Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 125 du 25 septembre 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 125/XIV - Interpellanza: "Disservizi nelle prestazioni relative alla prevenzione e alla diagnostica delle malattie senologiche".

Presidente - Grazie. Per l'illustrazione, la parola alla collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

La nostra Regione si è sempre distinta per una politica di prevenzione, di screening molto puntuale, credo che questo lo dobbiamo riconoscere, politica alla quale i cittadini valdostani hanno sempre risposto bene. Io ricordo i dati dell'Osservatorio epidemiologico, che ci illustravano una situazione di adesione da parte della popolazione alle politiche di prevenzione e di screening molto alta, molto più alta rispetto a quella che è la media italiana e questo vale in particolare per la prevenzione del tumore al seno, patologia per la quale nella nostra regione si registrano annualmente all'incirca 150 nuovi casi e per la quale è risaputo che, se la patologia è individuata in fase preventiva, in fase pre-clinica, vi è una possibilità di guarigione quasi totale.

Sappiamo poi anche che le donne affette da tumore al seno devono regolarmente effettuare dei controlli periodicamente, annualmente, e questo è l'allarme che è stato lanciato, che noi abbiamo lanciato già nella scorsa legislatura, con il fatto che, sollevando il problema dell'arresto dei programmi di screening a causa della problematica della LPA, cioè delle prestazioni dei medici a favore dell'azienda, stoppate dalla Corte dei Conti, perché ritenute troppo onerose e assolutamente non ammissibili... L'Associazione VIOLA nel corso di quest'anno ha sollevato a più riprese il problema delle liste d'attesa per i controlli mammografici e per le ecografie. Ancora recentemente abbiamo letto negli organi di stampa che la Presidente di quest'associazione esternava la preoccupazione forte dell'associazione, che rappresenta tante donne, e noi stessi abbiamo ricevuto segnalazioni e sollecitazioni che vanno in questo senso. Noi riteniamo che, rispetto al passato, l'attuale risposta del servizio pubblico valdostano ad un'esigenza così delicata, così diffusa, di primaria importanza sia una risposta inadeguata e quindi chiediamo all'Assessore competente quali siano le intenzioni per risolvere questa problematica e quali azioni siano già state messe in campo, perché riteniamo che questo problema abbia gravi conseguenze sulla salute delle donne valdostane.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Merci Président.

Sono già intervenuto lo scorso Consiglio su quest'argomento dicendo come le liste d'attesa sono un indicatore dell'efficienza di un sistema, ecco, quindi sono per noi estremamente importanti. Bisogna però tutti insieme prendere coscienza che siamo in un momento di transizione, e di disagio e a me dispiace particolarmente che il disagio si sia scaricato nei confronti delle pazienti, ma sarà, ripeto, un disagio temporaneo. Ricordo che tutta questa situazione, che si è abbattuta su un sistema che comunque funzionava, è nata da un esposto anonimo e che poi ha ingenerato una dinamica che, creda, non ha creato solo confusione in Valle d'Aosta, ma anche nelle altre regioni e poi le dirò il perché. Dobbiamo quindi tutti insieme, responsabili, io più di voi, capire che questo è un momento di passaggio su un sistema che funzionava bene, l'ha detto lei.

Tra l'altro, vorrei fare un po' di storia, perché noi abbiamo iniziato lo screening nel 1998 e questa è l'unica Regione ancora in Italia in cui lo screening è completamente gratuito nei suoi vari aspetti, prenotazioni, controlli, visite, e le aggiungo anche che in molti screening c'è solo la mammografia e noi qui facciamo anche l'ecografia mammaria. Abbiamo incominciato a lavorare ascoltando le pazienti attraverso ad esempio l'Associazione VIOLA, perché sempre più convinto che l'utente è esigente e, in questo caso anche un esigente competente e debba essere ascoltato soprattutto nelle difficoltà che incontra. Il nostro screening ha avuto una grande adesione, e, quando parlavamo in Senato di questo, erano stupiti per come eravamo organizzati in Valle d'Aosta, ma io le dirò un dato maggiore: è ancora più favorevole che con uno stadio di 3N1, cioè uno stadio di tumore avanzato seguito in Valle d'Aosta, operato in Valle d'Aosta, a 10 anni ha una sopravvivenza del 61%, che è superiore alla sopravvivenza che c'è nel distretto di New York. Essendo onesti, però, dicevo, era un sistema organizzato sulle LPA, cioè su un'attività extra del servizio pubblico, questo perché all'inizio - è giusto sapere questa storia -, proprio per incentivare questo sistema a cui noi tenevamo molto, lo abbiamo fatto incentivando anche il professionista, perché si facesse di più e si facesse bene.

Ora, vogliamo risolvere questo disservizio al più presto, creda, in questo tempo abbiamo lavorato molto per questo. Dalle informazioni che ho io, i 590 giorni sono riferiti alle prenotazioni già fatte precedentemente, cioè una visita di controllo è stata messa a 12 mesi, poi, per queste cause, è stata spostata di altri sei mesi, però nel computo non si può contare tutti i 590 giorni, anche perché non vi è un dato disaggregato rispetto alle prenotazioni. La cosa più scomoda, più sfavorevole per il paziente, eccetera, sono le liste bloccate, con il paziente che telefona e non riceve una risposta. Tenendo sempre conto, ho verificato io ieri mattina che, per qualsiasi urgenza che si presenta in Pronto soccorso con un nodulo al seno, o inviata dal medico curante con richiesta di visita senologica urgente, la prestazione viene fatta in sette giorni, entro sette giorni, e da questo parte poi uno screening, eccetera, eccetera.

Andiamo su che cosa abbiamo fatto, che cosa abbiamo messo in piedi e ringrazio tutte le strutture di radiologia, con il Direttore sanitario, che in questo periodo con noi hanno lavorato anche insieme all'Associazione VIOLA. Entro il 31 dicembre del 2013, le liste saranno aperte, i tempi di prenotazione andranno a 60 giorni, con convenzioni con il privato: ecco perché non sappiamo come questa vicenda della LPA sarà superata. Le dico solo un dato che ho scoperto in questi giorni per vedere come fare dopo: il Veneto, nella persona dell'Assessore Coletto, che ci ha richiesto una copia di quest'indagine della Corte dei Conti, che lui non conosceva, ha fatto tre mesi fa una legge che prevedeva di pagare la LPA 100 euro all'ora, contrariamente a quello che era il contratto nazionale. Capite che il sistema è questo. Penso al più presto, nella riunione degli Assessori regionali alla salute, di sollevare la questione, perché penso che la prestazione potrebbe anche essere fatta a 60 euro all'ora, però, se nessuno dei servizi la fa a 60 euro all'ora, dobbiamo guardare in faccia la realtà; comunque è un problema complesso. Dato importante, il 31 dicembre di quest'anno le liste e le prenotazioni ritorneranno ai tempi di prima, non sarà più impostata come LPA, cioè non sarà più impostata come prestazione extra, sarà impostata come orario istituzionale e non saranno mai più sospese le liste di attesa delle pazienti. Sarà riorganizzato in questo sistema perché è una cosa necessaria, perché proprio ascoltando, lavorando con VIOLA, si cono colte le nuove esigenze, con tempi e modi dovuti, pensando al malato e alla prima visita e pensando anche che nello screening non tutte vogliono entrare e che l'esigenza nazionale sia di modificare gli screening. Ecco, estenderli, per esempio, come tempistica, dai 45 anni fino ai 75, perché abbiamo visto delle forme riproporsi in una fascia più ampia rispetto a quelle che erano le età cardini, e anche su questo ancora c'è un impegno a riscrivere un nuovo screening insieme alle associazioni, di comunicarglielo e di presentarglielo in modo corretto, perché esse sono poi quelle che veicolano le informazioni anche a livello educativo per la paziente, perché la paziente non ha senso che ogni tre mesi si faccia una mammografia, è dannoso, sappiamo che le radiazioni possono indurre a loro volta una neoplasia. A giugno 2014 sarà pronto il nuovo protocollo di screening con documentazione, eccetera, presentato alle donne.

Ultima cosa, le assicuro, non formale: l'istituzione da parte della Giunta, dell'Osservatorio per le liste d'attesa, soprattutto per quanto riguarda in un primo tempo, la senologia. Non è una cosa scontata il prevedere un osservatorio in cui ci siano dentro anche le associazioni di utenti, le associazioni di malati, ecco, perché vogliamo, proprio per il discorso del paziente esigente, con loro collaborare, e rendere le cose ancora più trasparenti, per cui l'osservatorio è stato deliberato, e cominceremo a lavorare anche in questo campo qua. Le dico che le associazioni verranno invitate da subito in questo osservatorio che non c'era. Da quando è uscita la delibera dell'osservatorio, vogliono partecipare molti di più di quelli che volevamo, ma a noi interessa soprattutto che in questa struttura siano presenti delle associazioni di utenti.

Mi sembra che questo periodo di transizione che ha dato dei disagi alle donne, e mi dispiace, sia in via di riorganizzazione, i tempi che vi ho detto possono essere una risposta affinché questo sistema di eccellenza venga mantenuto e ciò è sempre difficile in questi tempi mantenere dei modelli di eccellenza, perché è più facile alzare dei modelli dal basso e portarli ad un livello superiore che mantenere un'eccellenza come questa, gratuita, sempre, quando uno vuole, ma è una priorità. Grazie.

Président - Point 37 à l'ordre du jour. No...pardon! Collègue Morelli, la réplique...à vous la parole.

Morelli (ALPE) - Merci Madame.

Il tono veemente con cui l'Assessore ha risposto alla mia interpellanza voglio considerarlo come una presa in carico effettivamente seria del problema, perché, come ha ricordato, questo è un problema serio. Il fatto della LPA: che sia stato sollevato da un esposto anonimo, mi lasci dire, che forse non è esattamente così, io so che i sindacati negli scorsi anni più e più volte hanno sollevato l'inappropriatezza della LPA, quindi il fatto di dire che sia stato sollevato da un esposto anonimo sembra quasi sminuire il problema reale su cui la Corte dei Conti, giustamente, si è soffermata. Noi dobbiamo rimarcare che nella scorsa legislatura non si è voluto prendere in considerazione la soluzione...trovare una soluzione per questo problema e le donne valdostane ne stanno pagando le conseguenze. Io prendo il suo impegno a normalizzare tutto entro il 31 dicembre 2013 come un impegno serio su cui noi, ovviamente, continueremo a porre la nostra attenzione. La ringrazio.

Président - Veuillez m'excuser encore, Madame Morelli. Point 37 à l'ordre du jour.