Objet du Conseil n. 548 du 21 décembre 1978 - Verbale

OGGETTO N. 548/78 - COSTITUZIONE DI IPOTECA A FAVORE DELL'ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO DI TORINO SUGLI IMMOBILI DI PROPRIETÀ REGIONALE AFFITTATI ALLA SOCIETÀ INTEVA S.P.A. - DELEGA ALLA GIUNTA.

Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sulla seguente proposta relativa all'oggetto: "Costituzione di ipoteca a favore dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino sugli immobili di proprietà regionale affittati alla Società INTEVA S.p.A. - Delega alla Giunta", proposta trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso:

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La Regione, in esecuzione delle deliberazioni del Consiglio regionale n. 360, in data 18.10.1977 e n. 339, in data 11.11.1977, con atto rogato dal Notaio Francesco Colombo rep. n. 8571 del 24.1.1978 ha acquistato uno stabilimento industriale sito in Comune di Pollein di proprietà della Pollein Confezioni S.p.A..

Con convenzione stipulata in data 23.3.1978 l'Amministrazione regionale ha concesso in affitto alla Società INTEVA - Industria Tessile Valdostana - S.p.A., gli immobili acquistati con l'atto di compravendita sopracitato.

L'affitto di cui trattasi è stato convenuto per una durata di anni venti a decorrere dall'1.2.1971.

La Società INTEVA - S.p.A., con la convenzione prima richiamata, si è impegnata ad assumere tutto il personale già dipendente dalla Società Pollein Confezioni (100 persone) per destinarlo alla linea di confezioni maschili, nel numero di 50 unità entro il 31.12.1978 e la rimanenza entro un anno dalla firma della convenzione di cui trattasi, nonché di effettuare gli investimenti necessari, tenuto conto delle prospettive economiche di mercato del settore tessile.

La Società INTEVA - S.p.A. - per realizzare gli investimenti di cui sopra intende contrarre un mutuo di Lire 350.000.000 con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino ai sensi del capo III della legge regionale 8.10.1973, n. 33 e successive modificazioni.

La Società INTEVA non ha garanzie sufficienti da prestare all'Istituto mutuante, essendo gli immobili, nei quali svolge la propria attività industriale, di proprietà regionale.

La Giunta regionale al fine di consentire il buon esito dell'operazione di mutuo agevolato ravvisa l'opportunità che l'Amministrazione regionale intervenga quale terzo datore di ipoteca sugli immobili di sua proprietà acquistati dalla Pollein Confezioni a favore dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino ed a garanzia del capitale mutuando alla Società INTEVA.

I singoli soci dell'INTEVA: la S.p.A. "Finanziaria regionale Piemontese", la S.p.A. "Stabilimenti Tessili Ozella", e la "ENFIM Società Finanziaria", prestano fideiussione a favore dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino e nell'interesse della Società mutuataria a garanzia del contratto di mutuo.

La Regione, pertanto, ove debba subire l'espropriazione in conseguenza della garanzia ipotecaria prestata, avrà diritto di regresso contro i soci fideiussori ai sensi del II comma dell'art. 2871 del Codice Civile.

Quanto sopra premesso la Giunta propone che il Consiglio regionale

DELIBERI

1°) di autorizzare l'intervento della Regione quale terzo datore di ipoteca nella stipulazione di un mutuo da contrarre da parte della Società "INTEVA - Industrie Tessili Valdostane - S.p.A." con sede in Pollein (Aosta), con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, in base alle norme di cui alla legge regionale 8.10.1973 n. 33 "Costituzione di Fondi di Rotazione Regionale per la promozione di iniziative economiche nel territorio della Valle d'Aosta" e successive modificazioni ed integrazioni, nonché in base alle regole in uso presso l'Istituto medesimo, sino alla concorrenza di Lire 350.000.000 al saggio annuo sino alla misura massima che risulterà consentita al momento della stipulazione del contratto o della quietanza;

2°) di sottoporre ad ipoteca nel grado richiesto dall'Istituto e a favore dell'Istituto mutuante medesimo, a garanzia del capitale mutuando alla Società "INTEVA" precitata, con i relativi interessi ed accessori, delle obbligazioni nascenti dallo stipulando contratto di mutuo e degli eventuali interessi arretrati a' sensi dell'art. 2855 C.C. e, se previste, delle erogazioni rateali o anticipazioni in denaro su mutuo, al saggio annuo di interesse nella misura che sarà stabilita dallo stesso Istituto mutuante, i beni immobili di sua proprietà di cui alla seguente descrizione: terreno della superficie di circa mq. 28,196, censito a catasto terreni e distinto nella mappa in conservazione presso l'U.T.E. con i numeri 2, 3, 4, 5, 6 del Foglio 21 di mappa, con entrostante fabbricato industriale, censito al Nuovo Catasto Edilizio Urbano con il numero 4 del Foglio 21 di mappa, racchiuso fra le seguenti coerenze: a nord strada per l'Autoporto, ad est proprietà GAROSCI, a sud proprietà Impresa MATTIODA, ad ovest proprietà del Comune di POLLEIN.

3°) di consentire la trascrizione presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari del vincolo di destinazione pari alla durata del mutuo sugli immobili concessi in ipoteca, prendendo atto che in caso di violazione del vincolo, la Società mutuataria, dovrà versare a titolo di penale una somma pari al 40% del debito residuo;

4°) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni eventuale provvedimento di esecuzione per l'intervento alla stipulazione del contratto di mutuo, prestando garanzia ipotecaria, per l'esecuzione dell'iscrizione di ipoteca sugli immobili sopra citati, per la sottoscrizione di eventuali atti integrativi o di rettifica, per l'assunzione di eventuali oneri fiscali portati da leggi presenti o future, nonché per una eventuale variazione della consistenza e degli elementi di individuazione degli immobili ipotecandi.

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Il Presidente della Giunta ANDRIONE illustra il provvedimento, facendo in particolare rilevare come nella relazione vi siano degli errori materiali: la data del terzo comma non è l'1.2.1971, ma 1.2.1978; al punto 2° del deliberato dopo le parole "di sottoporre ad ipoteca" e prima delle parole "nel grado richiesto dall'Istituto" occorre aggiungere le parole "a spese della Società INTEVA".

Il Consigliere BAJOCCO fa presente che la Società INTEVA, per conto della quale la Regione aveva acquistato gli immobili di proprietà della "Pollein Confezioni" con una spesa aggirantesi sugli 830 milioni, non rispetta gli impegni presi.

Ricorda infatti al Consiglio che, nel mese di marzo, si era provveduto alla stipula di una convenzione fra l'Amministrazione regionale e la Società INTEVA in base alla quale tale Società si impegnava, tra l'altro, a mantenere i precedenti livelli occupazionali.

Ora, in data 5 novembre u.s., è invece pervenuta una lettera di licenziamento a tre dipendenti in seguito alla quale le Organizzazioni Sindacali, in data 14 novembre, hanno inviato una lettera alla Società INTEVA con la quale contestano il licenziamento definendolo "pretestuoso" ed una lettera al Presidente della Giunta richiedendone l'intervento per la composizione della vertenza.

Chiede quindi al Presidente della Giunta quali iniziative abbia finora assunto per soddisfare le esigenze manifestate dalle OO.SS. e chiede che l'esame dell'argomento attualmente in discussione venga rinviato all'adunanza del 21 dicembre, onde consentire al Presidente della Giunta di intervenire per costringere la Società INTEVA a rispettare la convenzione ed a riassumere i tre lavoratori licenziati.

Il Consigliere RICCARAND fa presente che, oltre agli errori segnalati dal Presidente della Giunta, ve ne è un altro: il secondo numero di delibera non è 339, ma 399. Afferma quindi che il metodo seguito nell'elaborazione del provvedimento rappresenta un'ennesima dimostrazione di faciloneria e di leggerezza.

Il Consiglio è infatti chiamato ad esaminare un provvedimento con il quale la Regione costituisce un'ipoteca su di un bene di notevole valore di sua proprietà che, dati i rischi connessi all'ipoteca, potrebbe perdere senza che questa questione sia stata preventivamente affrontata a livello di Commissione consiliare.

Sostiene che il provvedimento attualmente all'esame del Consiglio non è casuale, ma è il frutto di una lunga serie di precedenti provvedimenti, per cui formula all'indirizzo del Presidente della Giunta una serie di domande volte a chiarire i punti oscuri della vicenda, annunciando che il suo giudizio finale dipenderà dalle risposte che riceverà in proposito.

Il Consigliere VOYAT chiede al Consigliere Bajocco di non formalizzare la richiesta di rinvio, limitandosi ad effettuare una raccomandazione al Presidente della Giunta perché intervenga presso la Società INTEVA al fine di dirimere la vertenza e di riferire in Consiglio, quanto prima, le risultanze della sua azione.

Il Consigliere BAJOCCO manifesta la disponibilità del Gruppo Comunista a votare a favore del provvedimento in questione, a patto però che il Presidente della Giunta dia prova di un interessamento concreto per la sorte dei tre lavoratori licenziati richiamando la Società INTEVA al rispetto della Convenzione e riferendo le risultanze della sua azione nell'adunanza consiliare del 29 dicembre.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE annuncia al Consigliere Riccarand che nel pomeriggio provvederà a fornirgli una dettagliata risposta scritta suffragata dalla documentazione che riuscirà a reperire.

Comunica quindi al Consigliere Bajocco di essersi già fatto parte diligente per la risoluzione del problema da lui sollevato.

Fa presente che i tre lavoratori sono stati licenziati perché la Società INTEVA, avendo cambiato organizzazione di lavoro, aveva loro proposto l'assunzione con una qualifica di grado inferiore anche se col medesimo stipendio.

Avendo rifiutato i lavoratori in questione tale accomodamento, la Società INTEVA ha dato corso alla procedura di licenziamento.

A suo avviso una risoluzione della vertenza sarà possibile cercando di contemperare le legittime rivendicazioni dei lavoratori con le esigenze imposte alla Società INTEVA dalla nuova organizzazione di lavoro.

Il Consigliere DUJANY afferma che il provvedimento in questione è un ulteriore atto assistenziale compiuto dalla Regione, dopo quello a favore della Fortuna West, atto assistenziale che è per giunta presentato in modo superficiale e generico.

Rammenta che il Gruppo consiliare democratico popolare aveva già manifestato perplessità in occasione della discussione in Consiglio delle provvidenze a favore della Fortuna West perché riteneva che si stesse imboccando una strada estremamente pericolosa, cosa che, come dimostra l'attuale provvedimento, si è puntualmente verificata.

Stigmatizza il fatto che la Regione instauri un regime assistenziale perseguendo, con rigorosa coerenza, la trasposizione a livello regionale dei ruoli dello Stato.

Sostiene che, di questo passo, per una questione di giustizia, non ritenendo equo che gli industriali siano gli unici agevolati da questo stato di cose, gli agricoltori potranno chiedere una fideiussione della Regione per i mutui da essi contratti a favore delle loro aziende agricole, come del resto l'albergatore potrà chiedere una integrazione regionale, attraverso una fideiussione, per le spese che egli deve sostenere per la costruzione dell'albergo.

Evidenzia quindi la stranezza, anche da un punto di vista tecnico, delle provvidenze previste dal provvedimento trattandosi di una fideiussione della Regione di una sua proprietà, tendente a garantire la banca per un prestito di denaro regionale.

Trattandosi poi di denaro appartenente ai fondi di rotazione, occorre tener presente che le finalità dei fondi di rotazione sono proprio di mettere a disposizione della Regione una massa di denaro la cui gestione è stata affidata alle banche, dietro pagamento di una certa percentuale, ed esse ne rispondono alla Regione.

Definisce quindi assurdo il sistema adottato in questa occasione dato che, a suo avviso, nessuna banca può pretendere una garanzia da chi è proprietario del denaro.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE fa presente al Consigliere Dujany che la politica delle provvidenze a favore delle industrie che si installano in Valle d'Aosta è dovuta anche alla necessità di bilanciare le enormi provvidenze previste dallo Stato per favorire l'industrializzazione del Mezzogiorno.

Afferma che le linee di politica industriale perseguite dalla Giunta tengono conto della necessità prioritaria di favorire l'occupazione e per far ciò occorre diversificare le produzioni, aumentando gli insediamenti di piccoli stabilimenti e non attendere la creazione di nuovi posti di lavoro da parte dello Stato.

Nel caso specifico la Pollein Confezioni era un'azienda operante in Valle da ormai 15 anni che, dopo un periodo di floridezza, è stata posta in difficoltà dalle misure adottate dal GEPI.

Allo stato attuale delle cose l'unica alternativa possibile ad una passiva accettazione della chiusura dello stabilimento era rappresentata da un intervento regionale atto a scongiurare tale eventualità, tanto più che non risponde a verità il fatto che, così facendo, si crea un'economia completamente assistita e si provoca l'eliminazione del rischio imprenditoriale.

Occorre tener conto inoltre del fatto che l'intervento regionale viene effettuato utilizzando i fondi di rotazione per cui l'unica perdita per la Regione è rappresentata dalla perdita del tasso di interesse, attualmente fissato al 7%.

Un eventuale adeguamento dei tassi potrà comunque essere effettuato dalla Giunta secondo quanto previsto dalla delibera istitutiva del fondo di rotazione. Fa presente che i fondi di rotazione servono anche per gli interventi a favore degli agricoltori e degli albergatori di cui parlava il Consigliere Dujany; l'unica differenza consiste nel fatto che in questo caso l'intervento è diretto.

Ritiene che le prospettive dello stabilimento siano abbastanza rosee, perché già ora esso assume 150 persone destinate ad aumentare a partire dal mese di marzo con l'apertura di una terza linea di produzione.

Certo si tratta di un procedimento strano, ma che, a suo dire, consentirà alla Regione di risparmiare i 20 milioni che la Regione avrebbe invece dovuto sborsare per una normale fideiussione.

Risponde all'ultima parte dell'intervento del Consigliere Dujany ammettendo la fondatezza delle sue argomentazioni, tant'è vero che anch'egli si è premurato di far conoscere tali argomentazioni alle banche, le quali hanno però ribadito che intendevano essere garantite.

Il Consigliere DUJANY condanna il fatto che, mentre nel passato l'intervento della Regione consisteva o nell'acquisto dello stabile con affitto simbolico o, in alternativa, nell'utilizzazione di mutuo o del fondo di rotazione che costituisce, in definitiva, un prestito di denaro a prezzo di favore, nel caso particolare si assiste ad una somma di entrambe le forme di assistenza.

Il Consigliere RICCARAND annuncia la sua intenzione di presentare una interrogazione scritta sull'argomento in modo da avere chiaro il quadro della situazione.

Ribadisce la sua convinzione che è stato sbagliato il metodo seguito per la presentazione del provvedimento, non avendo la Giunta ritenuto opportuno che la discussione in Consiglio fosse preceduta da una discussione preliminare in Commissione.

Condanna quello che definisce "il ricatto dell'occupazione" con il quale gli industriali costringono la Regione ad attribuire loro delle provvidenze.

Sostiene che questa è la conseguenza dell'assoluta mancanza di una politica industriale, per cui il Consiglio è chiamato ad approvare unicamente dei provvedimenti tampone; non si cerca, invece, di avviare uno sviluppo industriale nei settori confacenti alla struttura geografica della Valle d'Aosta.

Conclude annunciando la sua astensione nel provvedimento in esame motivandola col rifiuto di avallare il ricatto messo in atto dagli imprenditori.

Il Consigliere CLUSAZ dichiara di non riuscire a capire perché le provvidenze a favore della Società INTEVA suscitino tanto scetticismo, mentre in passato non si sono mai sollevati problemi quando si continuava a finanziare l'autogestione della ex Appel.

Il Consigliere MAFRICA, prendendo la parola per dichiarazione di voto, annuncia il voto favorevole al provvedimento del Gruppo consiliare comunista, anche alla luce delle assicurazioni fornite dal Presidente della Giunta circa il suo interessamento per la sorte dei tre lavoratori licenziati.

Ritiene che le provvidenze regionali a favore delle industrie siano necessarie per favorire il loro insediamento, ma il problema consiste, oltre che nell'elaborare una programmazione ed una politica industriale, nel consentire agli organi regionali un controllo sull'utilizzazione di tali provvidenze da parte degli imprenditori.

Il Consigliere DUJANY annuncia l'astensione del Gruppo consiliare dei Democratici Popolari intesa a portare un contributo di serietà di fronte ad un provvedimento di piatto assistenzialismo senza che sia stata preliminarmente fissata alcuna linea di politica industriale nei riguardi dell'occupazione.

Un altro motivo che induce il Gruppo dei Democratici Popolari ad astenersi è costituito dal fatto che la cifra del fondo di rotazione utilizzata per favorire le industrie fa sì che i fondi rimanenti non siano sufficienti per essere utilizzati a favore di altre iniziative che interessano un maggior numero di persone, quali ad esempio il recupero dei vecchi centri storici.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in questione, invita il Consiglio a procedere alla votazione del provvedimento.

IL CONSIGLIO

- preso atto di quanto riferito dal Presidente della Giunta;

- con ventitré voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti: ventisette; votanti: ventitré; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Dujany, Lanivi, Maquignaz e Riccarand);

DELIBERA

1°) di autorizzare l'intervento della Regione quale terzo datore di ipoteca nella stipulazione di un mutuo da contrarre da parte della Società INTEVA - Industrie Tessili Valdostane - S.p.A. con sede in Pollein (Aosta), con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, in base alle norme di cui alla legge regionale 8.10.1973 n. 33 "Costituzione di fondi di rotazione regionale per la promozione di iniziative economiche nel territorio della Valle d'Aosta" e successive modificazioni ed integrazioni, nonché in base alle regole in uso presso l'Istituto medesimo, sino alla concorrenza di Lire 350.000.000 al saggio annuo sino alla misura massima che risulterà consentita al momento della stipulazione del contratto o della quietanza;

2°) di sottoporre ad ipoteca a spese della Società INTEVA nel grado richiesto dall'Istituto e a favore dell'Istituto mutuante medesimo, a garanzia del capitale mutuando alla Società INTEVA precitata, con i relativi interessi ed accessori, delle obbligazioni nascenti dallo stipulando contratto di mutuo e degli eventuali interessi arretrati a' sensi dell'articolo 2855 C.C. e, se previste, delle erogazioni rateali o anticipazioni in denaro su mutuo, al saggio annuo di interesse nella misura che sarà stabilita dallo stesso Istituto mutuante, i beni immobili di sua proprietà di cui alla seguente descrizione: terreno della superficie di circa mq. 28,196, censito al catasto terreni e distinto nella mappa in conservazione presso l'U.T.E. con i numeri 2, 3, 4, 5, 6 del Foglio 21 di mappa, con entrostante fabbricato industriale, censito al Nuovo Catasto Edilizio Urbano con il n. 4 del Foglio 21 di mappa, racchiuso tra le seguenti coerenze: a nord strada per l'Autoporto, ad est proprietà GAROSCI, a sud proprietà Impresa MATTIODA, ad ovest proprietà del Comune di POLLEIN;

3°) di consentire la trascrizione presso il competente ufficio del Registro Immobiliare del vincolo di destinazione pari alla durata del mutuo sugli immobili concessi in ipoteca, prendendo atto che in caso di violazione del vincolo, la Società mutuataria, dovrà versare a titolo di penale una somma pari al 40% del debito residuo;

4°) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni eventuale provvedimento di esecuzione per l'intervento alla stipulazione del contratto di mutuo, prestando garanzia ipotecaria, per l'esecuzione dell'iscrizione di ipoteca sugli immobili sopracitati, per la sottoscrizione di eventuali atti integrativi o di rettifica, per l'assunzione di eventuali oneri fiscali portati da leggi presenti o future, nonché per una eventuale variazione della consistenza e degli elementi di individuazione degli immobili ipotecandi.

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