Objet du Conseil n. 2551 du 25 juillet 2012 - Resoconto
OBJET N° 2551/XIII - Communications du Président de la Région.
Presidente - Riprendiamo i lavori, procediamo con il punto n. 2 all'ordine del giorno.
La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Come comunicazione volevo solo tornare sull'incontro che c'è stato ad Avio in provincia di Trento con i colleghi delle due Province autonome e della Regione Friuli, che aveva come oggetto l'esame della proposta della spending review e le possibilità di trovare accordi sia sugli emendamenti che sono stati presentati, e che oggi in Conferenza sono stati inviati alle commissioni, sia per evidenziare, con la richiesta di un incontro con il Presidente Monti, le aspettative delle Regioni a statuto speciale, soprattutto i diritti che, come vediamo, alcune sentenze della Corte costituzionale per fortuna riconoscono. Questa impostazione ha già dato la possibilità di verificare anche con i Parlamentari interessati la disponibilità a sostenere tale tipo di approccio e soprattutto ha evidenziato come ci siano i termini per un intervento sempre più forte a difesa delle buone ragioni delle Regioni che hanno già attuato la legge n. 42 nell'ambito degli accordi bilaterali.
Oggi con la spending review andiamo verso una situazione che è stata analizzata dalla Conferenza dei Presidenti - semmai riferirò anche domani - con un giudizio totalmente negativo sulla proposta, prendendo in esame i singoli progetti sia per la sanità, dove si è decisa una strada che non è quella di seguire il "libro Bondi", ma di andare verso una richiesta di possibilità alternativa che ci permetta di ottenere una regolare situazione di accompagnamento ai criteri standard, noi vogliamo arrivare a quella situazione in modo che tutte le Regioni siano monitorate in senso vero e non con dati assolutamente fuorvianti come è stato fatto finora. Per le altre situazioni, fra queste il trasporto pubblico locale, sui temi che interessano anche la nostra Regione ci saranno degli incontri successivi.
Per quanto riguarda le società partecipate, si è aperto uno spiraglio in conseguenza della sentenza della Corte costituzionale sul 138, sui ricorsi presentati anche dalle Regioni a statuto ordinario, quindi ci sarà la possibilità di avere dei chiarimenti nell'ambito di tale passaggio. Questo volevo dire ai colleghi, per metterli al corrente della proposta elaborata ad Avio e soprattutto delle iniziative che congiuntamente verranno presentate nel rapporto fra Regioni a statuto speciale, attuanti la riforma federalista, e il Governo, che oggi ha un atteggiamento sicuramente nefasto nei confronti delle Regioni sia a statuto ordinario che a statuto speciale.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Ringraziamo il Presidente per questa sommaria informativa, naturalmente abbiamo tempo nel corso della seduta di domani di approfondire ulteriori aspetti e lo pregheremmo di comunicarci anche più nel dettaglio i testi relativi alle intese raggiunte. Ci fa piacere che si sia avviato nell'incontro di Avio un dialogo stretto fra le Regioni dell'arco alpino, c'è una forte necessità anche secondo noi di stringere in questo momento un accordo solido per mettere in evidenza la specialità nella specialità. Non possiamo in un momento in cui personalità di rilievo non solo del mondo politico, della cultura sugli organi di stampa prendono di mira le Regioni a statuto speciale in modo indiscriminato...abbiamo avuto un attacco devastante in queste ultime ore anche da parte di esperti giuristi che hanno scritto autorevolissimi trattati insieme all'ex Ministro Tremonti sul federalismo fiscale e che hanno fatto di ogni erba un fascio, mettendo nel cumulo tutte le Regioni a statuto speciale...e questo è molto pericoloso, ne siamo consapevoli e dobbiamo difendere la regolarità dei conti della nostra Regione. Lo facciamo e lo faremo anche in altre iniziative che sono in discussione in questo Consiglio. Il Presidente ha accennato anche alle sentenze della Corte costituzionale, alcune delle quali segnano un momento positivo di riconoscimento di determinate salvaguardie. È sempre problematico che si arrivi a posteriori, dopo un anno e mezzo, a vedere riconosciuta la correttezza di determinate posizioni e mi permetto solo di sottolineare come queste sentenze dovranno essere lette con attenzione, perché non sempre la ragione formale data si accompagna con ragionamenti che sostengono nei fatti tale specialità. Le sentenze della Corte hanno strani andamenti: a volte gli incisi e le premesse per il modo in cui sono formulate possono ritorcersi contro, quindi non sempre è necessario gioire di un accoglimento o stracciarsi le vesti quando c'è una pronuncia apparentemente negativa.
Siamo d'accordo sulla linea di contrastare l'impostazione Bondi sul settore sanitario, abbiamo già sollecitato ed aspettiamo con ansia che l'Assessore dia conto anche in commissione sulle risultanze dei lavori di verifica dei costi standard della nostra sanità. Assicuriamo quindi al Presidente che i suoi passi sono seguiti con molta attenzione e con la massima disponibilità a portare sostegno alle battaglie che saranno fatte in linea con i nostri principi. Questo non è un ammiccamento, è un riconoscere - e credo sia patrimonio consolidato della Regione - una necessità di difesa di diritti costituzionali e quindi di sostegno ad una specialità che vediamo oggi particolarmente minacciata.
Siamo preoccupati per quello che sta venendo fuori non solo in Italia, ma anche in altri Paesi. Il dramma della Catalogna di questi momenti è un dramma che si ripercuote su tutto l'autonomismo europeo. Il fatto che una Regione considerata leader in Europa si trovi oggi in ginocchio con un fortissimo deficit e anche gli accordi che rischia di dover subire questa Regione, a detrimento della consolidata autonomia che ha costruito democraticamente in 30 anni di post franchismo, sono per noi motivo di forte preoccupazione. Crediamo che anche al di là dell'intesa alpina ci sia uno spazio che questo Consiglio, attraverso rapporti che ha sempre coltivato, oggi abbia interesse a riprendere non per fare del turismo, ma per stringere alleanze che pesino sulla bilancia europea, in un momento in cui si rischia di vedere banche centrali e governi nazionali fare piazza pulita di tutto quello che è stato un consolidamento dell'autonomismo e del regionalismo europeo in tanti anni. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente. Brevissimamente per ringraziare il Presidente per queste comunicazioni, per ribadire che anche per noi la situazione è molto delicata.
Come risulta dagli atti, sempre noi abbiamo auspicato questo collegamento fra Regioni alpine, quindi non possiamo che rallegrarci di questo fronte comune, che, anche se sappiamo non essere sufficiente, è indispensabile, perché c'è un problema che riguarda tutte le Regioni, ma c'è anche un problema che concerne la specificità delle Regioni e Province autonome. Non può quindi che farci piacere che proceda anche questo tavolo di lavoro parallelamente a quello con le Regioni.