Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2539 du 25 juillet 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2539/XIII - Interpellanza: "Iniziative per la realizzazione di un Audit Civico in Valle d'Aosta".

Interpellanza

Ricordata l'iniziativa di Audit Civico promossa fin dal 2001 dal Tribunale dei diritti del malato per Cittadinanzattiva che consiste in un'analisi critica e sistematica dell'azione delle aziende sanitarie e si configura come uno strumento a disposizione dei cittadini per promuovere la valutazione della qualità delle prestazioni delle aziende sanitarie locali e ospedaliere;

Considerata la validità di tale strumento che consente di coniugare il rigore metodologico alla partecipazione attiva dei cittadini, destinatari dei servizi sanitari, allo scopo ultimo di porre rimedio ad eventuali lacune e punti di debolezza;

Ritenuto particolarmente utile lo svolgimento di un Audit Civico in Valle d'Aosta, alla luce delle inevitabili razionalizzazioni che devono essere operate nella sanità valdostana e in considerazione della riorganizzazione prossima del settore ospedaliero;

Ricordato che nel Piano per la salute e il benessere sociale 2011-2013 si afferma che l'Audit Civico può rappresentare una forma di sperimentazione utile anche ad avvicinare i cittadini alle istituzioni sanitarie, con l'intento di promuovere la valutazione della qualità delle prestazioni e dei servizi dell'azienda USL, in una logica di leale e responsabile collaborazione, che riconosca tuttavia il giusto rilievo al "punto di vista del cittadino" e che lo stesso Audit viene citato fra le operatività proposte dal Piano;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere:

1) quali siano le attuali intenzioni riguardo alla realizzazione dell'Audit Civico;

2) se se ne condividono le finalità e se siano stati intrapresi contatti con le associazioni di cittadini per un imminente avvio delle procedure;

3) in caso affermativo quali si presume possano essere i tempi di realizzazione;

4) se siano attualmente in corso o siano previste a breve altre iniziative di monitoraggio della qualità dei servizi sanitari regionali.

F.to: Patrizia Morelli - Giuseppe Cerise

Presidente - La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci M. le Président.

Con questa interpellanza vogliamo tornare su un argomento che avevamo toccato ad inizio legislatura, l'Audit Civico in sanità, che consiste in un metodo di analisi critica e sistematica delle azioni delle aziende sanitarie, promosso dalle organizzazioni civiche, quindi è uno strumento di valutazione a disposizione dei cittadini. È uno strumento che esiste ormai da una decina di anni, è stato creato nel 2001 e, dopo una prima fase sperimentale, è stato adottato da molte aziende sanitarie e da molte Regioni. Il programma dell'Audit Civico nel corso degli anni ha messo a punto una metodologia di valutazione civica delle strutture sanitarie; è una valutazione complessa che parte da una rilevazione e che, attraverso una metodologia, riesce a dare un quadro delle luci e delle ombre dei sistemi sanitari. L'Audit Civico ha di interessante il fatto che i cittadini sono parte attiva e non semplicemente parte che viene interrogata e che deve dare risposte su questioni particolari, ma è la parte dei cittadini che direttamente valuta quali sono le questioni da approfondire, e mette in piedi il sistema. Nel 2011 ben tre Regioni hanno adottato il sistema dell'Audit Civico per valutare il sistema sanitario: Umbria, Lazio e Sicilia, e stanno presentando in questi giorni i risultati di questo Audit Civico.

Nel 2008 avevamo rivolto la domanda all'Assessore Lanièce riguardo alla Valle d'Aosta e ci era stato risposto che erano state adottate delle metodologie di customer satisfaction per valutare il giudizio dei valdostani in merito ai servizi sanitari. All'epoca l'Assessore ci aveva detto che l'Audit Civico era stato applicato nella nostra Regione nel 2004 e addirittura quell'esperienza era stata citata da Il Sole 24Ore come un'esperienza esemplare. Otto anni dopo quel 2004 e quattro anni dopo quella prima interpellanza, dobbiamo constatare che l'esperienza dell'Audit Civico in Valle d'Aosta è rimasta "lettera morta", che si è continuato con la metodologia di customer satisfaction di cui ho letto qualche comunicato a metà luglio sull'ultima rilevazione che è stata fatta e sulla quale chiediamo di volerci illuminare.

Oggi, quindi, torniamo a richiedere, poiché riteniamo molto utile lo svolgimento di un Audit Civico in Valle d'Aosta, alla luce delle inevitabili razionalizzazioni di cui la sanità dovrà essere oggetto ed in considerazione della riorganizzazione prossima del settore ospedaliero. Il piano per la salute e il benessere sociale 2011-2013 cita l'Audit Civico come un punto da sviluppare, come una forma di sperimentazione utile anche ad avvicinare i cittadini alle istituzioni sanitarie, con l'intento di promuovere la valutazione della qualità delle prestazioni e dei servizi dell'azienda USL. Quindi è un metodo che era stato inserito fra le operatività proposte dal piano, e oggi chiediamo all'Assessore quali sono le reali intenzioni rispetto all'Audit Civico, se se ne condividono le finalità, se siano stati presi contatti con le associazioni per un avvio delle procedure, se si possono prevedere i tempi di realizzazione e se siano attualmente in corso o siano previste altre iniziative di monitoraggio...ma credo che a quest'ultima domanda la risposta sia quella che ha dato la dottoressa Riccardi riguardo alla customer satisfaction.

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente.

Riguardo al primo punto vorrei ricordare alcuni passaggi. Dal 2001-2002 l'azienda USL promuove annualmente indagini di customer satisfaction - che ho qui e poi posso fornire la documentazione - che, in comune con l'Audit Civico, hanno la volontà di dare forma concreta alla "centralità del punto di vista del cittadino". Per dovere di informazione, ricordo che queste indagini (nel 2004, in collaborazione con Cittadinanzattiva) hanno riguardato aree specifiche dell'assistenza sanitaria, quali quella ospedaliera 2001-2002, 2003, 2006, 2008, 2010 e 2011; quella territoriale e della prevenzione nel 2001-2002, quella territoriale nel 2007 e la struttura complessa di Oncologia nel 2009. L'ultima di queste indagini è stata condotta dall'URP dell'USL nel periodo dicembre 2011-gennaio 2012 sulle unità di Oncologia e Psichiatria dell'ospedale, consegnandoci i risultati, peraltro lusinghieri, del nostro ospedale (la maggioranza dei giudizi diceva "ottimo" e "buono" sulle aree indagate). Nello specifico dell'Audit Civico, invece, le intenzioni sono di supportarne lo sviluppo a livello regionale, come indicato nel piano per la salute e il benessere sociale, attraverso processi validati di applicazione sistematica di una metodologia rigorosa, consolidata e riconosciuta a livello nazionale dalle agenzie preposte a questo fine. La principale di queste agenzie, che è l'Age.Na.S. (agenzia per i servizi sanitari regionali), presieduta, in tempi recenti, dall'attuale Ministro per la salute Balduzzi che, nel suo nuovo ruolo, ha dato impulso a molti progetti di Empowerment più in generale, a cui viene chiesto agli Assessori regionali di aderire. La nostra Regione non ha esitato ad aderire a tutti questi progetti in quanto, date le sue ridotte dimensioni, collaborando con l'Age.Na.S. ha l'opportunità di creare sinergie preziose a costo zero, essendo l'Age.Na.S. un ente pubblico a supporto delle Regioni. In tutti questi progetti l'azienda USL ha garantito un profilo altamente collaborativo.

Sul secondo punto, certamente si condividono le finalità dell'Audit Civico, perché questo mette a disposizione metodi e strumenti validi per condurre un'analisi critica e sistematica delle azioni delle agenzie sanitarie, promosse dalle organizzazioni civiche, e si configura pertanto come uno strumento di riconosciuta scientificità a disposizione dei cittadini. A livello regionale, sono stati presi contatti con le associazioni di cittadini in occasione della costituzione della Consulta regionale per la salute ed il benessere, di cui all'articolo 2 della legge n. 34, secondo le modalità indicate con deliberazione di Giunta. È certamente la neocostituita Consulta il luogo ideale entro cui collocare queste esperienze di valutazione dei cittadini.

Terzo quesito, i tempi di creazione di un luogo istituzionale entro cui dare vita a queste esperienze; non ve ne sono ulteriori perché la Consulta si è insediata il 16 aprile scorso. Se invece si fa riferimento a concrete iniziative di valutazione in Valle d'Aosta, ne è appena stata avviata una, la prima in collaborazione con Age.Na.S. sulla valutazione del grado di umanizzazione degli ospedali, a cui i membri della Consulta hanno da poco finito di lavorare, sia compilando un questionario validato ed uguale per tutte le Regioni, sia recandosi in sopralluogo presso alcuni reparti dell'Ospedale Parini e redigendo una sorta di diario delle osservazioni emerse. Sono state valutate le seguenti aree: percorsi assistenziali, organizzativi, orientati al rispetto ed alla specificità della persona, agevolazioni nella continuità delle cure, accessibilità fisica, vivibilità e confort delle strutture, accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza, cura della relazione paziente/cittadino.

Infine ultima domanda, "se siano attualmente in corso o siano previste a breve altre iniziative": la prima esperienza non è ancora del tutto terminata, perché siamo in attesa che Age.Na.S., insieme a Cittadinanzattiva nazionale, elabori i dati dei questionari ed i diari dei sopralluoghi presso le specialità mediche poste sotto osservazione, per avere la restituzione dei giudizi. Abbiamo appena ricevuto comunicazione che la prima riunione con le Regioni per la presentazione dei risultati si terrà a Roma, a fine settembre. Sarà nostra cura comunicare dove poter visionare gli esiti del progetto appena saranno resi disponibili da Age.Na.S. alle Regioni.

In conclusione, siamo - come è previsto dal piano della salute - disponibili ad attivare un Audit Civico; tra l'altro lunedì scorso ho ricevuto i referenti di Cittadinanzattiva ed ho manifestato la disponibilità di attivarci per mettere insieme i passaggi per arrivare all'Audit Civico. La settimana prossima ci incontreremo con il Direttore generale dell'USL. Credo che sia anche la Consulta il luogo dove portare avanti tutti i passaggi concreti per arrivare a questa indagine. Quindi confermo la mia disponibilità e di aver fatto i passaggi concreti per attivare l'Audit Civico. Grazie.

Presidente - La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci M. le Président.

Mi fa piacere, Assessore, che lei condivida le finalità e la riconosciuta scientificità dell'Audit Civico come metodo di valutazione dei servizi sanitari. Il fatto che ci sia anche in Valle d'Aosta e sia operativa l'associazione di Cittadinanzattiva è una garanzia in più per portare avanti l'Audit Civico.

Continuiamo ad avere delle riserve invece sul sistema di customer satisfaction; ci rallegriamo sicuramente del fatto che i giudizi siano lusinghieri, non è nel nostro modo di essere di rallegrarci di ciò che non va, ma siamo pronti a dare atto di ciò che funziona. Riteniamo però che lo studio dell'Audit Civico possa dare risultati più interessanti, soprattutto in questo momento, alla vigilia appunto di una riorganizzazione ospedaliera importante.

Per quanto riguarda la Consulta, concordiamo che sia il luogo dove questo tipo di argomenti vengano sviscerati; ci rincresce solo che non abbia potuto risponderci sui tempi di attuazione, che ci auguriamo siano brevi, perché ormai la nostra legislatura è in dirittura di arrivo, i tempi precipitano, e non vorremmo che non ci fosse il tempo per avviare questa iniziativa.