Objet du Conseil n. 109 du 25 septembre 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 109/XIV - Interrogazione: "Situazione produttiva e occupazionale della società Cogne di Aosta".
Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Marquis.
Marquis (SA) - "Come si presenti la situazione della Cogne di Aosta e quali valutazioni si diano" nel merito, come è già stato illustrato in precedenti occasioni, dal 2013 la Cogne Acciai Speciali ha avviato un piano strategico di sviluppo, che prevede una riorganizzazione finalizzata a far crescere ed implementare la produzione di tipologie di tecnologie di acciaio innovative e a maggiore valore aggiunto, allo scopo di andare ad occupare mercati e settori in cui l'impiego di questi prodotti è in crescita e meno soggetto ad oscillazioni. In particolare, i settori sui quali la CAS sta puntando sono: l'olio, il gas, l'energia, l'automotive, il medicale, l'industria alimentare e il mercato delle costruzioni. Questo significa che agli investimenti effettuati nell'ultimo quinquennio, pari a 48 milioni di euro, vanno affiancati nel prossimo triennio altri investimenti per un valore di circa 38 milioni e mezzo, programmati e messi a budget pur in presenza di un mercato finanziario italiano assai difficile. Il completamento del piano, la cui realizzazione sta rispettando i tempi ed il budget fissati, garantirà il recupero dei volumi di produzione e il conseguente pieno impiego di tutti gli occupati al netto di quel percorso di messa in mobilità di 55 soggetti che prestano lavoro nella struttura e che dovrebbero avere la tutela in quanto prossimi al pensionamento. Riguardo quindi alle uscite del personale previste nei prossimi 18 mesi, bisogna evidenziare che queste sono legate esclusivamente, come dicevo prima, al piano di mobilità volontaria, che consentirà a tutti coloro che vi aderiranno di traguardare la pensione, non ingenerando, quindi, dei nuovi disoccupati, ma permettendo anche l'implementazione di sistemi più efficienti nella gestione aziendale.
Per quanto poi attiene alla cessione del ramo d'azienda alla società Cappio - che per inciso non ha portato nessun incasso da parte della CAS -, tale scelta rientra nel piano di maggiore efficienza aziendale, che ha come obiettivo, fra gli altri, quello di rimborsare i prestiti ricevuti dagli istituti di credito a partire dal 2014 e per i successivi tre anni. In particolare la cessione, oltre a non avere delle ripercussioni sul personale, che verrà assorbito da Cappio con pari qualifica e retribuzione, è stato garantito da parte della società che consentirà di realizzare delle economie di scala sui costi di trasporto e di garantire un migliore e più puntuale servizio al cliente, affidando tutto il servizio ad un'azienda, la Cappio appunto, che dal 2000 lavora e collabora con la Cogne Acciai Speciali, gestendone parte della logistica. Riguardo ad eventuali altre cessioni di rami di azienda, al momento non esistono dei progetti in tal senso e in futuro, chiaramente, di fronte a delle eventuali richieste di partner seri su ambiti non legati al core business, ma solo funzionali ad esso, l'impegno sarà, da parte della società, quello di esaminarli unitamente alle organizzazioni sindacali.
Punto n. 2: "quali interlocuzioni ci siano con la famiglia Marzorati", i rapporti con i vertici della società, occupando questa un posto di primo piano nel settore, si tengono con adeguata cadenza sia per quanto concerne la parte politica, sia per quanto concerne le strutture dell'Assessorato; in particolare, tali riunioni vertono sull'andamento produttivo e su quello occupazionale dell'azienda ai risvolti che questi determinano sul territorio. Nell'ultimo periodo sono stati organizzati degli incontri per definire alcuni aspetti legati alla formazione a seguito dell'accorpamento del Dipartimento politiche del lavoro all'Assessorato. Questo passaggio di competenze ha permesso di sviluppare delle ipotesi di organizzazione e di percorsi formativi (scuola, formazione, impresa) atti a creare un nuovo approccio di inserimento al lavoro dei giovani.
Per quanto concerne la terza domanda: "come si inserisca la Cogne nel piano europeo per la siderurgia", c'è da sottolineare che è in atto una revisione del piano europeo per la siderurgia. Sappiamo che l'argomento è in discussione presso la competente Commissione europea, ma al momento non si è ancora giunti ad una definizione dei contenuti. La Cogne tiene a tal fine i rapporti con le associazioni di categoria, quali Federacciai ed Eurofer, portatrici delle istanze del settore presso l'Unione europea. Grazie.
Président - Pour la réplique, la parole au collègue Rosset.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente.
Beh, credo, Assessore Marquis, che lei abbia una bella gatta da pelare, perché questo dossier, al di là delle risposte che lei cortesemente ha fornito oggi - e le chiederò se gentilmente mi può passare una copia delle sue delucidazioni -, è e resta molto complesso. Non è di certo banale che l'azienda siderurgica aostana resta la più grande azienda privata della Valle d'Aosta, un caposaldo nel settore industriale e il più importante esportatore all'estero per l'economia valdostana, ma soprattutto l'azienda è una fonte di lavoro essenziale ancora oggi, è vero, malgrado il numero di dipendenti più basso rispetto al passato, ma parliamo pur sempre di un migliaio di persone a cui si aggiunge un cospicuo indotto.
Ora, noi vigileremo su cosa avviene qui, ma anche a Bruxelles per il piano europeo di cui abbiamo parlato nelle nostre domande a lei. Manteniamo quindi parecchie preoccupazioni perché la Cogne è solo un segno della crescente fragilità di quel che resta del nostro comparto industriale e di un'economia privata che perde colpi e, conseguentemente, posti di lavoro: ecco perché noi poniamo con forte attenzione questo problema, proprio in un momento dove è necessario non perdere ulteriormente posti di lavoro. Grazie.
Président - On peut passer au point 21 à l'ordre du jour: c'est une question des Conseillers Laurent Viérin et Grosjean.