Objet du Conseil n. 2620 du 3 octobre 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2620/XIII - Interrogazione: "Attività di ricerca svolta dalla Fondazione valdostana per la ricerca sul cancro nell'anno 2012".
Interrogazione
Richiamato l'articolo 2 (Scopi) della legge regionale 4 agosto 2010, n. 32 "Istituzione della Fondazione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per la ricerca sul cancro" e, in particolare, l'articolo 6 (Organi), comma 4, con il quale si dispone che annualmente sia trasmessa alla Giunta regionale, alla Commissione consiliare competente, alle associazioni di volontariato "...una relazione sull'attività svolta, evidenziando i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati";
Ricordato che la relazione sull'attività svolta nel 2011 conteneva meramente "..l'esposizione dell'iter cronologico e delle tappe necessarie per arrivare alla definizione ottimale di tutto l'impianto organizzativo della Fondazione, in quanto le problematiche insorte sono state svariate e la loro risoluzione ha comportato un notevole impegno..." (dalla risposta dell'Assessore Albert Lanièce nel Consiglio regionale del 4 aprile 2012);
Sottolineato che nella risposta sopra richiamata l'Assessore affermò che "...Sono stati quindi creati tutti i presupposti affinché nel 2012 la Fondazione persegua i suoi scopi istituzionali anche attraverso l'attività di ricerca, come definito dall'articolo 7 della legge regionale n. 3, di conseguenza, la relazione di fine anno sicuramente avrà un taglio diverso, come previsto dall'articolo 6 della legge 32/2010.";
Appreso dai giornali della scorsa settimana che "A due anni dall'approvazione della legge istitutiva, la Fondazione valdostana per la ricerca sul cancro ha dato il via definitivo alle sue attività operative con la presentazione del bando per l'ideazione del proprio logo." (La Vallée Notizie), "La Fondazione per la ricerca sul cancro della Regione Valle d'Aosta riparte andando a caccia di un logo." (La Stampa), "Per iniziare a farsi conoscere e riconoscere la Fondazione per la ricerca sul cancro lancia un concorso grafico per l'ideazione del proprio logo. " (Aostasera.it);
Constatato che è stata data grande rilevanza al logo e poche informazioni sulla più complessiva attività della Fondazione;
In attesa della relazione annuale prevista per legge sull'attività svolta dalla Fondazione stessa;
tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l'Assessore regionale competente per conoscere, a grandi linee, le direttrici entro cui ha operato nel 2012 la Fondazione per il perseguimento degli scopi istituzionali, i programmi di ricerca e il coinvolgimento dell'Azienda USL della Valle d'Aosta.
F.to: Rigo
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Merci de nouveau Présidente.
Per quanto riguarda le linee direttrici entro cui la fondazione ha operato nel 2012 per perseguire i suoi scopi, si riporta quanto segue. Il programma triennale di collaborazione fra l'Istituto di Candiolo e la Fondazione Valle d'Aosta per la ricerca sul cancro, prevede la realizzazione di un progetto scientifico dal titolo: "Costituzione di una piattaforma preclinica di supporto al disegno di trial clinici in oncologia". Questa proposta si propone di migliorare dal punto di vista strutturale e logistico una piattaforma già presente nell'Istituto di Candiolo. Questa piattaforma è stata progettata per capire come meglio utilizzare le terapie bersaglio in base alla stratificazione molecolare dei pazienti e il suo uso sarà esteso e condiviso ai reparti dell'Ospedale di Aosta, che trattano patologie oncologiche. Il coinvolgimento dell'Ospedale di Aosta, da un lato, permette all'Istituto di Candiolo un più rapido e numericamente consistente reclutamento di tessuti neoplastici, dall'altro, il coinvolgimento di clinici dell'Ospedale di Aosta in un percorso conoscitivo e ideativo per la messa a punto dei nuovi protocolli terapeutici. Il coinvolgimento dei clinici sarà ottenuto con visite periodiche dei ricercatori dell'Istituto per illustrare e discutere il progetto.
La somma che la fondazione ha messo a disposizione verrà utilizzata per concorrere al finanziamento di una ricerca transnazionale sulla progressione metastatica del cancro del colon retto. La prima tranche servirà per l'acquisto di un'apparecchiatura Imaging, una micro TAC che serve per lavorare su questo aspetto destinata alla sperimentazione. Acquisterà direttamente la fondazione, come concordato con l'Istituto di Candiolo.
Altro punto: il coinvolgimento di professionisti di Aosta nella fase di stesura e conduzione di trial clinici; l'arruolamento di pazienti valdostani sia ricoverati presso la sede di Aosta che presso l'Istituto di Candiolo in trial clinici; la condivisione di protocolli clinici e di metodiche diagnostiche e terapeutiche fra le due sedi; l'erogazione di esami diagnostici di 2° livello, ad esempio diagnostica molecolare, che non vengono effettuati ad Aosta per pazienti residenti in Valle nell'ambito dei trial clinici svolti in collaborazione; l'iscrizione gratuita per congressi, corsi, seminari, momenti formativi ed organizzativi del personale di Candiolo per medici e professionisti delle professioni sanitarie dell'ASL Valle d'Aosta; la disponibilità gratuita di due posti per giovani laureati medici e non medici, operanti presso l'Azienda Valle d'Aosta, a frequentare master di 2° livello in oncologia molecolare; la disponibilità a cobandire su base meritocratica borse di studio per accedere ai posti di dottorati di ricerca che hanno sede in istituto su tematiche di reciproco interesse per giovani ricercatori meritevoli.
Il Comitato tecnico-scientifico della fondazione si riunirà il 9 ottobre 2012, avrà il compito di fare il punto sulla collaborazione con l'Istituto di Candiolo per realizzare i punti sopracitati, sarà compito del Comitato tecnico-scientifico la gestione dei progetti di ricerca che i sanitari della Valle d'Aosta vorranno realizzare, in particolare dovrà essere studiata una tabella contenente i punti fondamentali da rispettare nella progettazione e una griglia di applicazione della valutazione dei progetti presentati.
Si precisa inoltre che in una recente conferenza stampa, allo scopo anche di lanciare un concorso di idee per il logo della fondazione, è stato ricordato come il 23 novembre ci sarà una serata dove si darà evidenza di quanto realizzato nel corso del 2012, oltre a quello che si sta impostando per il 2013.
Il 26 settembre 2012 è stata trasferita la somma di 500.000 euro all'Istituto di Candiolo per iniziare i progetti di ricerca, che prevedono l'acquisto della strumentazione, la micro TAC di cui ho parlato prima. Il 23 novembre i responsabili scientifici e amministrativi del suddetto istituto parteciperanno alla serata per spiegare alla popolazione valdostana i particolari di questo acquisto e del programma di ricerca. Per quanto attiene alla nostra azienda sanitaria, c'è stato il cambio del Direttore sanitario, che è membro di diritto del Comitato tecnico-scientifico.
Ricordo due aspetti del percorso che c'è stato in questi due anni. Di fatto il 2011 lo abbiamo quasi totalmente perso, perché c'è stata la scadenza dei consigli di amministrazione delle due fondazioni presenti a Candiolo, il primo scadeva a marzo, l'altro scadeva a giugno 2011 e sono stati rinnovati solo a settembre. A fine settembre finalmente l'incontro con i nuovi consigli di amministrazione e poi a dicembre c'è stata la presentazione e la firma della convenzione con il Candiolo. A livello di Candiolo c'è stata una ristrutturazione interna delle due fondazioni per cui è stato individuato solo un direttore amministrativo e solo un direttore scientifico, mentre prima erano due cariche sdoppiate. Abbiamo avuto la possibilità di iniziare a confrontarci all'inizio del 2012, quindi con l'assetto definitivo della Fondazione di Candiolo, rinnovata, si è potuto iniziare a lavorare in questo senso. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente.
Che cos'è la scienza in medicina? Ho provato a pensarci e lo dico con parole mie: la ricerca di una spiegazione migliore e di una modalità interpretativa sempre più efficace per combattere le malattie sulla base delle informazioni disponibili acquisite attraverso la ricerca. Per questo è stata giusta l'idea di creare uno sportello valdostano per il finanziamento della ricerca. Per questo è stato corretto affiancarsi alla preziosa attività del centro di Candiolo che può rappresentare un obiettivo importante anche sul versante della formazione che, con la ricerca, costituisce un binomio inscindibile: mentre si fa ricerca, si fa formazione e viceversa. Attorno a questo indirizzo, contenuto nella legge istitutiva della Fondazione, dobbiamo saper costruire informazione: questo obiettivo deve infatti diventare cultura e conoscenza per tutta la comunità valdostana. Ma non è facile. Dico questo perché i rimandi che mi sono arrivati a seguito della conferenza stampa a cui lei ha prima accennato non sono stati tutti positivi. Il commento che ho sentito di più è stato: "ma a due anni dalla nascita la prima cosa che fa la Fondazione è l'ideazione di un logo?". Questo è un commento malizioso, oppure è prevalentemente questo quello che è emerso dalla conferenza? Ci si è espressi male in sede di conferenza enfatizzando un aspetto che mi permetto di giudicare marginale o non c'era altro da comunicare? Oggi l'Assessore ci ha detto che c'era altro da comunicare.
È pacifico che, in un settore difficile come la ricerca, i successi, gli avanzamenti siano lenti e il lavoro tanto, ma è anche importante l'informazione e come la diamo, in particolare su questo argomento, dove è possibile sbagliare l'approccio. Invece di creare condivisione rispetto ad una cosa nuova anche per la Valle d'Aosta e per le risorse impiegate in questo settore, il rischio è quello di ottenere l'effetto contrario: il rigetto. Ecco perché ho cercato, attraverso l'interrogazione, di fare presente, a Lei Assessore la nostra preoccupazione e di darle l'opportunità di relazionare sui passi fatti, e sul collegamento con Candiolo. È questo quello che dobbiamo comunicare, mentre la parte del logo poteva essere molto secondaria ed invece è stata lei al centro dell'attenzione: caratteri cubitali sui giornali. In questo mondo in confusione dove tutto viene osservato con superficialità e in maniera molto veloce, l'attività di ricerca merita da parte dei protagonisti una particolare attenzione su cosa e come si vuole comunicare.
Ringrazio l'Assessore per averci detto quello che la Fondazione e Candiolo stanno facendo. La relazione che la Fondazione deve presentare a fine anno ci consentirà di tornare con maggiori particolari su questo importante strumento di cui si è dotata la Valle d'Aosta in un campo difficile qual è quello della ricerca.