Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2597 du 19 septembre 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2597/XIII - Interpellanza: "Interventi per garantire l'agibilità della scuola dell'infanzia e primaria del capoluogo di Charvensod".

Interpellanza

Appreso che la scuola dell'infanzia e primaria di Charvensod, a seguito di una verifica dell'idoneità statica dell'edificio in località Capoluogo, è stata chiusa;

Riscontrato che il plesso scolastico di Charvensod capoluogo, dopo che si erano investite risorse per la progettazione volta a ridurre i consumi energetici, ha presentato dati allarmanti sulla qualità e la resistenza del calcestruzzo dei pilastri, tanto da consigliare l'immediata chiusura della scuola;

Ribadita la gravità di quanto emerge dalla verifica dell'idoneità sismica e statica;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale per sapere se intenda:

1) confermare che tali verifiche di idoneità sismica e statica sono regolarmente effettuate su tutti gli edifici scolastici regionali e se in collaborazione con il Cpel si proceda in modo analogo per gli edifici di competenza comunale;

2) verificare se vi siano responsabilità oggettive relativamente all'esecuzione dei lavori del plesso scolastico di Charvensod;

3) garantire, vista la situazione di emergenza venutasi a creare e fatta salva la determinazione delle responsabilità, un intervento urgente per restituire alle famiglie di Charvensod Capoluogo la scuola dell'infanzia e la scuola primaria.

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Innanzitutto vorrei chiarire che l'interpellanza si riferisce ad un ragionamento non legato all'attuale situazione che riguarda il Comune, ma a quelle che possono essere questioni che riguardano la Regione, quindi di interesse regionale. Va dato atto all'Amministrazione comunale di aver fatto uno sforzo enorme per consentire la ripresa regolare delle lezioni della scuola primaria, quella che chiamiamo ancora "elementare", e per avere - anche se con qualche spostamento con un pullmino - consentito altresì l'apertura della scuola dell'infanzia. Quindi da questo punto di vista l'emergenza in prima battuta ha avuto una risposta.

Però non può non lasciare sorpreso il cittadino della Valle d'Aosta, non solo il cittadino di Charvensod, che un importante edificio scolastico - se vogliamo la costruzione più importante che c'è nel paese dopo l'antico castello e la chiesa, che campeggia in tutte le foto e che dalla città è visibile - sia oggi dichiarato "inagibile". Devo dire che la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel mese di agosto e che il Sindaco in qualche modo si era già espresso nel mese di agosto dicendo che la scuola non sarebbe venuta giù, ma che sarebbe rimasta chiusa finché non avesse rispettato i parametri previsti.

Avendo avuto l'opportunità di sentire l'ingegnere che ha redatto il provvedimento, ero convinto che ci fosse stato quasi un terremoto nella zona di Charvensod, perché la situazione della struttura scolastica è in condizioni pessime, al punto da renderne necessaria la chiusura, perché si tratterrebbe di una verifica negativa al collaudo statico globale: questo, tradotto, vuol dire che i pilastri non sono in grado di reggere il peso della struttura. Dalle carotature fatte si ha la percezione che i pilastri non abbiano i coefficienti di sicurezza non solo necessari secondo le nuove normative che sono più stringenti per fortuna, ma non avrebbero neanche i coefficienti di sicurezza legati alle vecchie normative; che l'attuale edificio stia in piedi anche grazie alle murature di supporto, quindi la situazione è gravissima, e bene ha fatto il Sindaco a prendere un provvedimento di chiusura di quell'edificio.

La preoccupazione rimane, però, perché come l'amministrazione sia arrivata ad individuare questa situazione di difficoltà della tenuta statica dell'edificio...questo è avvenuto in modo - passatemi il termine - "casuale", cioè avendo fatto un importante progetto per il risparmio energetico nella scuola, nel momento in cui si doveva andare a realizzare questo progetto, si è deciso di verificare la tenuta statica dell'edificio, per evitare che l'edificio potesse subire dei danni da parte dei lavori per il risparmio energetico. Nell'andare a verificare questa tenuta statica e sismica è arrivata questa che considero davvero una terribile "doccia fredda" per gli abitanti della comunità di Charvensod, perché l'edificio non presenta queste caratteristiche di sicurezza statica.

La preoccupazione che viene ad un Consigliere regionale è: ma se non dovevano essere effettuati quei lavori, non continuavamo ad utilizzare quella scuola? Non esistono dei sistemi di controllo indipendentemente dal fatto che si intervenga con attività di ristrutturazione o meno degli edifici? Questa è una domanda che rivolgo all'Amministrazione regionale, perché anche se questi edifici cadono su una competenza comunale, è importante che la Regione abbia dei sistemi standard di controllo che garantiscano la tenuta di questi edifici.

Naturalmente poi una domanda viene spontanea: ma se questi pilastri che reggono la scuola non sono più a norma? Cioè c'è una domanda che c'è da porsi: com'è possibile che lo stesso ingegnere abbia detto di non aver avuto modo di consultare la documentazione storica sulle qualità del cemento, eccetera? La Regione avrà una documentazione che le consente di risalire a tutte le prove sul cemento e che possa garantire che tutto era stato fatto a norma? L'ingegnere non ha avuto, quando ha redatto la sua perizia, né il progetto delle opere in cemento armato, né il collaudo statico...ma dove sono finite queste documentazioni? Sicuramente la Regione ne è in possesso e bisogna fare una verifica per capire - visto che la progettazione della scuola è ottimale, come ha ribadito lo stesso ingegnere che l'ha definita "una progettazione all'avanguardia" - se è stato commesso qualche errore nella fabbricazione da parte di ha fatto il cemento, o se la qualità stessa del cemento non era all'altezza di un edificio di quel genere. Queste domande meritano una risposta, perché i cittadini hanno pagato con le loro tasse quell'edificio che doveva andare avanti ancora, con la ristrutturazione in atto, 40 anni.

Invece noi ci troviamo senza le scuole, in un momento dove non è che ci mancano le difficoltà sul sistema degli edifici scolastici: abbiamo un problema enorme di palestre, un problema con alcune scuole elementari, anche queste che devono essere sistemate, c'è la soddisfazione per aver visto ripartire le scuole di Saint-Pierre e l'ottimo edificio realizzato ad Issime, ma altre situazioni sono più critiche. Quindi era importante far emergere che a Charvensod c'è una situazione di emergenza.

Fra l'altro la vicenda che riguarda questo immenso edificio, perché è davvero gigantesca la scuola che ha a disposizione Charvensod capoluogo, che in questi ultimi anni ha visto la crescita della popolazione scolastica del capoluogo, credo anche per effetto del fatto che tante famiglie si insediano in un luogo dove ci sono tanti servizi come ad esempio la scuola, merita da subito da parte della Regione una risposta puntuale, cioè: è possibile - questo non lo può dire un Consigliere regionale, ma lo devono dire i tecnici regionali - un intervento che risani questo edificio scolastico e lo renda di nuovo agibile? È possibile un intervento più radicale, ma in tempi stretti, perché ribadito l'importante lavoro fatto dall'Amministrazione comunale per colmare l'emergenza, la risposta di un edificio adeguato per Charvensod capoluogo deve arrivare quanto prima, ed è questo ulteriore chiarimento che chiediamo nella nostra interpellanza.

Si dà atto, che dalle ore 17,25 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Merci M. le Président.

Par lettre du 20 février 2012 à ma signature, envoyée au Syndic, au Président de communauté de montagne, à la société Envers, au responsable de la direction du bâtiment, au Chef de service de l'entretien des immeubles, ainsi que pour information au Président de la Région, au Président du Conseil permanent des collectivités locales, à l'Assesseur aux ouvrages publics et au Coordinateur du Département des ouvrages publics, nous avons, comme Assessorat, mis l'accent sur le contrôle de la stabilité structurelle des bâtiments scolaires. Voilà le premier pas que nous avons fait, à la suite notamment de l'effondrement de Saint-Pierre. Je rappelle que l'école de Saint-Pierre comme celle de Charvensod sont des écoles du ressort de nos Communes, mais comme Administration et comme Assessorat nous avons, il y a quelques années, à partir de 2006, créé une structure à l'intérieur de l'Assessorat ayant l'objectif de monitorer non seulement les bâtiments scolaires du ressort de l'Administration régionale, mais aussi tous les bâtiments du ressort des Administrations locales, pour une prise en charge des responsabilités et pour avoir des adresses communes pour toutes les Administrations.

A la suite d'un plan que je vous citerai en vue des investissements considérables dans ces années, nous avions eu l'exigence de comprendre combien de bâtiments scolaires avaient la nécessité - d'un point de vue structurel - d'une mise à jour d'un point de vue de la mise en sûreté et de travaux petits ou moins petits, qui allaient dans la direction de garantir la sûreté de nos élèves et des gens qui œuvrent dans les bâtiments scolaires. A la suite de l'effondrement de Saint-Pierre cette lettre soulignait l'importance du fait que les structures et les organismes compétents procèdent à des vérifications régulières des conditions d'entretien de ces bâtiments, ceci là aussi pour aller solliciter toutes les collectivités locales sur ce thème.

Pour ce qui est des bâtiments régionaux accueillant des écoles secondaires de 2e degré, le Dirigeant compétent de l'Assessorat des ouvrages publics nous a confirmé, au cours de la rencontre qui s'est tenue cet été pour faire le point de la situation sur les bâtiments scolaires, que cette année aussi les bâtiments en question ont été contrôlés au cours de l'été pour ce qui est du ressort de l'Administration régionale, dans l'optique que vous disiez: d'avoir ici un dossier qui prend le ressort d'une école communale pour remplir un discours plus général sur le dossier de la sûreté.

Les structures accueillant les écoles maternelles primaires et secondaires du 1er degré qui sont du ressort des collectivités locales et en leur qualité de propriétaires des immeubles, sont chargées de l'organisation des contrôles et de régularité de ceux-ci. C'est pour cela que nous avons fait cette lettre et pour ce qui est de notre part, dans le respect des compétences qui nous ont attribué par la loi, nous avons rappelé à ces organismes qu'il est nécessaire de procéder audit contrôle. C'est une lettre qui est en train d'avoir un élément de discussion avec l'ensemble de nos Communes pour avoir une situation générale. Nous avons œuvré à un recensement de tous les bâtiments pour avoir une situation de mise à jour d'entente avec le Conseil des collectivités locales.

Pour la deuxième question, pour ce qui est des écoles de Charvensod, ce sont les bureaux techniques de l'Administration communale qui réaliseront le contrôle en question et qui établiront les responsabilités éventuelles relativement à la situation actuelle.

Pour la troisième question, la situation sur les familles de Charvensod, à partir de 2007 jusqu'au mois de juin de cette année nous avons débloqué sur les fonds destinés aux finances régionales et locales la somme de 16.761.350,21 euros pour financer des opérations de mise à norme et de sécurisation des bâtiments scolaires des collectivités locales, qui ont engagé à cet effet un montant de 1.604.395 euros sur leur fonds propre. Donc ça c'est le plan, ce qui nous a donné la possibilité d'intervenir avec 524 interventions qui ont été financées, dont la dernière qui a comporté la dépense de 769.000 euros c'est celle de la Commune de Saint-Pierre, qui n'a pas participé à ce financement. Donc ça a été un plan extraordinaire, qui a vraiment changé une certaine conception, car souvent dans les Administrations locales il n'y avait pas les ressources financières, ou quand même il y avait des priorités différentes; il y avait eu de la part de l'Assessorat vraiment une préoccupation, car on risquait là de se rendre compte de la gravité des choses après que des épisodes se seraient réalisés. Donc ça signifie que les Communes ont eu la possibilité d'accéder à des financements, au-delà des lettres et de la possibilité de travailler aujourd'hui sur d'autres normes, comme la question des tremblements de terre ou d'autres lois qui sont ressorties.

Les Communes et les Communautés de montagne concernées par ces interventions ont été 49, nous sommes d'accord sur le fait qu'il faut répondre à la situation d'urgence actuelle et que la présence des écoles dans nos communes doit être maintenue. A cet égard, nous étions hier avec le Président et l'Assesseur Marco Viérin à l'inauguration des écoles d'Issime, ça a été à travers un financement FOSPI, donc parallèlement au financement que nous avions mis sur pied avec les collectivités locales il restait la possibilité du FOSPI, et dans ces dernières années vraiment, vu que nous avions - d'entente avec les collectivités locales - modifié les priorités et mis les écoles en première place, il y a eu toute une série d'interventions (sur ça il y a les données) qui ont vu l'intervention aussi des fois sur des nouveaux bâtiments, des fois sur des bâtiments à restructurer, mais souvent sur des bâtiments à démolir sur la base des normatives et à refaire. Un des derniers est celui de l'école de Jovençan qui a été un des derniers FOSPI de l'année dernière. Pour le moment sur les adresses nous attendons que l'Administration communale de Charvensod nous fasse connaître ses décisions ainsi que l'estimation du coût des travaux, car il y a eu un moment où ils ont dû gérer la situation d'émergence; maintenant c'est à eux d'avoir un choix de programmation pour avoir à l'attention la sûreté des élèves et aussi le maintien de certains services sur le territoire.

Aujourd'hui nous aussi nous sommes conscients qu'il y a un moment de difficulté, mais que les bâtiments scolaires et l'instruction restent une priorité, car ce sont des dossiers très délicats, et surtout quand on parle de ces dossiers on parle de l'avenir, donc c'est important qu'il y ait encore de l'attention. Seulement pour souligner que des situations d'émergence sur les salles de gymnastique, sur les bâtiments scolaires...ils font partie de ce plan de réaménagement et ils sont en train d'être résolus dans cette direction.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Ringrazio davvero l'Assessore perché, partendo dalla parte finale che era una preoccupazione forte, l'Amministrazione regionale riconosce l'urgenza e la necessità di intervenire sull'edificio, e quindi a questo punto la palla passa all'Amministrazione comunale di Charvensod perché elabori un progetto in tale direzione. Naturalmente il veder riconosciuta l'emergenza che si è venuta a creare, serve a rasserenare le famiglie che in questi giorni hanno vissuto dei disagi, non da imputarsi all'Amministrazione comunale, ma per la realtà oggettiva che si trovano a vivere, e naturalmente questi disagi possono essere attenuati dalla speranza di avere al più presto una scuola funzionale. Così come siamo rassicurati dal fatto che finalmente - probabilmente c'è voluto come sempre un episodio sorprendente come quello di Saint-Pierre, ma guardate che Charvensod, pur non essendo crollato nulla, è assai più grave come situazione statica dell'edificio! - l'Amministrazione regionale abbia sollecitato, attraverso il Consiglio permanente degli enti locali, ad una verifica puntuale dell'efficienza degli edifici. Vi assicuro infatti che è assolutamente antipatico scoprire all'ultimo minuto che la propria scuola non è una scuola a norma!

Qualche perplessità sulla questione delle verifiche delle responsabilità oggettive, nel senso che questo è un argomento che di solito alla politica non piace tanto. Non è da parte mia la volontà di dare la caccia a qualche strega, ma solo capire dove è finito questo dossier che l'Amministrazione non ha e non è stato in grado di fornire all'ingegnere che ha fatto la perizia, cioè il progetto delle opere in cemento armato ed il collaudo statico. Da qualche parte negli uffici comunali o regionali si trova, ed è un elemento oggettivo che deve essere portato alla luce, per capire come mai di colpo dei pilastri che all'occhio umano sembra normali, tant'è che questa scuola ha risposto benissimo anche alle recenti scosse di terremoto, non essendovi stata nessuna crepa nei muri, nessun segnale di cedimento dell'edificio, come mai un edificio di questo tipo sia giudicato completamente inadeguato dal punto di vista statico! Da qualche parte questa documentazione c'è e credo che se l'avesse avuta l'Ufficio tecnico del Comune di Charvensod ne avrebbe fornito copia all'ingegnere che ha fatto la perizia. Quindi in qualche cassetto della Regione c'è, ed è forse il caso di verificare questa cosa per scoprire poi magari che è un problema dell'industria chimica che ha prodotto un cemento di pessima qualità e non è responsabilità di nessuno, ma per rassicurare i cittadini che non c'è stato nessun dolo in questa operazione che è costata tanti soldi alla comunità valdostana.