Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2430 du 16 mai 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2430/XIII - Interpellanza: "Situazione delle procedure di recupero danno arrecato da alcuni dipendenti all'immagine dell'USL".

Interpellanza

Preso atto che con lettera del 20 marzo 2012, avente per Oggetto: Recupero danno, il Direttore generale dell'USL di Aosta comunicava ad alcuni dipendenti che stante le indicazioni fornite dalla Procura regionale della Corte dei Conti, di procedere a recuperare il danno accertato ed acclarato, a suo tempo sofferto in relazione alla mancata timbratura del tempo mensa relativo al mese di marzo 2009;

Rilevato che il calcolo operato dall'USL è assolutamente arbitrario;

Puntualizzato che in tale calcolo si fa riferimento al "danno all'Immagine", anch'esso quantificato senza che siano chiari i criteri usati;

Considerato che sulla vicenda la Procura presso il Tribunale (e la Commissione disciplinare in seconda istanza) aveva ritenuto di accogliere le motivazioni addotte dai lavoratori a giustificazione delle mancate timbrature, tanto da procedere all'archiviazione dell'indagine, in quanto tra le ragioni a discarico degli indagati vi era la prassi aziendale di prelevare coattivamente a ciascun dipendente 10 minuti a titolo di pausa mensa;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere se intenda:

1) chiarire la fondatezza giuridico amministrativa della procedura;

2) confermare se siano in atto analoghe procedure di recupero danno all'immagine dell'USL per vicende che non si sono risolte con la semplice "archiviazione".

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, siccome un esponente del Partito Democratico una volta ha fatto una citazione da un volume e poi è stato accusato di insultare le persone, di dar loro del maiale, adesso cercherò di specificare che citare un libro non vuol dire accusare qualcuno, ma sostanzialmente nella fattoria degli animali di Orwell campeggiava nel finale una scritta: "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri"; allora, una preoccupazione che abbiamo spesso è quella di capire se tutti i dipendenti delle amministrazioni, in questo caso dell'USL, sono uguali, ma alcuni probabilmente sono più uguali degli altri... E vengo al fatto in specie, nel senso che alcuni dipendenti, in data 20 marzo, hanno ricevuto una lettera perentoria che comunicava loro che avrebbero avuto delle decurtazioni nello stipendio di marzo...ovvero, se tu ricevi una lettera il 20, lo stipendio arriva il 27, 7 giorni dopo hai dei soldi in meno e non hai neanche il tempo di fiatare, perché poi il tempo che la lettera ci mette per arrivarti a casa, praticamente seduta stante ricevi lo stipendio e la lettera, per cui possibilità di replica zero, si vedrà successivamente! La cosa si riferisce a fatti accaduti nel 2009, in cui alcuni dipendenti - medici, e anche altre figure quali infermieri e tecnici - erano stati messi sotto inchiesta per mancata timbratura durante la pausa pranzo, 32 dipendenti, e sono stati indagati dalla Procura.

Ovviamente, essendo in un'aula fortemente garantista (e ne sapremo qualcosa fra un po'), ci atteniamo all'esito delle indagini. Ve lo dico io qual è stato l'esito dell'indagine: si è provveduto ad archiviare il caso, cioè la Procura non ha ritenuto di dover procedere, e una commissione d'inchiesta interna all'USL ha ritenuto di non dover procedere con sanzioni disciplinari. Quindi fosse successa una cosa del genere ad un politico, avremmo detto: questo è "iperinnocente", non toccatelo più, lasciatelo in pace! Ma trattandosi di dipendenti, che non sono uguali come gli altri, facendo riferimento a delle disposizioni della Procura regionale della Corte dei conti, la zelante Amministrazione dell'USL, in questo caso, di fronte ad una sentenza di archiviazione della Procura, di fronte ad un "non luogo a procedere" di una commissione disciplinare, procede lo stesso al recupero del danno! Va bene, è gente zelante, ci mancherebbe, sono soldi pubblici, fanno bene! Preciso che a questi dipendenti era già stato decurtato di dieci minuti lo stipendio in quelle pause pranzo.

La cosa curiosa è la modalità con cui viene calcolato il danno. Intanto si evidenzia al punto primo che questi dipendenti avevano pagato il loro pasto attraverso il buono ed erano comunque in servizio, si fa pagare loro la differenza fra il buono ed il pasto intero, sulla base di quale ragionamento non è chiaro...cioè: è come se non avessero lavorato in quella giornata ed avessero abusato del buono pasto, ma loro il buono lo avevano pagato regolarmente, non è che hanno mangiato a sbafo! Quindi non si capisce in che contesto è il danno in quel caso. Nel secondo caso, l'altra cosa che viene aggiunta loro, è che vengono sottratti ulteriori 20 minuti per ogni episodio di mancata timbratura, quindi a questo punto ci troviamo i 10 minuti che già hanno tolto, più altri 20 minuti...fanno mezz'ora che viene tolta. Peccato che nel nuovo accordo firmato dall'USL con le parti sindacali, si individui come pausa pranzo il tempo di 15 minuti... Allora, da dove viene fuori questo calcolo dei 20 più 10? È un calcolo così, non concordato con nessuno, senza alcun elemento di riferimento. Ma la cosa più curiosa è al punto 3: danno all'immagine dell'USL! Io dico: se i politici che vengono indagati dovessero pagare i danni al Consiglio regionale, penso che risaneremmo molti problemi economici! perché il caso è stato archiviato - ripeto - dalla Procura, non c'è stato alcun processo. È stato archiviato e si chiede un 10 percento di danni d'immagine. Ragazzi miei, qui ce ne sarebbe di gente che deve pagare e che è stata invece indagata efficacemente e condannata anche come danno all'immagine!

Queste sono le premesse di un ragionamento che non ha nessun fondamento dal punto di vista della procedura, i calcoli sono completamente arbitrari; il riferimento poi al danno all'immagine...io mi attendo che venga al più presto comunicato quanto pagheranno di danni all'immagine dell'USL i medici, ad esempio, dell'inchiesta "Day Hospital", che hanno patteggiato, e che quindi sono stati condannati a sei mesi di reclusione...poi la cosa è estinta. Quanto chiedete, a questi, di danno all'immagine?

Allora: intanto, non c'è nessuna fondatezza della richiesta nei confronti di questi lavoratori, perché molti hanno dimostrato che erano tutt'altro che assenteisti, quindi avete fatto di nuovo di tutta un'erba un fascio, perché alcuni hanno preso il pasto in reparto com'è previsto da un accordo fatto recentemente, quindi tutti e 32 messi nel mucchio, quando c'è gente che mangia il suo pasto nel reparto. Quindi voglio vedere - lei conosce i reparti dell'ospedale meglio di me - cosa vuol dire fare una pausa pranzo in reparto, che è di nuovo riconosciuta dall'accordo fra sindacati e USL questa pausa pranzo interna al reparto... Allora non riesco a capire come si possano mandare delle lettere di questo tenore e con queste modalità, cioè la invio il 20, arriva a casa il 23 o il 24 e il 27 c'è la trattenuta senza che uno abbia il tempo di rendersi conto di cosa gli sta succedendo. Uno magari può avere tutto lo stipendio ipotecato, eccetera...cosa vuol dire questa cosa qua? Non mi sembrano delle procedure, né nel merito, né nel metodo, e soprattutto non c'è un principio di rispetto neanche minimo di atteggiamento equo rispetto a questa storia del danno all'immagine, che poi verificheremo nei mesi a venire cosa vuol dire "fare danni all'immagine"!

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente. In merito alla questione sollevata dal collega Donzel, leggo quanto abbiamo saputo dall'azienda per quanto riguarda la questione.

La prima domanda chiede di "chiarire la fondatezza giuridico amministrativa della procedura"; il recupero del danno accertato, sofferto dall'azienda, in conseguenza della vicenda relativa alla mancata timbratura del tempo mensa ricordata prima, non solo costituisce attività certamente fondata dal punto di vista giuridico-amministrativo, ma è oggetto di un preciso obbligo comportamentale posto in carico all'azienda: si tratta, cioè, di attività amministrativa vincolata. A nulla vale l'eccezione contenuta nelle premesse dell'interpellanza in ordine alla quale la vicenda, dal punto di vista penale, sia stata oggetto di archiviazione; infatti giudizio penale e giudizio contabile sono procedure fra loro indipendenti ed autonome, e la seconda ben può sussistere, pur in presenza di un esito di archiviazione della prima, essendo palesemente diverso lo scopo.

Per quanto riguarda la seconda domanda: "confermare se siano in atto analoghe procedure di recupero danno all'immagine dell'USL", il danno sofferto dall'azienda consta dei seguenti elementi: il primo, recupero del danno sofferto quale differenza fra costo pieno del pasto indebitamente fruito e contributo mensa corrisposto dal dipendente; il secondo, recupero del tempo lavoro indebitamente calcolato a beneficio del dipendente per effetto dell'omessa timbratura; il terzo, tempo-lavoro impiegato dall'azienda ai fini della corretta definizione della vicenda riguardante alcuni dipendenti; il quarto, appunto quello che è stato ricordato, il danno all'immagine. I primi tre elementi ricordati costituiscono componenti di dato oggettivo, mentre il danno all'immagine configura un danno non patrimoniale extra contrattuale da fatto illecito e non presuppone necessariamente la qualificazione del fatto illecito come reato. La sua ipotizzabilità è confermata dalla legge n. 15/2009, legge "Brunetta", che all'articolo 7, comma 2, lett. e), ha previsto, con l'intento di contrastare i fenomeni di scarsa produttività ed assenteismo dei dipendenti pubblici, oltre l'obbligo del risarcimento del danno patrimoniale pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali si è accertata la mancata prestazione, il danno all'immagine, quindi non patrimoniale, subito dall'Amministrazione. Sul punto si rimanda altresì all'articolo 55 quinquies, comma 2 del decreto legislativo 2001/165. Per quanto riguarda il caso in particolare, in relazione alla terza componente oggettiva del danno, tempo-lavoro impiegato dall'azienda al fine della corretta definizione della vicenda, l'azienda ha evitato di chiederne il recupero a carico del personale interessato, dimostrando in tal senso un comportamento equilibrato nei confronti delle persone oggetto dei provvedimento di recupero. Per quanto riguarda l'ultimo aspetto, si assicura che il recupero del danno all'immagine è stato effettuato anche in relazione a vicende ulteriori che hanno interessato il personale dell'azienda. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Ringrazio l'Assessore per avermi letto la risposta dell'USL...come dire, ha preso una certa distanza lei personalmente, ha detto: leggo quello che mi trasmettono...se poi mi farà la cortesia di passarmi la risposta che ha letto...

Nel merito rimango dell'opinione che ho espresso, dissento completamente dall'interpretazione formulata perché, ribadisco, c'è stata anche una commissione disciplinare interna che non ha emesso alcuna sanzione disciplinare, quindi il provvedimento non è, come dice correttamente lei...che può darsi che non ci sia nulla dal punto di vista del danno rilevato dalla Procura, però c'è stata una commissione d'inchiesta interna che si è conclusa con un nulla di fatto, senza alcuna sanzione disciplinare. Quindi questo avviene come un fatto ulteriore e successivo, in cui la dirigenza si assume la decisione di stabilire chi è nel bene e nel male? Cioè ha questa arbitrarietà? Quindi uno che tratta male per la strada un paziente, può essere uno che arreca danno all'immagine e lo decide chi? l'USL? Se non c'è un elemento di constatazione oggettiva, chi lo ha deciso il danno all'immagine?

Allora in una successiva interpellanza le chiederò di trasmettermi l'atto con il quale la dirigenza dell'USL chiede danni al chirurgo che per il Day Hospital ha causato danni per circa 26.000 euro (calcolato dagli inquirenti). Quindi chiederò conto di come avete calcolato l'enormità del danno all'immagine fatto con il Day Hospital, una vicenda che ha coinvolto l'USL, quindi chiederò che mi vengano forniti i documenti di questo terribile danno all'immagine che è stato subito in quel caso, e voglio sapere, con questo criterio arbitrario in cui la dirigenza decide, lei, di stabilire quanto uno deve dare, quanto questo primario darà di danno, come hanno pagato i dipendenti! Perché a me pare che si sia estremamente duri con i più deboli, ed abbastanza indifferenti con i forti, ma in questo caso la durezza non ha, ripeto, nessun fondamento giuridico. Voglio capire dove sta scritto che se uno fa un danno, paga il 10 percento del danno calcolato su parte del pasto, parte dell'orario, senza nessun criterio. Perché il 10 e non il 15, perché non l'1, perché non il 3,4? Da dove viene fuori questa roba qua?

Non c'è nessun fondamento giuridico a questo tipo di iniziativa, salvo un vago riferimento normativo, ma ci volevano dei dipendenti che avevano avuto forti sanzioni disciplinari! Qui non avete fatto le sanzioni disciplinari, andate a chiedere dei soldi in busta paga alle persone? Non ho mai visto un procedimento così! Poi lei mi dice che ce ne sono altri...vedrò di informarmi quali sono questi "altri" provvedimenti di recupero di danno all'immagine e ne chiederemo conto. Grazie.