta, la liquidità deriva da operazioni già impegnate, per le quali si è in attesa degli stati di avanzamento dei lavori, conseguentemente questa liquidità non può essere distolta a favore di altre operazioni, in quanto, con il presentarsi dello stato di avanzamento, la Finaosta è obbligata a procedere al pagamento. Per chiarire meglio, anche se non strettamente connesso al contenuto dell'interpellanza: se parte delle risorse disponibili con un intervento legislativo regionale fossero riversate nelle entrate del bilancio regionale, queste, per essere spese, rientrerebbero drammaticamente nel limite del patto di stabilità. La soluzione prospettata di utilizzare questi fondi ad integrazione delle entrate del bilancio regionale quindi non è concretamente percorribile fino a che non si riesce a ragionare con lo Stato e ad individuare un percorso che possa snellire questo vincolo del patto di stabilità. Al momento, come ho precisato in una precedente interpellanza in Consiglio la volta scorsa, il problema della spesa regionale non è determinato da carenza di liquidità, ma proprio dal patto di stabilità. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin Laurent per la replica, ne ha la facoltà.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Sì, beh, intanto grazie per le informazioni, lo ricordavo in premessa: non siamo qui per fare facili polemiche o ostruzionismo, quindi tanti elementi, rispetto alla presentazione dell'iniziativa, giustamente erano stati forniti sia in commissione che durante il sopralluogo, quindi ringrazio e ringraziamo anche per il sopralluogo, che è stato un momento molto interessante, assieme al momento di approfondimento in commissione, perché credo che il nostro ruolo, il ruolo delle commissioni sia proprio quello di avere tutti gli elementi per capire poi, per farsi un'idea ed esprimere quelle che sono delle posizioni che sono posizioni politiche...credo che il lavoro della commissione sia da sottolineare, quindi forse dovrebbe essere anche ad esempio per altri.
Al di là di questo, noi siamo preoccupati per la situazione del Casinò, e non solo per la situazione finanziaria, o di esubero di personale e quella che conosciamo, ma per quanto riguarda questa situazione di indebitamento, perché, oltre i 50 milioni, ulteriori 10 milioni che comunque dovranno essere restituiti...lei stamattina ha detto: "sì, però non sono proprio debiti dei valdostani, perché il Casinò li deve restituire", ma il Casinò di chi è? È dei valdostani, quindi sono debiti che comunque ricadono sulla comunità. Al di là di questo, ciò che credo abbia impressionato, sapendo benissimo che, quando si fanno dei lavori, ci possono essere delle spese impreviste, dei lavori non preventivati...fra l'altro, in gergo veramente questa dizione della lettera dell'Amministratore che scrive al Presidente "di lavori non preventivati" non si usa, e l'abbiamo chiesto ieri anche ai professionisti, in termini di lavori pubblici e della giurisprudenza. Al di là di questo, però, 2 milioni circa sono 2 milioni di parcelle a fronte di 11 milioni, 10 milioni più IVA, 532 mila euro per la cucina, già citata questa mattina, 3 milioni e mezzo di riserve e 3 milioni e 3 di adeguamento prezzi; è lo schema che lei ci ha dato. Ciò che noi vogliamo sottolineare allora è che in questo momento bisognerebbe, essendo noi soci di riferimento, azionisti al 99%, invitare un po' alla sobrietà, al di là dello sfarzo o della tipologia dei lavori che si debbono fare e portare avanti...ma milioni di euro di tappeti, lampadari...ecco, oculatezza soprattutto sapendo che la Regione, attraverso CVA, aveva già concesso 50 milioni di euro. Con un po' più di oculatezza e di sobrietà quindi si sarebbe potuto forse risparmiare una parte di questi 10 milioni, perché sono cifre in un momento di difficoltà che non solo hanno impatto sulla comunità, ma hanno un impatto anche su di noi stessi.
Noi quindi le chiediamo, Assessore, visto che ha ereditato queste deleghe sul Casinò...e, come dicevamo questa mattina, facendole gli auguri, la invitiamo veramente al controllo. Leggiamo oggi sui siti, su certi siti delle notizie - non so se rispondono al vero - della nuova università, dei problemi tra Finaosta e questa società, cioè anche il controllo e la gestione delle spese. Ieri ci hanno detto: "noi agiamo come una società pubblica", però l'appalto non è stato fatto così, lo sappiamo benissimo. Noi, quindi, diciamo questo per dire di vigilare...e soprattutto di chiederci oggi qual è il ruolo di queste partecipate...e di questa liquidità che in capo a Finaosta è limitatissima, perché si riduce a 30 milioni di euro. CVA è una liquidità che invece è superiore, ma noi vorremmo condividere le scelte strategiche affinché non si agisca a spot: un giorno 10 milioni o, meglio, 60 al Casinò, il giorno dopo si interviene su qualcos'altro, ma sempre su dossier che interessano a qualcuno e che poi hanno delle ricadute sui professionisti, su chi fa i lavori e non realmente sull'azienda di riferimento, o comunque sulla comunità, e le ricadute anche economiche che queste aziende devono rappresentare...cioè le partecipate. Noi quindi le chiediamo veramente che queste partecipate non continuino ad essere il luogo dove foraggiare gli amici degli amici e soprattutto fior di professionisti che alla fine veramente hanno parcelle in questo caso...solo questa parte di 2 milioni riferiti a 11 milioni che fanno specie. Per il resto noi siamo preoccupati perché si sta indebitando la Valle d'Aosta per i prossimi 20 anni, al di là dei 90 milioni del Casinò, della funivia che...insomma, si parla tra funivia ed università, palazzetto dell'area autoporto e altre grandi opere di centinaia di milioni di euro. Chiaramente dopo ci si chiede dove questi soldi siano finiti quando si dice: "non ci sono più soldi", noi sappiamo dove sono finiti! Sono finiti fuori controllo in grandi opere e soprattutto, come se questo non bastasse, i costi lievitano e la Regione, attraverso le società partecipate, attraverso Finaosta, sta diventando una banca per tappare questi buchi. Noi questa situazione la denunciamo annunciando che su questa situazione torneremo. Grazie.
Presidente - Punto 41 all'ordine del giorno.