Objet du Conseil n. 2433 du 16 mai 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2433/XIII - Interpellanza: "Modalità di aggiudicazione del progetto sperimentale denominato 'A cavallo della vita: una seconda opportunità per rimanere in sella'".
Interpellanza
Preso atto della deliberazione della Giunta regionale n. 434 del 02 marzo 2012: "Approvazione dell'organizzazione e della realizzazione del Progetto sperimentale denominato "A cavallo della vita: una seconda opportunità per rimanere in sella" in collaborazione con l'Azienda USL della Valle d'Aosta, la Cooperativa La svolta/Le Virage di Sarre e l'Associazione El Dorado Jumping Team di Quart, finanziamento di spesa";
Sottolineata l'importanza di un Progetto di prevenzione e sensibilizzazione, con azioni di reinserimento sociale, destinato a soggetti tossicodipendenti e alcol dipendenti;
Rilevato che con tale delibera si procede a finanziare per euro 68.900,00 IVA inclusa per il 2012 tale Progetto senza procedure di evidenza pubblica, a seguito di una relazione dell'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere se intenda:
1) chiarire perché non si è proceduto con regolare gara di appalto del servizio;
2) precisare la natura dell'esistenza o meno di relazioni professionali private fra il Direttore generale dell'USL e l'Associazione El Dorado Jumping Team di Quart.
F.to: Donzel
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente.
La questione che vado ad illustrare è sicuramente un po' più nota all'Assessore, che non avrà in questo caso bisogno di ricorrere ad una nota fornitagli da altri, ma, trattandosi di una delibera a cui ha concorso la sua relazione, conosce perfettamente la questione. È mio preciso dovere anche segnalare che va distinta la parte di merito, ossia come riporta l'interpellanza, sottolineare che un progetto come quello di prevenzione e sensibilizzazione, con azioni di reinserimento sociale, destinato a soggetti tossicodipendenti ed alcoldipendenti, non può che vederci completamente favorevoli, vorrei che questo fosse chiaro.
Il Partito Democratico non mette in alcun modo in questione il progetto, la sua qualità, il fatto che ci si rivolga a persone che consideriamo le più fragili e quelle che spesso sono emarginate. Ma quello che ci interessa sono, ancora una volta, le modalità con cui si arriva ad affidare un servizio, perché in un momento di difficoltà estrema in cui tanti sono i soggetti anche nel mondo del sociale che vorrebbero concorrere e portare il loro contributo - perché si tratta di far sopravvivere soggetti che lavorano nel sociale - è molto importante che ci sia la massima trasparenza negli affidamenti e nelle attribuzioni degli appalti, anche quando trattasi di progetti di qualità che sottoporranno al vaglio tutte le figure di riferimento. Ancora più delicato in una realtà piccola come quella della Valle d'Aosta, quando i soggetti che vengono chiamati in questione spesso intrattengono dei rapporti personali. Poi naturalmente mi aspetto che venga una totale smentita di rapporti di qualunque natura fra le persone che hanno contribuito a mettere in piedi questo progetto ed i beneficiari delle somme, perché è una cosa piuttosto antipatica che si verifichino delle situazioni di rapporti personali, quando ci sono di mezzo soldi pubblici.
Vorrei evitare che dopo la vicenda dello "stalliere di Arcore", ci fosse una vicenda dello "stalliere di Quart", perché sarebbe quanto mai una cosa poco auspicabile per la nostra Regione!
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie Presidente.
Una premessa: nell'area delle dipendenze patologiche, l'inclusione socio-lavorativa si sviluppa lungo tutto il continuum dell'assistenza: durante la fase della cura e riabilitazione, e nella fase finale e del post-cura. Gli obiettivi peculiari di quest'area sono: permettere il completamento del progetto globale di cura, al fine di ridurre il rischio di ricadute e facilitare la piena acquisizione di autonomia; ridurre il rischio che, in caso di ricaduta, l'evento negativo ponga le basi per una cronicizzazione e quindi il deterioramento della capacità e degli apprendimenti acquisiti nel percorso precedente. Un adeguato reinserimento deve essere visto come il prodotto finale dell'acquisizione delle precedenti abilità trasversali e programmato con la stessa attenzione con cui viene effettuata la diagnosi nella fase iniziale. Vanno creati, quindi, momenti di protezione finalizzati al reinserimento effettivo dei soggetti in difficoltà, mantenendo delle zone assistite entro il percorso di reinserimento come una fase di passaggio essenziale, ma sempre con lo scopo di effettivo inserimento, sia nel mondo del lavoro che nel contesto sociale più vasto: questo è lo spirito presente nella delibera, che ci ha portati a promuovere questo interessante nuovo servizio sperimentale.
L'organizzazione e la realizzazione del progetto denominato "A cavallo della vita: una seconda opportunità per rimanere in sella", è naturale sviluppo di una sperimentazione di modalità atte al recupero ed al reinserimento nella società civile, ed è destinato a soggetti tossico ed alcoldipendenti inseriti nella comunità terapeutica residenziale, gestita dalla cooperativa "La Svolta". Il progetto è nato all'insegna della consolidata collaborazione e sinergia fra i competenti uffici regionali, il SERT dell'azienda USL e la cooperativa "La Svolta". Consequenziale anche il fatto che la cooperativa "La Svolta" effettui la sperimentazione pratica presso l'associazione El Dorado Jumping Team, con cui nel corso della sua veste di comunità terapeutica riabilitativa intrattiene rapporti e collaborazioni già sperimentate nel tempo. Il progetto comprende un monte ore complessivo di 780 ore, suddivise in 3 fasi, 260 ore ciascuna, che consentirà ad ogni partecipante una frequenza del centro ippico di 3 giorni a settimana, per un totale di 15 ore settimanali, fino ad un massimo di 4 utenti a settimana e di 8 utenti nei 24 mesi (4 utenti nei primi 12 mesi di sperimentazione e 4 successivi). Si evidenzia che nella somma impiegata, 68.900 euro, solo 16.800 euro in 2 anni serviranno all'associazione El Dorado Jumping Team per coprire i costi del personale e delle attrezzature messe a disposizione, e 6.360 euro in 2 anni rimborseranno la cooperativa "La Svolta" per l'impegno aggiuntivo profuso per la realizzazione del progetto.
Alla domanda: "chiarire perché non si è proceduto con regolare gara di appalto del servizio"...il progetto sperimentale in questione per sua natura non è fornitura di servizi, pertanto non è suscettibile di affidamento tramite gara d'appalto. Giova sottolineare che la cooperativa "La Svolta" è l'unica comunità terapeutica in Valle fra i servizi dell'area delle dipendenze patologiche accreditata per l'attuazione di progetto di inclusione sociale, di cui le finalità e gli obiettivi sono fornire supporto al SERT ed all'azienda USL nella definizione ed attuazione del progetto, orientato al reinserimento sociale, realistico e fattibile, avente come obiettivo il raggiungimento della più alta autonomia degli utenti ed il loro reinserimento nell'ambito socio-lavorativo.
Sul fatto di "precisare la natura dell'esistenza o meno di relazioni professionali private fra il direttore...e l'associazione El Dorado Jumping Team", l'Assessorato non è informato dell'esistenza di relazioni professionali fra le parti in questione, mentre non è neanche legittimo e di competenza dell'Assessorato investigare su eventuali relazioni private fra il direttore e l'associazione. Inoltre nel progetto in questione, come nell'ambito di ogni altro progetto, il ruolo del direttore generale è meramente istituzionale. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Mi aspettavo una risposta puntuale nel merito. Le avevo riconosciuto l'importanza del progetto, quindi non è in questione il progetto, anzi, complimenti per l'interessamento a queste figure che sono le più deboli nella società.
C'è una sola cooperativa che si occupa di questo problema, probabilmente non ce ne sarà mai una seconda se tutto viene affidato in affidamento diretto. È improbabile che uno dica: mi attrezzo per fare quelle cose perché c'è un bando a cui posso concorrere, e non ho nessun interesse neanche a costituirmi, se opero in una condizione in cui... Ma in quante situazioni c'è un appalto e concorre una sola ditta? Succede normalmente, ma l'appalto si fa lo stesso, non è perché c'è una sola ditta che non si fa l'appalto! La norma non dice: "qualora in un territorio ci sia una sola ditta, si procede con l'affidamento diretto".... Non è così che funziona, anzi! Facendo così non si stimolano altri a valutare eventuali possibilità di attrezzarsi su un territorio ed inventare anche nuovi servizi.
Però è curioso che su un progetto di questa importanza, di cui io per primo...e lei ha ribadito l'importanza...il direttore dell'USL sia semplice passacarte, quindi non si è tenuti a verificare, come invece avviene normalmente, che non ci siano particolari relazioni personali. Sarebbe una cosa antipatica se un Assessore affidasse ai suoi amici o familiari dei lavori, senza una procedura di appalto pubblico, la stessa cosa è se si lavora all'interno di una ristretta cerchia di amici! Abbiamo avuto già modo di far rilevare come all'interno dell'USL si sia creato un clima in cui gli amici lavorano, lavorano i figli dei nonni, eccetera, tutto un giro che non è quello che servirebbe ad una sana amministrazione pubblica, che prende le distanze, fa gli appalti, fa le cose come vanno fatte!
Quindi questa risposta di dire che non spetta a lei indagare...va bene, siamo di nuovo lì! Anche Berlusconi non si era accorto che aveva uno stalliere, lo "stalliere di Arcore", ed adesso in Valle d'Aosta abbiamo lo "stalliere di Quart", che gode, anche lui, di trattamenti particolari!