Objet du Conseil n. 2629 du 3 octobre 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2629/XIII - Interpellanza: "Stato della concertazione con i Comuni valdostani coinvolti nel progetto di razionalizzazione della rete elettrica della regione, proposto dalla società Terna".
Interpellanza
Ricordato il progetto di razionalizzazione della rete a 220 KV e 132 KV della Valle d'Aosta proposto da TERNA S.p.A.;
Preso atto che la realizzazione del nuovo elettrodotto in classe 380 KV e i tracciati delle linee interessano diversi comuni valdostani ed alcuni di essi hanno manifestato contrarietà, dubbi e perplessità;
Rilevato che, in particolare, la questione più delicata concerne la costruzione delle nuove stazioni elettriche previste dal progetto;
Evidenziato che l'obiettivo di produrre energia pulita, nel più rigoroso rispetto e con la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e dell'ambiente, non può confliggere con interventi che potrebbero determinare criticità territoriali;
Appreso che la situazione finanziaria di TERNA S.p.A. non è negativa e che la remunerazione degli azionisti, vista la situazione generale della società, è stata in questi anni soddisfacente e, in questo quadro, maggiori investimenti, rispetto a quelli programmati, potrebbero rispondere positivamente ai problemi posti dai comuni sul progetto del nuovo elettrodotto;
tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione per conoscere:
1) lo stato della concertazione con i comuni interessati;
2) gli intendimenti ed il ruolo che la Regione intende svolgere in quanto garante del protocollo d'intesa firmato con TERNA S.p.A..
F.to: Rigo
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente.
Pochi giorni dopo la presentazione dell'interpellanza, La Stampa di mercoledì 26 settembre scorso ha dedicato a questo impianto un titolo a tre colonne: "La grande fuga dall'elettrodotto", riassumendo lo stato di fatto della concertazione fra la società Terna S.p.A. e i Comuni valdostani interessati dal progetto. Il progetto riguarda la realizzazione del nuovo elettrodotto Avise-Villeneuve-Châtillon con la razionalizzazione delle attuali linee di alta tensione. Progetto importante per poter ridurre l'impatto globale delle attuali linee elettriche, per il notevole intervento finanziario in un periodo come questo di crisi economica e di investimenti, per la sicurezza e l'affidabilità del servizio elettrico nella regione. Progetto che però non può non considerare l'impatto territoriale e ambientale così come quello elettromagnetico.
Da tempo è stato avviato dalla Regione il tentativo di coinvolgimento dei Comuni interessati nel tentativo di ricercare insieme soluzioni progettuali in sintonia con le necessità espresse dagli enti locali. Ci sono stati confronti di natura tecnica e di tracciato, ma, anche alla luce dell'articolo citato, non mi sembra sia stata raggiunta una condivisione fra la Società e le Amministrazioni. E infatti ad agosto scorso il Presidente di Terna, commentando le prese di posizione di alcuni Consigli comunali disse: "Come Azienda abbiamo il dovere forte di investire sui servizi e vorremmo che i nostri sforzi fossero compresi; con la Regione abbiamo sempre collaborato in ottima armonia, ma è chiaro che se a livello di Comuni si hanno atteggiamenti non condivisi, tutto diventa in salita". Non entro nel merito delle ragioni poste dai Comuni e di quelle sostenute da Terna S.p.A., ma la Regione, firmando il protocollo di intesa con la Società, si è assunta il compito di garante di quel percorso di concertazione e condivisione con gli enti locali interessati, per trovare insieme le soluzioni capaci di salvaguardare le esigenze di sviluppo delle infrastrutture elettriche e quelle delle comunità locali.
Il vasto territorio per una regione piccola come la nostra e i Comuni interessati dal progetto fanno ritenere che anche il Consiglio regionale sia luogo deputato a conoscere con maggiori dettagli questa opera di sviluppo delle infrastrutture di trasmissione e quanto si sta facendo per ricercare soluzioni condivise con le istituzioni locali. Ecco il senso dell'interpellanza. E forse alcune proposte avanzate dai Comuni e non condivise, per il momento, da Terna potrebbero essere ridiscusse alla luce della situazione finanziaria della società stessa. L'investimento iniziale di 100.000.000 di euro potrebbe essere riprogrammato, là dove possibile tecnicamente, aumentandolo, in modo da rispondere positivamente ad alcune obiezioni espresse dai Consigli comunali. Dico questo perché, guardando i bilanci di questi ultimi anni di Terna S.p.A., ho visto che sono molto positivi. Lo voglio dire con le parole del suo Presidente all'Assemblea degli azionisti del 6 maggio 2012: "prosegue dunque la sequenza di risultati positivi per Terna", "prosegue" dico io perché nell'anno precedente agli azionisti è stato confermato un dividendo in crescita del 4 percento netto; continua il Presidente: "...in termini di ricavi, di margini, di dividendi, ma soprattutto in termini di investimenti che hanno segnato un ulteriore aumento rispetto all'anno scorso". Allora - mi rivolgo al Governo regionale - possiamo chiedere alla Società uno sforzo ulteriore in linea con la volontà espressa proprio dal Presidente Roth nel corso di quella assemblea, quando disse: "faremo sempre di tutto come società per ricercare soluzioni condivise con le istituzioni del territorio". Un bell'impegno assunto davanti agli azionisti.
Credo che, quando vuole metterle in campo, la Giunta regionale ha capacità persuasive fuori dal comune, e quindi, invitandola a promuovere, come Governo, un incontro fra i diversi attori, siamo certi che in quella occasione non dimenticherete di ricordare al Presidente quanto promesso in un'assemblea di pochi mesi fa, e di ricordare una situazione finanziaria della società, molto positiva, come ha detto lo stesso Presidente di Terna.
Président - La parole à l'Assesseur au territoire et à l'environnement, Manuela Zublena.
Zublena (UV) - Merci Mme la Présidente.
Per quanto concerne il primo punto: "lo stato della concertazione con i Comuni", relativamente all'elettrodotto Villeneuve-Châtillon, le osservazioni formulate a suo tempo dai Comuni territorialmente interessati furono trasmesse a Terna a novembre 2010: ad eccezione del Comune di Jovençan che manifestò la sua contrarietà all'intervento, gli altri Comuni manifestarono un accordo di massima sulla realizzazione di una nuova linea, che ha l'obiettivo principale di allontanare dai centri urbanizzati l'attuale direttrice elettrica. È vero che oggi c'è una certa accettazione rispetto ai tracciati esistenti, ma ci sono evidenti situazioni di criticità per l'esposizione a campi elettromagnetici alla popolazione, problematica recente e che non era presente quando l'abitato si sviluppò avvolgendo queste strutture. I Comuni di Brissogne, Fénis e Pontey all'epoca interessati hanno proposto una variante al tracciato che è stata oggetto di valutazione da parte di Terna e che potrà in futuro essere oggetto di alternative anche in sede di valutazione di impatto ambientale.
Dopo questa prima fase di consultazione, Terna ha sviluppato delle proposte tecniche alternative che tengono conto di tutti i suggerimenti e una particolare attenzione è stata posta alla necessità di individuare tre aree per la realizzazione di tre nuove stazioni elettriche. Ricordo che la realizzazione di queste stazioni si rende necessaria per razionalizzare con l'interramento la linea a 132 kV attualmente esistente che, se rimane aerea, non richiede le stazioni elettriche. È stata avviata una nuova fase di concertazione per cercare di individuare le aree per queste tre stazioni fra settembre e novembre 2011 e Terna ha presentato diverse ipotesi progettuali. La struttura VIA dell'Assessorato ha promosso sopralluoghi sul territorio, incontri con i tecnici e gli amministratori comunali con l'obiettivo di verificare la compatibilità delle diverse soluzioni con tutti gli indirizzi della pianificazione territoriale ed urbanistica. In esito a queste valutazioni sono infine state individuate tre aree che paiono idonee ad ospitare queste nuove stazioni elettriche e che sono quelle che meglio rappresentano una mediazione fra le esigenze tecniche che Terna esprime e la compatibilità con l'esistente pianificazione territoriale, con l'attuale situazione urbanistica e in particolare con tutti i vincoli ambientali presenti. Le tre aree site nel territorio dei comuni di Aymavilles, Pollein e Nus sono necessarie per permettere la demolizione e l'interramento della linea aerea a 132 kV. Il 3 maggio 2012 si è svolto un incontro con i rappresentanti dei Comuni di Aymavilles, Pollein e Nus per condividere l'analisi di questi risultati e, a seguito dell'incontro, il Comune di Pollein ha espresso parere negativo. Analogamente il Comune di Nus ha ritenuto troppo impattante la soluzione individuata da Terna chiedendo di riconsiderare con maggiore attenzione un'altra proposta che lo stesso Comune aveva presentato, ma che Terna aveva già scartato per una serie di motivazioni principalmente tecniche. Il Comune di Aymavilles ha preso atto che la localizzazione proposta coincide con un'area già individuata per la realizzazione di una stazione di Deval, quindi ha espresso un parere favorevole.
In relazione alla seconda domanda, va precisato che il protocollo di intesa, siglato nel 2009, riguarda l'applicazione della valutazione ambientale e strategica alla pianificazione elettrica per il territorio regionale. L'Amministrazione, in attuazione del protocollo, ha svolto un ruolo di raccordo e di promozione della concertazione con gli enti locali, finalizzata a condividere le soluzioni mediando fra esigenze tecniche e tutte le varie esigenze di pianificazione territoriale e dei vincoli presenti. Le problematiche, da quanto emerso dalle valutazioni che mi hanno espresso i servizi, sono principalmente di natura tecnica prima che di ordine finanziario, oggi si è ancora in una fase di individuazione della migliore soluzione tecnica.
Vorrei ricordare che, benché si sia in un contesto di stretta competenza di Terna, perché si tratta di un intervento che riguarda un'infrastruttura facente parte della rete elettrica di trasmissione nazionale, l'Amministrazione ha inteso e anche potuto operare affinché ci fosse la massima attenzione da parte di Terna alla situazione locale, a definire dei correttivi migliorativi rispetto alle previsioni progettuali per minimizzare l'impatto sulla popolazione. È un ruolo che l'Amministrazione regionale continuerà a svolgere, anche ricordando che l'intervento in questione sarà oggetto di procedura di VIA nazionale, quindi anche in quella sede sarà possibile ribadire tutta una serie di esigenze.
Infine voglio dire che, come in tutti gli interventi infrastrutturali, non è possibile e sarebbe assurdo pensare all'impatto zero. Si tratta invece di trovare una soluzione che minimizzi gli impatti ambientali e paesaggistici, ma con l'imperativo di evitare i potenziali effetti negativi sulla popolazione. Sicuramente ci potranno essere delle situazioni localizzate e puntuali che susciteranno degli impatti non considerati positivamente sia per quanto riguarda il nuovo tracciato dell'elettrodotto, sia per quanto riguarda le tre nuove stazioni elettriche. A fronte di ciò però bisogna guardare al beneficio complessivo prodotto dall'intervento, che permetterà di conseguire un miglioramento generale della situazione di esposizione della popolazione. Bisogna considerare che nel complesso fra linee dismesse, interrate e da realizzare scompariranno dal nostro territorio circa 44 chilometri di linee elettriche e questo permetterà di risolvere molte criticità territoriali, perché la nuova linea elettrica verrà allontanata dai centri abitati. Tengo a sottolineare come l'attenzione vada proprio posta al fatto che si elimineranno tutte quelle situazioni, oggi presenti, di criticità per la qualità della vita, perché generate dalla presenza di campi elettromagnetici cui la popolazione è attualmente esposta e che sono considerate non più compatibili e da eliminare.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente.
Penso che in una regione piccola come la nostra, delicata dal punto di vista morfologico la Regione gioca un ruolo importante in tutti gli interventi che vengono fatti nella nostra realtà e per questo ci siamo permessi di richiamare in Consiglio questo progetto. Progetto che non lo coinvolge direttamente ma, visto il vasto territorio compreso dal tracciato e i numerosi Comuni interessati, credo che anche il Consiglio regionale abbia il dovere di conoscere le ragioni dei Comuni e della Regione. Non voglio entrare - ripeto - nel merito delle questioni poste dai Comuni; ha detto molto bene l'Assessore che ci sono delle risposte positive che vengono date con il progetto in termini di sicurezza, di impatto e ovviamente tutti questi interventi non possono avere impatto zero.
Ringrazio l'Assessore per la relazione fatta al Consiglio, che informa e precisa quelle che abbiamo potuto reperire dai contatti avuti in queste settimane con i Comuni. Non ci ha detto però il domani, quali saranno le prospettive secondo l'Amministrazione. Sappiamo bene che il protocollo d'intesa firmato nel 2009 tra la Regione e Terna valuta gli impatti e la sburocratizzazione, del rapporto fra Terna e l'Amministrazione regionale affinché la valutazione di impatto sia ottenuta con la dovuta attenzione da parte di tutti, ma, proprio per quello che rappresenta l'Amministrazione regionale, ha tutta l'autorità nel far valere attorno ad un tavolo la sua parola. Forse dovrebbe operare con maggiore energia nei confronti della Società, vista la situazione finanziaria di Terna, facendo proprie tecnicamente le proposte e le modifiche richieste dalle amministrazioni comunali. La Regione deve pretendere da Terna una valutazione tecnica e non meramente economica delle diverse proposte avanzate. Questo è l'appello rivolto alla Regione: utilizzi con maggiore forza la sua capacità e il suo diritto di governance. Mi affido all'Assessore perché nel prosieguo di questa trattativa sia fatta presente a Terna la necessità di dare peso alle parole che il Presidente Roth ha detto all'Assemblea degli azionisti, ovvero "tecnicamente adotteremo tutte le soluzioni più innovative per avere minori impatti sul territorio".